Caivano (Na): Riceviamo e Pubblichiamo una nota del "Nucleo Polizia Ambientale"
A cura di Luigi Sirico e Nunzio Cristiano
(Corpo Polizia Ambientale)
Comunicazione ai Cittadini Caivanesi da parte del Nucleo di Polizia Ambientale
Premesso che siamo molto grati a don Maurizio Patriciello per aver portato all'attenzione dell'opinione pubblica locale e nazionale, la problematica dei "roghi tossici", così comunemente e sinteticamente detta. Grazie a don Maurizio, il popolo caivanese si è posto e si pone come la comunità forse più attiva nel partecipare alle tante, giustissime quanto pacifiche, manifestazioni di protesta contro il grave stato di degrado dei nostri territori. Ed è proprio in virtù di questa positiva presa di coscienza dei cittadini caivanesi verso la "questione ambientale" che riteniamo giusto e doveroso informare loro circa le attività, passate presenti e future, del Nuncleo Tutela Ambientale della Polizia locale di Caivano di cui facciamo parte.
Sono circa 10 anni che il nostro Corpo di Polizia Locale è impegnato in azioni di prevenzione e soprattutto di contrasto contro lo sversamento illegale di rifiuti speciali, spesso tossici, che avviene nelle aree agricole del territorio. Grazie soprattutto all'abnegazione ed alle specifiche competenze nel settore del Comandante Gaetano Alborino, abbiamo operato, da un decennio a uesta parte, una costante attività di sorveglianza del territorio che ci ha portato a denunciare un numero cospicuo di persone, sorprese, in flagranza di reato, nell'attività di gestione illecita di rifiuti. Numerosi, infatti, sono stati i sequestri di quintali di rame o di cavi elettrici, scarti di fonderie, rifiuti sanitari, rifiuti tessili, rifiuti liquidi etc., illecitamente sversati. Un folto archivio, relativo a vari procedimenti penali,presente in ufficio dimostra in maniera inequivocabile la nostra costante attività di repressione di questi fenomeni, nonostante l'esiguità del personale impegnato in questo settore operativo. Alcuni opifici operanti sul territorio sono stati posti sotto sequestro perchè non in regola con le normative ambientali e molti sono stati gli interventi relativi alle violazioni connesse al "trasporto illecito di rifiuti", quest'ultima, fase importantissima della filiera illegale dello smaltimento dei rifiuti.
Insomma crediamo di poter asserire con estrema onestà che il Corpo di Polizia Locale di Caivano è stato uno dei primi in Campania ad avere, tra le sue incombenze, una costante attenzione verso i reati ambientali. Ciò nonostante, in quegli anni, dalle Amministrazioni Regionali, Provinciali e Comunali, sebbene opportunamente informate, proveniva poco o nulla e, a parte qualche timida bonifica di qualche zona del territorio, nulla o poco si concretizzava in relazione all' auspicata "prevenzione e tutela del territorio", ovvero attività connesse ad un'assidua sorveglianza delle zone a rischio, indispensabile per evitare od impedire il verificarsi di ulteriori atti criminosi perpretati a danno della salute pubblica. Ebbene, negli anni a cavallo tra il 2006 e il 2007, consapevoli della estrema gravità che questi reati potessero costituire per l'intera collettività, avvertimmo l'impellente necessità emotiva di andare oltre "l'atto dovuto" consistente nella consueta informativa all'Autorità Giudiziaria. Decidemmo quindi di esporci oltremodo, dichiarando pubblicamente i dati dei nostri interventi insieme ai nostri limiti operativi, relativamente ad una battaglia che ci vedeva, nonostante tutto, perdenti o scarsamente inefficienti per ovvi motivi legati all'esiguità del personale, alla scarsità di dotazioni strumentali e soprattutto alla mortificante assenza di una "cultura ambientalista" e "salutista", che rendeva vani e poco apprezzati,i nostri sforzi.
L'ambito di diffusione di questi dati fu un convegno aperto alla cittadinanza dal titolo "TerrAria", tenutosi in Caivano nel maggio 2007, avente a tema proprio la tutela del territorio agricolo caivanese, in cui presero parte, in qualità di relatori,la Dott.ssa Maria Cristina Ribera, Magistrato della Procura della Repubblica di Napoli, Il Presidente di Legambiente Michele Buonomo ed il prete Alex Zanotelli. Nel corso del convegno fu proiettato un video (ora presente anche su yutube) dal titolo TerrAria, realizzato da noi stessi e contenente immagini di numerosi siti contaminati, nonchè i dati delle relative indagini di Polizia Giudiaria in corso all'epoca. La partecipazione al convegno, a parte la presenza degli addetti ai lavori, si rivelò un flop colossale. Pochi furono i cittadini presenti nonostante,a nostro avviso, l'evento rappresentava e rappresenta tuttora una vera rivoluzione nell'ottica di una partecipazione attiva dei cittadini all'azione amministrativa. In quel convegno e soprattutto in quel video, la Polizia Locale di Caivano denunciava un grave stato di degrado del territorio agricolo e, nel contempo, urlava la sua scarsità e inefficacia operativa verso una condotta criminale crescente e dilagante. Un atteggiamento,il nostro, di estrema trasparenza, mirante alla condivisione ed alla partecipazione di tutti gli organi competenti e preposti al contrasto ed alla prevenzione del fenomeno. Ebbene capimmo allora quanto sarebbe stato difficile, almeno per noi, portare all'attenzione dell'opinione pubblica una problematica cosi assurda e complessa.
Abbandonammo quindi il lavoro di sensibilizzazione e di informazione, che tra l'altro non ci era nè ci è dovuto, continuando le nostre attività limitandoci alla nostra sfera di competenze, non rinunciando però ad informare adeguatamente gli uffici preposti, sia tecnici che politici. Forse spesso abbiamo mancato di notiziare la stampa, soprattuto la tv, di ogni azione di P.G. eseguita,anche nei casi di grande rilevanza, come è accaduto pochi giorni fa per l'amianto in via Clanio, dove abbiamo dato diffusione dell'operazione ai soli giornali locali. Questo non perchè poco avvezzi o poco conoscitori delle moderne "regole" di comunicazione mediatica ma semplicemente perchè preferiamo, quando possibile, limitarci essenzialmente attenerci al nostro operato. Ecco spiegato perchè non possiamo non essere grati a don Maurizio Patriciello per la sua incredibile opera di sensibilizzazione, diventata, per noi, ulteriore motivo di sprono. Da qualche mese è stato creato, per decisione del Sindaco e dell'Assessore Casaburo, un Nucleo Tutela Ambientale costituito sia da personale di polizia che da personale tecnico amministrativo, composto dall'instancabile Marco Lanzetta e dal tecnico esterno Arch. Andrea Mascolo, al fine di intensificare e semplificare le attività connesse alle misure di prevenzione e di repressione dei reati ambientali, nonchè per vigilare sul corretto conferimento dei rifiuti urbani differenziati, da parte della cittadinanza.
Il nuovo nucleo ha già compiuto varie azioni di P.G., ha elevato numerosi verbali amministrativi a carico di cittadini che hanno conferito rifiuti in maniera non conforme all'Ordinanza Sindacale che disciplina la raccolta differenziata e soprattutto hanno censito, messo in sicurezza ed a breve smaltiranno piu di 40 siti con presenza di amianto. Auspichiamo quindi che i cittadini tutti e le varie associazioni esistenti sul territorio, ivi comprese quelle virtuali presenti su facebook, ci siano di aiuto soprattutto con atteggiamenti propositivi e costruttivi, anche perchè, volendo o nolendo, a prescindere dalle azioni di civile protesta verso le alte Istituzioni a cui ci associamo, siamo il loro primo avamposto di riferimento,in questa nostra comune battaglia per tentare di salvaguardare quel che resta di buono del nostro martoriato territorio.
Carissimi, non c'era modo migliore di intervenire e fare finalmente chiarezza in merito a questa problematica e annosa emergenza che tocca in primo piano noi Caivanesi, le nostre famiglie ed il nostro futuro. Il nostro impegno oscuro in un mare di difficoltà burocratiche, di mancanza di mezzi e di fondi necessari, spesso è mortificato da atteggiamenti del cittadino comune, che a giusta ragione, nutre sfiducia nei confronti delle istituzioni. Ma è anche giusto mettere in evidenza che stesso noi lottiamo in prima linea senza perdere la speranza che le cose possano cambiare, e stiamo ancora in campo nonostante le mille difficoltà dell'essere oggi l'incudine in un meccanismo che non ingrana. Non nascondo che varie volte si è presi dallo sconforto, dal timore di non invertire la rotta, di sentirsi troppo piccoli a cospetto di questa onda distruttiva, ma da piccoli uomini, con la nostra umiltà e grande forza d'animo, ogni giorno rimettiamo su il nostro castello di sabbia... anche quando tutti ci danno contro, compresi amici e parenti. Grazie amici miei Nunzio e Gigi, continuiamo così che forse un giorno vedremo la nostra terra finalmente nostra! Marco Lanzetta
RispondiEliminaMarco, sei un grande, continua così non fermarti e spero come te che un giorno finirà, non tanto per me, ma per mio figlio e per tanti figli di tante altre persone.
EliminaCiao da Antonio V.