Politica. Saccomanni: Verità a italiani, no slogan. "Si apra il dibattito sui conti, o lascio". "Inevitabile aumento dell'Iva, serve 1,6 miliardi per evitare sforamento del 3%". Replica Brunetta: Saccomanni resta, Letta fino al 2018
"Faccio il mio dovere, ma credo che sia arrivato il momento per fare un dibattito sereno e pacato sui conti dello Stato". Il Ministro dell'Economia Saccomanni, dopo l'intervista al Corriere, da Chianciano, per il raduno dei finanzieri, risponde così ai giornalisti sull'ipotesi delle sue dimissioni. "Gli italiani meritano di sapere esattamente come stanno le cose e non soltanto slogan di carattere propagandistico", ha rimarcato Saccomanni. Nel suo intervento a Chianciano, il Ministro ha poi aggiunto: "La lotta all'evasione è uno strumento di equità sociale. I valori della Guardia di Finanza mi rafforzano nel continuare la mia missione". L'aumento dell'Iva dal 21 al 22 per cento dal 1° ottobre non è più rinviabile. E ancora: il pareggio di bilancio è una norma costituzionale. Il coraggio di tagliare veramente la spesa pubblica c'è. Si dovrà - spiega - concordare una tregua Iva e Imu, operare una serie di privatizzazioni e rivalutare le quote di Bankitalia. Ma il rigore è inutile, conclude, se si torna a votare. Ferma la risposta del Capogruppo PDL alla Camera, Brunetta: "Escludo le dimissioni di Saccomanni. Non le voglio. Sono per Letta fino al 2018". "Ma si può andare al voto perchè si è sforato il deficit dello 0,1%? La gente ci correrebbe dietro con i forconi". Quella di Saccomanni - aggiunge Brunetta - è stata "una scivolata". Che ne sa lui delle elezioni? Non è un Capo partito. Non è capo di niente". E assicura: "Nel 2013 l'Iva non aumenterà e non ci sarà da pagare la seconda rata dell'Imu perchè sarà coperta. Questo per rasserenare: l'incertezza fa male all'economia". "La proposta di Fassina su l'Imu?" "Contro Letta: Il Partito Democratico vuole far cadere il governo Letta".
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