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venerdì 30 dicembre 2011

Aspettando il 2012 Tra Fango Tasse e Cotechino...


SUDORE, FANGO E TASSE: IL LORO CAPODANNO
di Sabatino Laurenza
Fervono i preparativi per il cenone di Capodanno. I fuochi d'artificio forse sono già stati comprati, il cotechino è in pentola, le lenticchie in ammollo, i parenti allertati e forse arriveranno anche gli amici davanti al fuoco acceso. Sarà un altro fine anno bellissimo, aspettando il countdown per la mezzanotte dove si brinderà con lo spumante e con un sorriso. Guardare al futuro, all’anno che si apre, fare il punto degli sbagli del passato, di quello che non è andato, di quello che invece abbiamo vinto, dei successi che portiamo a casa. Forse avremo comprato l’oroscopo e vedremo cosa pensano le stelle di noi per l’anno che arriva. Un capodanno come tanti, la festa che aspettiamo dall’inizio dell’anno è finalmente arrivata, e ci aprirà le porte di altri dodici mesi di sudore, sorrisi e impegno. Ma che capodanno passeranno i terremotati dell’Aquila, gli alluvionati del Veneto, quelli della Liguria e di Genova, gli sfollati calabresi e messinesi? Sono le tragedie che hanno colpito il nostro Paese in questo 2011. Come ritornare alla vita di prima, o meglio, come creare una vita nuova che sia sostenibile, vivibile, che abbia quel profumo di quotidianità irrimediabilmente perduto? Il capoluogo abruzzese, ma specialmente i borghi vicini, sono ancora in gran parte macerie. Le disgrazie degli aquilani non sono finite, e non sarà un capodanno facile, il loro. Dal primo gennaio 2012, infatti, i cittadini dell’Aquila dovranno ricominciare a pagare le tasse da cui fino ad oggi sono stati esentati. Il comitato già organizza le prime azioni contro Equitalia, esattrice per conto dello Stato. Perchè, grazie all’ultima finanziaria, se non paghi, Equitalia può pignorarti quello che resta della tua casa e della tua attività! Come si può pensare di ricostruire una città e progettare un futuro se insieme ai beni, sono le nostre stesse vite a essere ipotecate? Non va meglio agli alluvionati. In Italia ci sono almeno quattro focolai di sfollati per grandi piogge, eventi a volte vecchi anche di due anni. Poi c’è la Liguria, che in meno di un mese ha visto scivolare verso il mare tonnellate e tonnellate di fango; interi paesi che erano meraviglie, gioielli, trasformati in torrenti di terra che scivolava giù dalla montagna. Sono stati sfollati in tutta la regione colpita quasi 1500 persone. Anche il capodanno di queste persone non sarà quello del cenone e della tombola che siamo tutti abituati a trascorrere. Molti sfollati, il Natale, lo hanno passato mangiando e giocando nel tendone della Protezione Civile. Va a loro, quindi, un augurio speciale per un 2012 di ritrovata serenità e stabilità economica. Loro, che hanno dato all'Italia intera una dimostrazione fantastica e rara. Si, perchè con la forza d’animo, la grande dignità e la speranza nel futuro si può sempre ripartire.

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