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venerdì 31 marzo 2017

Il complotto sullo spread contro l'Italia? Ecco com'è finito il processo a S&P's

Processo Standard & Poor's per rating Italia, tutti assolti a Trani




Tutti assolti nel processo per i presunti illeciti commessi da cinque tra ex manager e analisti dell'agenzia di rating S&P, accusati dalla Procura di Trani di manipolazione aggravata e continuata del mercato. In particolare per il doppio declassamento dell'Italia del 13 gennaio 2012 è stato assolto per non aver commesso il fatto l'ex presidente mondiale di Standard & Poor's, Deven Sharma; assolti perché il fatto non costituisce reato l'allora responsabile per l'Emea, Yann Le Pallec, e gli analisti Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer; tutti e cinque sono stati assolti anche per le residue contestazioni.

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Insussistente è stata giudicata anche la responsabilità amministrativa per la persona giuridica, ovvero la società S&P. È quanto stabilito dalla sentenza di primo grado per il processo Standard & Poor's, letta nell'aula della sezione penale del Tribunale di Trani dal giudice Giulia Pavese (presidente del collegio, giudici a latere Lorenzo Gadaleta e Raffaele Morelli). Si tratta della prima sentenza mai emessa da un tribunale italiano sull'operato delle agenzie di rating. In questa sede, erano sotto accusa i rating emessi tra il 2011 e il 2012. La sentenza sarà depositata entro 90 giorni.

Benigni, un'altra figuraccia da Oscar  La Palombelli lo inchioda: la prova 

Robertoooooo.... Roberto Benigni ai David: la dedica alla moglie Nicoletta Braschi copiata da Vittorio Sermonti




Roberto Benigni come Marianna Madia: copia senza citare. Un peccato veniale o una figuraccia da Oscar? Di sicuro un momento imbarazzante. Lo segnala la scrittrice Carla Vistarini, rilanciata da Facebook da Barbara Palombelli. La Vistarini scrive: "Oggi metto a confronto la frase che ieri Roberto Benigni ha dedicato 'in cuor suo' a sua moglie, ai David, così come riportata dai giornali, con una frase di trenta anni prima, dedicata 'in cuor suo' dal grande Vittorio Sermonti a sua moglie Ludovica e pubblicata nell'avvertenza all'Inferno di Dante, edito dalla BUR nel 1987. Che ne dite 'in cuor vostro'?". 

Benigni è stato molto dolce e romantico nel dedicare il David alla moglie Nicoletta Braschi ma le parole, evidentemente, non erano sue. E dire che la parlantina e il genio non gli mancherebbero...

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Tra l'altro, anni fa, Sermonti fu colui che criticò Benigni per la sua rappresentazione della Divina Commedia. "Il suo modo di attualizzare Dante è divertente ma non si possono dire spiritosaggini e cose un po’ ovvie per adescare il pubblico", disse il grande scrittore e autore, "questo non è un buon servizio fatto al Poeta e nemmeno agli ascoltatori. Ho 78 anni e mi dispiace lasciare il campo a questo tipo di divulgazione allegra. Dante è duro e severo e ci vuole durezza e severità per capirlo. E’ un’operazione delicatissima, che non si può fare alla buona".

SEMBRANO DUE EURO, MA...  Ecco la moneta che ti frega  (e frega pure i distributori) 

Sembrano Due euro, ma...., la truffa del Bath thailandese: la moneta che ti impoverisce e che frega anche i distributori





Sembrano due euro. Sono identici, ma queste monete thailandesi valgono decisamente meno. La truffa "del momento" ai danni dei consumatori riguarda i "baht" thailandesi. L'ex agente di polizia postale di Catania, Salvo Troina, impegnato in queste settimane in una serie di conferenza nelle scuole della provincia etnea sulle truffe e sui pericoli della rete, consiglia di fare "attenzione al resto in monete da due euro, perché facilmente confondibili con monete di altri Paesi extraeuropei con un valore di gran lunga inferiore”.

Diverse segnalazioni - come evidenzia Il Corriere - sono infatti partite da esercenti di Catania e di alcuni grossi centri dell’hinterland, come Gravina e Misterbanco, che si sono trovati fra le mani monete del conio thailandese spacciate per 2 euro. Queste monete, per la cronaca, valgono davvero poco: circa 27 centesimi di euro. E ancora, sono in grado di gabbare la maggior parte dei distributori automatici, dai quali vengono "recepite" come due euro, appunto. La truffa, partita da Napoli, si sta espandendo in altre regioni. Si mettono in circolazione questi finti due euro, magari il negoziante non ci fa caso, e il consumatore neppure, e il gioco è fatto.

Elimina le infestanti

In giardino, pianta gigli, gladioli, iris… 

Grillini decapitati, mannaia alla Camera Dopo il caos, sospesi in 42: anche i big

La mannaia dopo il caos alla Camera: 42 sospesi, c'è anche Di Battista




Dura lezione al Movimento 5 Stelle: 42 deputati grillini sono stati sospesi per 15 giorni in seguito ai tumulti dello scorso 22 marzo a Montecitorio. Secondo l'ufficio di presidenza le intemperanze degli onorevoli hanno rappresentato un "serio attentato" al "confronto e al funzionamento delle istituzioni". L'interruzione durante il question time sul taglio dei vitalizi e nell'ufficio di presidenza è stata definita un fatto "senza precedenti" e di "assoluta gravità". A votare le sanzioni tutti i membri tranne Fraccaro (M5s) che si è astenuto. Stangati anche Alessandro Di Battista, Giorgio Sorial e Danilo Toninelli tra i 19 che hanno fatto irruzione nell'ufficio di presidenza. I pentastellati sconteranno la sospensione in tre fasi diversi: un primo gruppo da 14 a partire da giovedì 6 aprile, il secondo da mercoledì 17 maggio, il terzo da giovedì 22 giugno. 

Trump, dazi su prodotti italiani e Ue: quali società vuole affondare

Donald Trump, guerra commerciale: dazi del 100% su prodotti italiani ed europei



Donald Trump potrebbe scatenare una guerra commerciale contro l’Unione europea rispolverando una vecchia contesa ventennale: il bando di Bruxelles alle carni bovine Usa trattate con gli ormoni. In ballo ci sono 100 milioni di dollari l’anno di esportazioni Usa, che Trump vendicherebbe con misure ritorsive su una cifra equivalente di prodotti Ue, tra i quali ci sono la Vespa e l’acqua minerale San Pellegrino (tutti i prodotti che potrebbero essere colpiti dall'amministrazione Trump, italiani e stranieri, li potete vedere nella gallery qui sopra).

Secondo il Wall Street Journal, l’amministrazione Trump sta valutando di imporre dazi dazi punitivi fino al 100% del loro valore su numerosi prodotti dell’Unione europea, in risposta al bando Ue sulla carne di manzo Usa trattata con gli ormoni. Nel mirino delle autorità Usa ci sono fino a 90 prodotti europei, tra i quali la Vespa della Piaggio e l’acqua minerale San Pellegrino. Fonti della Piaggio hanno spiegato all’AGI che l’impatto dei dazi sarebbe comunque contenuto ad appena il 2% del fatturato complessivo. La Piaggio nell'intero continente americano esporta circa 14.000 veicoli, pari al 5% del fatturato: se si escludono i veicoli esportati in Sud America e le moto di grande cilindrata, che non rientrano nell’ipotizzato provvedimento restrittivo di Trump, il numero si riduce a circa 5.000 che rappresenta appunto il 2% del fatturato.


Il giudice che finisce in grossi guai:  omicidio Alatri, la clamorosa svolta

Alatri, il Csm chiede indagine sul giudice che ha scarcerato Mario Castagnacci



Finisce nei guai il giudice che aveva disposto la scarcerazione di Mario Castagnacci, uno dei due ragazzi arrestato per l'omicidio di Emanuele Morganti, il giovane massacrato ad Alatri. Finisce nei guai per aver scarcerato Castagnacci poche ore dopo che quest'ultimo era stato fermato a Roma pieno di droga: assieme ad altri tre amici aveva 7,5 grammi di cocaina confezionata in 4 dosi, 43 grammi di hashish in 4 dosi e 6 grammi di marijuana. Il giudice del Tribunale di Roma, pur convalidando l'arresto di Castagnacci e di altri tre compiti, ha riconosciuto la tesi difensiva del "consumo di gruppo", la quale ha portato, nell'udienza per direttissima celebrata il giorno successivo, alla scarcerazione di tutti gli indagati con rigetto anche della richiesta del pm dell'obbligo di firma.

E così, Castagnacci, alle 2 di notte era già rientrato ad Alatri, dove ha passato la notte a bere e fumare in compagnia del fratellastro, fino a perdere la testa e massacrare Emanuele nella centrale Piazza Regina Margherita. Ora, come detto, il consigliere del Csm Pierantonio Zanettin ha chiesto l'apertura di una pratica sul giudice del tribunale di Roma che ha disposto la scarcerazione di Castagnacci. Zanettin, in una lettera inviata al Comitato di presidenza del Csm, ha sottolineato come "la tragica vicenda di Alatri, con la morte a seguito di un feroce pestaggio di Emanuele Morganti, pone all'opinione pubblica anche seri interrogativi sulla correttezza dell'iter processuale di uno dei due arrestati".

E ancora, secondo l'esponente del Csm, "la vicenda processuale, frutto di una interpretazione giuridica del fatto reato, che può essere definita, nella migliore delle ipotesi, benevola, merita un approfondimento da parte del Consiglio Superiore della Magistratura per verificare la correttezza dell'iter. È del tutto evidente che gli esiti tragici della vicenda non possono essere addebitati al magistrato che ha disposto la scarcerazione dello spacciatore, ma è altrettanto evidente che si sarebbero evitati, applicando canoni ermeneutici diversi e più rigorosi, in tema di spaccio di stupefacenti". Dunque, alla luce di queste considerazioni, Zanettin chiede "l'apertura di una pratica in prima commissione, per valutare se emergono profili di incompatibilità, ex art. 2 della legge sulle guarentigie dei magistrati, nei confronti del Giudice del Tribunale di Roma che ha disposto la scarcerazione, senza obbligo di firma, di Mario Castagnacci, nonostante fosse stato trovato in possesso di grandi quantità di stupefacenti e fosse recidivo".

Nel frattempo, sono trapelati i primi esiti dell'autopsia sul corpo di Emanuele, ucciso con un colpo violentissimo alla testa, sferrato con un mezzo che in gergo legale viene definito "non naturale". Ossia, non si tratta di un calcio o di un pugno. “Abbiamo compiuto un esame particolarmente accurato. Il quadro è politraumatico, con lesioni diverse tra loro, che abbiamo studiato tutte a fondo”, ha assicurato il professor Saverio Potenza, dell’università di Tor Vergata, a cui la Procura di Frosinone ha affidato la consulenza medico-legale, affiancato dalla tossicologa Maria Chiara David. La maggior parte delle lesioni il ventenne le ha subite alla testa e, da parte del prof Potenza, nessun dubbio che una di quelle sia stata quella fatale al ventenne. Prodotta appunto all'apparenza con un mezzo “non naturale”.

Caserta: Al Bar "Il Bacio" Cornetti d'Autore Giuseppe De Luca fa impazzire i suoi clienti con il "CORNETTO" a lievitazione naturale

 A Caserta, al Bar "Il Bacio", il Pasticciere Giuseppe De Luca fa impazzire i suoi clienti con il "CORNETTO" a lievitazione naturale


di Ettore Orefice



La miglior cornetteria di Caserta e provincia è al Bar “Il Bacio” in Via Roma, a Caserta. In oltre 10 anni abbiamo testato un gran numero di cornetterie del casertano e dopo numerosi assaggi, ma soprattutto dopo aver ascoltato il parere di numerosi clienti, siamo arrivati alla conclusione che uno dei cornetti più buoni di Caserta, lo si può assaggiare al Bar "Il Bacio, dove il Pasticciere, Giuseppe De Luca, continua a stupire i suoi clienti con il "Cornetto" a lievitazione naturale.

È morbido, grande e a mezza sfoglia;
    • Non è friabile (nel senso che non si frantuma in mille pezzi dopo un morso);
    • È altamente digeribile;
    • È buono anche se lo si farcisce con pietanze salate (affettati, creme salate da spalmare, ecc.) e non necessariamente con cioccolato e creme dolci;
    • Il sapore e la morbidezza rimangono pressappoco intatti anche se lo si mangia a distanza di tre o quattro giorni.

La Cornetteria "Il Bacio" la trovi in Piazza Gianturco, 59 - Afragola (Na). La Grafferia "Il Bacio" in Piazza Vanvitelli (Ce), e la Caffetteria "Il Bacio" in Via Roma (Ce).