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mercoledì 30 novembre 2016

NAPOLI: Arriva Pomodoreide Il ragù più grande del mondo

NAPOLI: Arriva Pomodoreide Il ragù più grande del mondo



di Antonio Parrella



Giovanni De Angelis
Direttore Generale ANICAV

NAPOLI: Arriva Pomodoreide. E così da venerdì a sabato prossimi si terrà a Città della Scienza la rassegna promossa tra gli altri dall’ANICAV (Associazione Nazionale degli Industriali delle conserve vegetali) e dedicata al pomodoro in tutte le sue forme: un omaggio ad Eduardo De Filippo, una mostra dedicata alla storia e alla sostenibilità del pomodoro e la prima edizione del ragù  più grande del mondo.  Dunque un viaggio nell’epopea del pomodoro tra storia, sostenibilità e arte: questo sarà Pomodoreide, la rassegna dedicata all’oro rosso. La grande kermesse, organizzata da ANICAV, la più grande associazione di rappresentanza delle imprese di trasformazione del pomodoro al mondo, ricrea, il consorzio nazionale per il riciclo e recupero degli imballaggi in acciaio, Federconsumatori e CNR , prevede due giornate di didattica, laboratori, spettacolo, arte, musica e degustazioni guidate dedicate al re della cucina napoletana: il pomodoro. Ma Pomodoreide sarà anche l’occasione per una rassegna sul Food Design e sul Design for Food, attraverso una mostra-racconto che, dalla fine dell’800 ai tempi moderni, si svilupperà intorno all’esposizione di barattoli, etichette storiche, macchinari d’epoca, disegni e progetti delle macchine per la trasformazione. Grande attenzione verrà data anche al tema del riciclo e della sostenibilità ambientale con un work show  sul riciclo creativo, curato da Maurizio Capone e i Bungt Bangt:  gli imballaggi in acciaio utilizzati per conservare il pomodoro, dai barattoli ai grandi fusti, fino alle chiusure, sono infatti facili da differenziare e possono essere riciclati un numero infinito di volte mantenendo intatte le proprie qualità e dando vita a nuovi prodotti. La due giorni di eventi si aprirà con l’Assemblea Pubblica di ANICAV alla quale interverranno, tra gli altri, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Sottosegretario al Ministero della Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, l’europarlamentare Paolo De Castro e il presidente di ANICAV, Antonio Ferraioli. Sabato 3 dicembre, invece, verrà realizzato il ragù più grande del mondo, ad opera degli studenti dell’Istituto Alberghiero Duca di Buonvicino di Napoli. Per l’intera giornata,  nel corso della quale attraverso letture, video e piece teatrali verranno ricordati due napoletani di eccellenza, Edoardo e Luca De Filippo, ben 300 litri di ragù “pipperanno” in un grande pentolone, realizzato per l’occasione per diventare poi oggetto della scarpetta più grande del mondo, ma anche condimento per la grande pasta di Gragnano e di una originalissima pizza. Il ragù sarà realizzato grazie alla collaborazione delle aziende associate ad ANICAV che metteranno a disposizione il pomodoro pelato lungo necessario per la preparazione e che, nel corso di tutta la manifestazione, sosterranno il Banco Alimentare Campania. “Il pomodoro - spiega il Direttore Generale di ANICAV, Giovanni De Angelis - è uno dei simboli più rappresentativi della cucina napoletana e del made in Italy nel mondo ed è uno dei pilastri su cui si fonda la dieta mediterranea. Un prodotto di eccellenza, autentica espressione del saper fare dei nostri imprenditori. I pomodori non nascono a Napoli, ma la nostra curiosità, la nostra capacità di aprirci al nuovo, di contaminare ed essere contaminati li hanno fatti parlare “napoletano” in tutto il mondo. Con questa manifestazione - aggiunge De Angelis - guardiamo al futuro del pomodoro conservato, raccontandone il passato e l’impronta economica e sociale che la sua produzione ha lasciato sul territorio che ne è stata la culla gastronomica oltre 300 anni fa”. 

Napoli, presentata la legge alla Regione sulla tutela e benessere degli animali La proposta del generale Carmine De Pascale

Napoli, presentata la legge alla Regione sulla tutela e benessere degli animali La proposta del generale Carmine De Pascale
                                                     


di Antonio Parrella



Gen. Carmine De Pascale

NAPOLI - Tutela e benessere degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”. Arriva sui banchi del Consiglio regionale del Palazzo di Santa Lucia la specifica proposta di legge,  presentata dal generale Carmine De Pascale (consigliere regionale e capogruppo del gruppo consiliare “De Luca Presidente”). Tante  le novità previste in questa importante iniziativa legislativa regionale per il mondo animalista. Un testo moderno ed innovativo composto da 36 articoli, capace di colmare il vuoto presente nella legislazione campana e che si dirige verso l’adeguamento delle direttive nazionali ed europee. “La mia proposta di legge si propone di ampliare e rinnovare la disciplina vigente del 2001 in materia di animali da affezione e di prevenzione al randagismo - commenta l’onorevole De Pascale - pertanto è stato fatto un lavoro di concerto coinvolgendo soggetti pubblici (Regione Campania, Città Metropolitana, comuni, aziende sanitarie locali) e non pubblici (operatori di settore e di categoria). E così una stretta sinergia di queste figure darà vita ad una rete di azioni che renderanno un servizio efficiente alla cittadinanza interessata alla buona gestione e protezione del proprio amico a quattro zampe ed a coloro che si adoperano per contrastare il randagismo, fenomeno ancora tristemente diffuso sul territorio”. De Pascale introduce misure per educare e favorire il rispetto per gli animali d’affezione, adeguando strutturalmente, ma senza incidere sui bilanci dell’amministrazione, parchi e spiagge. Infatti è stata prevista l’introduzione di un ticket per le vaccinazioni rivolto a tutti coloro che sono inseriti in una fascia di reddito meno abbiente. “Tra le novità  -  precisa De Pascale - sono previste anche misure per contrastare e combattere efficacemente il traffico illegale di animali, utilizzando metodi di tracciabilità dell’animale per tutto l’arco della sua vita”. Inoltre questa proposta di legge ha l’obiettivo di avvalersi degli animali come una vera e propria fonte di benessere sociale, inserendo in modo ampio il concetto di pet-therapy. “Ma - aggiunge De Pascale - la mia proposta di legge prevede anche l’istituzione di un’apposita “Commissione per i diritti degli animali”. Un organismo di verifica dello stato d’attuazione di quanto previsto nella presente legge, proprio perché si intende dare concretezza alla proposta per la tutela degli animali”.

Come non detto Banca Etruria, ci sono tre assoluzioni "Salvi" il presidente e due alti dirigenti

Assolti il presidente e due alti dirigenti: "Non hanno ostacolato la vigilanza" 



Assolti gli ex vertici di Banca Etruria nel primo filone d'inchiesta per il dissesto dell'istituto di credito di Arezzo. L’ex presidente Giuseppe Fornasari, l'ex direttore generale Luca Bronchi e il dirigente David Canestri sono stati assolti dall'accusa di ostacolo all'autorità di vigilanza. È questa la sentenza emessa oggi dal gup del Tribunale di Arezzo, Anna Maria Loprete.

Sotto accusa c'erano tutti gli ex vertici che hanno governato l'istituto dal 2011 fino al commissariamento avvenuto nel febbraio 2015. Il procuratore capo Roberto Rossi e la Pm Jiulia Maggiore avevano chiesto 2,8 anni di carcere per Fornasari e Bronchi e 2 anni per Canestri.

Cade l'aereo, la squadra sterminata: l'ultimo inquietante messaggio / Guarda

Il messaggio inquietante di Cleber Santana dall'aereo caduto prima di morire



Un messaggio su Instagram straziante, l'ultimo prima di morire insieme ai suoi compagni di squadra. Il 35enne Cleber Santana, ex centrocampista dell'Atletico Madrid, era a bordo dell'aereo caduto in Colombia su cui viaggiava la sua squadra, i brasiliani del Chapecoense. Stavano andando a giocare la finale di Coppa Sudamericana contro il Nacional Medellin, una favola sportiva (fino al 20009 militavano nella Serie D brasiliana) finita nel sangue. Anche Cleber è tra le 76 vittime del disastro (solo 5 i sopravvissuti) e prima del decollo aveva scritto un post che ora suona inquietante e commovente al tempo stesso: "Em quantas vidas eu viver, em todas eu vou amar você", "per quante vite vivrò ti amerò sempre".

Esclusiva / Lapo nei guai per questo trans: ecco il volto di Curtis / Guarda

Lapo Elkann nei guai per questo trans: ecco il volto di Curtis McKinstry



Si chiama Curtis McKinstry, ha 29 anni ed è il trans di New York per cui Lapo Elkann è finito nei guai inscenando un rapimento con riscatto di 10mila dollari. È Il Messaggero a pubblicare la foto del transessuale con cui il rampollo Agnelli ha trascorso 48 ore di eccessi, tra sesso, alcol e droga. Una brutta storia finita con l'arresto del 39enne Lapo, che senza soldi avrebbe telefonato in Italia per chiedere aiuto inducendo così il fratello John Elkann a informare la polizia americana. 

Lapo è arrivato a New York giovedì scorso per lavoro, senza le due bodyguard e con solo una carta di credito prepagata in tasca ("per evitare tentazioni", scrive Alberto Dandolo su Dagospia). Secondo la stampa locale però già nel pomeriggio Elkann avrebbe contattato siti di escort e fissato un appuntamento con una giovane donna nel distretto teatrale di Times Square. Sarebbe stata lei, secondo il Messaggero, a farlo incontrare con McKinstry. Lapo ha passato due giorni nell'appartamento del trans in una zona squallida di Manhattan, un quartiere povero frequentato da pusher e tossicodipendenti. Dopo due giorni di follie Lapo ha finito i pochi soldi e chiamato casa per chiederne altri, fingendo un sequestro. Ricostruzione bislacca che induce la famiglia a tendergli "una trappola": inviano un uomo di fiducia a informare la polizia dell'accaduto, quindi insieme fissano un appuntamento per la consegna del denaro. Nel luogo stabilito i due complici vengono arrestati e Lapo condotto in commissariato: sostiene di aver finito i soldi e che il trans, dopo aver comprato droga a sue spese, lo abbia tenuto in ostaggio in attesa dei soldi. La sua storia però non convince gli inquirenti, che non a caso  rilasciano Curtis senza alcuna imputazione. Nei due giorni di paura e delirio, infatti, Lapo sarebbe stato libero di muoversi a suo piacimento. Tra qualche ora tornerà in Italia, il 25 gennaio dovrà comparire davanti al giudice americano per l'incriminazione. Rischia un massimo di due anni di carcere.

Gabanelli, l'addio a Report con veleno: "Chi mi voleva fare fuori e chi è il mio peggior nemico" (un ex ministro...)

Gabanelli, addio a Report: "Ecco chi mi voleva far fuori e il mio peggior nemico"



Il peggior nemico in 20 anni di Report? "Mi ha denunciato per 2 volte all'AgCom, invano: è Giulio Tremonti". Non ha dubbi, Milena Gabanelli: ha appena salutato il pubblico di Raitre, dicendo addio al programma di inchieste più longevo e seguito della tv. A Repubblica svela chi sono stati gli ossi duri incontrati per strada. 

Qualcuno ha cercato di farla fuori: "Qualche componente del vecchio Cda Rai, ma non ha senso rivangare, anche perché l'abbiamo sempre spuntata". "Fino al 2007 - prosegue - non avevamo alcuna tutela legale. Poi, con Cappon direttore generale, ci venne concessa. Provò nel 2009 Masi a toglierla, ma alla fine ci ripensò". A Viale Mazzini, assicura, sono stati molti i suoi sostenitori: "Certamente tutti i direttori di rete dalla nascita del programma a oggi, ma lo è stato anche Gubitosi e lo sono Campo Dall'Orto, Carlo Verdelli, i capistruttura della rete, Valerio Fiorespino, la responsabile risorse tv Chiara Galvagni e sicuramente ne dimentico". Tra i potenti, Mario Draghi le ha mandato un sms di commiato dopo l'ultima puntata. Detto dell'ex ministro Tremonti, la Gabanelli non andrebbe a cena con Antonio Razzi ("Siccome il tempo è oro, magari non saprei tanto cosa dirgli") ma non rinuncerebbe a "dialogare anche con chi ho poco in comune, se c'è un motivo. Per esempio nella puntata di ieri (lunedì, ndr) abbiamo chiesto a Salvini un confronto su un progetto proposto da noi per la gestione dei richiedenti asilo". Con Renzi, invece, "ci siamo incontrati una volta, è stato cordiale, e io ho sostenuto la mia battaglia sulla riduzione dell' uso del contante". Le inchieste più belle? "Quelle sui prodotti derivati, su Cremonini, Geronzi, Eni, Alitalia, Tanzi e il biologico hanno lasciato un segno".

"Armata", il tank che terrorizza il mondo Allarme per l'ultima arma di Putin / Foto

Armata, il nuovo tank di Vladimir Putin: il più potente al mondo



La Russia di Vladimir Putin entra di prepotenza nel mercato super-competitivo dei carri armati con un nuovo modello, il T-14 Armata che, come riporta una recente relazione dell'intelligence britannica ripresa da ItaliaOggi, "rappresenta il più rivoluzionario passo avanti nel disegno dei carri dell'ultimo mezzo secolo".

Con le serie T-72 e T-90, i russi avevano "mangiato la polvere" dai grandi carri americani, tedeschi, francesi, israeliani e italiani. Oggi, con il nuovo modello, di cui esistono ad oggi soltanto 20 esemplari di prova (l'intento è fabbricarne 120 unità nel 2018), la Russia rappresenta per molti, tra cui la stessa intelligence inglese, una reale preoccupazione. Il tank ha un design all'avanguardia: spiccano la torretta (totalmente automatizzata, digitalizzata e senza passeggeri umani) e la "capsula" blindata di protezione dell'equipaggio (separata dal magazzino delle munizioni).

Armatura reattiva di ultima generazione, sistemi di protezione che riescono ad abbattere i colpi in arrivo fino ad una velocità di tremila metri al secondo e, per finire, un cannone da 125 millimetri a canna liscia (capace di sparare dieci colpi al minuto, riuscendo a coprire una superficie di sette chilometri): sono queste le caratteristiche che rendono il mezzo un'eccellenza nel suo settore. Gli unici che non sono preoccupati sono coloro che sono del parare che, nonostante il mezzo sia fuori dal comune, la Russia non abbia le risorse per permettersi un riarmo così costoso.