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martedì 29 marzo 2016

Guerra in tribunale Carlucci-De Filippi: due indagati. Con una frase Maria demolisce Milly

Guerra in tribunale Carlucci-De Filippi: due indagati. Con una frase Maria demolisce Milly



Dalla Tv alla Procura di Roma, il passo è stato breve per la polemica tra la conduttrice di Ballando sotto le stelle, Milly Carlucci, e la collega di Amici, Maria De Filippi, scoppiata lo scorso maggio. L'ultimo capitolo della vicenda, vede l'iscrizione nel registro degli indagati di due persone, gestori della pagina Trash Italiano, sulla quale sarebbe scoppiato lo scontro tra le due conduttrici. Alla vigilia del verdetto del premio Social, uno dei riconoscimenti assegnato con il Premio regia televisiva di Raiuno, sono comparsi sulla pagina Facebook Trash Italiano gli screenshot di un profilo Twitter @defilippi_m, quasi certamente un fake. I messaggi scritti dal falso profilo della conduttrice Mediaset sono frasi al vetriolo contro la Carlucci, a proposito del premio da assegnare in base alla quantità di tweet raccolti con l'hashtag del programma: "Complimenti a Ballando Rai che compra i tweet per vincere il Premio Tv Social". Quelle frasi vengono cancellate, ma sul web difficilmente certe cose spariscono del tutto. I messaggi vengono letti da tanti, a cominciare, scrive il Tempo, anche da Francesco Facchinetti, in gara per The Voice, che minaccia di ritirarsi. Vista la malaparata, la Rai decide di declassare il premio in semplice menzione. Nonostante lo scambio di accuse, i due programmi non vincono, Amici si piazza secondo e Ballando sotto le stelle quinto, ma la polemica sbarca in Tribunale, con l'avvocato della Carlucci, Titta Madia, incaricata di presentare un esposto.

Lo scontro - Tra le due conduttrici non ci sono mai state accuse dirette, per quanto da entrambe le parti siano stati sollevati sospetti e dubbi sulla regolarità di tutta la vicenda: "Lei non c'entra niente - ha chiarito la Carlucci riferendosi alla De Filippi che comunque ha detto - Ci si stupisce che settemila utenti generino quarantamila voti in 60 ore, mentre in un'altra pagina, si elogia Amici che genera 117mila voti provenienti da 18mila utenti unici più o meno in tre ore". La conduttrice di Amici è stata anche interrogata dalla Procura di Roma e in una nota Mediaset ha ribadito che la De Filippi: "non è la regista occulta di un bel niente. E tanto meno è indagata per questo tipo di accuse". La conduttrice Mediaset ha ammesso di conoscere diversi gestori delle pagine sui social, anche perché spesso sono presenti tra il pubblico in studio. Sono appassionati o professionisti della comunicazione: "E con certezza so di non aver mai nemmeno influezato nessuno di questi operatori".

La frecciata - Certo andare in Tribunale per beghe tra trasmissioni non deve essere piacevole, anzi per la De Filippi è stato quasi sgradevole: "Non mi sono mai sognata di querelare chi da produzioni rivali ha fatto intendere che io avessi il potere di taroccare l'Auditel a mio vantaggio".

Addio affitto: ci sono 4 motivi epocali Perché conviene comprare casa adesso

Mutuo o affitto? Cosa conviene. La risposta in questo momento epocale



L'eterno dilemma tra mutuo e affitto in questo periodo storico trova una risposta più certa rispetto a pochi anni fa. Come riporta il Corriere della sera, oggi esistono almeno quattro motivi validi che rendono il mutuo una soluzione più conveniente rispetto all'affitto di casa.

I perché - Il primo motivo riguarda i prezzi delle case che nell'ultimo periodo sono scesi di più rispetto a quelli delle locazioni. Entrambi i dati sono in calo nelle grandi città, dal 2011 però i costi dei mutui sono scesi del 15%, mentre gli affitti del 10. Mai come ora il tasso dei mutui fissi e variabili è basso. Negli ultimi tre anni, quelli variabili sono scesi in media di 250 centesimi di punto, mentre quelli fissi di 300, restando comunque un po' più cari di circa il 10%. Sperando che il governo Renzi non ci ripensi, non ci sono più imposte per i proprietari delle prime case, come Imu e Tasi. E infine il quarto motivo, cioè gli scarsissimi rendimenti delle obbligazioni. L'investimento in Btp può rendere l'1% netto a 10 anni, fermo restando che i tassi potrebbero salire, con l'effetto immediato di aver perso il capitale investito. Solo nel 2011, chi aveva abbastanza denaro per comprare titoli di Stato, ricavava denaro necessario per pagare l'affitto grazie a generose cedole semestrali.

Come conviene - La convenienza del mutuo rispetto all'affitto si realizza con la presenza di almeno tre condizioni fondamentali. La prima è che si abbia da parte almeno il 30% del valore dell'immobile che si vuole comprare; la seconda è che il proprio reddito possa sostenere la rata del mutuo; la terza è che si abiti in quella casa per almeno 10 anni, considerando che i costi legati all'acquisto, atti notarili e commissioni per l'agenzia, possono arrivare al 7% del valore complessivo della casa, una cifra che ha bisogno del suo tempo per essere ammortizzata.

"C'è il nuovo simbolo, qui cambia tutto" Il mega-partito che "accoppa" Renzi

La soffiata di Bisignani: "Lega e 5 Stelle lavorano al logo per un partito unico"



Alla Lega l'intesa con Forza Italia sta stretta. Lo si è visto anche a Roma, sul caso Bertolaso. Ma più in generale, al Carroccio 2.0 guidato da Matteo Salvini, una riedizione del centrodestra vecchio stile, quello targato Berlusconi-Bossi, sta stretta. Fratelli d'Italia, da parte sua, è troppo piccolo, con quel 4% dal quale a livello nazionale non pare essere in grado di schiodarsi. Come fare, allora, per schiodare Renzi e i suoi da Palazzo Chigi? Dove trovare sponda? Da tempo, si vocifera di una possibile intesa tra padani e grillini. Ne parlò, in un editoriale sul Tempo del giugno scorso, il faccendiere-scrittore Luigi Bisignani. E più ri recente Salvini in persona ha speso parole di elogio per le candidate 5 Stelle a Roma e Torino: Raggi e Appendino. Insomma, non si parla certo di fantascienza.

Nelle scorse ore, poi, in un intervento al sito internet de "Il Tempo", Bisignani è tornato a battere il tasto, prefigurando un accordo Salvini-Grillo in vista delle prossime elezioni politiche e arricchendo la sua profezia di alcuni particolari succulenti e suggestivi. Primo fra tutti quello secondo cui una società di marketing di Milano si starebbe già esercitando in bozzetti per un logo che unisca i simboli dei due partiti. "Importanti esponenti discutono invece se non sia meglio federarli, anche se l'ordine degli stati maggiori è di negare sempre e comunque" scrive l'autore de "L'uomo che sussurrava ai potenti". Lega-5 Stelle sarebbe senza discussioni il primo partito italiano, con una percentuale di preferenze che oggi oscillerebbe tra il 40 e il 45%. "Lega 5 Stelle" potrebbe essere il nome, secondo lo stesso Bisignani.

Torna il 730 precompilato, la guida: i trucchi "segreti" per rispamiare

Arriva il 730 precompilato, la guida: tutti i nuovi trucchi per risparmiare


di Tobia De Stefano


730 precompilato atto secondo ci siamo. Dal prossimo 15 di aprile i contribuenti avranno la possibilità di accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate, inserire il pin e tutte le altre credenziali richieste ed entrare nelle aree dedicate. Troveranno on line gran parte delle spese sostenute l’anno precedente e il lavoro dei sostituti di imposta che entro il 7 di marzo hanno inviato all’Agenzia la Certificazione Unica, il vecchio Cud con i redditi del 2015.

Da quel momento avranno altri due mesi e mezzo di tempo (la scadenza è il 7 luglio) per controllare, eventualmente integrare e inviare nuovamente il modello alle Entrate. Anzi. Da quest’anno avranno anche la possibilità di scegliere: fa il suo esordio il modello Unico che riguarderà altri 10 milioni di contribuenti (contro i 20 milioni del 730) e potrà essere precompilato però solo da luglio.

Filerà tutto liscio? Impossibile. Perché quando parliamo di fisco e ci aggiungiamo la burocrazia le trappole sono dietro l’angolo. Per questo motivo Libero con l’aiuto del consigliere dell’ordine dei dottori commercialisti di Verona, Federico Grigoli, e dei responsabili dei Caf della Cisl ha cercato di segnalarne alcune. Partendo da una premessa: da quest’anno è possibile fare la precompilata anche in modalità congiunta. Basta che marito e moglie siano provvisti di un pin autonomo. Certo, il procedimento non è dei più semplici, ma comunque si tratta di un passo in avanti rispetto al passato quando era necessario rivolgersi a un Caf o un professionista.

730 O UNICO?
L’applicativo predisposto sul sito dell’Agenzia delle Entrate per la precompilata 2016 indirizzerà il contribuente verso la scelta del modello più adatto alle sue caratteristiche.

Ma a questo proposito vale la pena ricordare alcune differenze: a) Solo il 730 consente normalmente di avere l’eventuale rimborso Irpef in busta paga già a partire dall’estate. b) L’esonero dai controlli formali vale soltanto per chi accetta il 730 precompilato.

SPESE MEDICHE
Ma la novità più significativa del precompilato 2016 riguarda l’inserimento delle spese mediche. Da quest’anno i contribuenti troveranno anche visite, analisi diagnostiche e l’acquisto dei farmaci tra i dati già predisposti dall’Agenzia delle Entrate che danno diritto alla detrazione del 19% sulle somme pagate.

Consiglio? Continuate comunque a fotocopiare e custodire tutte le ricevute e gli scontrini. Motivo? Errori a parte è una questione di privacy. Da una parte, infatti, il contribuente può chiedere la cancellazione di una o più tipologie di spese dal sistema tessera sanitaria.

Dall’altro, alcune categorie di medici (sono tenuti alla comunicazione i medici, le farmacie, le strutture sanitarie, etc...) sono esentati dall’obbligo di trasmettere i dati (il caso classico è quello dello psicologo). Insomma, molte spese potrebbero mancare. Particolare attenzione andrà posta alla voce eventualmente inserita nel rigo E6 relativo alle spese rateizzate in precedenza: conviene accertare che siano state correttamente inserite le spese rateizzate degli anni 2012, 2013 e 2014.

In questa fase sperimentale non è scontato che tutto sia correttamente riportato.

LAVORI IN CASA
Quest’anno il contribuente troverà on line anche la prima rata del bonus per i lavori in casa (50%) e per il risparmio energetico (65%).

Attenzione, però, perché l’indicazione non comparirà direttamente in precompilata. La spesa, infatti, sarà inserita nel foglio informativo e sarà il contribuente che dovrà provvedere o meno a segnalarla nella dichiarazione.

MUTUI
Qui non c’è novità. Perché anche nel 2015 il 730 precompilato indicava interessi passivi e oneri accessori per i mutui in corso (da verificare o utilizzare il rigo E7 del Quadro E) con un massimale di 4 mila euro detraibili (al 19%).

Avvertenze: verificate il corretto trattamento in caso di mutuo cointestato fra due coniugi non fiscalmente a carico dell’uno o dell’altro. In tale caso la somma massima di 4 mila euro va equamente divisa fra i due coniugi. Al contrario, se uno dei coniugi è fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione spetta per intero al coniuge che ha sostenuto integralmente la spesa.

SPESE VETERINARIE
Non rientrano nel sistema tessera sanitaria e quindi non saranno automaticamente presenti nel 730 precompilato le spese veterinarie. I contribuenti possono, comunque, presentare la documentazione relativa ma potranno detrarre al 19% solo le somme superiori a 129,11 euro e fino a un importo massimo di 387,34 euro.

In pratica, la detrazione consente al massimo un risparmio d’imposta di 49,06 euro e riguarda solo gli animali detenuti legalmente a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. Occhio quindi perché non sono previsti sconti, ad esempio, per gli animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare ecc.

I CONTRIBUTI 
Nel 730 precompilato ci sono anche le somme versate a titolo di contributi previdenziali obbligatori o volontari al proprio ente di previdenza (Sezione II del quadro E al rigo E21). Parliamo di oneri deducibili. Bisogna ricordarsi che sono deducibili anche i contributi sostenuti per i familiari a carico e i contributi previdenziali versati per il riscatto degli anni di laurea e per la ricongiunzione dei periodi assicurativi.

Insomma, è bene controllare che siano stati inseriti.

EROGAZIONI LIBERALI
Non sono, invece, inseriti nella precompilata le erogazioni liberali. Peccato perché da quest’anno fare beneficienza è più conveniente: il tetto massimo di detraibilità (al 26%) è passato da 2.065 euro a 30 mila euro.

SPESE FUNEBRI
Sono, invece, inserite nella precompilata le spese funebri. Ma anche qui c’è una grossa novità. Fino allo scorso anno, infatti, si aveva diritto alla detrazione (al 19% sul limite massimo di 1.550 euro) solo se la persona deceduta rientrava tra i familiari.

Da quest’anno non esiste più il vincolo della parentela.

LA SCUOLA
Una delle novità fiscali riguarda la scuola. Da quest’anno, infatti, saranno detraibili (al 19% sul limite massimo di 400 euro) le spese per la frequenza nelle scuole dell’infanzia (asili pubblici e privati dai 3 ai sei anni) e per il primo ciclo di istruzione (elementari e medie inferiori e superiori). Le spese detraibili sono quella per la frequenza e comprenderanno anche i costi sostenuti per la mensa scolastica.

Non le troveremo nel 730 precompilato perché verranno comunicate solo le tasse universitarie.

I DATI DEL 2015
Nel 730 precompilato sono riportati alcuni dati indicati nella dichiarazione dell’anno precedente: a) I dati dei terreni e dei fabbricati. b) Gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali. c) Le eccedenze riportabili e i crediti d’imposta. Va da se che sarà opportuno fare dei controlli per verificare che i dati siano stati riportati correttamente anche con riguardo agli anni precedenti.

Si ricorda, per esempio, che in alcuni modelli 730 precompilati dell’anno precedente l’esito del 730 (debito o credito) non teneva conto delle detrazioni previste per i redditi di lavoro dipendente o di pensione a causa della mancata indicazione dei giorni per i quali spettavano le detrazioni. Tale errore comportava, se non corretto manualmente, oltre a un invio sbagliato del modello precompilato, la liquidazione di una maggiore imposta.

Aereo dirottato, terrore in Europa: fermo in pista, "kamikaze a bordo"

Aereo dirottato, terrore in Europa: fermo in pista, una bomba a bordo?



A una settimana dagli attacchi a Bruxelles, l'incubo del terrorismo torna a spaventare l'Europa: un aereo Egypt Air è stato dirottato e costretto ad atterrare a Lamaca, a Cipro, da un uomo armato. Il volo era partito da Alessandria d'Egitto e diretto al Cairo. Secondo la radio cipriota Rik a bordo c'erano 62 persone, di cui sette di equipaggio. Il dirottatore avrebbe con sé anche una bomba, come ha comunicato il ministero dell'Aviazione cipriota. Dal suo accento, le autorità cipriote hanno commentato che non sembra essere di nazionalità egiziana.

Il volo - L'Airbus egiziano era atteso al Cairo per le 7.15, ma alle 8.30 i piloti hanno contattato la torre di controllo dell'aeroporto internazionale di Lamaca per poter atterrare. L'aereo è sulla pista cipriota dalle 8.50, come riferito da al-Arabiya. Sul posto è stata inviata una squadra di esperti per la gestione della crisi. 

Le richieste - Il dirottatore avrebbe chiesto di ottenere l'asilo politico da Cipro, la sua nazionalità al momento è ancora sconosciuta. L'uomo ha poi ordinato alle autorità cipriote di tenere la polizia lontana dall'aereo. Il terrorista indossa una cintura esplosiva e minaccia di farsi esplodere. Dopo circa 30 minuti dall'atterraggio, i mediatori della polizia cipriota hanno ottenuto di far scendere dall'aereo donne e bambini. 

Caivano (Na): Pasquale Castigato, l'eroe di Via Puccini ancora in terapia intensiva

Caivano (Na): Pasquale Castigato, l'eroe di Via Puccini ancora in terapia intensiva



di Francesco Celiento
ilgiornaledicaivano


Pasquale Castigato
il falegname coinvolto nell'esplosione di Via Puccini

Caivano – Sono passate circa 72 ore da quel tragico scoppio che ha scosso la vita di sette famiglie, e ancor di più di tre persone ferite, una gravemente.

Ma andiamo per gradi e cerchiamo di fare ordine dopo le tante testimonianze ascoltate: Venerdì 25 marzo alle 20:15 circa la signora Filomena D’Onofrio, moglie di Pasquale Castricato, sente un forte rumore provenire dal piano inferiore, allertato il marito, scendono entrambi nell’intento di aiutare la signora Rita Grimaldi, che chiedeva soccorso intrappolata nella sua stessa casa.

Una volta che i coniugi sono riusciti a sfondare la porta, si accorgono che la casa era satura di gas; allora il sign. Pasquale Castricato ha pensato di mettere in salvo la signora Rita Grimaldi mentre sua moglie allertava i vicini.  Attimi di paura, tutto fatto d’istinto, poi dopo poco  la forte esplosione che ha travolto in pieno il Castricato, che fino ad ora resta l’unico ancora in pericolo di vita; la sig.ra Grimaldi infatti ha lievi ustioni, mentre il sign. Frattolillo (altro inquilino del palazzo) ha problemi ad una gamba.

Le condizioni sono apparse subito critiche e nemmeno il tempo di attendere un’ambulanza, la susseguente corsa da parte di un cittadino all’ospedale di Caserta ‘Sant’Anna e San Sebastiano’, i medici che gli hanno prestato i primi soccorsi, viste le gravi ustioni che interessavano il 45% del corpo, le mani completamente bruciate e i polmoni compromessi, avevano previsto per lui solo poche ore di vita e dopo 18 ore di coma indotto, è stato trasferito con l’aereo militare all’ospedale Grandi Ustioni ‘Bufalini’ di Cesena.

Ad oggi, la prognosi è riservata. Ricoverato nel reparto di terapia intensiva, i familiari sono in attesa che le ore passino e che possa avvenire qualche miglioramento, ma la vita dell’anziano falegname non sarà più la stessa.

Ora la famiglia attende l’aiuto concreto delle istituzioni e del sindaco Monopoli,  si dovrà provvedere affinché un falegname, padre di famiglia , nonno di due bimbi, figli di una madre single e disoccupata non siano abbandonati e lasciati soli, sia nell’
immediato ad affrontare tutte le spese e gli oneri conseguenti al prolungato ricovero a Cesena, sia nel futuro a mettere in condizioni queste persone di poter continuare a vivere dignitosamente.

lunedì 28 marzo 2016

La banca italiana che sta crollando Occhio: quanto paga i manager

PopVicenza, la banca che sta crollando: occhio, quanti soldi si prendono i dirigenti


di Francesco De Dominicis


È dura, durissima da ingoiare: scoprire che i manager della banca in cui hai perso una valanga di quattrini sono e sono stati strapagati. Perché la regola della busta paga d’oro vale sia per gli ex sia per gli attuali alti dirigenti. È l’ultimo atto della saga della Popolare di Vicenza, emerso ieri nel corso dell’assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2015 a distanza di appena tre settimane dalla riunione straordinaria dei soci che avevano dato l’ok alla trasformazione in società per azioni. Per la cronaca, i conti dello scorso anno hanno ottenuto il semaforo verde degli azionisti: i peggiori in 150 anni di storia con 1,4 miliardi di perdita. Tuttavia, la delibera assembleare è passata in secondo piano rispetto alla questione «retribuzioni».

Vediamo i dettagli dei «cedolini». L’amministratore delegato, Francesco Iorio, in carica dallo scorso 1 giugno, ha ricevuto 2,678 milioni di euro, di cui 1,8 milioni come bonus d’ingresso una tantum. Iorio si è difeso come un leone davanti ai soci, rivendicando di aver lasciato Ubibanca (la quarta banca del Paese) e di aver accettato un incarico, quello a Vicenza, ad altissimo rischio «professionale e reputazionale». Che tradotto vuol dire: tenere in piedi questa baracca è complicatissimo, ho fatto una scommessa (ben pagata) e se va male mi sono giocato la faccia. Più o meno per le stesse ragioni è piuttosto elevato anche il compenso dell’attuale vice direttore generale, in carica dal 22 giugno 2015: Jacopo De Francisco, ha percepito 1,02 milioni di euro, di cui 700 mila come bonus d’ingresso una tantum. Nell’elenco degli superstipendi, è saltato fuori anche quello dell’ex presidente Gianni Zonin, il quale ha incassato 1,01 milioni.

Complessivamente - emerge dalla relazione sulla remunerazione - la banca ha pagato 2,675 milioni di euro di bonus d’ingresso una tantum a sei dirigenti, inclusi Iorio e De Francisco, e 5,2 milioni di euro di buonuscita a cinque ex dirigenti. La più consistente, pari a 4 milioni di euro, è stata riconosciuta all’ex ad, Samuele Sorato, che ne ha incassati già due e incasserà gli altri due fra tre anni. Per l’ex ad, indagato con Zonin per ostacolo all’attività di vigilanza e aggiotaggio, il compenso complessivo del 2015 (si è dimesso il 12 maggio) è stato di 4,6 milioni. La banca «si è riservata di agire per il recupero» di 4,81 milioni di buonuscite, corrisposte oltre che a Sorato anche agli ex vice direttori generali Emanuele Giustini e Andrea Piazzetta, anche loro sotto indagine. Ma l’assemblea ha votato no all’azione di responsabilità. Voto «insipegabile» e «folle» a giudizio dello «esterrefatto» viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti. Hanno votato a favore dell’azione di responsabilità 1.346 soci intervenuti in proprio e per delega, rappresentativi del 38,0571% del capitale, hanno votato contro 169 soci (18,648% del capitale) e si sono astenuti 1.357 soci (43,295% del capitale). C’è, in ogni caso, chi non molla la pista giudiziaria.

«Il drago c’è ancora, non si vergogna e va avanti. Sono ancora là e si prendono i loro soldi e sembra che hanno anche determinato l’esito dell’azione di responsabilità. Nei loro confronti ci sono le denunce e combatteremo contro di loro fino all’accertamento dei reati che hanno commesso» ha detto l’avvocato Renato Bertelle, presidente dell’associazione nazionale azionisti. I tavoli di conciliazione tra la banca e le associazioni di consumatori partiranno dopo l ’aumento di capitale e la quotazione in Borsa, ha promessio Iorio. Caso per caso saranno valutate le posizioni, i profili di rischio e il rispetto delle regole sugli investimenti: in teoria si dovrebbe arrivare a rimborsare i truffati, ma il percorso è lungo e complesso. Resta (per ora) la rabbia e le storie dei soci, molte delle quali emerse ieri in un’assemblea che è servita a far scoprire, tra altro, più di 100 casi di risparmiatori che avrebbero avuto intenzione di suicidarsi (quelli del coordinamento Don Enrico Torta). E allora ecco che una socia pensionata (con 680 euro al mese dall’Inps) che ha perso i suoi risparmi in PopVicenza e suggerisce di rifarsi prendendo le tenute di Zonin. La saga non è finita ieri e, come spesso accade in Italia, avrà il suo epilogo in un pezzo di carta dove c’è scritto «In nome del popolo italiano».