Visualizzazioni totali

venerdì 5 luglio 2013

Deficit Pubblico peggiora, aumentano le tasse

Deficit Pubblico peggiora, aumentano le tasse 



Il deficit pubblico è peggiorato e aumenta la pressione fiscale. Lo rileva l'Istat. Nel primo trimestre del 2013, l'indebitamento delle Amministrazioni pubbliche è pari al 7,3% del Prodotto interno lordo, in aumento rispetto al 6,6% dello stesso periodo del 2012. In aumento anche le tasse +39,2%, superiore di 0,6 punti percentuali sempre rispetto ai primi tre mesi del 2012. Invariate le entrate totali su base annua. In aumento le uscite, sempre sul totale, dell'1,3% in termini tendenziali. 

Politica. Big Pd a Convegno, ma Renzi non c'è

Politica. Big Pd a Convengo, ma Renzi non c'è. Renzi a Dalema: "Non serve il tuo permesso"



Il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha disertato "Fare il Pd", il Convegno dei bersaniani in vista del Congresso. Un appuntamento a cui hanno partecipato esponenti e big di molte altre correnti del Partito Democratico, ma nessuno dei luogotenenti del Sindaco Renzi, era presente. Un'assenza che non è passata inosservata e che sa di strappo dopo le polemiche e i veleni degli ultimi giorni. A dire il vero un renziano si è visto, D'Arrigo, ex coordinatore dei giovani Anci, che però subito ha chiarito: "Sono qui per sbaglio". I renziani temono una manovra per fermare il loro Leader. E Franceschini avvisa: "Qui si rischia gli ex Dc contro gli ex Pci". E al Tg5, Matteo Renzi rimarca: "Non debbo chiedere il permesso a nessuno, tanto meno a D'Alema per candidarmi. Il Partito Democratico piuttosto si dia una mossa e la smetta di seguire le mie mosse. Si dessero loro una mossa". "Da Italiano - aggiunge Renzi - faccio il tifo per Enrico perchè se il premier sta facendo bene, l'Italia sta meglio e io non sono uno di quelli che gioca a vita mea mors tua. Speriamo che Letta vada avanti e faccia le cose per bene". Sul Congresso del Pd, aggiunge: "Ci diano una data, so che l'agenda è un po complicata, ma non vorrei che rinviassimo". 

giovedì 4 luglio 2013

Caso Cosentino. Il prete anticamorra Don Luigi Merola: "E' immorale che Cosentino stia in carcere". Berlusconi? Un Perseguitato

Caso Cosentino. Il prete anticamorra Don Luigi Merola: "E' immorale che Cosentino stia in carcere". Berlusconi? Un perseguitato 


di G. N


Don Luigi Merola
Parroco Anticamorra

Caso Cosentino - Leggendo gli atti che riguardano l'ex Sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, mi sono fatto l'idea che non sussistono le prove per dire che è un "camorrista" . Fortissima la presa di posizione di don Luigi Merola , parroco "anticamorra" di Napoli (ex parroco di Forcella) che da più di due anni viaggia sotto scorta per le minacce ricevute dalla camorra, intervenuto a "La Zanzara" su Radio24, sul caso Nicola Cosentino. "E' immorale - aggiunge don Merola - e ingiusto che sia in carcere, non può inquinare nessuna prova perchè si è costituito e il procedimento è chiuso". Don Merola attacca poi il Pm John Henry Woodcock: "Woodcock fa parte di quella magistratura politicizzata e ignorante, miope, lo considero di estrema sinistra. Come prete vengo a sapere tante cose ed ho saputo che è diventato magistrato dopo due bocciature al concorso. Woodcock potrà essere preparato sullo sport ma sul diritto deve studiare un po di più, ci vuole la formazione permanente dopo il concorso". Concludendo il suo intervento, don Luigi Merola, non nega un appunto nei riguardi del Presidente del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi, che considera "un perseguitato politico". I magistrati lo perseguitano tantissimo, come hanno fatto anche con Mastella. Berlusconi insiste don Merola - lo perdono con l'assoluzione per qualsiasi cosa abbia fatto, lo assolvo per il fatto che fa mangiare più di 80 mila famiglie in Italia, oltre alla tantissima beneficenza che fa". 

mercoledì 3 luglio 2013

Fisco, spesometro slitta ancora: Prossima data 12 novembre

Fisco, spesometro slitta ancora: Prossima data 12 novembre

di G. N



Ancora uno slittamento per lo spesometro, la norma che doveva entrare in vigore da oggi, mercoledì 3 luglio, e che riguarda la tracciabilità delle spese oltre i 3.600 euro. La nuova scadenza, secondo quanto comunicato dall'Agenzia delle Entrate, è il 12 novembre e riguarda la comunicazione delle operazioni rilevanti a fini Iva  compiute dal 6 luglio al 31 dicembre 2011. Come spiega la nota dell'Agenzia delle Entrate lo slittamento nasce "dall'esigenza di mettere a punto gli accorgimenti tecnici necessari, in sintonia con le principali associazioni di categoria, rappresentative dei soggetti obbligati alla comunicazione". Originariamente previsto per il 30 aprile 2012 è stato poi spostato al 15 ottobre dello stesso anno, successivamente al 31 gennaio del 2013, quindi, appunto, al 3 luglio, e ora il nuovo ed ennesimo rinvio, il quarto con esattezza. Il nuovo strumento era stato contestato in maniera decisa, soprattutto dai commercialisti. Più volte avevano sottolineato che la necessità di mostrare il codice fiscale e di essere identificati, per qualsiasi acquisto oltre i 3.600 euro: è "una invasione della privacy del cittadino comune generalizzata", come rilevato dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Claudio Siciliotti. Recentemente la Corte dei Conti, aveva lanciato un altro tipo di allarme: alcune misure di lotta all'evasione fiscale, fra le quali, appunto, lo "spesometro", comportano in alcuni casi oltre che "effetti negativi sui consumi" anche l'aumento della "propensione ad effettuare acquisti in nero". 

martedì 2 luglio 2013

Terremoto Ior: Si dimettono i vertici

Terremoto Ior: Si dimettono i vertici



Il direttore generale dello Ior, Paolo Cipriani, e il suo vice, Massimo Tulli, hanno rassegnato le dimissioni, accettate dalla Commissione dei Cardinali e dal board di sovrintendenza. Le funzioni di dg dell'Istituto sono state assunte "ad interim" dal presidente, Ernest Von Freyberg. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede. "Dopo molti anni di servizio - si legge nella nota - ambedue hanno deciso che questo atto sarebbe stato nel migliore interesse dell'Istituto stesso e della Santa Sede". 

Varese: Uomo spara al Sindaco di Cardano

Varese: Uomo spara al Sindaco di Cardano


Laura Prati
Sindaco di Cardano al Campo

Un  uomo è entrato nella sede del Comune di Cardano al Campo (Varese) e ha sparato alcuni colpi di pistola contro il Sindaco, Laura Prati, che è rimasta ferita gravemente. E' stato ferito di striscio nella sparatoria anche il Vice Sindaco del Paese. L'uomo che ha sparato è stato fermato dalla Polizia. E' un Vigile urbano. Era stato sospeso dal servizio a causa di una truffa che aveva coinvolto anche altri dipendenti. Avrebbe detto: ho regolato i conti. Il Sindaco, eletto nel 2012, con la lista di centrosinistra, è stata colpita all'addome. Operata è fuori pericolo, ma resta grave. 

Riforme Voto: Intesa governo-maggioranza. Quagliariello: Province vanno tolte

Riforme Voto: Intesa governo-maggioranza. Quagliariello: Province vanno tolte 


Gaetano Quagliariello
Ministro delle Riforme 

Sarà il Comitato per le riforme ad occuparsi del nuovo sistema di voto conseguente alla modifica della forma dello Stato. Intanto, sarà possibile procedere alle "modifiche ponte" per via ordinaria. L'ha stabilito la riunione governo-maggioranza sul ddl riforme. Via libera anche agli emendamenti che allargano le aree di intervento del Comitato per le riforme. Tutti gli argomenti al di fuori dei titoli I, II, III e V, compresa quindi la giustizia, saranno toccati "se necessari e strettamente conseguenti alle modifiche". "Se le riforme hanno ricadute su altri titoli della Costituzione, il IV o il V, non è che la commissione abbia le mani legate. Le divisione sull'ipotesi di riforma del titolo IV sulla giustizia sono frutto di qualche malinteso e stiamo lavorando affinchè non ce ne siano più". Cosi il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, dopo la Commissione dei saggi sulle riforme. Il ministro Quagliariello ha anche detto che "sono eccessivi i cinque livelli formati da Stato, Regioni, Comuni, Province e Città Metropolitane, il quadro va semplificato". Abolire le Province? "Questa volta si", ha replicato deciso il ministro Quagliariello.