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lunedì 26 giugno 2017

Diele? Non solo drogato, eroinomane e senza patente Cosa faceva in macchina quando ha ucciso la 48enne

Diele, la tragica rivelazione: "Al momento dell'incidente stavo.."



Oggi vedrà il pm. Ma ieri, in carcere, l'attore Domenico Diele, protagonista tra l'altro delle fiction "1992" e "1993" su Tangentopoli, ha ricevuto la visita in carcere del consigliere regionale campano dei Verdi, Emilio Borrelli. Diele è recluso a Fuorni, alle porte di Salerno, dopo aver investito e ucciso con la sua auto Ilaria Dilillo, 48 anni, nella notte tra venerdì e sabato sera. "Ho fatto una c...! Cosa ho combinato.... mi sono distratto soltanto un momento... non mi sono accorto di nulla". Era disperato Domenico Diele quando si è accorto di aver sbalzato in aria uno scooter. "Urlava. Quando poi si è reso conto di ciò che era accaduto si è zittito. Ci ha aiutato per un po' a deviare le auto senza dire più una parola fino all'arrivo della polizia", racconta Ferdinando Giordano, ex del Grande Fratello, tra i testimoni della tragedia.

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Era alla guida della sua auto, ma non aveva la patente, che gli era stata ritirata tempo fa perchè trovato al volante sotto l'effetto di cocaina. "Ma - ha spiegato al consigliere Borrelli - la droga con questo incidente non c'entra. Lo ripeto, è stato un incidente, non un omicidio. Anche se sono dipendente dall'eroina, quella non c'entra. Io non sono uno che si droga e poi si mette al volante. Pagherò tutto quello che dovrò pagare, perchè sono colpevole ma non sono un assassino".

Diele però fa una rivelazione clamorosa durante il colloquio con il consigliere dei Verdi, riportato dal Corriere della Sera: "La verità è che mi ero distratto col telefonino. Ho un tasto che funziona male e stavo insistendo nel pigiarlo per fare una telefonata". Così ha abbassato gli occhi e tolto lo sguardo dalla strada proprio mentre in scooter passava Ilaria Dilillo, centrata in pieno dall'Audi dell'attore.

Lui dice che non era sotto l'effetto di droghe, ma al narcotest è stato trovato positivo agli oppiacei, oltre che ai cannabinoidi. Insomma, un tossicodipendente, che guida l'auto senza la patente e mentre lo fa usa pure il telefonino. Cioè, il peggio del peggio del peggio. Il padre di Ilaria, da parte sua, è disperato. L'anno scorso aveva perso la moglie e ora dice "lei era la sola persona che mi era rimasta. Ora l'unica cosa che mi aspetto è che questa persona paghi per tutto quello che ha fatto, senza sconti perchè è una persona famosa". Sconti, con quel che ha fatto, Diele è difficile che ne abbia. Ma con la giustizia che ci troviamo in Italia, mai dire mai...

Psicodramma al Nazareno, "Mai visto nella sede del Pd" Il gesto-vergogna / Guarda

Pd, la sede del Nazareno chiusa per ore la notte elettorale: mai successo


Pd, la sede del Nazareno chiusa per ore la notte elettorale: mai successo

Una cosa mai successa: la sede Pd del Nazareno a Roma è rimasta chiusa per ore e ore la notte elettorale. Sintomo che tra i dem, come ammesso clamorosamente dallo stesso segretario Matteo Renzi, "sapevano tutti come sarebbe andata a finire" in questo secondo turno delle Comunali. Malissimo. Il primo big ad arrivare, verso le 23, è Matteo Ricci, il responsabile Enti locali del partito e renziano di ferro. La sua è una presenza obbligata, come quella di Maurizio Martina, vicesegretario dem. Sono loro a metterci la faccia, perché come in campagna elettorale Matteo Renzi scappa. Nel pomeriggio qualche tweet dedicato allo sport, poi il silenzio prima e dopo il voto. Difficile che Matteo, che all'immagine (in evidente declino) di vincente ci tiene sempre e comunque, potesse trovare il coraggio di esporsi al fuoco, amico e non. E infatti, niente. Segno di un partito allo sbando, che non riesce più a guardare negli occhi la realtà.

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Caivano (Na): ESCLUSIVA - BOOM Forza Italia lascia la maggioranza di governo Si torna al...

BOOM Forza Italia lascia la maggioranza di governo Monopoli si dimetta


di Gaetano Daniele




Forza Italia ufficializza l’appoggio esterno alla maggioranza in Consiglio Comunale. A dare la notizia dopo più di un mese dall’inizio della crisi in maggioranza aperta con il tira e molla del Sindaco Monopoli, è lo stesso Partito attraverso un comunicato a firma dei quattro consiglieri comunali. Un comunicato in esclusiva che il Notiziario sul web, lancia attraverso il blog.

Insomma, ancora nuove sul fronte politico caivanese. Monopoli è riuscito a distruggere in meno di due anni la politica locale, e ha tentato di spaccare anche il suo partito di riferimento, Forza Italia. Infruttuosamente. Ma quando è troppo è troppo. Infatti, i consiglieri emeriti del Partito di Berlusconi, unito e compatto, lanciano l'offensiva e dichiarano l'appoggio esterno. Troppe incomprensioni. Giuseppe Mellone, Lorenzo Frezza, Gaetano Ponticelli e Cinzia Buonfiglio, dichiarano l'appoiggio esterno.

Troppe strumentalizzazioni che non fanno bene al Paese, ma soprattutto troppe cose che non tornano. Sembra un gioco al massacro, politico. Il Sindaco Simone Monopoli, in questi ultimi mesi ha tentato a più riprese di far passare un messaggio distorto al Paese. E cioè, quello di alcune pretese da parte di alcuni partiti di maggioranza, come Forza Italia. "Il Sindaco Monopoli non scende a compromessi". Questo il messaggio che l'entourage del Sindaco ha tentato di far passare pur di non azzerare una Giunta tecnica, nominata tutta a sua immagine e somiglianza, come dichiarano gli stessi consiglieri di Forza Italia, nel comunicato.

Un messaggio appunto ricco di strumentalizzazioni e falsità. Forza Italia, primo partito del Paese, ha chiesto solo ed esclusivamente visibilità. Qualsiasi partito che si candida a governare ha il diritto di essere rappresentato in Giunta. Anche nei punti chiave. Insomma, si è arrivati al punto di non ritorno. Monopoli ammetta il suo fallimento politico e al prossimo consiglio comunale (si presenti, cosa che noi de il Notiziario, dubitiamo) e rassegni le  dimissioni, questa volta irrevocabili. 




SEGRETI Ecco cosa mangiare con il caldo torrido: i 10 cibi che dovete avere (ce ne sono due insospettabili)

I dieci cibi per combattere il caldo a tavola: alcuni sono insospettabili



L'afa di questi giorni è soffocante. E' intuitivo che per non affaticarci ancora di più, a tavola, è meglio non mangiare polenta e brasato e lasagne al forno. E' tuttavia utile ricordare quali sono i cibi più utili quando le temperature sono alle stelle.

1) Pesche. Sono composte per l’85% da acqua e rappresentano un’ottima fonte di vitamina C, ferro e potassio.

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2) Zucchine. Sono composte per il 95% da acqua e sono ricche di vitamina A, C e di sali minerali.

3) Cetriolo. E’ fatto per il 96% da acqua ed è uno dei "must" dell’estate in tavola. Il cetriolo è ricco di fosforo, potassio, calcio  vitamina C e svolge sull’organismo un’azione disintossicante e lenitiva sulla pelle.

4) Anguria. E’ forse il frutto estivo per antonomasia, così ricca di acqua, carotenoidi e antiossidanti.

5)  Melone. Con il prosciutto crudo, è un must. E' ricco di potassio, vitamine e sali minerali e il suo consumo ha effetti benefici sul sistema circolatorio.

6) Carote.

7) Sedano. Mangiato crudo, il sedano è un alimento davvero indicato nella dieta estiva poichè svolge sull’organismo un’azione tonificante e purificante.

8) Ciliegie. Gustose e ricche di  vitamina A

9) Pomodori. Contiene tanta acqua, è ricco di licopene, un potente antiossidante naturale che contrasta l’invecchiamento cellulare causato dall’azione dei radicali liberi.

10) Tisane. Magari tiepida, a base di coriandolo, anice e fiori d’arancio, formidabili per reidratare l’organismo e rinfrescarsi.

Politica a nord di Napoli Il Punto del Prof. Dott. Marco Plutino

Politica a nord di Napoli Il Punto del Prof. Dott. Marco Plutino 



di Marco Plutino


Prof. Dott. Marco Plutino
Docente in Diritto Costituzionale Università di Cassino



Nel complimentarmi con il suo blog il Notiziario sul web, sempre presente e attivo anche nell'area a nord di Napoli, vorrei contribuire con una piccola riflessione per suscitare, spero, un dibattito sullo stato della politica in questa parte dell'area metropolitana di Napoli e, in generale, nel napoletano. Se è vero che non si è votato nei quattro comuni di Caivano, Cardito, Afragola e Frattamaggiore, l'area Nord però non è stata immune da questa tornata elettorale con le votazioni di Acerra, Sant'Antimo ed anche di Pozzuoli e Bacoli che, pur nella posizione particolare dei Campi Flegrei, si usano far rientrare nell'area Nord di Napoli. Ebbene, le ultime elezioni amministrative ci consegnano tre dati fondamentali comuni a tutto il napoletano, che vorrei richiamare sinteticamente e su cui vorrei attirare l'attenzione perchè possa iniziare a riflesste soprattutto per le prossime tornate elettorali di quei comuni ove non si è, per ora, votato. Perchè le ritengo tre tendenze tutt'altro che effemire.  

Il primo dato, che è passato sotto traccia perchè ormai abituale ma al quale non dovremmo mai rassegnarci, è l'astensionismo. Tra i tre e i quattro italiani su dieci non votano affatto. Non è un dato purtroppo confinato al livello politico nazionale. Viene quindi rifiutata anche in blocco l'offerta delle classi dirigenti locali, che dovrebbero essere quelle più prossime alla cittadinanza, facilmente conosciute e controllabili. Neanche la presenza ormai difusa, per quanto fragile, del Movimento Cinque Stelle, un movimento protestatario, incide su questo dato. Il dato suscita preoccupazione anche alla luce del fatto che a livello locale esiste da sempre il forte traino delle preferenze, ora rafforzato dalla doppia preferenza di genere, e che in questa tornata di elezioni si è rafforzata la tendenza alla moltiplicazione delle liste a sostegno dei candidati a sindaco, di media da quattro a otto, ma generalmente cinque o sei. Di conseguenza, sono aumentati i candidati e, per le connotazioni personalistiche del voto nel meridione, ciò dovrebbe aver incentivano non pochi cittadini che altrimenti sarebbero rimasti a casa. Troppo poco, evidentemente.

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Il secondo dato è la presenza ormai endemica di liste civiche, che raccolgono i tre quarti dei voti degli elettori. Liste civiche vere o false, spontaneamente gemmanti dalla società civile o create ad arte dal ceto politico a scopo mimetistico o manipolatorio dei processi politici locali. La conseguenza è comunque quella di sottodimensionare i partiti politici veri e propri, o quello che ne resta, eleggendo personale che tendenzialmente non risponde a nessuno. Eletti slegati da vicende nazionali e spesso anche solo regionali. Il trasformismo è stato sempre ben vivo a livello locale, anche in queste elezioni ne abbiamo viste di manifestazioni variopinte, ma naturalmente ha più facilità di esprimersi dove non c'è un meccanismo che riesce a far valere una responsabilità politica. Un solo dato: nel caso di Acerra il sindaco viene eletto al primo turno con il sostegno di una sfilza infinita di liste civiche o pseudo tali, ma comunque formalmente civiche: ben dieci. Un dato su cui riflettere.

E con ciò veniamo al terzo fattore. Nel napoletano si registra la scomparsa, più che latitanza, del centro-destra, ma discorso non dissimile andrebbe fatto anche per il centro. Il centro-destra, l'alter ego del Pd, è scomparso pressocchè totalmente se facciamo fede ai simboli (Forza Italia, Fratelli d'Italia e così via), che ottengono percentuali modestissime. In una città demograficamente rilevante come Pozzuoli "Forza Italia" elegge soltanto il candidato sindaco, come fosse una civica creata ad arte qualunque. Altrove è assente. Certo, restano alcuni fortini, come Sant'Antimo (FI al 17%), soprattutto se consideriamo il frequente mascheramento del centro o del centro-destra entro alcune realtà civiche. E' un problema che ha messo ben in rililevo in diverse occasioni il Prof. Carmine Pinto dalle colonne de Il Mattino, con particolare riferimento al centro-destra.  Affermazioni dei moderati in pratica si registano solo nell'area vesuviana a Saviano, e nell'area Nord, appunto, ad Acerra, con connotati più centristi e sostanzialmente derivativi dall'Udc e alle sue conseguenti vicende. Ciò è dovuto alla dispora dei centrisi divisi a livello nazionale in molteplici schieramenti, e alla crisi di radicamento territoriale di Forza Italia (o Pdl che dir si volgia), in particolare a seguito della dismissione di grandi reti clientalari per l'oscuramente delle stelle di alcuni notabili campani di gran peso, da Cosentino a Nespoli, forse seguiti, in un prossimo futuro, da Cesaro. Sempre nell'area Nord  è infatti Sant'Antimo una delle rare roccaforti rimaste in piedi e l'effetto della vicenda giudiziaria che ha riguardato l'on. Cesaro, pur certamente giunta come una tempesta sulla campagna elettorale, con tutta probabilità non si è fatta ancora sentire nei suoi riflessi ultimi, tanto è vero che il centro-destra allo stato conduce il primo turno con il 44%; vedremo ad ore gli esiti del ballottaggio. Naturalmente parlo per grandi linee e trascurando le transumanze del caso che vedono alleanze variabili, divisioni del Pd e quant'altro. Dati che mi sembrano, rispetto a questi, secondari.

I tre macroscopici dati che ho brevemente passato in rassegna non mi paiono, infine, del tutto disgiunti, ed anzi sono tutt'altro che privi di corrispondenze e relazioni.

Riconquistare la fiducia dell'elettorato per portarlo alle urne quale che sia la scelta; far tornare popolari i partiti senza necessità di nasconderli tra le realtà civiche e riducendo il tasso di trasformismo nel personale locale; ricostruire un centro-destra palese capace di opporsi al centro-sinistra che pare privo di avversari in Campania. Ecco i tre imperativi che non dovrebbero stare a cuore a questo o quello secondo gli interessi ma che appaiono di pregevole valore sistemico perchè i livelli locali possano funzionare bene e, di conseguenza, interagire in modo virtuoso con quelli nazionali.

Passa il Gay pride sotto casa sua, tira fuori lo striscione: panico, arrivano i carabinieri / Guarda

Latina, espone lo striscione "W la fica" durante il Gay Pride: arrivano i carabinieri



Un uomo di Latina ha ricevuto la visita dei carabinieri dopo aver affisso fuori dalla finestra di casa sua uno striscione con la scritta "W la fica". Il gesto provocatorio è arrivato nel giorno in cui nella città laziale sfilava il Gay Pride. L'autore della goliardata, un imprenditore rimasto anonimo, ha scritto un messaggio alla redazione del sito latina24ore.it spiegando le sue ragioni: "Non sono un omofobo - ha riportato nella sua email - ho voluto solo riaffermare i miei gusti sessuali. Comprendo la frase di impatto forte, ma a quale impatto stiamo andando incontro noi stasera? Posso essere anche io libero di esprimere i miei gusti sessuali? Niente è banale, la mia azione provocatoria è per sottolineare il fatto che viviamo in un mondo ricco di ipocrisie. Che differenza c’è fra un gay e un etero? Nessuna! Perché dobbiamo creare minoranze? I gusti sessuali fanno parte di una sfera personale. Perché farne una manifestazione? Il sistema politico, sociale e culturale oggi è provocatorio, e induce all’omofobia. Io non ci sto e per una parità di “genere” ho voluto dire la mia. Purtroppo è durata poco la mia libertà, mi hanno costretto con le buone maniere a togliere il mio manifesto. In un paese che si definisce libero mi è sembrato tutto così strano…".

TOYOTA C-HR

Coupé, Suv, Ibrido. King of the flow. Dalle linee così dinamiche che sembra muoversi anche quando è fermo. 

NERO SU BIANCO Lo ius soli non lo vogliamo Cosa pensano gli italiani di cittadinanza e immigrati

Ius soli, il sondaggio Ipsos: il 54% è contrario alla cittadinanza agli stranieri



Lo ius soli? Gli italiani non lo vogliono. È quanto emerge in modo lampante da un sondaggio Ipsos pubblicato sul Corriere della Sera, in cui si legge che il 54% degli italiani non vuole la legge sulla cittadinanza agli immigrati. Il sondaggio segna una netta inversione di rotta rispetto al 2011, quando il 71% del campione si diceva favorevole. Agli intervistati è stato chiesto se sarebbe d'accordo ad estendere la cittadinanza italiana ai figli di immigrati stranieri nati nel nostro Paese, con almeno un genitore che ha un permesso di soggiorno permanente in Italia. Il 54% ha detto di essere in disaccordo, il 44% risulta d'accordo e il 2% non sa esprimersi sul punto. Ius soli, no grazie.

ECCO IL GELATO DEL FUTURO!

Un gruppo di bambini ha scoperto il gelato del futuro. Il risultato è sconvolgente!