UNA PRONUNCIA STORICA Messina, condannati i due pm che lasciarono libero l'uomo che uccise la moglie Marianna Manduca: lo denunciò 12 volte
Anche i giudici pagano. La Corte d'appello di Messina ha infatti condannato i magistrati che lasciarono possibilità di agire a un marito violento, che era stato denunciato 12 volte dalla moglie, Marianna Manduca, che è poi stata uccisa dall'uomo. L'omicida si chiama Saverio Nolfo, protagonista della terrificante storia di cronaca nera che una decina di anni fa sconvolse Palagonia, in provincia di Catania. La Corte ha infatti stabilito che ci fu dolo e colpa grave nell'inerzia dei pm, i quali, dopo i primi segnali di violenza da parte del marito, non adottarono provvedimenti per fermarlo, nonostante la pioggia di denunce della donno. Nolfo, oggi, è in carcere: deve scontare 20 anni per omicidio.
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La procura di Caltagirone (genericamente il capo della procura all’epoca dei fatti, oggi defunto) è stata infatti condannata da tre giudici messinesi, due donne e un uomo, della Corte d'appello di Messina. Si tratta della presidente Caterina Mangano, Giovanna Bisignano e Mauro Mirenna, che hanno riconosciuto il danno patrimoniale condannando la Presidenza del consiglio dei ministri al risarcimento di 250 mila euro, e riconoscendo l’inerzia dei magistrati dopo una lunga trafila giudiziaria.