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lunedì 12 giugno 2017

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2017 COMUNE DI GENOVA

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2017 COMUNE DI GENOVA



di Gaetano Daniele






RISULTATI COMUNE DI GENOVA: 


MARCO BUCCI

MARCO BUCCI

37,2%

Forza Italia, Lega Nord e Lista Musso - Direzione Italia



GIOVANNI CRIVELLLO

GIOVANNI CRIVELLLO

33,9%

Partito Democratico, Lista Crivello e Genova Cambia




LUCA PIRONDINI

LUCA PIRONDINI

18,9%

M5s




MARIKA CASSIMATIS

MARIKA CASSIMATIS

1%

Lista Cassimatis





CINZIA RONZITTI

CINZIA RONZITTI

0,9%

Partito comunista dei lavoratori






MARCO MORI


MARCO MORI

0,6%

Riscossa Italia






ARCANGELO MARIA MERELLA


ARCANGELO MARIA MERELLA

1,8%

Ge9sì








PAOLO PUTTI


PAOLO PUTTI

4,9%

Chiamami Genova


ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2017 RISULTATI COMUNE DI VERONA

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2017 RISULTATI COME DI VERONA 


di Gaetano Daniele




RISULTATI COMUNE DI VERONA: 


FEDERICO SBOARINA


FEDERICO SBOARINA

28,9%

Battiti-Verona Domani, Verona più Sicura, Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Pensionati, Forza Italia, Lega Nord e Indipendenza Noi Veneto



ORIETTA SALEMI


ORIETTA SALEMI

22,9%

Partito Democratico, Eppur si Muove, Verona Civica




PATRIZIA BISINELLA

PATRIZIA BISINELLA

23,9%

Fare!, Ama Verona, Csu Union Veneta-Movimento Nuova Repubblica, Verona si muove, Pensionati Veneti, Lista Tosi, La Voce della Gente




ALESSANDRO GENNARI


ALESSANDRO GENNARI

9,2%

M5s





ROBERTO BUSSINELLO

ROBERTO BUSSINELLO

1,1%

CasaPound






MICHELE CROCE


MICHELE CROCE

4,8%

Verona Pulita







FILIPPO GRIGOLINI


FILIPPO GRIGOLINI

3,3%

Popolo della famiglia







MARCO GIORLO



MARCO GIORLO

1,1%

Tutto Cambia







MICHELE BERTUCCO



MICHELE BERTUCCO

4,5%

Sinistra in Comune, Verona in Comune












ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2017 RISULTATI COMUNE DI PADOVA

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2017 RISULTATI COMUNE DI PADOVA


di Gaetano Daniele





COMUNE DI PADOVA:

MASSIMO BITONCI-

MASSIMO BITONCI

41,6%

Movimento del Buonsenso, Forza Italia, Veneto Libertà, Prima Padova, Fratelli d'Italia-An, Bitonci Sindaco, Lega Nord e Direzione Italia


SERGIO GIORDANI


SERGIO GIORDANI

29,4%

Pd, "Padova è", Giordani sindaco, Area Civica, Padova Bene Comune, Socialisti europei-La Sinistra per Giordani


LUIGI SPOSATO

LUIGI SPOSATO

1,7%

Lista Osa, Popolo per la famiglia


MAURIZIO MERIDI

MAURIZIO MERIDI

0,2%

CasaPound



SIMONE BORILE


SIMONE BORILE

5,4%

M5s



ROCCO BORDIN


ROCCO BORDIN

0,7%

La Padova libera

domenica 11 giugno 2017

Diritti tv, un disastro italiano: Juve, Milan e Inter senza soldi Come cambia il calciomercato

Diritti tv, un disastro per Juventus, Milan e Inter: come cambia il calciomercato



Il mancato accordo sui diritti tv della Serie A 2018-2021 è una bomba sul calcio italiano e sul mercato. La Lega ha deciso di riproporre entro fine anno il bando per l'acquisto dei pacchetti che ieri ha segnato un clamoroso flop: Mediaset e Telecom non hanno presentato proposte, l'offerta di Sky si è fermata complessivamente a meno di 500 milioni di euro, mentre il presidente della Figc Carlo Tavecchio puntava a ricavare dall'asta almeno un miliardo di euro, cifra in linea (e anzi leggermente inferiore) a quanto si paga all'estero per i diritti di Premier League inglese, Bundesliga tedesca e Liga spagnola. Per Tavecchio la nostra Serie A ha valore mediatico e di marketing pari a quei campionati, da qui la decisione di non assegnare i diritti a Sky, unica concorrente.

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La decisione rischia però di avere ripercussioni gravissime a livello finanziario e tecnico sulle squadre italiane, che come ricorda il Corriere della Sera nella maggioranza dei casi incassano il 90% dei loro ricavi proprio dai diritti tv. La speranza di Tavecchio e del mediatore Infront è che tra qualche mese Mediaset e Vivendi-Telecom trovino un'intesa per presentare una proposta comune e alzare la posta, ma nel frattempo i club saranno chiamati a riempire il "buco in cassa", e proprio nel momento in cui entra nel vivo il calciomercato. Proprio per questo non è pessimistico, ma quasi logico immaginare una difficoltà dei top club italiani nel competere su certe cifre con le altre squadre di vertice europee: senza soldi sicuri, è quasi impossibile garantire ingaggi o tantomeno pagamenti cash o dilazionati per decine se non centinaia di milioni. E se per club come Juventus, Milan, Inter, Napoli o Roma si tratta di far fronte a una minor competitività, per i club di provincia il problema sarà la loro stessa sopravvivenza.

Elezioni, i dati dell'affluenza Renzi, Grillo, Cav e Salvini: chi rischia di più (e dove)

Elezioni, i dati dell'affluenza. Da Renzi a Grillo, da Berlusconi a Salvini: i dati



È del 19,36% l'affluenza alle elezioni comunali rilevata dal Viminale alle ore 12. Il dato riguarda i 1.004 Comuni dove sono chiamati alle urne oltre 9 milioni di elettori per il rinnovo delle amministrazioni locali. I seggi si chiuderanno questa sera alle ore 23. Per quanto non sia possibile un raffronto omogeneo sullo stesso numero di Comuni, la partecipazione appare in notevole crescita rispetto alle tornate amministrative più recenti, quando però si votava anche il lunedì. Domenica 26 maggio 2013 alle ore 12 aveva votato l'11,57% degli elettori, mentre domenica 6 maggio 2012 l'affluenza alla stessa ora era stata del 13,05%. 

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Questo nonostante tutti i partiti abbiano fatto una campagna elettorale soft, senza caricare di valenze nazionali il voto locale, e con candidati molto radicati sul territorio. Fari puntati sui Comuni più significativi a livello politico, da Genova dove Beppe Grillo gioca in casa ma potrebbe vedere il proprio candidato restar fuori dal ballottaggio, a Parma, prima città che ha visto trionfare il Movimento 5 Stelle con Federico Pizzarotti che oggi corre da solo in aperta polemica con il Movimento che l'ha espulso. 

L'impressione è che i partiti e i leader abbiano più da perdere che da guadagnare. Innanzitutto Matteo Renzi, uscito più forte dalle primarie democratiche e dato in leggera risalita nei sondaggi. Al Nazareno considerano una vittoria aggiudicarsi almeno 15 Comuni, anche se qualcuno pesa più degli altri. Due "feudi" come L'Aquila e Genova e poi Palermo, dove invece Grillo sogna il colpaccio. Il Movimento 5 Stelle si gioca moltissimo però a Genova, dopo il caos della candidatura tra Pirondini imposto dall'alto e la Cassimatis votata sul blog e poi silurata, e ora in corsa da sola. Una sconfitta poi a Parma, magari per mano dell'ex Pizzarotti, sarebbbe un brutto colpo, soprattutto simbolico.

A sinistra sono alla finestra Bersani e gli scissionisti di Mdp. Contano sul tracollo di Renzi, perché per ora l'unione vagheggiata con Pisapia e l'ex Sel non esiste. Pezzi di sinistra sostengono vari candidati del Pd, e in generale si dividono tra liste civiche. Non un buon segnale per il primo test elettorale.

Nel centrodestra si giocherà il primato tra i moderati di Silvio Berlusconi e i sovranisti di Matteo Salvini. Il centrodestra al Nord corre insieme, ma con candidati "di parte". In Veneto la Lega punta alla doppietta a Verona (contro il "traditore" Tosi, che potrebbe dare una mano al Pd) e Padova, mentre Forza Italia giocherà la sua partita soprattutto in Lombardia, tra Lodi, Monza e Como.

Autovelox, segnali nascosti e multe, ora basta Rivolta, cambia tutto: "Così vi ridaremo i soldi"

Il presidente Aci: "Ci massacrano di multe. Class action conto i Comuni"



Una class action contro le multe selvagge dei Comuni italiani e gli autovelox-trappola. A lanciare la rivolta è Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci, che su Repubblica punta il dito contro le politiche subdole delle amministrazioni. Usano il codice stradale come una tassa, è la sua accusa, anziché pensare alla sicurezza effettiva di chi guida. 

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"Adesso basta con questa valanga di multe che tradiscono lo spirito del codice della strada. È arrivato il momento di intervenire", spiega Sticchi Damiani. "Disseminare i comuni di falsi cartelli di controllo elettronico della velocità per rendere invisibile quello che poi ti falcia o piazzare l'autovelox a tre metri di altezza su un palo mezzo nascosto a bordo carreggiata: guardiamoci negli occhi, queste sono trappole. Non hanno niente a che vedere con quello che vuole lo Stato perché vi siano meno morti e meno incidenti: il modello in questo senso è il Tutor, ha funzionato benissimo ponendo regole chiare e certe che vanno rispettate". L'autovelox, in teoria, dovrebbe servire a far rallentare, non a far multe. "Se ne fai tante vuol dire che hai fallito, che la sicurezza su quella strada non c'è", è la sentenza del presidente dell'Automobile club italiano.

I casi pratici fanno venire i brividi: "Due anni fa denunciai un Comune in provincia di Verona: in un anno aveva incassato 5 milioni con un solo autovelox a tre metri di altezza, che nessuno vedeva. In altri casi sono stati effettuati lavori che hanno reso le strade molto più sicure, ma il divieto è rimasto a 70 all'ora e riecco gli autovelox semi nascosti per fare cassa. Tutto questo è odioso". Sticchi Damiani chiede un patto tra Aci e Comuni: "Gli automobilisti sono stanchi di essere tartassati. Cercheremo di aprire un tavolo per ottenere un protocollo d'intesa che fissi nuove regole. Il fenomeno delle multe vessatorie per far cassa non deve accadere più: metteremo a disposizione dei cittadini il numero del soccorso stradale Aci per raccogliere le segnalazioni, invitandoli a scattare foto geolocalizzate con il telefonino. A quel punto verificheremo noi la segnalazione, e siamo pronti a fare ricorsi collettivi per costringere chi ha incassato in questo modo a restituire i soldi ai cittadini".

MotoGp, è l'anno di Dovizioso? Trionfo in casa degli spagnoli Rossi, la rimonta non basta

Dovizioso trionfa in Catalogna davanti a Marquez e Pedrosa, Rossi ottavo



L'italiano Andrea Dovizioso ha vinto il Gran Premio di Catalunya valido per il Mondiale della MotoGp. Per il pilota della Ducati è la seconda vittoria consecutiva dopo quella al Mugello della settimana scorsa. Dovizioso ha preceduto le due Honda ufficiali di Marc Marquez e Dani Pedrosa. Quarta l'altra Ducati di Jorge Lorenzo. Male le Yamaha, con Valentino Rossi ottavo in rimonta (partiva tredicesimo) e Maverick Vinales addirittura decimo. Ora Dovizioso è a meno 7 dal capolista Vinales nella classifica mondiale.

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