Alfano attacca Renzi: "La collaborazione col Pd è finita, appoggiamo..."
La tensione tra Angelino Alfano e Matteo Renzi è arrivata al punto di rottura. Il segretario di Ap ha detto chiaro e tondo che "la collaborazione con il Pd è da ritenersi conclusa", anche se ha chiarito: "continuiamo a sostenere il governo Gentiloni, non faremo ostruzionismo sulla legge elettorale, e accettiamo la sfida alla soglia del 5%". Alfano va al contrattacco dopo la frecciata avvelenata di Renzi che sull'accordo per la riforma elettorale lo aveva definitivo uno che è stato "il ministro di tutto, e non riesce a superare il 5%, non possiamo bloccare tutto per lui".
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Il partito di Alfano era stato letteralmente tagliato fuori dall'accordo tra Forza Italia, Partito democratico e M5S, l'ennesima provocazione secondo il ministro degli Esteri che ora accusa Renzi: "Dica con chiarezza se vuole far cadere Gentiloni. La domanda è semplice, ma rende nervoso Renzi. Il segretario del Pd vuole fare cadere il governo Gentiloni, cioè vuol far cadere il terzo governo a guida Pd in quattro anni? Noi come Ap non lo vogliamo. La domanda è semplice, speriamo anche la risposta sia semplice".
Tagliati fuori dalla maggioranza, gli alfaniani sarebbero già a lavoro per mettere in piedi una nuova aggregazione centrista, per la quale "abbiamo messo il turbo", ha assicurato Alfano: "Maurizio Lupi sarà l'uomo della ricucitura, prenderà contatto con i tanti con cui siamo rimasti sempre in contatto. Un'aggregazione di questo tipo può raggiungere il 10%".