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sabato 15 aprile 2017

Diocesi di Aversa Commento alla Domenica di Pasqua 2107 Video di Mons. Angelo Spinillo

Diocesi di Aversa - Quaresima online



di don Francesco Riccio 
a cura di Gaetano Daniele



Mons. Angelo Spinillo

2000 anni fa, per le strade di Gerusalemme, risuonava la domanda se Gesù fosse veramente risorto. La risposta era ed è affermativa, lo testimonia l’esperienza di chi lo incontra quotidianamente nelle proprie vite. “Finalmente è Pasqua”, annuncia con gioia Mons. Angelo Spinillo nel commentare la domenica di Pasqua nello splendido scenario della Chiesa di San Sossio di Villa Literno. “Nel finalmente c’è la gioiosa speranza di chi non solo attende che si realizzi quanto atteso, ma c’è soprattutto la consapevolezza del compimento del bene che Dio ha messo nel nostro cuore quasi come una vocazione. Si compie, dunque, la verità del nostro essere con Gesù i figli di Dio che, in quanto tali, obbediscono con passione all’amore del Padre. La resurrezione – aggiunge il Vescovo di Aversa – sarà il fiorire della vita che illuminerà il nostro cammino nei giorni che verranno”.

"Ho sentito il generale dirgli..." Altra batosta su babbo Renzi: così lo inguaia il suo dottore

Consip, l'ex sindaco di Rignano Lorenzini: "Il generale ha detto a Tiziano Renzi non frequentare certa gente'"



"Non sono più il candidato del Pd, mi sono state poste condizioni inaccettabili. Come correre col simbolo del partito, candidati scelti dai dirigenti e la riconquista della fiducia dell’assemblea, quella che il 16 febbraio mi aveva chiesto per acclamazione di ricandidarmi". Lo dice in un’intervista a la Repubblica il sindaco uscente di Rignano Daniele Lorenzini, il paese del fiorentino di Tiziano Renzi, padre dell’ex premier. Ora Lorenzini vuole fare a meno del simbolo del Pd "per andare oltre i confini del partito e aggregare una comunità che non sempre si riconosce nei partiti". Quanto alla rottura con Tiziano Renzi, Lorenzini esclude sia legata alle sue dichiarazioni rese ai magistrati sul caso Consip come persona informata sui fatti: "Sono sicuro che ci sia solo un nesso temporale. E penso che avere diverse opinioni politiche non abbia niente a che fare con le indagini giudiziarie". "Mi dispiace che sia successo - aggiunge - ma non credo che avere delle opinioni diverse sulla politica sia un motivo sufficiente per interrompere un buon rapporto". Quanto alle sue dichiarazioni ai magistrati che indagano su Consip, aggiunge: "Credo che ogni cittadino debba raccontare ai magistrati la verità". E la verità, prosegue, è "solo di aver partecipato ad una cena a casa di Tiziano, con mogli e altri commensali". Alla cena, spiega ancora Lorenzini, "fra gli altri" c’era anche il generale dei carabinieri Saltalamacchia. "E in quella serata ho solo sentito una battuta intorno ad una grigliata e con un buon bicchiere di vino: ’Non frequentare certa gente', ha detto il generale mentre Tiziano cucinava la bistecca tra una battuta e l’altra. Come ho detto ai magistrati, non ho sentito nessun nome e non ho capito il contesto al quale quella frase fosse riferita".

Kim Jong-Un furioso: "Pronti a un attacco nucleare" Ecco le cinque prove che fanno tremare il mondo

Kim-Jong-Un minaccia un sesto test nucleare: i dettagli dei precedenti cinque



Fiato sospeso in Asia e nel mondo per la possibilità di un sesto test nucleare nordcoreano, al quale gli Stati Uniti promettono di reagire militarmente. Proprio nei giorni della Festa del Sole, l'anniversario per i 105 del Kim Il-Sung, secondo il Washington post potrebbe partire un sesto test nucleare, un segnale da parte della Nordcorea per dimostrare agli Stati Uniti quanto sia concreta una minaccia atomica a medio e lungo raggio. Nel corso degli ultimi anni sono stati cinque i test nucleari sotterranei di cui si è conosciuta l'esistenza: 

  • 9 ottobre 2006: Primo test nucleare nordcoreano. Il paese è allora guidato da Kim Jong Il, padre dell’attuale leader. L’esplosione è pari ad un chilotone, equivalente a mille tonnellate di Tnt, molto meno potente delle bombe atomiche sganciate dagli americani sul Giappone. Secondo Washington il test è un fallimento, ma gli Stati Uniti premono per il blocco delle vendita di ogni equipaggiamento militare a Pyongyang. Il Consiglio di Sicurezza Onu approva una misura più ristretta che impone l’embargo soprattutto ad equipaggiamenti legati allo sviluppo di armi nucleari.

  • 25 maggio 2009: Secondo test nucleare. Secondo le stime americane l’esplosione ha sviluppato una potenza di due chilotoni. Il presidente americano Barack Obama parla di «grave minaccia». Il Consiglio di Sicurezza Onu rafforza le sanzioni contro Pyongyang, vietando la vendita al regime di ogni arma od equipaggiamento militare.

  • 12 febbraio 2013: Terzo test nucleare, il primo dopo la salita al potere del nuovo leader, Kim Jong Un. La potenza sviluppata raggiunge, secondo le stime, i 6-7 chilotoni. Il test coincide con il discorso dello stato dell’Unione di Obama e le elezioni politiche in Corea del Sud. Washington risponde trasferendo in Corea del Sud sistemi di difesa antimissile e bombardieri Stealth in grado di sganciare bombe nucleari. Il segretario di Stato John Kerry avverte Kim che, in caso di conflitto con gli Usa, sarebbe certamente sconfitto. L’Onu rafforza le sanzioni contro Pyongyang: vengono congelati i beni di persone e organizzazioni vicine al leader nordcoreano e viene imposto un embargo alla vendita di generi di lusso

  • 6 gennaio 2016 : La Corea del Nord annuncia un quarto test nucleare. In un discorso alla tv di Stato, Kim vanta«uno straordinario successo» e parla dell’esplosione di una bomba all’idrogeno miniaturizzata. Tuttavia gli esperti internazionali non sono in grado di confermare che il test sia avvenuto. Si ipotizza una possibile potenza fra 4 e 6 chilotoni. Nei mesi successivi il Congresso americano approva una legge che autorizza l’amministrazione di Washington ad imporre sanzioni contro singoli individui che hanno rapporti commerciali o finanziari con Pyongyang. Una risoluzione Onu vieta alla Corea del Nord di lanciare missili balistici e impone agli Stati membri di ispezionare le navi cargo dirette in Corea del Nord per accertarsi che non vengano violate le sanzioni già imposte. Gli Stati Uniti rafforzano il sistema di difesa antimissile THAAD nel Pacifico. Obama respinge la proposta di Pyongyang di smantellare il sistema in cambio dell’impegno a non effettuare più test nucleari.

  • 9 settembre 2016: Sesto test nucleare nordcoreano, il secondo nell’arco di un anno. Lo scoppio genera un sisma di magnitudo 5.3 .La sua potenza stimata è di 10 chilotoni, pari a quella delle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki. In dieci anni, la potenza dei test si è decuplicata. «Non accetteremo mai una Corea del Nord nucleare», dichiara Obama in visita a Seul. Gli Stati Uniti lavorano con l’Onu per rafforzare l’efficacia delle sanzioni esistenti. Pechino accetta di metter fine alle importazioni di carbone nordcoreano, con gravi conseguenze sull’economia di Pyongyang.

Esclusiva il Notiziario / Con noi il Giornalista Stefano Andreone, aggredito per aver svolto il proprio lavoro

Esclusiva il Notiziario / Con noi il Giornalista Stefano Andreone (Met News) aggredito per aver svolto il proprio dovere


di Gaetano Daniele


A destra Stefano Andreone intervistato dal TGR

Dopo aver espresso la nostra solidarietà e vicinanza all'amico giornalista di Met News, Stefano Andreone, che è stato preso a bastonate e minacciato di morte per aver scritto un articolo sul cimitero, stamattina abbiamo il piacere di averlo faccia a faccia nei nostri uffici. 

Ciao Stefano, come stai? 

Ciao Gaetano. Purtroppo questi episodi lasciano il segno ma soprattutto sono sempre spiacevoli da raccontare. Ma bene. 

Ti va di raccontarci l'accaduto? 

Si. Il fatto è successo a Cardito, in Via Marconi, all'interno del Bar Fiore. 

Raccontaci. 

Erano circa le 20.00, quando sono stato attenzionato da un soggetto che non conoscevo. Accade tutto velocemente. 

Prima di agire hanno detto qualcosa? 

Si: "Sei tu il giornalista Stefano Andreone?" Alla mia risposta affermativa, uno di loro mi guarda fisso negli occhi e mi dice: "Ho io uno scoop per te", e inizia a picchiarmi. 

Solo uno?

No. Ha iniziato uno e poi si sono uniti a lui altri due soggetti. Resto a terra, incredulo. Poi subito al pronto soccorso. 

Cosa ti senti di dire ora. 

Bisogna andare avanti e crederci. La legalità non è una chimera, serve solo volontà nell'azione. Ovviamente tutti devono fare la loro parte.

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Forza Italia Il Commissario Giuseppe Mellone: "A......"

Il Gruppo consiliare di Forza Italia: "Auguriamo a voi tutti e alle vostre famiglie una serena Pasqua" 



Il Gruppo consiliare di Forza Italia
da sinistra verso destra: Giuseppe Mellone,
 Teresa Fusco, Gaetano Ponticelli, Cinzia Buonfiglio e Lorenzo Frezza 


Caivano - Il Commissario cittadino di Forza Italia, Giuseppe Mellone, stempera quanto strumentalizzato in questi ultimi giorni da parte di chi rincorre prepotente un obiettivo sfumato. Infatti, dopo aver avuto modo di leggere diverse relazioni, nota quanto segue: "A nome di tutto il partito di Forza Italia, Auguriamo una serena e gioiosa Pasqua da vivere con amore accanto alle persone a voi più care. Questa Pasqua possa essere per voi un nuovo inizio e una nuova speranza". 

A UN PASSO DALLA GUERRA La Nord Corea provoca gli Usa: in diretta tv fa vedere a Trump questa cosina qui

IL REGIME ALZA LA VOCE La Corea del Nord provoca gli Usa: parata con missili balistici intercontinentali



Il test missilistico nucleare annunciato per oggi, almeno finora, non c'è stato (e in Nord Corea è ormai tardo pomeriggio). Ma c'è stata la dimostrazione di forza del regime nordcoreano, che ha esibito diversi missili balistici: razzi a media gittata Musudan, il misterioso e temuto KN-08 e della sua versione avanzata KN-14, in grado di raggiungere la costa occidentale degli Stati Uniti, sono stati trasportati dai camion durante la grande parata a Pyongyang per le celebrazioni del 105mo anniversario della nascita del suo padre fondatore Kim Il-sung. Alla parata ha assistito su un podio il leader, Kim Jong-un. Gli esperti stanno analizzando le caratteristiche del nuovo missile e avvertono che potrebbe essere falso, visto che non è la prima volta che il regime esibisce durante le sfilate riproduzioni false di missili che sta sviluppando.

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"Siamo pronti a una guerra nucleare. Risponderemo a una guerra  totale con una guerra totale, e siamo pronti a colpire con attacchi  nucleari nel nostro stile ad eventuali attacchi nucleari", ha detto  Choe Ryong-hae, il secondo più potente ufficiale del regime. Il compleanno di Kim Il Sung è conosciuto come la  «Giornata del Sole» ed è la festa nazionale più importante della Corea del Nord. La televisione di Stato ha mostrato le immagini della grande parata militare nella capitale Pyongyang, dove hanno sfilato migliaia  di soldati in marcia, carri armati e camion con a bordo lanciarazzi  multipli e prototipi di missili intercontinentali. In mostra per la prima volta anche quelli che sembrano essere dei  missili balistici strategici in grado di essere lanciati da  sottomarini. 

Cina, vendetta nera su Kim L'hanno condannato a morte: così stravolgono tutti i confini

Nordcorea, la Cina non proteggerà Kim Jong-Un da un attacco Usa



L'ultimo formale ostacolo a un attacco degli Stati Uniti contro la Nordcorea finora è stata la Cina. Sin dai tempi del conflitto del 1950-53 tra il nord e sud della penisola coreana, Pechino e Pyongyang sono state legate da una solida alleanza e protezione, una mossa che all'epoca segnò la frattura della Cina con il mondo occidentale per allinearsi al blocco sovietico-comunista. Nel 1961 la Cina e la Nordcorea avevano anche sottoscritto un trattato di assistenza, carta straccia ormai secondo il quotidiano cinese in lingua inglese South China Morning Post. Secondo il giornale del proprietario di Alibaba, voce informale del governo di Pechino, le continue prove di forza di Kim Jong-Un, i test missilistici e il suo programma sugli esperimenti atomici, hanno di fatto violato tutte le soluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il leader nordcoreano si è messo così nella posizione di minaccia per la sicurezza globale, un motivo più che formale che i cinesi useranno per scaricare senza dubbi l'alleato ormai scomodo.

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La distanza tra i due Paesi è aumentata nel corso delle ultime settimane, con Pechino impegnata a seguire passo dopo passo tutte le indicazioni del pacchetto di sanzioni imposto dalle Nazioni Unite. Sospeso quindi ogni acquisto di carbone dalla Nordcorea, una delle poche esportazioni del Paese come ricorda il Messaggero. In più dal prossimo lunedì non ci saranno più voli che colleghino la capitale nordocoreana con Pechino.

La vera minaccia per la Cina sarebbe il risvolto umanitario di una possibile guerra in quell'area. Al confine cinese si ammasserebbero migliaia di profughi in fuga, un problema al quale i cinesi sono poco disposti a porre rimedio. In più c'è l'aspetto geopolitico: l'eventuale collasso del regime di Kim Jong-Un porterebbe all'unificazione della Corea, sotto l'egita degli Stati Uniti. L'ultima speranza di Pechino è che il leader nordcoreano non reagisca agli eventuali attacchi di Donald Trump, così da mantenere inalterata la situazione e provare a riportare i toni sotto il livello di guardia. Ma questa, con il passare delle ore, sembra l'ipotesi sempre più improbabile.