Nordcorea, la Cina non proteggerà Kim Jong-Un da un attacco Usa
L'ultimo formale ostacolo a un attacco degli Stati Uniti contro la Nordcorea finora è stata la Cina. Sin dai tempi del conflitto del 1950-53 tra il nord e sud della penisola coreana, Pechino e Pyongyang sono state legate da una solida alleanza e protezione, una mossa che all'epoca segnò la frattura della Cina con il mondo occidentale per allinearsi al blocco sovietico-comunista. Nel 1961 la Cina e la Nordcorea avevano anche sottoscritto un trattato di assistenza, carta straccia ormai secondo il quotidiano cinese in lingua inglese South China Morning Post. Secondo il giornale del proprietario di Alibaba, voce informale del governo di Pechino, le continue prove di forza di Kim Jong-Un, i test missilistici e il suo programma sugli esperimenti atomici, hanno di fatto violato tutte le soluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il leader nordcoreano si è messo così nella posizione di minaccia per la sicurezza globale, un motivo più che formale che i cinesi useranno per scaricare senza dubbi l'alleato ormai scomodo.
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La distanza tra i due Paesi è aumentata nel corso delle ultime settimane, con Pechino impegnata a seguire passo dopo passo tutte le indicazioni del pacchetto di sanzioni imposto dalle Nazioni Unite. Sospeso quindi ogni acquisto di carbone dalla Nordcorea, una delle poche esportazioni del Paese come ricorda il Messaggero. In più dal prossimo lunedì non ci saranno più voli che colleghino la capitale nordocoreana con Pechino.
La vera minaccia per la Cina sarebbe il risvolto umanitario di una possibile guerra in quell'area. Al confine cinese si ammasserebbero migliaia di profughi in fuga, un problema al quale i cinesi sono poco disposti a porre rimedio. In più c'è l'aspetto geopolitico: l'eventuale collasso del regime di Kim Jong-Un porterebbe all'unificazione della Corea, sotto l'egita degli Stati Uniti. L'ultima speranza di Pechino è che il leader nordcoreano non reagisca agli eventuali attacchi di Donald Trump, così da mantenere inalterata la situazione e provare a riportare i toni sotto il livello di guardia. Ma questa, con il passare delle ore, sembra l'ipotesi sempre più improbabile.
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