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giovedì 13 aprile 2017

Dal 3 maggio focus SIDeMaST sulle malattie dermatologiche

Dal 3 maggio focus SIDeMaST sulle malattie dermatologiche


di Eugenia Sermonti


Dott. Giuseppe Monfrecola

Si stima che ciascun individuo viva almeno una volta nella vita una problematica cutanea e che la probabilità complessiva aumenti con l’aumentare dell’età. Ad allarmare, inoltre, è il dato relativo ai tumori della pelle la cui incidenza sembra superiore a quella della somma di incidenza di tutti gli altri tumori, con un trend in continua crescita. Questo lo scenario illustrato oggi a Milano dalla Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse SIDeMaST - in occasione della conferenza stampa di presentazione del 92° Congresso Nazionale che si terrà a Sorrento dal 3 al 6 maggio. La città delle sirene ospiterà i massimi esperti nazionali ed internazionali di dermatologia che faranno il punto sui più importanti progressi della ricerca scientifica in campo dermatologico. “In molte aziende ospedaliere la dermatologia rappresenta la specialità medica e chirurgica che fornisce complessivamente il maggior numero di prestazioni - affermano il professor Piergiacomo Calvazara Pinton, presidente SIDeMaST e il professor Giuseppe Monfrecola, presidente del 92° Congresso SIDeMaST - Alcune patologie cutanee richiedono uno risposta medica immediata perché possono essere una fonte di morbilità nel breve termine, mentre altre comportano un rischio elevato di mortalità; infine ci sono patologie, come i tumori cutanei, che richiedono una diagnosi esperta spesso integrata da indagine diagnostiche specifiche. La prevenzione e la cura delle malattie della pelle comportano, quindi, uno sforzo organizzativo ed economico rilevante sia per i pazienti, sia per il Servizio Sanitario Nazionale con una adeguata disponibilità di personale sanitario e un continuo aggiornamento attuabile, purtroppo, solo in alcune regioni italiane”. Durante l’evento stampa di Milano sono stati illustrati i principali temi e novità del congresso. Vediamo quali:

I tumori della pelle (Piergiacomo Calzavara Pinton)

MELANOMA. Secondo i dai AIRTUM 2016, in Italia i pazienti con diagnosi di melanoma cutaneo sono 129.387. Nonostante l’ incidenza sia in crescita (+3,1 per cento per anno nei maschi e +2,6 per cento per anno nelle donne), il tasso di mortalità resta sostanzialmente stabile (1 su 306 negli uomini e 1 su 535 nelle donne). Il principale motivo è la diffusione sempre più capillare in ogni studio dermatologico della dermatoscopia manuale e della videodermatoscopia digitale che hanno permesso di aumentare in modo molto significativo sensibilità e specificità diagnostica e quindi di asportare le lesioni prima che possano dare origine a metastasi. In alcuni centri è disponibile anche la microscopia confocale in vivo che, senza bisogno di biopsia chirurgica, riesce a a mostrare le cellule maligne nel loro dettaglio.  Nello sviluppo di tutte queste tecnologie i dermatologi italiani hanno un ruolo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo e continuano a proporre algoritmi diagnostici sempre più raffinati. Un altro grande passo in avanti è stato poi fatto con i farmaci mirati a specifici bersagli molecolari nelle cellule del melanoma che hanno migliorato in modo molto significativo la sopravvivenza dal tumore nelle forma avanzate.

CARCINOMA BASOCELLULARE. E’ il più frequente tumore della pelle e il suo comportamento biologico si caratterizza per un basso rischio di metastatizzazione ma una tendenza all’invasione progressiva dei tessuti circostanti. Il trattamento di chirurgia dermatologica è in genere sufficiente a rimuoverlo completamente, anche se in alcuni casi l’esito chirurgico può essere mutilante. Alcuni altri casi inoltre, per le dimensioni e la sede, non sono nemmeno operabili né trattabili con radioterapia. Per questi pazienti non c’era nessuna alternativa terapeutica valida, ma adesso due farmaci vismodegib e sonidegib offono una possibilità terapeutica di grande efficacia. Altri farmaci sono in fase di sperimentazione.

CARCINOMA SPINOCELLULARE. Il precursore del carcinoma spinocellulare è la cheratosi attinica e si stima che più del 20% dei soggetti sopra i 50 anni nel nostro Paese ne presenti almeno una. Recenti evidenze hanno mostrato che tutte le cheratosi attiniche vanno trattate perché non solo è impossibile prevedere quale cheratosi attinica evolverà verso un carcinoma. Inoltre è stato dimostrato che, in presenza di più di 5 lesioni, anche tutta la cute circostante deve essere trattata per ridurre la probabilità di nuove lesioni. Dato che tali aree possono coprire intere parti del corpo come il viso o le braccia. In questi casi il trattamento chirurgico non è proponibile ma proprio quest’ anno sono stati resi disponibili 3 nuovi farmaci a carico del SSN: imiquimod, diclofenac, ingenolo mebutato. Anche un altro farmaco, il metilaminolevulinato per la terapia fotodinamica in modalità daylight, ha dimostrato dati di efficacia e tollerabilità molto alti con risultato estetico post trattamento ottimale

Acne e idrosanedite suppurativa (Giuseppe Monfrecola)

ACNE. E' una malattia ben nota che inizia in età adolescenziale ma che si protrae ben oltre i 30 anni. Colpisce viso e parte alta del tronco con punti neri e punti bianchi (comedoni), papule e pustole e talvolta noduli. Le novità terapeutiche riguardano:

1) l’impiego di farmaci contenenti associazioni di retinoidi e benzoilperossido, retinoidi e clindamicina;

2) l’impiego di prodotti in grado di colpire il Propionibacterium acnes all’interno del biofilm che rappresenta una sua naturale protezione;

3) l’uso (sotto controllo dermatologico) di isotretinoina orale;

4) la possibilità di utilizzare la terapia fotodinamica. In alcuni casi (ma solo in ragazzi/e sovrappeso o obesi) può essere utile uno screening metabolico per valutare un’eventuale insulinoresistenza.

IDROSANEDITE SUPPURATIVA. E' una malattia cronica che colpisce entrambi i sessi. Le lesioni sono dolorose. La malattia porta a cicatrici retraenti e si accompagna spesso ad obesità o sovrappeso. E’ fortemente invalidante dal punto di vista sia fisico che, soprattutto psicologico. Le linee guida indicano diversi approcci terapeutici con farmaci topici o sistemici e con tecniche dermochirurgiche o chirurgico-plastiche. I casi gravi o resistenti si giovano della recente approvazione nell’uso di un farmaco biotecnologico, adalimumab, un anti TNF-alfa.

Psoriasi e dermatite atopica (Fabio Ayala)

PSORIASI. La psoriasi è una delle più comuni malattie cutanee, che riveste anche carattere sociale, poiché colpisce in media il 3 per cento circa della popolazione mondiale. Data la complessità dei fenomeni infiammatori alla base delle manifestazioni cutanee, articolari e delle condizioni associate, la ricerca non si è fermata, anzi è particolarmente vivace e tenta di individuare nuovi bersagli da colpire, scelti fra le varie molecole responsabili della malattia. In Italia sono stati introdotti di recente, ed è imminente una nuova immissione in commercio, farmaci diretti non contro il fattore TNFα ma contro l’IL17. Ma sono molto attesi anche i risultati, nella pratica clinica, di farmaci assunti per via orale, fra i quali quelli denominati ‘small molecule’, che agiscono con meccanismo diverso dai precedenti, sempre tuttavia avendo come bersaglio uno dei punti cruciali della genesi della malattia

DERMATITE ATOPICA. Le principali novità riguardano sia il campo della ricerca sia quello della prevenzione e del trattamento. Nella prevenzione delle frequenti recidive i nuovi tessuti occupano un importante posto. Per anni il cotone è stato considerato l’unico tessuto confortevole per i problemi degli atopici. Oggi possono essere utilizzati nuovi tessuti e fibre (seta privata della sericina, polipropilene, fibre con ioni d’argento; ma anche cuciture ed etichette esterne) sia nelle fasi acute sia in quelle croniche, contribuendo in maniera significativa a ridurre la sensibilità e l’irritabilità della pelle dell’atopico. Dal punto di vista terapeutico, in un futuro ormai molto prossimo, sarà possibile, come accade nella psoriasi da più di 10 anni, ricorrere a farmaci bio(tecno)logici, estremamente selettivi e capaci di interferire con i principali mediatori dell'infiammazione della dermatite atopica. L’importanza del tema è sottolineato dalla recente creazione della ‘Associazione Nazionale Dermatite Atopica’ (ANDeA), associazione di pazienti, le cui finalità e caratteristiche organizzative sono state presentate in Senato il giorno 5 aprile 2017.

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DEGRADO FAMILIARE Orrore a Piacenza su un bimbo Ha 9 anni, positivo alla cocaina La casa da brividi: come viveva

Bimbo invalido di 9 anni positivo alla cocaina: tolto ai genitori 



Un bambino disabile di soli 9 anni è risultato positivo alla cocaina, dopo essere stato sottoposto all'esame del capello in seguito alla segnalazione dei servizi sociali che lo controllano da tempo. I genitori, residenti a Piacenza, sono entrambi tossicodipendenti: il padre è un 44enne pluripregiudicato per spaccio di droga e anche la madre è risultata positiva ai test. I carabinieri hanno trovato in casa tutto il materiale per la preparazione delle sostanze stupefacenti: 3 bilancini di precisione, 8 dosi di cocaina per un totale di 2,3 grammi, altri 0,3 grammi in un posacenere, un grinder (strumento per sminuzzare l'erba), 2 grammi di marijuana, insieme a circa 700 euro in banconote di piccolo taglio ritenuti guadagno dell'attività di spaccio.  

La situazione di degrado familiare è proprio al limite. La coppia ha infatti un altro figlio, condannato agli arresti domiciliari e attualmente ospitato dalla zia, anche lui consumatore abituale di cocaina e altre droghe. La Procura dei Minori ha emesso un provvedimento con il quale viene tolta ai genitori la patria potestà del piccolo, che è stato perciò prelevato e portato in una struttura specializzata e protetta, dove riceverà le cure necessarie. Per il padre è scattato invece l'arresto per detenzione di droga ai fini di spaccio.

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INTERVISTATA UNA VITTIMA "Io, faccia a faccia con Igor, vi do un consiglio: che cosa non dovete fare davanti a lui"

Igor il russo, parla una vittima: "Cosa non dovete fare mai davanti a lui"


di Chiara Pellegrini



«Ero nel giardino di casa, nella corte. Ho aperto lo sportello della macchina e mi sono trovato davanti quest'uomo con il volto coperto da un casco e un'accetta in mano a pochi centimetri da me. Mi ha chiesto di consegnargli quanto avessi nel portafoglio. Non ci ho pensato due volte, gli avrò dato qualche decina di euro, non avevo di più. Ha preso quello che voleva, indossavo un orologio al polso a cui non si è interessato. Poi è scappato facendo perdere le sue tracce».

A parlare è Antonio Fiorentini, sindaco per il partito democratico di Argenta (Ferrara), che nel 2010 si è trovato a pochi centimetri da Igor Vaclavic, rapinatore seriale, presunto assassino dai mille volti. Igor-Ezechiele, il killer spietato che ha seminato morte e paura nella "bassa" tra Bologna e Ferrara, pare avere avuto due vite parallele. Un uomo che non conosce pietà, capace di uccidere in una settimana Davide Fabbri, titolare del bar di Budrio dove tentava di mettere a segno una rapina, e, in un controllo casuale, la guardia ambientale volontaria Valerio Verri, a Portomaggiore. Ma anche il detenuto modello che nel carcere di Ferrara non sgarrava mai, puliva la chiesa, partecipava al coro e al catechismo.

Sindaco, lei ha tre figli perciò sarà stato preso dalla paura e dal panico quando ha visto il suo aggressore?

«Lì per lì, per fortuna, sono stato freddo, a ripensarci adesso ho paura. Il mio consiglio, anche per quelli che dovessero avere la sventura di incontrare questo presunto assassino, è di non reagire, perché io ho capito che avrei messo a repentaglio non solo la mia vita ma anche quella dei miei familiari».

Ricorda la voce di Igor? Ha riconosciuto un accento in particolare?

«Francamente non saprei dire se si trattasse di un accento russo anziché che serbo, sicuramente un uomo dell'Est. Sono stati attimi brevi, per mia fortuna».

Questo era il 2010, 7 anni dopo si cerca ancora un fuggitivo.

«È intollerabile che qualcuno, non stiamo parlando di un delinquentello seriale, possa essere arrestato, liberato, farla franca, essere recidivo nel 2010 e con due decreti di espulsione sia ancora a spasso. Tutto questo ci insegna che le forze di polizia fanno il loro dovere, che i criminali li prendono, ma sono le regole a non funzionare. Non solo non c'è certezza della pena ma queste pene sono troppo lievi. Una persona del genere deve stare in carcere a vita. Altrimenti la sensazione diffusa tra le persone è che lo Stato non sia autorevole. Ecco perché la gente poi vuole difendersi da sola».

I suoi concittadini hanno affermato di avere la sensazione di 'vivere in un film'. Hanno paura? Sono aumentate le richieste di porto d' armi?

«Grazie al cielo no, è una comunità che sa reagire. I furti negli ultimi tre anni sono calati ma come Comune ci siamo dovuti muovere in autonomia. Paghiamo lo scotto di un cambiamento sociale che la politica non ha saputo affrontare, fatto di quartieri isolati e mal illuminati e di una società cambiata. Ad Argenta, da tre anni, il Comune si fa carico delle spese di installazione degli impianti di sicurezza. Ogni cittadino può sottoscrivere un' assicurazione privata, versando una somma irrisoria di 26 euro, che copre per 1.000 i danni all' abitazione e 1.500 per la refurtiva».

Nel suo Comune a Molinella, non più di una quarantina di chilometri quadrati, si stanno concentrano le ricerche del fuggitivo. Perché secondo lei è così difficile scovare un uomo solo e pure ferito?

«Per chi le conosce non sono zone impenetrabili ma sicuramente hanno una morfologia strana che permette ad un fuggitivo di nascondersi bene. Oltretutto Vaclavic conosce bene la zona. I fatti e la cronaca ci dimostrano che la sua latitanza l' ha trascorsa qui, il luogo che conosce più di tutti. È qui da qualche parte».

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Napoli, a Pasqua il IV° torneo juniores di rugby internazionale

Napoli, a Pasqua il IV° torneo juniores di rugby internazionale



Sabato 15 e domenica 16, alle ore 12.00, presso lo stadio Albricci di Napoli, si svolgerà il IV° torneo internazionale di rugby juniores riservato alla categoria under 16, organizzato dalla Parthenope Rugby Junior. Quest'anno il torneo si avvale della partecipazione dell'Usomc Club De Paris che rappresenta la più importante realtà dilettantistica del rugby parigino, la cui squadra al completo sarà ospite dell'evento. La novità dell'edizione 2017 è anche la partecipazione del club veneto Conegliano Rugby, con il quale la Parthenope ha instaurato un rapporto di collaborazione. Infatti i giovani atleti vengono ospitati dalle famiglie dei giocatori napoletani, per un gemellaggio di amicizia a sostegno dei valori dello sport.

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Pasqua e Pasquetta rovinate Il meteo che non vuoi leggere: ecco in quali posti diluvierà

Previsioni meteo Pasqua, calano le temperature nel weekend: pioggia al nord



Meglio godersi gli ultimi giorni di sole un po' ovunque su tutta la Penisola, perché con l'arrivo del weekend di Pasqua e della Pasquetta, il meteo potrebbe funestare la gita fuori porta di tanti italiani. Secondo gli esperti di 3bMeteo, fino al prossimo venerdì ci penserà l'anticiclone a favorire il clima secco e decisamente caldo per il periodo, con massime più tipiche di inizio estate, soprattutto al nord. Secondo il meteorologo Edoardo Ferrara: "Il rovescio della medaglia è la condizione siccitosa su cui versano diverse regioni, ma in modo particolare quelle del Nordest: le piogge sono relegate a quegli occasionali temporali di calore che si manifestano tra pomeriggio e sera, peraltro spesso insolitamente intensi e dai connotati estivi in tutto e per tutto". 

Tra sabato e domenica invece l'alta pressione sarà in lieve indebolimento: "Sabato santo vedrà qualche rovescio e temporale sparso al nord, in particolare al nordest - ha aggiunto Ferrara - La domenica di Pasqua vedrà sole prevalente al Nordovest, Sardegna, centrali tirreniche, locali piogge o temporali invece su regioni adriatiche, Sud, occasionalmente sul Nordest. Per la Pasquetta invece il sole dovrebbe essere garantito su tutta la Penisola, con al più sporadici focolai temporaleschi pomeridiani in montagna".

Nel corso del weekend festivo, meglio portare con sé una giacca: "Le temperature saranno in calo tra Pasqua e Pasquetta per arrivo di venti più freschi da Nord, specie in montagna e in generale lungo le regioni adriatiche. Non arriverà il freddo, ma semplicemente si tornerà più in linea con quelle che dovrebbero essere le medie del periodo; anzi sui versanti tirrenici si potranno ancora superare i 20-21°C, mentre sulle regioni adriatiche le massime potrebbero mantenersi sotto i 17-18°C. Da segnalare anche il vento, che soffierà a tratti sostenuto da Nord tra Pasqua e Pasquetta in modo particolare su basso Adriatico, Ionio, Sardegna e Sicilia".

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Tumori, l'epocale studio di Science: cause e abitudini, ecco perché ci ammaliamo

Cancro, l'epocale studio pubblicato da Science: ecco da cosa è davvero causato



Un tumore è la conseguenza di stili di vita sbagliati e malsani o solo destino, sfortuna? Questa la domanda da un milione di dollari. Un articolo di Science, come si legge sul Corriere, contesta l'idea diffusa (e sbagliata) che i tumori dipendano dalla sfortuna. Secondo questo studio contano lo stile di vita e l'ambiente (oltre alla prevenzione).

Lo scienziato Bert Vogelstein, uno degli uomini-chiave nello studio e nella comprensione dei meccanismi molecolari genetici che causano il cancro. Anni fa un suo lavoro generò il risultato che due tumori su tre dipendessero dalla cattiva sorte e non da cause genetiche o legate allo stile di vita. Ma nel suo studio più recente tutto è ribaltato. Vogelstein ha esteso i suoi dati ad altre popolazioni al di fuori degli Usa. 

L'epidemiologia ci dice, ad esempio, che le donne giapponesi trasferitesi negli Stati Uniti, a partire dalla seconda generazione hanno visto aumentare di quasi 10 volte il rischio di cancro della mammella. Un dato che suggerisce che stile di vita e ambiente rappresentano un fattore determinante per i tumori.

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Le stime dello studio di Vogelstein ed il messaggio che ne consegue vanno dunque presi con spirito critico, evitando interpretazioni che potrebbero essere fuorvianti per la salute. "Non possiamo intervenire sulla fortuna, ma su altri fattori di rischio possiamo invece agire", deduce il Corriere. "Dobbiamo dunque fare tutto ciò che è in nostro potere per sconfiggere il cancro: prevenzione e diagnosi precoce, ricerca per mettere a punto nuove strategie diagnostiche e terapeutiche".

Secondo i numeri, l'Italia sta facendo bene: in alcune zone meglio che in altre, ma in generale il Servizio Sanitario Nazionale garantisce a tutti l' accesso a strumenti di diagnosi precoce.

mercoledì 12 aprile 2017

Joseph Ratzinger, il segretario svela il dramma dell'ex Papa: "L'ho visto, le sue mani....".

Joseph Ratzinger compie 90 anni, l'ex segretario: "Non controlla più le mani"



Joseph Ratzinger domenica compirà 90 anni e, in occasione dell'arrivo del compleanno del Papa Emerito, La Repubblica ha intervistato monsignor Georg Gänswein, suo segretario personale con cui vive nel Monastero Mater Ecclesiae. "È sereno, tranquillo e di buon umore. Per l'occasione ci sarà un modesto festeggiamento alla bavarese, con una piccola delegazione dalla Baviera".

"È un uomo di novant'anni, lucidissimo, ma le forze fisiche diminuiscono. Le gambe sono affaticate e non riesce a suonare benissimo il piano. Dice che le mani non obbediscono più come una volta o almeno non come dovrebbero obbedire per suonare bene". Non ha perso il contatto con il mondo: ogni mattina legge L'Osservatore Romano e L'Avvenire oltre a due quotidiani tedeschi e alla rassegna stampa di rito. Legge di continuo, soprattutto i padri della Chiesa e le recenti pubblicazioni teologiche; ha anche redatto un testamento.

Ovviamente non potevano mancare domande inerenti alla sua rinuncia e ad un suo eventuale ripensamento: "Non si è mai pentito. È convinto di avere fatto la cosa giusta, per amore del Signore e per il bene della Chiesa. Nella sua anima c’è una pace toccante, che fa capire che nella coscienza c’è la certezza di aver fatto bene davanti a Dio". Gänswein nega anche qualsiasi tipo di pressione esercitata su Ratzinger in merito alla sua rinuncia: "Non ha avuto pressioni da nessun parte. Se ci fossero state, lui non avrebbe ceduto. Ha capito di dover ridare nelle mani del Signore ciò che aveva ricevuto da Lui".

E infine ovviamente un passaggio su Papa Francesco e sul continuo paragone che viene fatto tra i loro due pontificati: "Non è possibile che Benedetto non si accorga che ogni tanto si fanno queste contrapposizioni, ma non si lascia provocare da articoli o affermazioni del genere. Ha deciso di tacere e rimanere fedele a questa decisione. Non ha nessuna intenzione di entrare in diatribe che sente lontane da sé".