Amministrative 2017, i sondaggi stimano un crollo del M5S nei comuni: male al centro-nord
Da un lato ci sono i sondaggi a livello nazionale che fotografano il Movimento Cinque Stelle oltre il 30% e in continua ascesa. Dall'altro però c'è la concretezza delle prossime elezioni Amministrative, un test che per i grillini potrebbe portare poche soddisfazioni e tante ferite. A trenta giorni dalla chiusura della candidature, il voto è programmato per l'11 giugno, i dati emersi dalle rilevazioni di Euromedia e Ipsos sulle varie città chiamate al voto non portano buone notizie per Beppe Grillo.
Stando a oggi, le stime per i grillini sono più che nefaste al nord, riporta la Stampa, oltre che al centro dove non riuscirebbero a sfondare neanche al turno del ballottaggio. Certo c'è il Pd che soffre non poco in città dove storicamente ha vinto senza particolari affanni, ma ad avere la meglio in questa fase potrebbe essere più il centrodestra, in risalita nelle diverse realtà locali.
Secondo diversi sondaggi tra Padova e Verona, ad esempio, il M5S non andrebbe oltre il 20%, non trovando spazio tra lo strapotere della Lega in Veneto e lo scarso appeal che i grillini suscitano tra gli scontenti della sinistra padovana e veronese. I veri test per i grillini però saranno Genova e Parma. Nel primo caso il voto dimostrerà quanto possa averli danneggiati la polemica scoppiata nella città di Grillo e il suo stop d'imperio alla candidata vincitrice delle primarie interne. A Parma invece c'è il ribelle Pizzarotti, contro il quale i pentastellati dovranno sacrificare qualcuno.
L'onda grillina sembra più alta al sud, in particolare a Taranto, città dell'Ilva amministrata da un centrosinistra spaccato e un centrodestra alla ricerca di un'anima. Gli osservatori più attenti però escludono che il M5S possa sfondare a Lecce, dove il classico scontro centrodestra contro centrosinistra tiene ancora banco. E non è detto che il fenomeno possa tornare in voga in molte altre città italiane.
Stando a oggi, le stime per i grillini sono più che nefaste al nord, riporta la Stampa, oltre che al centro dove non riuscirebbero a sfondare neanche al turno del ballottaggio. Certo c'è il Pd che soffre non poco in città dove storicamente ha vinto senza particolari affanni, ma ad avere la meglio in questa fase potrebbe essere più il centrodestra, in risalita nelle diverse realtà locali.
Secondo diversi sondaggi tra Padova e Verona, ad esempio, il M5S non andrebbe oltre il 20%, non trovando spazio tra lo strapotere della Lega in Veneto e lo scarso appeal che i grillini suscitano tra gli scontenti della sinistra padovana e veronese. I veri test per i grillini però saranno Genova e Parma. Nel primo caso il voto dimostrerà quanto possa averli danneggiati la polemica scoppiata nella città di Grillo e il suo stop d'imperio alla candidata vincitrice delle primarie interne. A Parma invece c'è il ribelle Pizzarotti, contro il quale i pentastellati dovranno sacrificare qualcuno.
L'onda grillina sembra più alta al sud, in particolare a Taranto, città dell'Ilva amministrata da un centrosinistra spaccato e un centrodestra alla ricerca di un'anima. Gli osservatori più attenti però escludono che il M5S possa sfondare a Lecce, dove il classico scontro centrodestra contro centrosinistra tiene ancora banco. E non è detto che il fenomeno possa tornare in voga in molte altre città italiane.