Visualizzazioni totali

sabato 1 aprile 2017

Forza Italia, il Cav cambia il simbolo L'ordine-terremoto: cosa è tornato

Amministrative 2017, Berlusconi impone il suo nome sul simbolo e liste alleate



Non c'è più spazio per posizioni ambigue o posizioni distanziate da Silvio Berlusconi all'interno di Forza Italia. L'ultima circolare spedita a tutti i dirigenti azzurri parla chiaro a proposito delle prossime elezioni Amministrative: nessuno potrà candidarsi con Forza Italia omettendo il suo nome sul simbolo elettorale. Il Cav ha deciso di tornare ai tempi d'oro, quando il suo nome era considerato decisivo quando appariva sulla scheda elettorale. Come ricorda il Giornale, il 24 marzo scorso il tesoriere del partito, Alfredo Messina, e il responsabile dell'organizzazione, Gregorio Fontana, hanno diffuso le regole per far funzionare la macchina elettorale forzista. Di deroghe ai piani alti di FI non se ne vuole quasi sentir parlare, se non per casi davvero eccezionali per i quali bisognerà fare esplicita richiesta al Presidente.
Il primo a fare le spese di questo giro di vite è stato l'ex Pd Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco a Palermo come indipendente che sperava di fare a meno del simbolo di Forza Italia. La stretta del Cav non tocca infatti solo chi corre sotto le insegne del suo partito, ma quella folta pattuglia di nuovi arrivi in fuga da Matteo Renzi e Angelino Alfano, oltre a qualche corrente leghista e i vari "indipendenti". Berlusconi ha tutte le intenzioni di impegnarsi in prima persona per il voto dell'11 giugno, la legge Severino non gli permetterà di candidarsi fino al 2019, ma la sua rincorsa è già cominciata.

E ORA SONO DAZI AMARI È ufficiale: l'attacco di Trump I documenti che ci affossano

Usa, Trump firma due decreti contro gli abusi commerciali



Il presidente americano Donald Trump lancia la sua offensiva contro gli abusi commerciali dei partner stranieri con due ordini esecutivi per combattere quello che ha definito un deficit commerciale insostenibile, pari a circa 500 miliardi di dollari. La cerimonia di firma dei due decreti è prevista in occasione dell’incontro odierno con l’Associazione nazionale del manifatturiero alla Casa Bianca. I due decreti daranno il via ad una revisione di tutte le pratiche commerciali che gli Usa giudicano scorrette per adottare, eventualmente, una serie di ritorsioni protezionistiche. Il Wall Street Journal ha anticipato che l’amministrazione Trump sta studiando anche tariffe del 100% sul alcuni prodotti europei, compresa l’italiana Vespa Piaggio, in risposta al divieto di importare nel Vecchio Continente la carne americana trattata con gli ormoni. Quella di oggi dovrebbe rappresentare una mossa soprattutto simbolica, per corroborare la retorica elettorale del miliardario sull"America prima di tutto". Uno sfoggio di muscoli anche in vista della visita del presidente cinese Xi Jinping, che sarà ricevuto nel resort di Trump in Florida, Mar-a-Lago, il 6 e 7 aprile prossimi. Trump ha ripetutamente accusato Pechino di pratiche commerciali scorrette.

Ieri, durante una conferenza stampa, il ministro del Commercio Wilbur Ross e il direttore del National Trade Council, Peter Navarro, hanno tenuto a sottolineare che le misure non intendono porre la Cina tra i sorvegliati speciali. "Queste misure sono volte a far sapere al mondo che si tratta di un altro passo con cui il presidente intende rispettare la sua promessa elettorale"", ha dichiarato Ross. Sia Ross e sia Navarro hanno tuttavia indicato nel dumping cinese sull'acciaio, esportato a prezzi inferiori rispetto a quelli del mercato interno Usa, una delle principali ragioni del gigantesco rosso commerciale degli Stati Uniti. Il primo ordine esecutivo prevede che il dipartimento del Commercio Usa prepari un rapporto dettagliato sui deficit commerciali con tutti i principali partner entro 90 giorni. Questa sarà "la base di partenza", ha spiegato Ross , per ogni eventuale azione dell’amministrazione. Il secondo decreto che sarà firmato oggi da Trump punterà a rafforzare l’autorità della agenzie americane per contrastare il dumping praticato da società o Stati stranieri. Navarro ha sottolineato come vi siano 2,8 miliardi di dollari di tasse all’import per violazioni delle leggi antidumping ai danni degli Usa che sono inevase dal 2001. "Per la prima volta esamineremo la fonte di quello che è un grande e persistente deficit che ha contribuito alla perdita di posti di lavoro", in America, ha dichiarato Navarro indicando che la firma odierna rappresenta "un momento storico"

venerdì 31 marzo 2017

Orrore De Magistris, aizza gli ultrà:  "Juve-'ndrangheta. E Higuain è..."

Luigi De Magistris: "Higuain traditore, 'ndrangheta nel cuore della Juventus"



A Luigi De Magistris non è bastato aizzare i violenti contro Matteo Salvini, scatenando e giustificando una guerriglia in città. Non gli è bastato neppure tutto quello che ne è seguito, dove le sue scuse non sono mai arrivate. Già, perché ora, il sindaco-Masaniello, indossa pure i panni dell'ultrà a poche ore da Napoli-Juve, il big match di domenica sera al San Paolo, e in un'intervista a Il Fatto Quotidiano usa toni terminali contro i bianconeri e contro il "traditore" Gonzalo Higuain. Frasi da non credere, se non fosse che è tutto nero su bianco.

Sì inizia dalla domanda: "Peggio Salvini o Higuain?". Giggino, dopo lungo silenzio, afferma: "Non me la sento di dire chi è peggio". Giù un grande inizio. Dunque argomenta che "giudico Salvini tra i peggiori politici di oggi" e spiega che su Higuain "ovviamente è il tifoso che parla". Dunque il sindaco-capo-ultrà aizza la curva spiegando che "poteva andare via certo" Higuain, ma andare alla Juve..., viene imbeccato: "Appunto", taglia corto. Tradimento? Per De Magistris lo è: "Il concetto di tradimento - spiega filosofeggiante - è legato all'amore". Quindi legittima la protesta: "I tifosi sono molto arrabbiati, basta farsi un giro per il web, sui social, guardare i fotomontaggi".

Dunque Giggino cerca di salvare la faccia spiegando che è meglio "evitare equivoci", e che insomma, sicuro, Gonzalo può pure venire a Napoli ma "deve accettare fischi e pernacchie". Poi, baldanzoso, afferma che domenica "farò quello che farà lo stadio", ovvero insulterà il centravanti bianconero. Giggino pronostica che Higuain "sarà accolto da una marea di fischi" e aggiunge - da brivido - che "lo respingeremo sportivamente, così come abbiamo respinto politicamente Salvini". A chi si riferisce quando afferma "abbiamo" cacciato Salvini? Forse ai teppisti, ai centri sociali e ai black bloc che hanno devastato la città?

Dunque, dopo aver sparacchiato su Higuain, il primo-cittadino-capo-ultrà passa all'attacco della Juventus, parlando del caso che sta lambendo Andrea Agnelli. E parlando del deputato della commissione Antimafia parimenti chiamato a giudicare nel caso il quale espose la sciarpa "Juve merda". Tutto bene, per De Magistris: "Il fatto, per quanto discutibile, non è paragonabile all'inchiesta Juve. E trovo scandaloso il silenzio dei giornali. Ne parlate solo voi del Fatto". Menzogna, quest'ultima. E ancora, Giggino emette già la sua sentenza: "La 'ndrangheta nel cuore della Juve è un fatto gravissimo". Per lui è tutto già scritto: la 'ndrangheta è addirittura nel cuore bianconero. Come titola Il Fatto, per lui la Juve è un "clan". Parole in libertà, con le quali il sindaco incendia la vigilia di un match già di per sé molto delicato. Questa roba qui è Luigi De Magistiris.

Virginia Raggi vota: "Sì ai campi rom" E la Meloni la demolisce, così / Guarda

Roma, Virginia Raggi M5s boccia la proposta di delibera per chiudere i campi rom. La rabbia di Giorgia Meloni FLI



La giunta di Virginia Raggi e il Movimento 5 Stelle hanno detto no alla chiusura dei campi rom di Roma. La delibera comunale di iniziativa popolare (la n.90 del 2015) promossa da Fratelli d'Italia che chiedeva lo smantellamento definitivo delle aree occupate dai nomadi a Roma è stata bocciata, con 23 voti contrari e solo 5 favorevoli. L'ordinanza prevedeva anche la sostituzione dei campi con otto aree di sosta da 200 posti ciascuno. 

Il presidente di FdI, Giorgia Meloni, ha condiviso su Facebook un post di protesta: "In Assemblea Capitolina la Raggi e il M5s bocciano la delibera di iniziativa popolare proposta da Fratelli d'Italia per chiudere i campi rom. È l'ennesima conferma che i grillini sono l'altra faccia della sinistra e del Pd e vogliono che Roma continui ad essere invasa da baraccopoli abusive e zone franche, dove le Istituzioni non possono entrare e i bambini vivono nell'immondizia e tra i topi. Vergogna". 




Guardian Fans: una UEFA Champions League unica


A casa del proprio idolo a vedere la UEFA Champions League, con birra e amici, facendo qualcosa di utile. È il servizio “Guardian Fans” di Heineken.

PASQUA ALLE PORTE? Ci pensa Sigma Licito Ecco le offerte

PASQUA ALLE PORTE? Sigma Licito: "Così Buoni Così Vicini"




Le feste più attese della primavera sono alle porte, è dunque il momento di scoprire il miglior Uovo di Pasqua e le migliori colombe artigianali, con marche, prezzi, caratteristiche e varianti che possano essere utili nella scelta di questi dolci tanto amati e attesi.

La colomba pasquale, infatti, non può mancare sulle tavole addobbate, decorate e imbandite per il pranzo della domenica o per il lunedì di Pasquetta, per concludere con dolcezza un menu fatto di antipasti, primi e secondi golosi.

La versione artigianale delle Colombe che troverai dai SUPERMERCATI LICITO, è da preferire ai prodotti industriali, per via delle materie prime naturali e della lunga lavorazione, per il sapore e per l’assenza di conservanti e altri ingredienti chimici. Laboratori e pasticcerie, infatti, possono garantire il gusto genuino e la fragranza di quello che è appena uscito dal forno, ma non mancano anche prodotti confezionati di alta qualità come Bauli, Perugina, Lindt, Svizzero e Kinder.

Insomma, è proprio il caso di dirlo, dai SUPERMERCATI LICITO, i prodotti non sono mai stati "Così buoni Così Vicini".


I SUPERMERCATI LICITO LI TROVI A:

Indirizzo: Viale Fratelli Kennedy, 50, 81025 Marcianise CE
Telefono: 0823 838498

 Indirizzo: Via San Pasquale, 6 Capodrise CE
Telefono: 0823.580121

GRILLO E DIBBA INDAGATI  Il guaio che travolge il M5s:  l'accusa contro i due leader

Genova, Il guaio che travolge il M5S Beppe Grillo e Alessandra Di Battista indagati per diffamazione contro la Cassimatis



Beppe Grillo e Alessandro Di Battista sono indagati per diffamazione. È questo il primo effetto della querela presentata da Marika Cassimatis, la candidata Cinque Stelle che aveva vinto le primarie del Movimento, subito dopo sconfessate e annullate dal leader genovese. Ad aprire il fascicolo nei confronti di Grillo e Di Battista, che nei prossimi giorni saranno ascoltati, è stato il sostituto procuratore della Repubblica, Walter Cotugno.

Contestualmente alla querela, la "trombata" Cassimatis aveva anche presentato un ricorso d'urgenza con cui si chiedeva di bloccare la nomina di Luca Pirondini, fedelissimo di Grillo e della Casaleggio, che lei aveva battuto nelle primarie poi azzerate. Se il ricorso verrà accolto (l'udienza è prevista entro pochi giorni) i Cinque Stelle genovesi potrebbero finire fuori dai giochi delle amministrative genovesi.

Caserta: All'Istituto P. Giannone di Via Roma è allarme Scarlattina

Caserta: All'Istituto P. Giannone di Via Roma è allarme Scarlattina Si chiuda il Plesso per consentire la disinfettazione



di Angela Bechis




Caserta - Un'epidemia? di scarlattina all'Istituto Comprensivo P. Giannone di Via Roma, ha fatto scattare l'emergenza. Da indiscrezioni, 6 i casi accertati in poche ore.  L'emergenza è scattata visto l'elevato numero di casi accertati. La scarlattina, che si manifesta con sintomi ben precisi (mal di testa, febbre, vomito e macchioline quasi simili alla varicella) ed è molto contagiosa, ha colpito in particolare i bambini della seconda B. Si tratta di una infezione batterica provocata dallo streptococco betaemolitico di gruppo A. La malattia si trasmette per via aerea attraverso le goccioline di saliva provenienti dalla bocca o dal naso (starnuti), oppure se si hanno contatti con oggetti contaminati con le goccioline infette.

Numerosi genitori si appellano alla Dirigente scolastica e all'Asl, ma anche ai pediatri: "Occorre più accortezza sia da parte nostra, genitori, ma anche da parte dei pediatri. Questi ultimi devono segnalare tempestivamente i casi di scarlattina. Non va fatto allarmismo, ma il contagio deve essere arginato". 

Inoltre i numerosi genitori chiedono se non sia il caso di chiudere il Plesso scolastico per avviare una disinfettazione onde evitare che nei prossimi giorni il picco salga ulteriormente.