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giovedì 16 marzo 2017

De Magistris, che brutta "sorpresa" Toh, chi viene arrestato a Napoli

Napoli, arrestato Gianluca Battaglia: il super-consulente del Comune di Luigi De Magistris pagato 1.100 euro al giorno



Tra i 69 arresti per camorra e appalti scattati mercoledì a Napoli, oltre all'ex assessore regionale Pasquale Sommese e all'ex primo cittadino di San Giorgio a Cremano, c'è anche il "superconsulente" di Luigi De Magistris. Si tratta del commercialista Gianluca Battaglia, uno dei collaboratori più stimati a Palazzo San Giacomo, sostenitore del sindaco "arancione" e figlio dell'alta borghesia cittadina. È accusato di aver intascato una mazzetta dal valore di 10 mila euro per orientare il bando di gara per la costruzione del forno crematorio della città degli Scavi, in quanto componente della commissione aggiudicatrice.

Battaglia è stato liquidatore dei beni delle Terme di Agnano, società da anni sommersa dai debiti, ed è inoltre risultato il vincitore della gara per la valutazione in termini economici della partecipazione del Comune nella società "Gestione Servizi Aeroporti Campani S.p.a.". Inoltre, partecipò a una cena elettorale di finanziamento dell'associazione "deMa" nel febbraio scorso insieme a tanti manager delle partecipate. Battagli vinse anche la gara per la valutazione in termini economici della partecipazione del Comune nella società "Gestione Servizi aeroporti campani spa". A lui - ha fatto i conti Il Giornale -  sono andati 22.204 euro per venti giorni di lavoro (la durata del rapporto era espressamente indicata nella determina dirigenziale): in buona sostanza, l'amministrazione De Magistris ha pagato a Battaglia circa 1.100 euro al giorno. Sabati e domeniche comprese.

Caserta: Successo al Bar "Il Bacio" per le Zeppole di San Giuseppe alla crema di Oreo

Successo al Bar "Il Bacio" per le Zeppole di San Giuseppe alla crema di Oreo



di Ettore Orefice



Boom per la nuova invenzione di Giuseppe De Luca, responsabile del Bar "Il Bacio" di Via Roma, che ha avuto la brillante idea di ideare la Zeppola di San Giuseppe alla crema di Oreo. La Cornetteria il "Bacio", nasce dall'abilità di un piccolo artigiano che dedica la sua vita all'impegno quotidiano in una bottega che produce un pane speciale ma non solo, riesce ad essere un eclettico della panificazione e sforna abilmente focacce, pizza, cornetti e tutto ciò che riguarda la pasticceria, oltre alle sue idee e alla sua continua innovazione, come appunto le Zeppole alla crema di Oreo. 

La Cornetteria "Il Bacio" la trovi in Piazza Gianturco, 59 - Afragola (Na). La Grafferia "Il Bacio" in Piazza Vanvitelli (Ce), e la Caffetteria "Il Bacio" in Via Roma (Ce). 

Ora legale, quando scatta quest'anno Lancette avanti, si dorme di meno

Ora legale, quest'anno scatta nella notte tra il 25 e il 26 marzo



Torna l'ora legale con cui potremo goderci la luce del sole più a lungo nel pomeriggio. Anche se nella giornata dello "scatto" dormiremo un'ora in meno, visto che le lancette verranno spostate di un'ora in avanti. Quest'anno il cambio di orario è previsto nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. L'orario "estivo" durerà sette mesi, fino alle 3 del mattino della notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, quando le lancette degli orologi verranno spostate indietro di un'ora.

Il vescovo ta-ta-ta, è giusto sparare. "E sapete quanto paghiamo i ladri?"

Il vescovo Tessarollo: "Stato assente, giusto reagire ai banditi"



E' stato assolto in appello il tabaccaio di Padova che sparò e uccise un bandito nel suo negozio e monsignor Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, che allora difese Franco Birolo con un articolo sul settimanale diocesano locale, in una intervista al Giorno, non intende dire che "giustizia è fatta": "Direi piuttosto che è stato compreso il contesto in cui è avvenuto il fatto: nel buio, una volta scovato un ladro a rubare nel proprio negozio, con la preoccupazione di proteggere la famiglia. Dietro il comportamento del commerciante ci sono il lavoro di un'esistenza, la professione, le prospettive, un complesso di cause che spingono a una reazione che non è quella di togliere la vita punto e basta. La Corte d'appello di Venezia non ha giustificato l'uccidere in ogni caso, quando ci si trova in una situazione di pericolo. Ha tenuto conto, invece, di una serie di fattori alla base di una determinata reazione che non sempre vanno definiti quale volontà di ammazzare indiscriminatamente".

Eppoi, continua il vescovo, "le sentenze creano un'opinione. Se, da una parte, c'è il pericolo che un verdetto dica va bene, via libera alla licenza di uccidere, dall'altra, le pronunce di condanna in casi simili, e sono quelle più in voga, sembrano autorizzare a rubare, quasi che i malviventi abbiano sempre ragione. Non tengono conto di che cosa vive una persona che spara a un ladro entrato in casa sua o nel suo negozio".

Del resto, "quando arriva lo Stato" "è già avvenuto tutto e poi alla fine non ti tutela su niente... Ci siamo dimenticati del vitalizio di mille euro al mese per oltre 27 anni disposto in primo grado a vantaggio della madre e della sorella del bandito?". Il vescovo già allora parlò di "incidente sul lavoro" e anche oggi conferma quell'espressione: "Nel Veneto ci sono bande che tranquillamente assaltano ville, famiglie, rubano il rame dalle ferrovie e dagli impianti. Ritengono che sia questo il loro modo di guadagnarsi la vita. Poi qualche volta capita che, facendo il loro lavoro, si verifichi qualche incidente".

Bomba atomica del Cav contro Grillo: "La volta che mi chiese soldi in nero

La stoccata di Silvio Berlusconi a Beppe Grillo: "Non l'ho mai voluto nelle mie tv perchè voleva i soldi in nero"



Un Berlusconi frizzante più che mai, quello che si è visto in pubblico all'hotel De La Ville di Milano per una serata del Rotary. La cena è servita a (quasi) ufficializzare la candidatura di Giancarlo Vinacci a sindaco di Genova e a fare il punto della situazione in vista della scadenza elettorale che Berlusconi si augura arrivi nel 2018. in quella chiave, spiega in un colloquio con il quotidiano "Il Giornale", il pericolo maggiore per il Paese non è il Pd, ma il Movimento 5 Stelle.

"Lo dico da italiano, e non da politico: se vincessero i grillini sarebbe meglio lasciare il Paese perchè loro oggi sono persino peggio di quello che potevano essere i comunisti nel '94". Poi la stoccata, davvero energica, a Beppe Grillo: "Figuratevi - ha confidato il Cav ai presenti - che io non l'ho mai fatto lavorare nelle mie tv perchè voleva sempre essere pagato in nero. Possiamo, mi chiedo, consegnare l'Italia a questa gente qua. Il nostro Paese sta correndo un grave problema di democrazia e il nostro dovere è quello di salvarlo".

Nick Cosentino, la sentenza-mazzata senza precedenti: condannato a 7 anni di reclusione

Nicola Cosentino, processo Carburanti: condanna a 7 anni di reclusione



Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha condannato in primo grado, nell'ambito del cosiddetto processo Carburanti, l’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino. Una vera e propria stangata: per lui la pena è di 7 anni e 6 mesi di carcere per estorsione e illecita concorrenza con l’aggravante mafiosa. Condannati anche i fratelli di Cosentino, Giovanni e Antonio, a 9 anni e 6 mesi e 5 anni e 4 mesi. Il processo riguardava l’azienda di carburanti di famiglia, la Aversana Petroli.

Altri guai per Alfredo Romeo: "Corruzione al tribunale di Napoli"

Alfredo Romeo, altre accuse: "Corruzione anche al tribunale di Napoli"



Altri guai per Alfredo Romeo, già agli arresti per l'inchiesta Consip: l'imprenditore napoletano è accusato di corruzione. Secondo l'accusa avrebbe usato tangenti per farsi assegnare anche il servizio di pulizie nel tribunale di Napoli. Nel corso della mattinata di ieri, infatti, sono scattate perquisizioni, disposte dal pm Henry Joh Woodcock. Tra gli indagati figura anche Emanuele Caldara, funzionario del ministero della Giustizia e direttore generale per la gestione del complesso giudiziario. Nel dettaglio, Caldare è accusato di aver favorito la Romeo Gestioni in cambio dell'assunzione della figlia e di altri favori: pare che il funzionario abbia fatto sbloccare il pagamento di alcune fatture a favore dell'azienda. Le fatture che erano state congelate dal funzionario che lo aveva preceduto nell'incarico. Nel decreto di perquisizione si parla di attività illecite che rientrano nel cosiddetto "sistema Romeo", "ispirato alla corruzione dei gestori della cosa pubblica.