Visualizzazioni totali

mercoledì 25 gennaio 2017

"LE FOTO OSÉ DELLA RAGGI" Un'altra bomba sulla sindaca: ecco dove si possono vedere

Raggi indagata, l'indiscrezione: "Nella chat con Marra le foto informali"



Virginia Raggi è indagata per abuso d'ufficio nella nomina di Renato Marra. Una notizia attesa, ma comunque fragorosa. L'annuncio lo ha dato la stessa sindaca su Facebook, dove ha spiegato di essere stata invitata a comparire e di aver subito avvisato Beppe Grillo. "Sono molto serena, ho completa fiducia nella magistratura, come sempre. Siamo pronti a dare ogni chiarimento", ha aggiunto Virginia. L'interrogatorio, si apprende, è stato fissato al prossimo 30 gennaio. L'iscrizione nel registro degli indagati è arrivata alla luce dei rilievi dell'Anac relativi alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex braccio destro della Raggi, a capo del Dipartimento del Turismo del Campidoglio. La Raggi in particolare è sotto inchiesta per falso, per aver detto alla responsabile anticorruzione del Comune Mariarosa Turchi di aver deciso da sola su quella nomina su cui l'Autorità guidata da Raffaele Cantone ha poi avanzato una serie di rilievi".

Ma non è tutto. Le indiscrezioni sull'inchiesta si rincorrono, pruriginose. E di alcune soffiate dà conto La Stampa, che parla di alcune "foto informali" che spuntano nelle chat dell'inchiesta. Fotografie definite "informali" dal quotidiano torinese ma che altre fonti bollano come "osè". Si tratterebbe di foto inviate su Telegram in una chat chiamata "Quattro amici al bar", dove scrivevano la Raggi, Marra, l'ex capo della segreteria della sindaca, Salvatore Romeo, e l’ex vicesindaco Daniele Frongia. Secondo quanto si apprende, i quattro parlano di politica e questioni personali, spedendosi anche dei selfie, alcuni con immagini della Raggi in "abbigliamento informale". Il materiale è coperto da omissis, poiché non penalmente rilevante, ma resta nell'informativa della polizia giudiziaria.

Scandalo-Rai, Crozza ricoperto di soldi Quanto gli danno per il Festival: la cifra

Maurizio Crozza, cachet di 150mila euro per il Festival di Sanremo



Alla faccia del risparmio e dell'austerity. Dopo quello di Carlo Conti, spunta il cachet per Sanremo di Maurizio Crozza. Per la kermesse canora di Raiuno in onda dal 7 all' 11 febbraio, se Conti riceverà 650 mila euro, 100 mila in più dello scorso anno, il comico genovese sarebbe pronto a intascare 150 mila euro.

Per quanto riguarda i super ospiti, il compenso dei cantanti Tiziano Ferro e Ricky Martin sarebbe più di 10 mila euro a canzone. Maria De Filippi ha scelto di non avere compenso." Il costo totale del festival sarebbe, per la Rai, di 16 milioni di euro", conclude Italia Oggi, "spera di ricavarne 22 milioni dalla pubblicità e 1 dalla vendita dei biglietti, anche grazie a una stretta sugli omaggi. 

Donald Trump mantiene la promessa: "Muro col Messico, oggi il grande giorno"

Donald Trump, muro col Messico: "Oggi giorno di sicurezza nazionale"



Lo aveva promesso. Evidentemente è di parola. Così, pochi minuti fa, Donald Trump su Twitter: "Grande giorno domani (oggi in Italia, ndr) per la sicurezza nazionale. Tra le tante cose, costruiremo il muro!". Il presidente degli Stati Uniti conferma dunque le anticipazioni del New York Times sulla firma di un decreto sull’immigrazione che sblocca i fondi per la costruzione della barriera al confine col Messico.

Trump, al secondo giorno del suo mandato, continua infatti a imprimere la sua firma su decreti esecutivi, sovvertendo punti fermi della precedente amministrazione Obama. In campagna elettorale Donald aveva detto: "Costruiremo un grande muro lungo il confine meridionale e il Messico lo pagherà, credetemi, al 100%". Tolleranza zero, dunque. Secondo il NyTimes Trump proibirà l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sei stati islamici ritenuti a rischio, a cominciare da Siria e Iran.

Hotel Rigopiano, le vittime salgono a 21 Lo strazio: chi hanno trovato nella notte

Hotel Rigopiano, il bilancio: le vittime salgono a 21



Si scava ancora, ma la speranza di trovare qualcuno ancora vivo è ormai vicina allo zero. Il bilancio della disgrazia dell'Hotel Rigopiano, travolto il 18 gennaio da una valanga dopo le scosse di terremoto, è salito di 21 vittime. Il numero dei dispersi scende a otto. Gli ultimi corpi estratti sono quelli di due donne e un uomo. Undici le persone finora in salvo. Sei corpi sono stati portati all'ospedale di Pescara per gli accertamenti medico legali e l'identificazione.

Delle dodici vittime giunte in ospedale, sei sono state riconosciute dai familiari: Alessandro Giancaterino, Gabriele D'Angelo, Sebastiano Di Carlo, Nadia Acconciamessa, Barbara Nobilio e Linda Salzetta. Tra le vittime recuperate anche l'amministratore del Gran Sasso Resort Roberto Del Rosso.

Coppa Italia Napoli-Fiorentina 1-0, Callejon lancia gli azzurri in semifinale

Coppa Italia Napoli-Fiorentina 1-0, Callejon lancia gli azzurri in semifinale



Il momento magico del Napoli continua. Batte 1-0 la Fiorentina e vola in semifinale di Coppa Italia dove sfiderà la vincente di Juve-Milan. L’eroe di serata stavolta è stato Callejon, bravo a risolvere a metà ripresa una sfida che si stava complicando con il passare dei minuti. Non è stato lo stesso Napoli brillante ammirato a San Siro ma era prevedibile visto che Sarri ha deciso di rinunciare ai guizzi di Mertens e alla regia di Jorginho. Gli azzurri però hanno confermato di essere in grande crescita sotto il profilo mentale. Come avvenuto con il Milan, infatti, hanno saputo soffrire e al momento giusto hanno colpito sfruttando l’enorme qualità dei propri giocatori.

FIORENTINA FUORI A TESTA ALTA 
La Fiorentina ha poco da rimproverarsi. Ha giocato una partita di qualità e personalità tentando di vincerla soprattutto ad inizio ripresa in cui ha alzato il baricentro e chiuso meglio le linee di passaggio degli avversari. Non ha sfruttato le migliori occasioni per passare con Astori nel primo tempo e con Chiesa nella ripresa e ha finito, inevitabilmente, per essere punita. Ma esce decisamente dalla competizione a testa alta.

SARRI LANCIA PAVOLETTI, SOUSA SENZA VALERO
Sarri alla fine ha deciso di far rifiatare Tonelli, Allan, Jorginho e Mertens, dando una chance a Maksimovic in difesa, a Zielinski e Diawara in mediana e a Pavoletti, all’esordio dal 1’ in azzurro, in attacco. Su fronte opposto Sousa ha rimpiazzato l’infortunato Gonzalo Rodriguez piazzando Tomovic davanti alla difesa. Poi, rispetto alla gara con il Chievo, ha tolto Tello, Borja Valero e Babacar, dando una maglia a Maxi Olivera, Cristoforo e al rientrante Kalinic.

TRAVERSA DI INSIGNE
La Fiorentina è partita senza timori reverenziali e ha subito scaldato i guantoni a Reina con un paio di conclusioni da lontano di Bernardeschi e Chiesa. Inizialmente in difficoltà nel trovare sbocchi alla propria manovra, col passare dei minuti il Napoli hanno finalmente capito come mettere in difficoltà la difesa viola. Ha sfruttato le sovrapposizioni sugli esterni di Hysaj e Strinic per infilare alle spalle Chiesa e Maxi Olivera e ha iniziato a rendersi pericoloso. Le migliori occasioni le hanno avute Pavoletti, Insigne e Callejon che, però, non hanno trovato lo specchio. Per riuscire a spaventare davvero Tatarusanu c’è voluto un calcio da fermo (30’): una punizione dal vertice sinistro dell’area di Insigne che il portiere viola ha alzato sulla traversa. Nel frattempo la Fiorentina non è rimasta a guardare sfiorando il vantaggio, sugli sviluppi di un angolo, con un colpo di testa di Astori svenato prodigiosamente da Reina.

ALTRA TRAVERSA DI INSIGNE, GOL DI CALLEJON 
Strigliati evidentemente da Sousa negli spogliatoi, i viola sono entrati in campo con maggior determinazione, tenendo il Napoli più lontano dalla propria porta. Sorpresi dal cambio di marcia dei rivali, gli uomini di Sarri hanno faticato a ripartire e hanno anche richiato di andare sotto dopo un’ubriacante azione in area di Chiesa chiuso solo da una provvidenziale parata in uscita di Reina. A scuotere la squadra ha pensato Insigne che al 63’ ha centrato di nuovo la traversa su punizione dal limite. Il Napoli si è riacceso e, complice anche l’ingresso di Mertens per Pavoletti, è passato: Insigne ha trovato il varco giusto per lanciare in area Hamisk che ha immediatamente crossato per la testa di Callejon, bravo a bruciare sul tempo Tatarusanu.

ILICIC E SANCHEZ SFIORANO IL PARI
Sousa ha tentato il tutto per tutto inserendo Borja Valero, Ilicic e Babacar ma non ha avuto fortuna: proprio dal piede del’ex trequartista del Palermo sono nate le migliori occasioni per pareggiare. Prima non ha trovato la porta di poco con un sinistro da fuori e poi ha pennellato un angolo dalla destra per la testa di Sanchez che ha spedito il pallone di poco a lato. Il Napoli ha stretto i denti e alla fine, malgrado il finale nervoso (espulsi Hysaj e olivera) non ha perso la testa, sfiorando anche il raddoppio con Mertens.

Ladri dell'Est Europa gli rapinano la villa Lui insegue e loro lo hanno ridotto così

Ghedi, insegue i ladri dopo la rapina in villa: loro gli sparano, è grave



Lunedì sera, poco prima delle 20, a Ghedi, un paesino della provincia bresciana, si è consumata una rapina di inaudita ferocia in una villa di via Francesco Petrarca. Il bilancio è di tre feriti, di cui uno in gravi condizioni, in pericolo di vita. Nell'abitazione, di proprietà di un elettricista, sono entrati all'ora di cena i rapinatori, dal chiaro accento dell' Est Europa secondo le prime testimonianze, con cui si sono scontrati padre, figlio e zio di quest'ultimo di ritorno da lavoro. I tre hanno subito iniziato una violenta colluttazione con i ladri che hanno cercato di fuggire.

Secondo quanto riportato da il Giorno, l'uomo più giovane, 36 anni, è stato colpito da un corpo contundente, una spranga o un bastone, con una tale violenza da fargli perdere i sensi e provocargli un immediato arresto cardiaco. I soccorsi, giunti subito sul posto, sono riusciti, grazie alle pratiche di rianimazione, a far riprendere il cuore del giovane ghedese, trasportato subito in Clinica, ricoverato sotto il codice rosso. Il padre e lo zio fortunatamente non versano in gravi condizioni. Questa feroce rapina non è la prima a scombussolare la provincia di Brescia: nel 2014 infatti a Pontoglio venne rapinata la famiglia Raccagni. Pietro Raccagni, macellaio, venne colpito alla testa con un corpo contundente, spirando 11 giorni dopo il ferimento.

Garlasco, il nuovo processo? Rinviata la decisione sul futuro di Stasi

Omicidio di Garlasco, nuovo processo? Rinviata la decisione su Alberto Stasi



La Corte d’Appello di Brescia, incaricata dalla Procura generale di Milano, è ancora in attesa di esaminare l’istanza di revisione del processo sull’omicidio di Chiara Poggi per il quale l’ex fidanzato Alberto Stasi, detenuto nel carcere di Bollate da tredici mesi, sta scontando una condanna definitiva a 16 anni. A riaprire il caso sono stati a dicembre gli avvocati dello stesso Stasi, sulla base di nuovi elementi acquisiti grazie all’indagine condotta da una società di investigazioni di Milano. Non è stata dunque bocciata la richiesta di revisione, come detto inizialmente, ma semplicemente la procura di Brescia ha annunciato che ancora non è stata richiesta alcuna verifica sulle nuove prove raccolte.