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venerdì 6 gennaio 2017

L'ultimatum di Salvini a Berlusconi Ancora 3 mesi, poi... I suoi 10 diktat

Le condizioni di Salvini per allearsi col Cav: 10 punti contro la Ue


di Matteo Pandini



La Lega s'è scocciata del tira e molla con Berlusconi (e viceversa): per mettere un punto fermo, Salvini ha deciso di accelerare sulle primarie. Nella testa dei lumbard, il Cavaliere sarà costretto a scegliere: se non partecipa, si chiama fuori. Ma se decide di sedersi al tavolo, non potrà più tubare col Pd.

Gli Azzeccagarbugli del Carroccio sono già al lavoro. Studiano un percorso da sottoporre ai potenziali alleati. Con Giorgia Meloni c'è già un'intesa di massima: consultazione a marzo e sfida aperta a tutti coloro che sottoscriveranno un decalogo di valori. Al primo punto, la guerra senza quartiere all'Unione europea. Ora. Il Cavaliere è già allergico alle primarie in sé, figuriamoci come prenderà il manifesto anti-euro. Ecco perché gli azzurri hanno già preparato il piano B, che prevede il sostegno a un sistema di voto proporzionale che rende inutili le coalizioni e quindi le primarie (sulla scheda elettorale ci sarà un tutti contro tutti, con alleanze da decidere a urne chiuse). Per non sbagliare, il Cavaliere frena anche sulle Politiche anticipate: in questo senso va interpretata l'opposizione responsabile al governo Gentiloni.

Noi dobbiamo accelerare, Berlusconi ci dica cosa vuol fare ringhia invece Lorenzo Fontana, vice di Salvini e tra gli Azzeccagarbugli che stanno maneggiando il dossier-primarie. A proposito. L'idea iniziale dei lumbard era di organizzarle su scala regionale. Una settimana, la Lombardia. Il week end successivo il Veneto. E così via. In modo da creare una competizione sul modello americano. A rovinare i piani, s'è messo Salvini in persona. Che insiste nel vedere un pertugio per infilare le Politiche tra maggio e giugno. Così fosse, calendario alla mano, il tempo sarebbe troppo poco e obbliga il centrodestra a immaginare un' unica data per fare le primarie su scala nazionale.

Giovedì 5 gennaio, pochissimi parlamentari - anche tra i leghisti - scommettono sul voto entro il primo semestre del 2017. Ma dato che la politica italiana è imprevedibile, i lumbard corrono per non essere impreparati. Il progetto salviniano è nelle mani di Renzi: le Politiche in primavera saranno possibili solo se l'ex premier riuscirà ad affondare l'esecutivo in tempi brevi, obbligando il capo dello Stato (che peraltro non lo ama) a sciogliere le Camere.

Ma contro il Rottamatore remano in troppi, indipendente dalla bontà di un esecutivo in cui sta emergendo un ministro apprezzato anche tra le fila dell' opposizione più feroce. Marco Minniti. I suoi annunci contro l'immigrazione clandestina e per i rimpatri, per esempio, magari resteranno lettera morta ma certificano un cambio di rotta rispetto al passato. Anche per questo, per il futuro Salvini intende battere altri tasti, senza insistere ossessivamente solo con l'immigrazione. Parlerà di tasse e lavoro, per esempio. Lunedì, ha convocato in sede i colonnelli.

Febbre alta, paura per la Lollobrigida Ricoverata in ospedale: cos'ha

Gina Lollobrigida ricoverata in ospedale: sospetta polmonite



Paura per uno dei miti del cinema italiano. Gina Lollobrigida, che compirà quest'anno 90 anni, è stata ricoverata per una sospetta polmonite al Campus bio medico di Roma. Alla clinica, l'ex attrice è arrivata con febbere alta e molto debilitata e viene tenuta sotto stretta osservazione. Nonostante le pessime condizioni, la Lollo non avrebbe perso la consueta disinvoltura, commentando secondo chi era con lei quanto le è capitato con un molto romanesco "Mannaggia, questa proprio nun ce voleva!".

Incidente a Linate, aereo fuori pista Scalo chiuso per ore, caos nei cieli del Nord

Incidente a Linate, aereo fuori pista. Terrore in volo, chiuso per ore lo scalo 



Un aereo da turismo è finito fuori pista a Linate durante un atterraggio di emergenza senza carrello. L'aeroporto è rimasto chiuso al traffico per tre ore, fino alle 22 di ieri sera, e tutti i voli in arrivo sono stati dirottati su Malpensa. Fortunatamente, il Piper non ha preso fuoco. E i due passeggeri a bordo sono rimasti illesi e hanno pure rifiutato di essere portati al pronto soccorso. 

La ricerca scientifica che non dà scampo Abiti a 50 metri da lì? Cosa ti succede

Danni cerebrali più frequenti per chi abita a 50 metri da una strada trafficata



Abitare a pochi metri da una autostrada o da un'arteria urbana molto trafficata non solo provoca gravi danni al sistema respiratorio e ai polmoni, ma aumenta di molto il rischio di demenza precoce, a causa dei danni che particelle e sostanze inquinanti provocano alle cellule cerebrali. A dirlo è una ricerca epidemiologica canadese pubblicata sull'ultimo numero della rivista "Lancet", considerata la "bibbia" della comunità medico-scientifica mondiale. Secondo la ricerca, "chi vive nel raggio di 55 yards (50 metri) da strade altamente trafficate ha dal 7% al 12% di possibilità in più di sviluppare la demenza, rispetto a chi risiede a oltre 300 metri dalle auto in coda".

giovedì 5 gennaio 2017

Poggiomarino. Giuseppe Palmieri diventa il presidente dell’Intergruppo melanoma italiano

Giuseppe Palmieri diventa il presidente dell’Intergruppo melanoma italiano


di Alessandra Carati (O.N)



Dal 1 gennaio 2017 e per i prossimi tre anni, fino al 31 dicembre 2019, il poggiomarinese  Giuseppe Palmieri, dirigente di ricerca dell’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Sassari sarà il presidente dell’Intergruppo melanoma italiano (Imi). Da circa vent’anni, l’Imi rappresenta un reale gruppo multidisciplinare nazionale che riunisce tutte le competenze italiane impegnate nella diagnosi e cura del melanoma maligno (dalla ricerca di base alla dermatologia, dalla chirurgia al trattamento medico e combinato sia in adiuvante che nelle forme avanzate). Come si legge dal sito del CNR, questa rappresenta la neoplasia maligna con il più elevato aumento di incidenza negli ultimi decenni nella popolazione bianca occidentale, che colpisce soprattutto i giovani ed ha, pertanto, un elevato impatto sociale. L’elezione di un presidente Imi, che viene dal mondo della ricerca nell’ambito Cnr, va a sottolineare l’importanza della genetica e della diagnostica molecolare, campo di competenza di Giuseppe Palmieri, nello studio e gestione dei pazienti con melanoma. Palmieri presiederà un Consiglio Direttivo composto da: l’anatomopatologo Gerardo Botti, Istituto Nazionale Tumori di Napoli, i dermatologi Pietro Quaglino, Università di Torino e Ignazio Stanganelli, Istituto tumori Romagna di Meldola, il chirurgo Corrado Caracò, Istituto nazionale tumori di Napoli, gli oncologi medici Vanna Chiarion Sileni, Istituto oncologico Veneto di Padova, Anna Maria Di Giacomo, Azienda ospedaliero universitaria di Siena, Mario Mandalà, Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Paola Queirolo, Azienda ospedaliero universitaria-IST San Martino di Genova.

Pino Daniele, due anni dopo la morte Figlia distrutta, frase straziante

Pino Daniele, due anni dopo è ancora dramma. La figlia Sara: "Un incubo"



Due anni fa moriva Pino Daniele, un grandissimo della musica italiana che ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua Napoli, nei fan ma soprattutto nel cuore dei suoi famigliari. La figlia Sara Daniele ha scelto Instagram, con una commovente foto che la ritrae bambina con suo papà, per ricordarlo. "Ancora spero di entrare in casa e sentire la chitarra suonare", scrive la ragazza. "Sono due anni ormai che l'unica cosa che cerco guardando il cielo sei tu", continua citando la canzone Sara non piangere che Daniele ha scritto per lei. "A me in realtà sembra un incubo da cui non riesco a risvegliarmi, ancora spero di entrare in casa e sentire la chitarra suonare, oppure aprire la porta e vedere te che sorridendo mi dici che era solo un brutto scherzo". Le ultime righe però sono di speranza: "Penso sia arrivato il momento di spegnere l'immaginazione e realizzare che non torni più. Proverò a cantare assieme agli altri, camminare per il lungomare che tanto adoravi, e vederti in giro per i vicoli. Sarai sempre per noi, l'ultima nota di una canzone che non doveva finire ma suonare in eterno. Ti amo infinitamente, Sara".

Lapo irriconoscibile dopo lo scandalo Choc: ecco com'è ridotto / Guarda

Lapo choc dopo lo scandalo col trans. Le prime foto, com'è ridotto



Solo, l'espressione triste, il viso coperto di lividi e cerotti, i capelli bianchi. Appare così Lapo Elkann nelle immagini pubblicate da Diva e Donna, le prime dopo lo scandalo del trans e del sequestro simulato a New York per ottenere denaro dalla famiglia: irriconoscibile. Il rampollo Agnelli è stato immortalato così, elegantissimo in doppio petto nonostante l'aria disperata, a Portofino.

Di lui non si era più saputo nulla dopo la brutta vicenda che lo ha visto protagonista a Manhattan, si diceva che fosse stato portato in un centro di riabilitazione, o di disintossicazione, negli Stati Uniti. Invece eccolo qui, in Italia. Per il funerale dell'amica Franca Sozzani, la direttrice di Vogue morta poco prima di Natale. Ha partecipato alla messa nella chiesa di San Giorgio. Ha distribuito i foglietti delle letture tenendo lo sguardo cupo, sempre solo e pensieroso. Il 25 gennaio ci sarà l'udienza in cui dovrà rispondere di falsa denuncia.