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venerdì 14 ottobre 2016

Immigrati, il piano del miliardario arabo: "Metterli in Italia", tutti in questa regione

Naguib Sawiris, il miliardario egiziano che vuole mettere i migranti in Basilicata



È l'uomo più ricco d'Egitto, con un giro d'affari di oltre tre miliardi di dollari annui e la presidenza della maggiore società di telecomunicazioni egiziana, la Orascom Telecom Holding. Naguib Sawiris, 61 anni, non ha molti sfizi da togliersi, ma c'è qualcosa che ancora vuole fare: aiutare i rifugiati e i migranti a stabilirsi in Europa.

In un'intervista a La Stampa, Sawiris ha rivelato che, dopo aver visto fallire la sua idea di comprare delle isole greche per metterci i migranti, ora il suo interesse si è spostato alla Basilicata: "Sono andato in Basilicata perché ne apprezzo la politica di accoglienza e ho trascorso una giornata con il sindaco a pianificare un progetto che coinvolga cultura, turismo, agricoltura, industria. L’obiettivo è creare posti di lavoro per i migranti e per gli italiani, perché solo se crei occupazione per tutti eviti le guerre tra poveri. La condizione, a cui tengo molto, è che, collaborando con la sicurezza, sia escluso chi ha ideologie radicali"

Ma non sarebbe una cosa a titolo gratuito. Il magnate, infatti intende contribuire alle spese: "Non abbiamo ancora parlato di budget, siamo all’inizio. Ma io ci tengo. L’UE dovrebbe creare zone sicure per i migranti, corridoi legali, quote. Se accetta tutti indiscriminatamente finirà per incoraggiare flussi indiscriminati e infiltrazioni dell’Isis o dei Fratelli Musulmani". L'Egitto infatti non controlla in modo perfetto le coste e le partenze: "La sicurezza è buona. Ma i flussi sono cresciuti. E noi egiziani non siamo propriamente famosi per l’accuratezza".

SCENARIO DA PANICO Nostri soldati al confine russo Ordine: "Pronti a combattere"

Dal 2018 l'Italia al comando delle truppe anti-Putin



"Rapporti così, con la Russia, non ci sono mai stati". A dirlo è il segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg. "Non siamo a una guerra fredda", ma a qualcosa di più e di meno allo stesso tempo. "Una minaccia reale di guerra non c'è" spiega Stoltenberg, "ma la Russia dal 2000 a oggi ha triplicato in termini reali la sua potenza militare, ammodernando l'esercito e testando nuovi tipi di missili". In più, coi sorvoli dei loro bombardieri lungo gli spazi aerei dell'Alleanza atlantica, ha dimostrato una capacità di intervento rapido eccezionale. "Non siamo certo al partenariato per il quale abbiamo lavorato per tanti anni dalla caduta del muro" ammette Stoltenberg.

La Nato, da parte sua, sta incrementando le sue forze lungo i confini russi."Serve a dimostrare che ci siamo e che siamo uniti, che abbiamo una difesa forte che garantisce la deterrenza, pur tenendo aperto il canale del dialogo". Poi l'annuncio: "Nel 2018 l'Italia sarà la nazione guida nel Vjtf, la task force di azione ultrarapida, la punta di lancia in grado di intervenire entro cinque giorni in caso di emergenza". Schierata di fronte alla frontiera Est, nei Paesi Baltici, proprio di fronte a Putin che, ammette l'ex premier di Oslo, "ha dimostrato la volontà di usare la forza militare contro i vicini".

Castrazione chimica per tutti i pedofili Ecco dove è obbligatorio per legge

In Indonesia è legge la castrazione chimica per i pedofili



Somministrazione di ormoni femminili in aggiunta alla detenzione. E' la legge approvata dal parlamento indonesiano che permette di effettuare la castrazione chimica sui condannati per pedofilia, una punizione che va a inasprire la pena già molto dura riservata a chi commette questa tipologia di reato.

In Indonesia, infatti, il pedofilo deve scontare dieci anni di carcere, se non addirittura la pena capitale. La norma sulla castrazione chimica arriva dopo che una quattordicenne è stata stuprata e uccisa da un branco di maggiorenni, ma, nonostante questo, le associazioni umanitarie si sono scagliate contro la legge. Anche i medici indonesiano si dicono contrari, perchè l'applicazione della castrazione andrebbe contro la deontologia professionale della categoria.

La castrazione chimica esiste già in Polonia, Corea del Sud, Russia e in alcuni Stati americani. "In tutti questi paesi la castrazione chimica non ha portato direttamente ad una diminuzione dei casi di pedofilia. Si tratta, per altro, di una pratica molto costosa, quando potremmo investire quegli stessi soldi per aiutare le vittime e dare loro la possibilità di cominciare una nuova vita" ha detto la portavoce della Commissione per i diritti delle donne. Ma d'altro canto a sentire le vittime e qualche genitore delle vittime, la castrazione chimica è la galera a vita è il minimo comune denominatore per questi mostri che non meritano di circolare liberamente tra la gente comune. 

Arriva la nuova tassa su tutti i bancomat Se lo sportello è in centro saranno dolori

Arriva una nuova tassa su tutti i bancomat. Se lo sportello è in centro sono dolori



La fantasia dei politici che amministrano i comuni e che vogliono fare cassa non conosce confini. Le tasse più strane e ingiuste non compaiono solo in Italia, ma anche in Spagna dove il comune di Madrid ha deciso di introdurre una nuova imposta sui bancomat. A partire dal gennaio 2017, il sindaco Manuela Carmena, eletta con la sinistra radicale di Podemos, ha deciso di tassare le banche che hanno uno sportello automatico fuori la propria sede in base alla posizione nella città. Per gli istituti nelle vie più centrali, la tassa potrebbe pesare fino a 742 euro all'anno. Solo a Madrid i distributori sono circa 2084 e il sindaco conta di spillare alle banche almeno 750 mila euro ogni anno. Saranno contenti i cittadini di Madrid quando capiranno su chi si rifaranno le banche per recuperare il nuovo costo aggiuntivo.

Meteo, arriva un fine settimana da paura Mezza Italia sarà flagellata dal maltempo

Previsioni apocalittiche, Italia a rischio nubifragio: venerdì giornata nerissima per queste regioni



Arriva il weekend e le previsioni meteo si fanno cupe. Da venerdì l'Italia rischia di essere spaccata in due: al Nord è prevista una violenta ondata di maltempo, mentre al Sud tornerà lo Scirocco e il sole. Come riporta 3BMeteo, per Piemonte, Liguria e Lombardia, sarà un venerdì all'insegna di forti piovaschi e nubifragi, che persisterà per tutta la giornata di sabato per poi risolversi con un miglioramento domenica. Sulle Alpi, invece, sono previste nevicate abbondanti, in particolar modo nel cuneese.

Al Sud, il vento caldo di Scirocco innalzerà la temperatura anche oltre i trenta gradi, specie sulla Sicilia.

LA GUERRA ALLE PORTE Gorbaciov trema: "in pericolo" Usa-Russia, l'ultimo disastro

L'urlo di Gorbaciov: "Siamo in pericolo". Perché sta per scoppiare la guerra



I rapporti tra Stati Uniti e Russia stanno vivendo il loro punto più basso dai tempi della Guerra Fredda. E sono i fatti più recenti a spingere gli osservatori diplomatici a non nascondere più la preoccupazione di un'escalation della crisi da diplomatica a militare. L'allarme più inquietante è arrivato dall'ultimo presidente dell'Unione sovietica, Mikhail Gorbaciov, che in un'intervista a Ria Novosti ha detto: "Il mondo è giunto a un punto pericoloso: è necessario fermarsi e riprendere il dialogo, la cui conclusione è stata il più grande errore".

Solo nel 2010, Barack Obama e Dmitri Medvedev firmavano il trattato Start, con il quale venivano resettate incomprensioni e tensioni per avviare un apparente periodo di dialogo cordiale. Un clima durato appena due anni, cioè da quando Vladimir Putin è tornato alla guida del Cremlino e ha riportato tutta la sua sfiducia sulle mosse americane.

Da quel momento la degenerazione dei rapporti è stata rapidissima. Al progetto della Nato di schierare batterie di missili antimissili in Polonia, Putin ha risposto minacciando ritorsionni sui trattati nucleari. Due anni dopo lo scontro in Ucraina ha portato all'annessione della Crimea alla Russia, punita dall'Onu con pesanti sanzioni economiche.

Le ultime tappe proprio negli ultimi giorni. Obama ha protestato per le presunte incursioni hacker russe che avrebbero interferito nelle elezioni americane. La Russia ha fermato i negoziati per un accordo sullo smaltimento del plutonio e ha dislocato missili nucleari nell'enclave baltica di Kaliningrad, puntandoli contro l'Europa finché non verranno cancellate le sanzioni e il blocco commerciale con Mosca. Sull sfondo il conflitto in Siria, dove Russia e Stati Uniti restano divisi dalla presenza ingombrante di Assad.

In un momento così delicato, Gorbaciov ha provato a richiamare tutti alla ragione, chiedendo di proseguire il processo di riduzione delle armi nucleari e riavviare in modo congiunto la lotta al terrorismo, oltre che la prevenzione dei disastri ambientali: "Rispetto a queste sfide, tutto il resto - ha detto Gorbaciov - passa in secondo piano".

La bomba che spazza via la Raggi: sapete che l'uomo nella sua giunta...

La bomba che spazza via la Raggi: nella sua giunta il consulente del gruppo Caltagirone



C'è un sospetto sull'assessore pentastellato all'Urbanistica Paolo Berdini. Che abbia prestato consulenze per la costruzione di case dello studente a Tor Vergata da parte di una società del gruppo Caltagirone, holding immobiliare nel mirino dei Cinque stelle. Riporta il Tempo che non si capisce se Berdini ha comunicato, o meno, al sindaco Virginia Raggi, al direttorio e a Beppe Grillo di aver lavorato per il costruttore romano. La cosa sarebbe assolutamente legittima ma non per il Movimento.

Nel 2007 la Ingenium Real Estate costruisce di 1500 alloggi per studenti a Tor Vergata, simbolo del No della Raggi alle Olimpiadi di Roma 2014. Il committente è Fabrica Immobiliare Sgr, società controllata dal Gruppo Caltagirone insieme a Monte Paschi di Siena. Fra i crediti inseriti a fine progetto c'è il nome di Paolo Berdini, all'epoca professore all'Università di Tor Vergata che lavorò insieme al professor Silvano Stucchi, con l'architetto Anna Maria Romano e l'ingegnere Annamaria Totaro. Che conferma: "Sì, la consulenza è consistita nel preparare la parte urbanistica relativa alla costruzione delle residenze di Ingenium e il professor Berdini ha coordinato il lavoro". E lui sostiene di aver lavorato solo al piano urbanistico e alcuni anni prima la realizzazione dell'intervento.

Il progetto prevedeva la realizzazione di 1.500 alloggi, per 55 milioni di euro di spesa, dentro il campus. Per Berdini, una consulenza di molto antecedente all'arrivo di Caltagirone o un coordinamento della parte urbanistica del progetto con il gruppo immobiliare romano già interessato all'operazione? Il dubbio c'è. E forse per i grillini è un problema.