Dal 2018 l'Italia al comando delle truppe anti-Putin
"Rapporti così, con la Russia, non ci sono mai stati". A dirlo è il segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg. "Non siamo a una guerra fredda", ma a qualcosa di più e di meno allo stesso tempo. "Una minaccia reale di guerra non c'è" spiega Stoltenberg, "ma la Russia dal 2000 a oggi ha triplicato in termini reali la sua potenza militare, ammodernando l'esercito e testando nuovi tipi di missili". In più, coi sorvoli dei loro bombardieri lungo gli spazi aerei dell'Alleanza atlantica, ha dimostrato una capacità di intervento rapido eccezionale. "Non siamo certo al partenariato per il quale abbiamo lavorato per tanti anni dalla caduta del muro" ammette Stoltenberg.
La Nato, da parte sua, sta incrementando le sue forze lungo i confini russi."Serve a dimostrare che ci siamo e che siamo uniti, che abbiamo una difesa forte che garantisce la deterrenza, pur tenendo aperto il canale del dialogo". Poi l'annuncio: "Nel 2018 l'Italia sarà la nazione guida nel Vjtf, la task force di azione ultrarapida, la punta di lancia in grado di intervenire entro cinque giorni in caso di emergenza". Schierata di fronte alla frontiera Est, nei Paesi Baltici, proprio di fronte a Putin che, ammette l'ex premier di Oslo, "ha dimostrato la volontà di usare la forza militare contro i vicini".
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