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mercoledì 5 ottobre 2016

IL DISASTRO IN 6 MESI Renzi, dati agghiaccianti Ecco quanti voti ha perso

Renzi, il disastro in 6 mesi: quanti voti ha perso a destra



Un disastro in sei mesi. Se Matteo Renzi, come lui stesso ha detto, cerca voti a destra per vincere il referendum, allora ha più di qualche problema. Come riporta uno studio di Youtrend pubblicato dal Fatto quotidiano, l'emorragia di voti per il Sì dal dicembre 2015 a oggi è evidente, e ancor più evidente il tracollo da marzo a settembre. Secondo un sondaggio Cise di 9 mesi fa quasi la metà degli elettori di Forza Italia era favorevole alla riforma, contro il 15% di contrari. Addirittura, secondo Demos, a marzo la quota di Sì era salita al 64%. Sorprendente anche il dato sugli elettori della Lega Nord, che per il 51% nello stesso periodo si dicevano disposti ad approvare la riforma costituzionale. 

Quanti voti ha perso - Poi cos'è successo? I toni arroventati delle amministrative hanno contribuito a polarizzare il voto e il centrodestra, nonostante le divisioni interne, si è schierato compatto contro Renzi. Il premier ci ha messo del suo, con la politicizzazione (poi rimangiata) del voto del 4 dicembre, gli errori in politica interna, le incertezze in economia. Così ad agosto secondo l'istituto Piepoli i No nel centrodestra raggiungono il 55% degli elettori. L'ultimo sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, di pochi giorni fa, fa salire la quota degli elettori di contrari dentro Forza Italia al 60%. Per Renzi, poi, il fronte leghista è una Caporetto: solo 2 su 10 voteranno Sì. Contando poi che tutte le rilevazioni, sia pure con forbici variabili, danno i Sì in minoranza, si capisce come per Renzi i mesi a venire potrebbero diventare anche più difficili di quelli passati.

BOSSETTI È INNOCENTE? Spunta una nuova inchiesta: la scoperta che cambia tutto

Bossetti è innocente? La nuova indagine: la scoperta



Una pista alternativa per individuare chi ha ucciso Yara Gambirasio. Una pista alternativa che salverebbe Massimo Bossetti, condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio della ragazzina di Brembate. A parlarne sono la madre e la sorella di Bossetti, che hanno riferito di avere già avviato un'indagine alternativa sul delitto, affidandosi a due nuovi consulenti.

La notizia viene data dal settimanale Oggi, che nel numero in edicola pubblica l'intervista a uno dei due professionisti incaricati di trovare elementi per far ripartire la fase dibattimentale presso la Corte d'Assise d'Appello di Brescia. "Su un punto siamo in disaccordo con i difensori - spiega -: riteniamo che il Dna di Ignoto 1 trovato sugli slip e i leggings della vittima sia probabilmente di Bossetti, ma abbiamo trovato riscontri molto forti su una possibile contaminazione".

Quando gli viene chiesto se, dunque, ci sia una pista alternativa, il consulente risponde: "Dimostreremo che Massimo è innocente perché altri avevano più opportunità, più moventi e più ragioni per commettere un delitto così atroce. Abbiamo già molti riscontri che ci dimostrano la validità della nostra pista. Confidiamo nel fato che al momento opportuno il Procuratore capo di Bergamo non si tirerà indietro per verificare il nostro lavoro e consegnare alla giustizia il vero colpevole", conclude.

Dura fare il papà. Le foto di Vendola con Tobia e quella frase: "Sì, sono..." / Guarda

Le foto di Vendola con Tobia e quella frase: "Sì, sono..."



Un tenero quadretto famigliare. L’ex governatore della Puglia Nichi Vendola con il piccolo Antonio Tobia, nato negli Usa con la maternità surrogata, e il compagno Eddy. Le immagini sono pubblicate dal settimanale Chi in edicola. "Siamo felici, ma anche un po’ stanchi", dice Vendola al settimanale diretto da Alfonso Signorini. E aggiunge: "La politica può aspettare, sono un papà a tempo pieno".

Clamoroso, Fede torna a Mediaset: ecco dove lo ha piazzato Pier Silvio

Clamoroso a Mediaset: torna Emilio Fede. La mossa di Pier Silvio che spiazza tutti: cosa farà


di Alessandra Menzani



Con Mediaset si era lasciato malissimo. Dopo le rivelazioni giudiziarie nel processo a Silvio Berlusconi (era accusato di aver fatto la "cresta" su un  prestito di Silvio a Lele Mora) era stato brutalmente cacciato dal Tg4 e sostituito con Giovanni Toti. 

Emilio Fede ne era uscito con le ossa rotte e aveva accusato i vertici dell'informazione del Biscione. Si era lamentato di essere finito sul lastrico, sebbene in realtà continui a vivere in un bell'appartamento e abbia un autista, "che pago a rate, però, con l'aiuto di mia moglie, senatrice".

Si è detto addirittura fan di Matteo Renzi, mentre l'ex amico Berlusconi non gli rispondeva più al telefono e lo aveva estromesso dalla cerchia dei fedelissimi. 

Forse i due hanno fatto pace, o forse, semplicemente, Antonio Ricci ha deciso di "riesumare" il suo ex bersaglio, protagonista di tanti Tapiri e altrettanti mitici fuorionda, perché vede in lui una miniera di ascolti e di rassegna stampa.

La notizia è che Emilio "Fido", come lo ha sempre chiamato il tg satirico,  torna a Mediaset e lo fa dalla porta principale. Come annuncia Chi, Ricci per l'ultima puntata di Striscia la notizia (prima dell'arrivo di Ezio Greggio) ha contattato per affiancare a Michelle Hunziker sia l'ex direttore del Tg4  sia Gerry Scotti. 

Chi la spunterà? Ma soprattutto, Pier Silvio Berlusconi è pronto a dare l'ok a Ricci per il ritorno di Fede? Lo sapremo a giorni. Non è la prima volta, comunque, che Fede torna al Biscione. Anni fa Giuseppe Cruciani e David Parenzo lo avano chiamato come inviato speciale a Radio Belva. Ma lo show, causa bassi ascolti e troppe polemiche, era stato chiuso dopo solo una puntata.

"Non hai i soldi, ora ti devi fermare" Bomba contro Renzi: la sgancia il Pd

"Non hai i soldi, ora ti devi fermare". Def, la minoranza Pd chiede a Renzi l'interruzione dell'iter



La minoranza Pd chiede uno stop dell’iter del Def (Documento economia e finanza) fino a che il governo non abbia chiarito i saldi indicati nel documento. "Senza la validazione della nota di aggiornamento al Def da parte dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio non si possono realisticamente esprimere i pareri obbligatori delle Commissioni parlamentari" scrive in una nota il senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro, della Commissione Finanze del Senato.

"L’Upb è l’organismo indipendente che deve garantire la correttezza dei conti pubblici e quindi la stabilità finanziaria. Andare avanti nei lavori parlamentari dopo questa netta e inequivocabile presa di posizione dell’arbitro non è dunque possibile: il governo e l’Upb si incontrino al più presto per chiarirsi e solo dopo il Def ritorni in commissione".

Dopo la bocciatura sulle stime di crescita per il 2017 da parte di Bankitalia e le critiche da parte dell'Ufficio proprio sul Def, dunque, un altro guaio per Matteo Renzi. Il "suo" Pd si ribella anche sul documento che dovrebbe tracciare l'immediato futuro economico del Belpaese. Nel mirino, nel dettaglio, le coperture della manovra. Nel corso della giornata, intervistato da Radio Capitale, Renzi aveva affermato: "L'economia va un po' meglio, ma ancora non va bene"

Politici "rovinati", cancellati 6 vitalizi Tra di loro anche un super-big

Cancellati sei vitalizi: c'è anche quello di Cesare Previti



L’Ufficio di presidenza della Camera ha revocato i vitalizi a sei ex deputati ultraottantenni. Si tratta di Giuseppe Astone, Giuseppe Del Barone, Luigi Farace, Antonio Negri, Cesare Previti e Luigi Sidoti. Simone Baldelli, vicepresidente FI della Camera, non ha partecipato al voto insieme ai colleghi Adornato, Fontana e Vignali, perchè, a suo giudizio, l’Ufficio di presidenza non ha titolo per una tale decisione.

I sei ex deputati risultano condannati con sentenza passata in giudicato a pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la reclusione fino a un massimo di sei anni. L’Ufficio di presidenza, è stato spiegato, ha assunto la decisione sulla base della documentazione trasmessa alla Camera dalla Corte di Cassazione poichè il Casellario giudiziario non riporta più le condanne inflitte a chi ha superato gli ottanta anni di età.

martedì 4 ottobre 2016

"È tutto falso", De Bortoli querelato: il super-renziano lo vuol rovinare / Foto

Carrai querela De Bortoli per la vicenda sms



"Nella giornata di oggi provvederò a  presentare, a tutela della mia immagine, querela nei confronti dell’ex direttore del Corriere della Sera, dottor Ferruccio de Bortoli, il quale in una personale ricostruzione della vicenda Mps ha scritto che  io avrei annunciato all’ex amministratore delegato della banca dottor Viola la sua sostituzione con un sms. La notizia è totalmente falsa. Provvederò a ritirare immediatamente la querela non appena il dott. De Bortoli riterrà di riconoscere il suo errore". Lo dichiara Marco  Carrai, con una nota, in merito all’articolo pubblicato sul Corriere della Sera di ieri.