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giovedì 25 agosto 2016

Soleterre: ‘Adotta una corsia’ prosegue fino al 31 dicembre

Soleterre: ‘Adotta una corsia’ prosegue fino al 31 dicembre


di Martina Bossi



Ogni anno vengono diagnosticati nel mondo tra i 175 e i 250 mila nuovi casi di cancro infantile, ma non tutti i bambini hanno il diritto di curarsi a causa delle diverse condizioni dei sistemi sanitari in cui risiedono. Il 90% dei pazienti vive nei Paesi poveri, dove l’accesso all’informazione e alle cure è spesso impraticabile. A causa di diagnosi tardive o inadeguate, più di un bambino malato su due è destinato a morire. Sono molti inoltre i bambini malati che trascorrono la loro infanzia, crescono e diventano adolescenti, all’interno delle strutture ospedaliere. In queste circostanze la realtà di vita e di gioco per questi bambini diventa dunque un reparto, una corsia. In queste circostanze la realtà di vita e di gioco per questi bambini diventa dunque un reparto, una corsia. Da molti anni l’organizzazione umanitaria 'SOLETERRE' è attiva in diversi reparti pediatrici per la cura del cancro infantile, della malnutrizione e di altre patologie, sostenendo il lavoro di oltre 250 medici tra oncologi, pediatri, infermieri, fisioterapisti, psicologi ed educatori. La campagna si pone l’obiettivo di fornire le giuste cure e il sostegno psicologico adeguato ai piccoli pazienti, attraverso una donazione mensile di 10 euro telefonando al numero verde 800 90 41 81 o visitando il sito www.soleterre.org.

«Chiediamo un aiuto continuativo perché solo in questo modo possiamo pianificare il futuro dei bambini ammalati sia per le terapie, mediamente di 2/3 anni per pazienti oncologici, sia per il supporto educativo per i bambini, spesso in ospedale da prima dei 5 anni, che rischierebbero di perdere il processo di scolarizzazione – afferma Damiano Rizzi, presidente di Soleterre - L’abbandono scolastico aggrava le conseguenze della patologia. Nelle corsie adottabili, Soleterre segue circa 16.000 bambini permettendo loro di non mancare le tappe evolutive fondamentali al loro sviluppo psicofisico. Scuola, animazione, attenzione alle relazioni con il mondo che sta fuori dall’ospedale, oltre a medicine e al supporto psicologico. Le vite di questi bambini valgono un impegno continuativo perché i nostri donatori saranno felici di andare oltre la singola donazione che è importante ma una volta spesi i fondi ci farebbe ritrovare ancora al punto di partenza». Da molti anni infatti l’Organizzazione umanitaria SOLETERRE è attiva in diversi reparti pediatrici per la cura del cancro infantile, della malnutrizione e di altre patologie, sostenendo il lavoro di oltre 250 medici tra oncologi, pediatri, infermieri, fisioterapisti, psicologi ed educatori. Grazie alle donazioni continuative raccolte con la campagna ‘Adotta una corsia’ di Soleterre si potranno garantire a questi bambini concrete possibilità di guarigione attraverso la realizzazione di diagnosi accurate e tempestive, la fornitura di medicine antitumorali e attrezzature mediche, ma anche garantire supporto psicologico, attività ludiche e case di accoglienza in Italia, Ucraina, Marocco, India, Costa d’Avorio ed Uganda. L’obiettivo primario è per Soleterre offrire possibilità di cura e ricreare un ambiente sereno che assicuri a bambini e adolescenti malati benessere emotivo per affrontare le cure, spesso lunghe e dolorose.

È possibile attivare la donazione continuativa telefonando al numero verde 800904181 o visitando il sito www.soleterre.org, all’interno del quale sono presenti anche alcune testimonianze di medici, volontari e famiglie che hanno contribuito personalmente a sostenere il progetto. SOLETERRE è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente che opera per garantire i diritti inviolabili degli individui nelle 'terre sole'. Realizza progetti e attività a favore di soggetti in condizione di vulnerabilità in ambito sanitario, psico-sociale, educativo e del lavoro. Interviene con strategie di pace per favorire la risoluzione non violenta delle conflittualità e per l’affermazione di una cultura di solidarietà. Adotta metodologie di partenariato e di co-sviluppo per promuovere la partecipazione attiva dei beneficiari degli interventi nei paesi di origine e in terra di migrazione e garantire la loro efficacia e sostenibilità nel tempo.

Occhio, da domenica si va tutti a votare E queste elezioni ci costano pure milioni

Da domenica si va a votare. E queste elezioni ci costano milioni



La narrazione del governo di Matteo Renzi ha provato a raccontarci che le Province erano state abolite per sempre. Peccato però che le Province esistano ancora, anche se ormai sono di stretto interesse della politica, visto che ad eleggere i rappresentanti provinciali non sono più i semplici cittadini, ma i sindaci. Come ricorda il Giornale, dalla prossima domenica e per ogni settimana fino alla fine di gennaio i sindaci di tutta Italia saranno chiamati a rinnovare le amministrazioni provinciali, ridotte ad assemblee tra di loro con poche e confuse competenze. I prossimi appuntamenti tra agosto e settembre coinvolgeranno le province di Ravenna, Macerata, Pavia, Mantova, Campobasso, Vercelli e Treviso. E poi man mano arriveranno tutte le altre, ognuno più o meno come preferisce. Sembra infatti che non esista una regola uguale per tutti che regoli la vita dei nuovi enti e dei suoi organi. Così ci sono Consigli provinciali decaduti, con presidente e giunta ancora in carica. Oppure presidenti dimessi e vice che ne reggono le funzioni da mesi.

La speranza, dopo l'abolizione, doveva essere almeno che si risparmiasse qualche euro. Ma è la stessa associazione delle Province italiane a smontare ogni pia illusione: a fronte di un costo di circa 2 miliardi per il riordino, il risparmio sarebbe stato di 32 milioni di euro, tutto denaro speso per le indennità degli amministratori, 78 milioni di spese per far andare avanti la macchina amministrativa. E poi restano i 10 miliardi a carico dei contribuenti destinati ai servizi essenziali.

Così vogliono sfregiare i terremotati Paura in piena notte (oltre il sisma)

Morti e distruzione ad Amatrice. Paura in piena notte Un'altro colpo: cosa rischiano le vittime



"La polizia di Stato è impegnata su più fronti all’interno del cratere sismico: oltre al supporto fornito alla macchina dei soccorsi, coordinata dalla Protezione Civile, i poliziotti sono in prima linea, assieme alle altre forze di polizia, per prevenire i cosiddetti fenomeni di 'sciacallaggio' che, purtroppo, potrebbero verificarsi in queste occasioni". Lo scrive la polizia in una nota.

Capita spesso, purtroppo, che le case abbandonate dopo una sciagura come quella che ha colpito la zona di Rieti, vengano saccheggiate dai ladri che approfittano dell'assenza dei cittadini sfollati. Numerosi i rinforzi inviati alle Questure delle province. Oltre ai poliziotti dei reparti mobili di Roma e Senigallia, sono diciassette gli equipaggi dei reparti Prevenzione crimine che hanno raggiunto i comuni colpiti dal sisma: sette provenienti dal reparto Umbria-Marche di Perugia e 10 da quello Abruzzo di Pescara.

mercoledì 24 agosto 2016

L'ACCUSA DEVASTANTE Tozzi, il geologo star tv: "È tutta colpa vostra"

Il geologo: "Italia come il Medio Oriente. In un Paese avanzato non sarebbe crollato nulla"



Certo, forse per le polemiche è presto. Queste sono ore di soccorsi e di dolore. Ma il geologo Mario Tozzi, noto divulgatore scientifico in tv, fa notare come a ogni terremoto si assista a copioni che si ripetono. Di più: "Certe zone dell'Italia - attacca - sono come il Medio Oriente. In un Paese avanzato una scossa di magnitudo 6 non provoca tanti crolli e tante vittime".

Il punto, prosegue in una intervista all'huffingtonpost.it, è che nonostante negli ultimi tempi gravi terremoti abbiano colpito la zona appenninica con una frequenza di una volta ogni 4-5 anni, gli amministratori non fanno alcuna prevenzione. Stupisce che in una zona sismica non si faccia quasi nulla per impedire che una scossa di magnitudo 6 possa addirittura far crollare un ospedale come è accaduto ad Amatrice".

"Siccome ormai è chiaro che dobbiamo avere a che fare con i terremoti dovremmo costruire e fare una manutenzione antisismica di tutti gli edifici pubblici e privati, i soldi devono essere impiegati in questo modo: è la priorità", sottolinea ancora Tozzi, ricordando che "in Giappone e in California con una scossa simile a quella di Amatrice c'è soltanto un po' di spavento ma non crolla nulla".

Marcianise (Ce): Di Fuccia semifinalista nazionale di Miss Italia

Marcianise (Ce):  Dopo Miss Mondo Di Fuccia semifinalista nazionale di Miss Italia 




MARCIANISE - Dopo Elena Glorioso di Capodrise, un’altra ragazza casertana spicca il volo a Miss Italia. E’ di Marcianise, infatti, l’ultima delle bellezze di Terra di Lavoro, che ha conquistato l’accesso alle prefinali nazionali di Jesolo del noto concorso Miss Italia. Si tratta di una modella che ha già fatto parlare di sé in quanto qualche mese fa si qualificò anche alla finalissima di Miss Mondo Italia a Gallipoli. 

Si tratta di Caterina Di Fuccia, capelli neri e ricci, occhi azzurri, alta 174 centimetri, appena 18 anni, liceale, che ha conquistato la fascia di Miss Rocchetta Bellezza Campania nella finale regionale di Miss Italia che si è tenuta a San Giorgio del Sannio, nel Beneventano, dove la bella casertana ha superato la concorrenza di circa trenta ragazze e non ha nascosto ai nostri taccuini la gioia per questo traguardo. Anche Caterina, come Elena, curiosamente è stata allieva della New Talent Artist di Cinzia Imparato ed Ettore Dimitroff.

“E’ stata un’esperienza unica per me - ha detto Caterina Di Fuccia ventiquattrore ore dopo il successo - perché sin da piccola sognavo di sfilare in passerella a Miss Italia. Intanto, dico a tutte di non perdere mai la speranza, perché anche io ho dovuto soffrire prima di ricevere l’agognata fascia di prefinalista nazionale”.

La soddisfazione di Caterina è anche quella di tutta la sua famiglia; la giovane miss ha voluto infatti ringraziare la mamma e il fidanzato soprattutto, i quali l’hanno appoggiata pienamente in questa nuova avventura, così come per la partecipazione a Miss Mondo.

Prima di approdare alla semifinale di Jesolo, che inizierà il 1° settembre, l’aspirante reginetta di bellezza dovrà partecipare il 27 agosto alla finalissima regionale di Torre Annunziata dove si eleggerà la Miss Campania; ovviamente lei, essendo una delle poche fasciate, è naturalmente una delle favorite per l’incoronazione di ragazza più bella della nostra regione.

Terremoto tra Lazio e Marche Ecco come sostenere la popolazione colpita

Terremoto tra Lazio e Marche Ecco come aiutare la popolazione colpita dalla tragedia



- Per donare sangue recarsi all'ospedale De Lellis di Rieti fino alle 11.00 (portando documento di identità e codice fiscale).

- NUMERI UTILI: 

Protezione civile 800 840 840; Sala operativa Protezione civile Lazio 803 555

Montezemolo è vicino ai 70 e fa testamento: quanto lascia ai cinque figli (sono milioni)

Montezemolo trasferisce ai 5 figli beni per tre milioni di euro



Nel 2013 Luca Cordero di Montezemolo costituì il trust "Famiglia Montezemolo". Nei giorni scorsi, riporta il quotidiano "Italia Oggi", il presidente di Alitalia e vicepresidente di Unicredit ha sistemato alcuni tasselli della sua successione conferendo al trust, del quale sono beneficiari i suoi 5 figli Matteo, Clementina, Guia, Maria e Lupo, alcuni beni immobiliari. Al quale papà Luca ha deciso di trasferire il 4% detenuto in proprietà e il 96% in nuda proprietà dell'azienda agricola bolognese "Fungarino", l'80% della holding Mcg e un vasto immobile su più piani a Cortina D'Ampezzo. L'atto, redatto alla presenza del notaio Carlo Marchetti a Milano, riporta che le quote trasferite della "Fungarino" valgono oltre un milione di euro, un milione e mezzo quelle della Mcg e 658mila euro l'immobile ampezzano.