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sabato 25 giugno 2016

Anomalie nella dichiarazione dei redditi La lettera del Fisco vi rovinerà l'estate

"Anomalie nella dichiarazione dei redditi": la lettera dell'Agenzia delle Entrate che vi rovinerà l'estate



ono 100mila le comunicazioni in arrivo nei prossimi giorni per informare i cittadini su possibili errori o dimenticanze nei redditi dichiarati per il 2012 e consentire loro di "correggere il tiro" dialogando con le Entrate. Lo annuncia una nota. Nelle lettere, che arriveranno via pec o via posta ordinaria, l'Agenzia delle Entrate spiega ai contribuenti che, dall'incrocio con i dati in Anagrafe tributaria, risultano delle somme non correttamente indicate nella dichiarazione relativa ai redditi dell'anno 2012. 

Chi troverà la comunicazione ha due strade: se ritiene di avere le carte in regola potrà mettersi in contatto con l'Agenzia ed evitare che l'anomalia si traduca in futuro in un avviso di accertamento vero e proprio. Se invece ha ragione il Fisco, il contribuente potrà regolarizzare in maniera agevolata la propria posizione con le sanzioni ridotte previste dal nuovo ravvedimento operoso. Nel segno della nuova stagione, improntata a dialogo e trasparenza, il Fisco punta così a intensificare la collaborazione con il cittadino, mettendo a sua disposizione i dati che lo riguardano e condividendo con lui eventuali anomalie che emergono dall'incrocio delle informazioni a sistema. Questa nuova tornata di invii, che si fermerà per la pausa estiva per poi riprendere a settembre, riguarda i contribuenti persone fisiche, tra cui i titolari di partita Iva.

A rientrare in questa tornata di comunicazioni sono anomalie relative ad alcuni redditi, che, dai dati in possesso dell'Agenzia, risulterebbero non dichiarati, in tutto o in parte, nella dichiarazione modello Unico o 730 presentata nel 2013 e non avrebbero quindi concorso alla formazione dell'imponibile. Errori o dimenticanze che, in passato, avrebbero subito fatto partire l'avviso di accertamento e che invece, con la nuova impostazione impressa ai controlli, vengono preventivamente sottoposti all'attenzione del contribuente. 

Le lettere saranno recapitate tramite posta ordinaria o, per i titolari di partita Iva, agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) registrati nell'Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (Ini-Pec), istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Il dettaglio di tutti gli elementi di anomalia riscontrati sarà invece disponibile all'interno del cassetto fiscale, nella nuova sezione L'Agenzia scrive, dedicata alle comunicazioni pro-compliance. Se il contribuente riconosce i rilievi evidenziati dall'Agenzia, può correggerli tramite il ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa e versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni correlate alla infedele dichiarazione in misura ridotta. Per effettuare il pagamento, occorre indicare nel modello F24 il codice atto riportato in alto a sinistra sulla comunicazione.

venerdì 24 giugno 2016

BREXIT? ABBIAMO SCHERZATO "Clamoroso, referendum cancellato": verso il golpe dell'euro-vergogna

"Clamoroso, referendum cancellato": Brexit, verso il golpe dell'euro-vergogna



Il referendum sulla Brexit? Abbiamo scherzato. Già, perché il voto del Regno Unito che ha sancito l'uscita dall'Unione Europea potrebbe essere disatteso. A fare il punto della situazione è Simon Tilford, vicedirettore del think-tank Centro per le riforme europee, il quale premette che ciò che è successo configura "una situazione disastrosa". Secondo Tilford, la recessione che interesserà la Gran Bretagna durerà anni, anche se "nessuno però può ancora valutarne la portata, ma comunque lascerà il Paese permanentemente più povero". Poi, un po' sornione, aggiunge: "Cosa succederà al Paese dipenderà dalla tipologia di accordo che la Gran Bretagna riuscirà a fare con l'Unione europea, sempre che uscirà davvero".

Ed eccoci, dunque, all'"abbiamo scherzato". Già, esiste ancora un cavillo per annullare tutto. Il voto sulla Brexit è soltanto consultivo: perché diventi efficace occorre infatti che il governo britannico chieda ufficialmente di uscire e che faccia scattare l'articolo del Trattato di Libsona. "Ma non è ancora detto che succeda - spiega Tilford -. Oltre il 70% del parlamento britannico è contrario ad un'uscita dall'Unione europea ed è proprio il parlamento che deve ratificare l'uscita. Esiste la concreta possibilità che non voti a favore dell'uscita e che possa essere convocato un referendum". L'esperto, insomma, parla di "concreta possibilità" di cancellare la consultazione democratica con un tratto di penna.

Cosa prevedono i trattati

Ma cosa prevedono, i trattati, in casi specifici come questo? Tutti gli Stati membri dell’Unione Europea hanno il diritto di abbandonarla, come ha deciso di fare la Gran Bretagna. Finora non era mai successo, anche se la Groenlandia, membro autonomo del Regno di Danimarca, ha lasciato la Comunità Economica Europea, il predecessore dell’Ue, nel 1985, dopo aver ottenuto l’autogoverno, in disaccordo con la regolamentazione Ue in materia di pesca e con il bando dei prodotti in pelle di foca. Anche l’Algeria è uscita nel 1962, dopo essersi liberata dal dominio coloniale francese. Nel 1975 il Regno Unito tenne un altro referendum per decidere se ritirarsi dalla Cee, in cui era entrata due anni prima sotto il governo Tory guidato da Edward Heath: allora vinse il fronte del ’Remain’.

A regolare la materia è l’articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea, una delle due parti del Trattato di Lisbona del 2007, quello che ha creato l’Ue, sostituendo il trattato costituzionale bocciato dagli elettori francesi e olandesi nel 2005. "Qualsiasi Stato membro può decidere, conformemente alle proprie norme costituzionali, di recedere dall’Unione", recita il primo comma. "Lo Stato membro che decide di recedere notifica tale intenzione al Consiglio Europeo (la cui riunione è prevista il 28 e 29 giugno a Bruxelles, appositamente rinviata per fare in modo di tenerlo dopo il referendum britannico, ndr). Alla luce degli orientamenti formulati dal Consiglio Europeo, l’Unione negozia e conclude con tale Stato un accordo volto a definire le modalità del recesso, tenendo conto del quadro delle future relazioni con l’Ue".

"L’accordo - prevede ancora il trattato - è concluso a nome dell’Unione dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata, previa approvazione al Parlamento Europeo. I trattati cessano di essere applicabili allo Stato interessato a decorrere dalla data di entrata in vigore dell’accordo di recesso o, in mancanza di tale accordo, due anni dopo la notifica, salvo che il Consiglio Europeo, d’intesa con lo Stato membro interessato, decida all’unanimità di prorogare tale termine".

I due anni valgono come limite per stabilire le modalità di recesso dall’Ue, e non per rinegoziare i rapporti con l’Unione, cosa questa che potrebbe richiedere anni (le stime variano da cinque fino a nove-dieci). Naturalmente, lo Stato che recede "non partecipa né alle deliberazioni né alle decisioni del Consiglio Europeo e del Consiglio che lo riguardano".

La secessione dall’Ue è definitiva, tanto che, se lo Stato ex Ue dovesse decidere di aderire di nuovo, dovrebbe ripercorrere tutta la procedura prevista dall’articolo 49: il Paese fa domanda, il Parlamento Europeo e i Parlamenti nazionali dell’Ue ne vengono informati; lo Stato trasmette domanda al Consiglio, "che si pronuncia all’unanimità, previa consultazione della Commissione e previa approvazione del Parlamento Europeo, che si pronuncia a maggioranza dei membri che lo compongono". L’accordo di adesione deve poi essere ratificato da tutti gli Stati membri, secondo le rispettive norme costituzionali.

Marcianise (Ce): Antonio Golino: Avviata la "rivoluzione dolce per il cambiamento"

Marcianise (Ce): Antonio Golino: Avviata la "rivoluzione dolce per il cambiamento"


di Gaetano Daniele



Antonio Golino
Consigliere comunale 

Dopo una campagna elettorale lunga ed impegnativa la squadra capitanata da Antonello Velardi ha ottenuto il più ampio consenso da parte dell'elettorato Marcianisano, che in tal modo ha ampiamente confermato e rafforzato al Ballottaggio del 19 Giugno scorso la volontà di cambiamento già espressa al primo turno (5 Giugno) arrivando ad esprimere con ben 12.007 preferenze (61,6%).

Ora abbiamo il tempo di cambiare le cose e le cose cambieranno. E' per me un onore poter servire insieme alla nuova compagine istituzionale, la mia Città, Marcianise, ed i miei concittadini, e riuscire così a realizzare, passo dopo passo, l'ambizioso programma politico del Sindaco Antonello Velardi. Soffermandomi in particolar modo sulla rivoluzione delle problematiche che da anni, purtroppo, attanagliano il commercio Marcianisano e tutte le attività che ruotano attorno ad esso. Così Antonio Golino della Lista Civica Orgoglio Marcianise ai nostri microfoni. E nota: bisogna ripartire dalla riorganizzazione dei servizi al cittadino forniti dall'Ente Comune attraverso un'opera di semplificazione e, soprattutto, di trasparenza dell'agire della Pubblica Amministrazione attraverso l'istituzione di uno sportello unico integrato in grado di raccogliere le legittime istanze delle piccole e medie imprese, e di fornire loro risposte esaurienti ed in tempi brevi a seguito di un'istruttoria completa di ciascuna singola pratica. Bisogna che l'amministrazione - aggiunge Golino - si interfacci col mondo economico Marcianisano nell'ottica di "camminare insieme" verso la realizzazione del bene comune; dello sviluppo della città, promuovendo in tal modo il circolo virtuoso tra legalità e benessere. 

Ritengo altresì - conclude Antonio Golino - che un'importante componente di tale benessere sia rappresentata dal mondo dell'associazionismo che, seppur presente in modo capillare sul nostro territorio come espressione della voglia di fare e dell'impegno di tanti concittadini, non ha sin'ora mai beneficiato di una vera e propria forma di coordinamento con l'amministrazione comunale, a volte abbandonato a se stesso, e non riuscendo pertanto ad esprimere appieno tutto il proprio potenziale. Le Associazione di Marcianise invece, meritano di essere ascoltate ed incentivate attraverso il patrocinio del Comune all'interno di un programma politico di rilancio della cultura Marcianisana, inteso come rilancio dei beni culturali, dell'arte in tutte le sue forme, della enogastronomia tipica, allo Sport locale. Questo e molto altro ancora c'è da fare per la nostra Città e ciò presuppone l'impegno e lo sforzo congiunto di tutti noi, insieme al Sindaco Velardi, perchè Marcianise è una Città che merita di essere amata e noi amiamo Marcianise!

VECCHIO CONTINENTE ADDIO Effetto-domino, l'Europa è spacciata? Le 32 bombe che la cancelleranno

Effetto-domino, l'Europa è spacciata? 



Uscita la Gran Bretagna, ora l'Ue teme l'effetto domino. L'European Council on Foreign Relations, riporta Repubblica, conta fino a 32 possibili referendum che potrebbero essere richiesti o convocati da non meno di 45 partiti o movimenti sparsi in tutta Europa. 

Mentre Marine Le Pen annuncia di voler fare lo stesso referendum in Francia, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ancor prima di conoscere il risultato di Brexit minaccia di indire un referendum in Turchia per chiedere al popolo se bisogna continuare o meno i negoziati di adesione alla Ue. In altri Paesi, dall'Olanda alla Svezia alla Danimarca, i movimenti populisti hanno già cominciato ad agitarsi per chiedere consultazioni popolari. In Grecia e in Portogallo c'è chi vorrebbe un referendum contro l'austerity di bilancio.

Ma non solo. C'è pure il pericolo che Polonia e Ungheria che hanno aperto con Bruxelles contenziosi di principio sulla legittimità democratica delle riforme che vogliono imporre nei rispettivi Paesi, comincino a ricattare l'Europa - come ha fatto Cameron - chiedendo di non essere vincolati a questo o quel principio della Carta europea dei valori. 

Porta a Porta Brexit Video / Lite furibonda Vespa Brunetta, il conduttore perde le staffe!

Porta a Porta Brexit Video / Lite furibonda Vespa Brunetta, il conduttore perde le staffe!


di Gaetano Daniele



Brunetta da del sottomesso politico a Bruno Vespa. Lite furibonda Vespa-Brunetta, il conduttore perde le staffe "Cosa succede se la bandiera del Regno Unito prevale sulla bandiera europea?". Così Bruno Vespa all'ospite in collegamento da Londra, il finanziere Davide Serra (amico del Premier Matteo Renzi, viene invitato in studio da Bruno Vespa). Tanto basta per far andare su tutte le furie l'esponente di spicco di Forza Italia, Renato Brunetta che interrompe l'intervista chiedendosi ad alta voce, in modo che tutti possano sentire: "È un finanziere qualsiasi questo?". "Stia al suo posto", replica il conduttore. "È il finanziere amico di Renzi" risponde a sua volta Brunetta. I due si affrontano e urlano in studio raggiungendo toni che raramente si erano visti a Porta a Porta. Ma la frase che ha colpito di più è proprio quando l'esponente azzurro rinfaccia a Bruno Vespa di essere un sottomesso politico. 


Italia-Spagna, sono scintille tra Rossi, Marquez e Lorenzo: occhio alle loro frasi

Italia-Spagna, sono scintille tra Rossi, Marquez e Lorenzo: occhio alle loro frasi



Anche ad Assen, sede del prossimo Gran Premio della MotoGP si parla di calcio e, soprattutto della sfida agli ottavi di finale di lunedì prossimo tra i campioni in carica della Spagna e l’Italia, sconfitta in finale nel 2012 proprio dalle "furie rosse". "Ho seguito le partite della Nazionale di calcio come il 95% degli italiani. Credo siamo stati molto sfortunati a trovare la Spagna così presto, credo che possa essere fifty-fifty, ma se giochiamo bene possiamo vincere", dice Valentino Rossi. Del tutto diverso, ovviamente, il pronostico dei suoi principali avversari nella corsa al titolo della classe regina, Marc Marquez e Jorge Lorenzo. "Per me è chiaro che vincerà la Spagna" dice il pilota della Honda Hrc, "ma non si sa mai. Anche dell’ultima partita dicevo vinceremo e passeremo per primi ed invece abbiamo perso", ammette Marquez. "Spero che la Spagna vincerà anche se sono rimasto sorpreso che abbia perso la partita contro la Croazia", afferma Lorenzo. "Ora devono superare questo momento di delusione. Ma se gioca bene potrà vincere la partita con l’Italia" conclude Movistar Yamaha.

Vaccini sotto la soglia minima “La salute pubblica è a rischio”

Vaccini sotto la soglia minima “La salute pubblica è a rischio”



Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, le coperture vaccinali per malattie come poliomielite, tetano, difterite ed epatite B oggi sono al di sotto del 95% (la soglia di sicurezza) e la copertura scende sotto la soglia dell’86% per morbillo, parotite e rosolia, patologie per cui, secondo i dati diffusi dalla Società Italiana di Pediatria, oltre 358.000 bambini non sono stati vaccinati negli ultimi 5 anni. «La vaccinazione rappresenta uno degli interventi di sanità pubblica maggiormente efficaci e sicuri - spiega Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità - attraverso la cosiddetta 'immunità di gregge', anche i non vaccinati beneficiano degli effetti positivi della vaccinazione, sempre che la copertura sia superiore alla soglia del 95%, al di sotto della quale l’agente patogeno continuerebbe a circolare. Il calo delle vaccinazioni costituisce un grave pericolo per la salute di tutti: per fare un esempio, la mancata vaccinazione antinfluenzale di tantissimi anziani dopo un falso allarme sui rischi del vaccino è stata una delle cause del ‘boom’ di mortalità nel 2015». Secondo l'OMS i vaccini sono in grado oggi di salvare 2,5 milioni di vite l’anno nel mondo, eppure il valore della prevenzione vaccinale non è adeguatamente compreso e rischia di essere seriamente in pericolo a causa della disinformazione e di falsi miti che, seppur privi di base scientifica, riescono ad ‘attecchire’ sull'opinione pubblica. L’informazione sui vaccini, il ruolo sociale dei media e la corretta informazione scientifica nell’era digitale sono stati al centro del Corso di Formazione Professionale ‘La corretta informazione a tutela della salute di tutti: il ‘caso’ vaccini, tra falsi miti e pregiudizi’, promosso dal Master ‘La Scienza nella Pratica Giornalistica’ (SGP) della Sapienza Università di Roma con il supporto incondizionato di Sanofi Pasteur MSD. Le vaccinazioni costituiscono un intervento preventivo di fondamentale importanza a tutela della salute per tutte le età della vita. A causa di emotività e vulnerabilità su cui la cattiva informazione riesce a far leva instillando dubbi e sollevando timori, i genitori di bambini in età pediatrica rappresentano i soggetti maggiormente influenzati ed ‘esitanti’.

«Le vaccinazioni in età pediatrica sono indispensabili poiché i vaccini praticati riguardano malattie per le quali le cure disponibili non sono efficaci - ha dichiarato Alberto Villani, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù IRCCS di Roma - un esempio è la meningoencefalite per la quale, nonostante i progressi fatti per ciò che riguarda le terapie intensive, la mortalità è rimasta invariata. Bisogna superare l'ignoranza e la diffidenza e per questo è necessario avvalersi di fonti certificate, identificabili e autorevoli. Quanto ai medici e ai pediatri, la Società Italiana di Pediatria sta facendo tutto il possibile perché la cultura vaccinale sia sentita e diffusa. È fondamentale l'educazione così come l'alleanza tra sanità, stampa e magistratura». Anche in età adolescenziale le vaccinazioni sono fondamentali: il vaccino contro il Papilloma Virus umano (HPV) è in grado di proteggere ragazzi e ragazze da vari tipi di cancro, come il tumore del collo dell'utero, il cancro anale, le lesioni precancerose di cervice, ano, vulva e vagina e i condilomi genitali. «Nel piano vaccinale è prevista la vaccinazione contro HPV per le femmine di 12 anni di età ma alcune Regioni hanno ampliato a più classi d'età (17 e 25 anni) e hanno anche previsto i maschi di 12 anni - ha spiegato Michele Conversano, direttore del Dipartimento Prevenzione di ASL di Taranto - tutto questo è stato facilitato sia dalla riduzione del costo del vaccino contro il Papilloma Virus sia dalla semplificazione della schedula di somministrazione (due dosi invece di tre). Allargando ai maschi questa vaccinazione, oltre a prevenire le malattie da HPV nel maschio stesso, si interviene riducendo il serbatoio infettivo. Adesso attendiamo il nuovo Piano Nazionale Vaccini nel quale la vaccinazione dovrebbe essere offerta a maschi e femmine gratuitamente in tutte le Regioni: le ricadute positive sarebbero molto rilevanti».

La pratica vaccinale in età adulta è legata principalmente ai vaccini antinfluenzali, verso i quali spesso c’è scetticismo, talvolta anche da parte degli operatori sanitari. «La vaccinazione nell’adulto-anziano rimane una strategia sanitaria sottoutilizzata – ha sottolineato Graziano Onder, ricercatore del Dipartimento di Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia dell’Università Cattolica di Roma – anche verso la vaccinazione antinfluenzale, sicura, e fortemente raccomandata, la sensibilità rimane bassa, con una percentuale di vaccinazione ridotta. Anche altre patologie invalidanti e/o in grado di ridurre la qualità di vita in una persona anziana, come herpes zoster e polmonite pneumococcica, sono prevenibili tramite immunizzazione con vaccini testati, validati e sicuri; se l’influenza causa, in Italia, circa 8.000 decessi/anno attribuibili direttamente o indirettamente alla sua infezione, si stima che l’infezione da polmonite pneumococcica, per la quale la vaccinazione è poco diffusa (probabilmente sia per superficialità medica che per scarsa informazione) faccia 1,6 milioni di vittime ogni anno. Decessi evitabili con un semplice vaccino da somministrare dopo i 65 anni». La comunicazione in ambito vaccinale ha sempre rivestito un ruolo cruciale nel processo di accettazione o resistenza verso le pratiche vaccinali, ma negli ultimi anni l’avvento del web ha moltiplicato la velocità e la quantità delle informazioni disponibili, facilitando la pubblicazione di dati spesso errati e privi di base scientifica. «La principale criticità informativa è costituita dai siti contrari alle vaccinazioni, che rappresentano il 35% delle fonti informative sul web quando si utilizzano le parole chiave ‘vaccino/i’ e ‘vaccinazione/i’ - ha spiegato Antonio Ferro, direttore sanitario dell’Azienda ULSS 22 Bussolengo (VR) e responsabile del sito web VaccinarSì - attraverso argomentazioni di carattere pseudo-scientifico o attraverso vere e proprie ‘bufale mediatiche’ questi siti catturano l'attenzione di persone e famiglie non necessariamente contrarie alle vaccinazioni, che cercano risposte in merito alla sicurezza, ai calendari vaccinali e ai nuovi vaccini. Ritengo fondamentale che i mass-media facciano rete con gli operatori sanitari e che si crei una fitta rete di messaggi positivi e significativi sulle vaccinazioni, affinché si riesca ad aiutare il pensiero critico della nostra popolazione».

Il dibattito sulle vaccinazioni è ampliamente presente anche su social network, blog e forum, dove i genitori condividono dubbi, perplessità e diffidenza: in queste ‘piazze virtuali’ spesso le informazioni non sono verificate e viaggiano senza filtri. «La cattiva informazione relativa alla sicurezza e all’efficacia delle vaccinazioni e all’incontrollata diffusione di tesi senza alcuna base reale - ha spiegato Roberto Burioni, ordinario della Facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano - è un chiaro esempio della natura ‘orizzontale’ di Internet, che intrinsecamente pone sullo stesso livello qualunque fonte. L’avversione alle pratiche vaccinali è tanto antica quanto i vaccini, ma le nuove modalità di comunicazione fanno emergere nuove problematiche estremamente complesse riguardo alla libertà di opinione ed alla necessità di garantire un falso pluralismo in presenza di affermazioni riconosciute false in modo unanime dalla comunità scientifica, ma capaci di indurre comportamenti pericolosi per il singolo e per la società». Per il sistema-Italia, non vaccinare contro una malattia prevenibile rappresenta un costo rilevante non solo in termini di salute pubblica, ma anche economici: uno studio (Cicchetti, Mennini et al, 2010) ha evidenziato come il costo complessivo per l’influenza, tra spese del SSN, dell’INPS, delle aziende e delle famiglie (costi diretti ed indiretti), sia pari a circa 2,86 miliardi di euro; vaccinando tutta la popolazione maggiore di 18 anni, i costi complessivi si ridurrebbero a 1,56 miliardi. «L'utilizzo dei vaccini per prevenire malattie in bambini, adulti e anziani si traduce in un numero minore di visite mediche, esami diagnostici, trattamenti, ricoveri ospedalieri e, di conseguenza, in notevoli risparmi sui costi sanitari - ha spiegato Francesco Saverio Mennini, professore di Economia Sanitaria e Direttore del Centre for Economic Evaluation and HTA (EEHTA) del CEIS, Università di Roma Tor Vergata - La vaccinazione svolge un ruolo importante anche nella prevenzione dei tumori, come, per esempio, nel caso dei vaccini contro l’HPV, che a causa delle patologie ad esso correlate costa al SSN italiano 291 milioni di euro all'anno. Non vaccinare contro una malattia prevenibile rappresenta, a fronte di un limitato risparmio legato all’acquisto e alla somministrazione dei vaccini, un costo più rilevante tanto in termini di salute (qualità della vita) quanto in termini economici (costi diretti e indiretti)».