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giovedì 16 giugno 2016

Attentato, deputata in fin di vita Che cosa le ha urlato l'aggressore

Attentato, deputata del partito laburista in fin di vita Che cosa le ha urlato l'aggressore



La deputata del partito laburista inglese, Jo Cox, è stata ferita a coltellate e con colpi d'arma da fuoco vicino Leeds, nel suo colleggio elettorale nel West Yorkshire. Secondo i media locali, la Cox era vicino la biblioteca di Birstall, quando è stata ferita. Le condizioni della 41enne sono gravissime, è stata trasportata in ospedale a Leeds. Stando alle prime informazioni della polizia, l'aggressore sarebbe un uomo e sarebbe stato arrestato. 

La deputata ha lottato con l'aggressore prima di crollare sanguinante per strada fra due automobili parcheggiate. Lo ha raccontato un testimone oculare all'agenzia Pa, dicendo di aver individuato l'aggressore in un uomo con un cappello da baseball che a un certo punto, mentre la deputata cercava di tenerlo fermo, e' riuscito a tirare fuori un'arma da una borsa e a sparare. Nello scontro il testimone, Hithem Ben Abdallah, ha visto coinvolto pure un altro uomo, che forse cercava di bloccare l'assalitore e che risulta pure essere stato ferito. E' stato arrestato un uomo di 52 anni.

Secondo una collega della donna, Mara Eagle, l’assalitore avrebbe gridato "Britain First" prima di attaccare. In Gran Bretagna il 24 giugno è previsto il referendum sulla Brexit. I laburisti sono contrari all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. 

"Lasciami stare sono piccolo". Ma il parroco continuava ad abusare di lui

"Lasciami stare sono piccolo". Ma il parroco abusava di lui



di Giovanni Neve




Bufera nel brindisino. In manette un parroco. La testimonianza choc della vittima: "Io capivo che non era una cosa per bambini"


"Io capivo che non era una cosa per bambini, mi immaginavo che non era una cosa per bambini, gli dicevo sei grande, per favore, lasciami stare, sono un bimbo. Qualche volta piangevo". Un bambino di 10 anni racconta agli inquirenti quello che ha subito da Francesco Caramia, ex parroco arrestato e condotto in carcere questa mattina dai carabinieri. Alcuni stralci delle dichiarazioni sono contenute nell'ordinanza di custodia cautelare richiesta dal pm Milto Stefano De Nozza e disposta dal gip Maurizio Saso.

L'arresto del pedofilo

Caramia, 42enne nato a Mesagne (Brindisi), è stato arrestato e condotto in carcere con l'accusa di atti sessuali continuati e pluriaggravati su un bambino di 10 anni. I fatti risalgono agli anni 2009 e 2010. Il provvedimento restrittivo è stato richiesto dal pm Milto Stefano De Nozza e disposto dal gip Maurizio Saso. Nello scorso dicembre i carabinieri avevano fatto perquisizioni e sequestri nella chiesa in cui prestava la sua opera, la San Giustino de Jacobis del rione Bozzano, notificandogli contestualmente una informazione di garanzia. Una volta appreso di essere indagato, don Caramia si era dimesso dall'incarico. Di recente l'arcivescovo di Brindisi, monsignor Domenico Caliandro, ha nominato un suo sostituto.

Le dichiarazioni della vittima

Secondo quanto raccontato dal bambino, che faceva il chierichetto, le violenze avvenivano al termine degli incontri di catechismo "almeno due volte alla settimana". Il parroco, stando sempre al racconto del ragazzino che all'epoca dei fatti aveva 8 anni, acquisito nella forma dell'incidente probatorio, gli diceva che doveva "stare tranquillo" perché tutto ciò che faceva con lui "era per opera di Dio e che quello era solamente amore che voleva ricevere". Gli accertamenti sono partiti dalla denuncia di un pediatra, formulata nel luglio del 2015: il minorenne aveva raccontato al professionista di aver subito abusi e aveva riferito anche alcuni dettagli.

Regeni, furia della madre contro Renzi Spunta il dossier degli orrori: 266 foto

Regeni, la furia della madre contro l'Egitto. Le foto horror: "L'enciclopedia della tortura"



Sarà impossibile scoprire la verità sull'omicidio di Giulio Regeni se l'azione diplomatica sull'Egitto da parte dell'Italia rimane ferma allo scorso 8 aprile. In quella data l'ambasciatore italiano al Cairo è stato richiamato, dopo "il vuoto" hanno ribadito ancora una volta, con la stessa forza di sempre, i genitori del ricercatore italiano rapito il 25 gennaio e ritrovato morto il 3 febbraio dopo essere stato torturato a morte. Da chi? E perché? Le risposte sembrano ancora lontanissime dall'essere raggiunte, se si ignorano i tentativi imbarazzanti degli egiziani di chiudere il caso con soluzioni di comodo.

Il sospetto che da Roma si cerchi di tutelare i rapporti commerciali con il Cairo è forte: "Non ho capito - ha detto la madre del ricercatore italiano - se l'Italia è ancora amica o no dell'Egitto. Non so se gli amici uccidono il figlio degli amici, anche perché è evidente che era italiano. Probabilmente, visto che parlava l'arabo egiziano, ha capito che cosa stava per succedergli". La richiesta al governo è chiara: "Siano più espliciti, ci facciano capire che cosa fanno. Come tutti, mi chiedono per la strada o al cimitero dove viene moltissima gente e lasciano fiori: mi chiedono cosa fa il governo, cosa fa l'Europa?".

E se di pressione c'è bisogno, i Regeni si dicono pronti a usare i mezzi a disposizione. Come quel dossier sul corpo di Giulio e sull'alta quantità di informazioni che già racconta tragicamente l'autopsia: "Basta commemorazioni - hanno aggiunto ospiti al Parlamento europeo - ora azioni. Abbiamo una documentazione di 266 foto di cosa è successo a Giulio, una vera enciclopedia delle torture in Egitto che non vorremmo mostrare mai, vorrebbe dire che abbiamo toccato il fondo".

FRANCESCA CENSURATA Soffiata-bomba sulla Pascale: il piano di Ghedini sulle foto

La soffiata-bomba sulla Pascale: Ghedini e le foto



La tensione dentro Forza Italia è alle stelle. Appena si sono diffuse le notizie positive sulla salute di Silvio, dopo le quattro ore di interventi e la prima notte vissuta con ansia e anche nell’unità dettata dalla tensione del momento, sono tornate le divisioni. Da una parte c’è la famiglia, Marina Berlusconi in testa, dall’altra il “cerchio magico”. I figli vogliono riprendersi in mano la vita di loro padre. In un retroscena del Corriere della Sera si racconta addirittura che l’avvocato Nicolò Ghedini, con l’appoggio di Fedele Confalonieri, abbia spinto per far chiudere il profilo Instagram della Pascale dal quale erano partiti attacchi a Salvini, alla Calabria, ad Alfano. Al momento non sembra prevista una destituzione della Rossi, che preferisce non commentare la polemica che l'ha coinvolta, e che vuole rispondere solo a Berlusconi.

I figli attorno al letto: Silvio piange La frase straziante e privatissima

I figli attorno al letto: Silvio piange La frase straziante



C'è tutta la normalità di una famiglia stretta intorno al padre costretto a letto nella scena a cui hanno assistito al San Raffaele all'una e mezza del pomeriggio di ieri. Silvio Berlusconi è ormai sveglio dalle sei del mattino, ha smaltito i farmaci che lo hanno fatto riposare nella notte dopo l'intervento di quattro ore a cuore aperto, gli sono stati tolti i tubi che lo hanno aiutato a respirare. L'umore del Cav è stato subito ottimo, il suo medico personale Alberto Zangrillo si è fatto scappare quanto già fosse il "Berlusconi di sempre" dopo appena trenta secondi dal risveglio, quando gli ha fatto i complimenti per l'assistenza ricevuta per opera della bella infermiera Cristina, spagnola di 36 anni, alla quale avrebbe già proposto un'alternativa di lavoro a Telecinco.

La ripresa di Berlusconi è stata migliore delle aspettative, i medici sono soddisfatti, ma restano cauti. Il prof. Ottavio Alfieri che lo ha operato resta cauto, ma sicuro del lavoro fatto: "Il cuore non è compromesso - ha riportato il Corriere della sera - anche perché il malfunzionamento valvolare è stato corretto in tempi brevi: la patologia era sotto controllo e il deterioramento della valvola è stato rapido. In questo modo non ci sono stati danni collaterali".

Il cuore di Berlusconi è forte, ora più in forma di prima, per quanto anche uno come lui avrà bisogno di tempo per tornare a pieno regime. Un primo sussulto però lo ha già superato, proprio a quell'ora, all'una e mezza del pomeriggio, quando intorno al letto della terapia intensiva si sono radunati i cinque figli del Cav. È stato in quel momento che l'ex premier si è sciolto abbandonandosi alla commozione: "Avete visto? - ha detto - il papà ce l'ha fatta". E con le lacrime agli occhi li ha riabbraciati ringraziandoli: "Grazie per essere qui".

A Napoli il congresso interattivo di aritmologia

A Napoli il congresso interattivo di aritmologia



NAPOLI - E' in corso di svolgimento alla Stazione Marittima di Napoli, fino al 18 giugno la seconda edizione di Cardiac Rhythm Management, l'evento internazionale dedicato alla aritmologia che vedrà a confronto i maggiori esperti del settore sul trattamento delle patologie cardiovascolari emergenti del terzo millennio, guidati dai tre dottori partenopei: Stefano Nardi, Luigi Argenziano e Mattia Liccardo. L'organizzazione, interamente made in Naples, ha realizzato un congresso di livello internazionale nel corso del quale si affronterà il problema della gestione e del trattamento dello scompenso cardiaco sia acuto che cronico con una sessione dedicata alla gestione della sincope, affrontando il problema della morte cardiaca improvvisa in ambito sportivo ma anche gli ultimi “High-lights” sulla gestione e sul trattamento della fibrillazione atriale.

Ampio spazio sarà dedicato ai protocolli di idoneità sportiva, si parlerà inoltre di come aumentare l’aderenza alle linee-guida e ampio respiro verrà dato al trattamento della fibrillazione atriale in tutte le sue manifestazioni.

L’invito è stato esteso ai Medici di Medicina Generale (MMG), ai Cardiologi Ambulatoriali, agli specializzandi della SUN e della Federico II di Medicina d’urgenza e Cardiologia, nonché agli Infermieri Professionali.

La particolarità della tre giorni è la interazione totale tra i partecipanti, con votazioni e partecipazione dei professionisti, e il mondo del web

Il sito internet appositamente creato www.crmnapoli.it rappresenta la piattaforma multimediale a supporto dell’evento che sarà trasmesso in “streaming” attraverso la creazione di schermi multipli. La direzione organizzatrice è di Giovanni Copertino, responsabile di Road Media News, società organizzatrice di congressi medici, eventi e produzioni.

La Media partner Road Tv Italia manderà in streaming l’intero evento su www.crmnapoli.it in collaborazione con Time4Stream. Provider dell’evento Menthalia.

Acido in faccia, dramma per Nancy Brilli: corsa in ospedale, rischia la vista

Acido in faccia, dramma per Nancy Brilli: la corsa in ospedale per salvarle l'occhio



Momenti di terrore per Nancy Brilli, che ha rischiato di perdere un occhio. L'attrice si trovava sul set, e nel corso di una pausa, per errore, si è lanciata sull'occhio un po' di detersivo. Nancy spiega in un'intervista a Diva e Donna, che ne pubblica le fotografie: "Mi sono buttata sull'occhio un detersivo un po' acido. Quando sono stanca faccio gesti inconsulti. Ho sentito un bruciore forte e sono corsa in ospedale". Le cure sono arrivate per tempo, e Nancy se l'è cavata con un cerottone. "Ora sto bene, sono stata fortunata: so di aver rischiato di perdere la vista", ha concluso.