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lunedì 18 gennaio 2016

UNA NUOVA BOMBA "Sapete che quella notte..." Knox e Sollecito, altri guai

Una nuova bomba. "Sapete che quella notte...": Knox e Sollecito, altri guai




Dopo che la Cassazione ha messo la parola fine sul delitto di Meredtih Kercher, Rudy Guede, l'unico condannato per l'omicidio, parla e racconta la sua (nuova) verità, che però, salvo ribaltoni pressoché impossibili, non potrà cambiare la situazione giudiziaria (al massimo, almeno è ciò che spera lui, potrebbe modificare l'opinione che molti hanno sul suo conto". Intervistato da Storie Maledette, quando gli chiedono se lui è l'unico colpevole dell'omicidio di Mez, risponde: "Io sono l'unico condannato. E sono certo di quello che dico, al 101 per cento, perché ho avuto modo di conoscere tutte e due le ragazze, ma soprattutto ho conosciuto Amanda Knox". Dito puntato, insomma, contro la Knox e Raffaele Sollecito, assolti in Cassazione.

Per Guede, insomma, i colpevoli sono gli altri: "Non sono stati io - insiste -. Non è stata trovata alcuna traccia di mio dna sul coltello con il quale Meredith è stata uccisa. E anche la simulazione del furto nella casa conferma quello che dico. Sul sasso lanciato per rompere la finestra non ci sono le mie impronte. Come avrei fatto a cancellarle? Sono stato descritto come un ladruncolo, un bugiardo. Me se così fosse avrei avuto altre denunce, qualche condanna. Non sono un santo, ma ho fatto le cose che fanno tutti i ragazzi della mia età. E quando mi sono trovato nella casa del delitto sono fuggito perché ho avuto paura. Nessuno mi avrebbe creduto. Ho pensato: negro trovato, colpevole trovato. Le indagini successive, fatte malissimo, mi hanno dimostrato che avevo ragione". Così Guede, in un colloquio con Franca Leosini, per la trasmissione in onda da givoedì prossimo in prima serata su Rai 3.

Attacco totale alle banche italiane Panico in Borsa: i big che crollano

Attacco totale alle banche italiane. Panico in Borsa: i big che crollano




Giorno dopo giorno, si delinea un 2016 disgraziato, un anno in cui le tensioni economiche che sembravano domate stanno riesplodendo con veemenza impressionante. Dopo il venerdì nero, un'altra apertura drammatica a Piazza Affari, in calo di oltre 2 punti percentuali. La Borsa italiana è di gran lunga il peggiore dei listini europei: Londra cede lo 0,18%, Francoforte lo 0,30% e Parigi lo 0,43 per cento. A pesare, in particolare, il tracollo dei titoli bancari, guidati da Mps, il cui titolo è stato riammesso dopo una sospensione al ribasso: attualmente perde circa l'8 per cento. Dall'inizio dell'anno il titolo della banca senese è in picchiata, e ha già ceduto quasi un terzo del proprio valore.

Il crollo di Mps incide sulle quotazioni di tutto il settore: le sospensioni, infatti, riguardano anche gli altri istituti di credito italiani, a cominciare dalle Popolari per proseguire con Unicredit e Intesa Sanpaolo, le maggiori banche del listino. Di seguito, in ordine sparso, il calo delle cedole che sono state congelate per eccesso di ribasso: Banco Popolare (teorico -3,94% a 10,71 euro), Mps (-8,57% a 0,821 euro), Popolare dell’Emilia Romagna (-5,09% a 5,87 euro), Popolare di Milano (-4,97% a 0,821 euro) e Ubi Banca (-4,82% a 5,045 euro). Congelato anche il titolo Mediaset.

Caivano (Na): Il Castello Medioevale abbandonato a se stesso

Caivano (Na): Il Castello Medioevale abbandonato a se stesso 



di Gaetano Daniele





Ci sono alcuni edifici il cui valore simbolico va ben oltre quello economico. Sono i monumenti. Edifici capaci per il loro valore storico di rappresentare l’anima di una intera comunità. 

A Caivano il monumento storico simbolico per antonomasia è il Castello medioevale. La sua effige è rappresentata sul Gonfalone del Comune e ciascun caivanese, anche quando è lontano, pensa al Castello come alla sintesi della propria appartenenza alla storia  alla tradizione e alla propria città.

Per questo è ancora più penoso, se possibile, constatare lo stato di abbandono e degrado nel quale versa il monumento, ufficialmente in fase di restauro. Come succede spesso in Italia la insipienza, l’approssimazione e una colpevole indifferenza hanno fatto più danni di guerre,  assedi e secoli di vita, di cui il Castello è stato testimone.

Ma veniamo alle note dolenti. I lavori di restauro iniziati alla fine del 2008, vengono ufficialmente sospesi all’inizio del 2014 e ad oggi dopo due anni, il Castello è tristemente abbandonato al suo destino, circondato da impalcature, ormai arrugginite. 

Quali siano le cause di tale situazione non è facile dirlo: non è agevole districarsi  tra ingorghi burocratici e la solita montagna di determine, delibere e note tecniche. Ma, come risulta tra l’altro dal dibattito che si è svolto qualche mese fa in consiglio comunale, su richiesta dell’opposizione, una cosa sembra invece certa: la discordanze tra quanto contabilizzato e quanto realizzato e tra le lavorazioni realizzate e quelle autorizzate. Che fuori dal linguaggio tecnico significa che probabilmente, da verifiche ancora da accertare, sono stati pagati lavori mai realizzati, per un importo che dovrebbe variare dai 200.000 ai  400.000 euro. I conti non tornano e tra le dimissioni del direttore dei lavori e il contenzioso con l’impresa appaltatrice, nel frattempo il Castello langue e deperisce, con il pericolo che vadano in rovina anche i lavori di restauro già eseguiti, per non parlare dell'amianto che esce dalle mura che fiancheggia Viale Dante. La speranza che questa volta, questo ennesimo schiaffo alla collettività caivanese e alla buona amministrazione non resti impunito. E intanto i cittadini attendono che venga loro restituito il simbolo della propria città.

L'imperdonabile affronto a Gigi D'Alessio Indignato, il suo nome è stato cancellato

L'imperdonabile affronto a Gigi D'Alessio Il suo nome è stato cancellato




Un vero e proprio affronto per Gigi D'Alessio. Il cantautore aveva donato un'ambulanza ma hanno cancellato il suo nome. A riportare la notizia il sito Casertace.net e lo stesso cantautore, che si è detto "indignato" sul suo profilo Facebook. Solo venerdì scorso D'Alessio aveva esultato perché il mezzo da lui donato aveva salvato la vita a un neonato in coma diabetico.  Ma poi, l'affronto: il suo nome è stato cancellato dall'ambulanza e sono rimasti solo i nomi delle acque minerali sponsor. Lo "sgarbo" sarebbe stato "imposto", secondo Casertace.net, dai "tre commissari straordinari inviati dal Governo a presidio dell'ospedale civile di Caserta". Gigi ci è rimasto davvero malissimo. 

Bacca e Boateng atterranno i viola Miha vede l'Europa e salda la panchina

Il Milan atterra i viola con Bacca e Boateng




Un lampo di Bacca e il guizzo finale di Boateng regalano al Milan la vittoria per 2-0 sulla Fiorentina, al secondo stop consecutivo dopo quello con la Lazio e ora a -2 dal terzo posto occupato dall'Inter. Tre punti pesantissimi nel posticipo per Mihajlovic, che torna a vedere l'Europa e rinsalda una panchina fin qui traballante. La magia di Bacca illumina San Siro dopo soli 4'. Bonaventura lancia il colombiano, che entra in area, aggira Tomovic e con un destro a giro potente e preciso non lascia scampo a Tatarusanu. Il Milan accelera, la Fiorentina sembra rimasta negli spogliatoi, tanto che Romagnoli va vicino al bis, eppure Bernardeschi l'occasione per l'1-1 l'avrebbe, ma perde troppo tempo sul passaggio di Ilicic e Antonelli lo rimonta. Le assenze di Rodriguez e Badelj si fanno sentire, perché Tomovic e Suarez hanno minore intensità e senso della posizione: quando però trova sbocco sulle fasce (38', Alonso) la Viola mette in difficoltà la difesa rossonera. Donnarumma, però, chiude i primi 45' senza dover compiere interventi significativi.

Ripresa viola - Più aggressiva la Fiorentina all'uscita dagli spogliatoi, il Milan fatica ad alzarsi e rischia prima su Tomovic, quindi su Astori, dopo uscita un po' così di Donnarumma. In contropiede Kalinic, su giocata monstre di Ilicic, spreca malamente, il croato poi di testa anticipa Romagnoli ma non inquadra il bersaglio. Grande occasione per il Milan al 60': Antonelli col destro a tu  per tu con Tatarusanu sbaglia il tiro. Sousa lancia Rossi per Suarez e nel finale Babacar per Ilicic, ma Donnarumma non corre rischi e la Fiorentina - che si fa infilzare in contropiede da Boateng, - si allontana dalla vetta mentre il Milan - che ha rivisto in campo l'acclamatissimo Balotelli a pochi minuti dalla fine - torna a respirare aria d'alta classifica.

Sorpresa di Allegri: profezia clamorosa "Lo scudetto? Vi dico chi lo vincerà...."

Il pronostico a sorpresa di Allegri: "Chi vincerà lo scudetto"




"Mancano 18 partite, bisogna fare molte  altre vittorie per arrivare alla quota scudetto. Il Napoli sta facendo un cammino straordinario, in questo momento è la favorita ma le prime cinque in classifica hanno tutte la possibilità di vincere".  Massimiliano Allegri insiste e, anche dopo la decima vittoria di fila della sua Juventus, indica nel Napoli la squadra favorita per lo scudetto. I bianconeri oggi hanno travolto l’Udinese e ora sono secondi in classifica a -2 dagli azzurri.

 Il mea culpa - "Nella prima parte di stagione sono mancate tante cose, per prima cosa i risultati, ma quando si cambia tanto ci vuole del tempo - dice  Allegri ai microfoni di Premium Sport -. Ora stiamo facendo delle buone cose ma non abbiamo ancora fatto niente. Dobbiamo lavorare sul piano fisico per mantenere una buona condizione. Poi dobbiamo migliorare sulla lettura della partita, lo stiamo facendo ma abbiamo ancora molti margini di miglioramento. Dobbiamo migliorare anche sul piano difensivo, nelle ultime due partite avevamo preso due gol a Carpi e uno a Genova. Oggi non l’abbiamo preso e in Italia alla fine vince sempre chi ha la miglior difesa"

In aereo con coltello e spray, terrore in uno scalo italiano

In aereo con coltello e spray, terrore in uno scalo italiano


di Franco Bechis



L'episodio è avvenuto il 21 dicembre scorso, all'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Un libero professionista di Modena, Pier Paolo Martini, si è imbarcato sul volo Emirates delle 14,30 con destinazione Dubai. È salito a bordo con uno zaino, che era il suo bagaglio a mano, ha ottenuto il posto 32 D, ed è regolarmente sbarcato a Dubai poco dopo la mezzanotte ora locale.

Non era quella la sua destinazione, perché dopo il transfer con biglietto già fatto in Italia, il volo sarebbe proseguito alle 2 e 30 del mattino per Chennai, la ex Madras, oggi capoluogo dell'omonimo distretto nel Tamil Nadu indiano.

COME L'11 SETTEMBRE 

Nel trasferimento le autorità aeroportuali locali anche per voli in semplice transfer per ragioni di sicurezza fanno compiere un nuovo passaggio presso i metal detector. Quando tocca a Martini, il suo bagaglio a mano fa fare un salto agli addetti alla sicurezza. Dentro c' è un coltello da cucina dalla lama tagliente (circa 12 centimetri di lunghezza), e anche uno spray al peperoncino di quelli che classicamente si utilizzano per autodifesa. Possibile che entrambe servissero ad uso personale, come subito sostenuto dal Martini davanti alle autorità di polizia degli Emirati Arabi Uniti. Ma vietati, vietatissimi a bordo.

La tragedia dell' 11 settembre 2001 era stata causata da armi anche meno offensive di quelle, e molti dirottamenti sono avvenuti con forbicine, lamette da barba, o piccoli punteruoli.

Quando poi le autorità locali hanno ricostruito il viaggio di quel coltello e dello spray al peperoncino, hanno sgranato gli occhi: erano entrambi passati ai controlli di sicurezza dell' aeroporto di Bologna. E hanno subito avvisato, protestando, il governo italiano, perché in tempi così davvero non ci si può distrarre sulla sicurezza. Sull' episodio è stato mantenuto il massimo riserbo.

Il ministero dell' Interno italiano però non ha potuto fare finta di nulla e il 13 gennaio scorso il direttore centrale del dipartimento della pubblica sicurezza - direzione centrale immigrazione e polizia di frontiera, ha scritto agli uffici di polizia dell' aeroporto di Bologna rimarcando la gravità di quanto accaduto. Oggetto: «Rinvenimento all' Aeroporto di Dubai (Eau) di un coltello e di uno spray per difesa personale all' interno del bagaglio a mano del passeggero Martini Pier Paolo, proveniente dall' aeroporto di Bologna con volo EK094 del 21 dicembre 2015».

Nella lettera si informava la polizia di frontiera italiana che «la General civil avation Authority degli Emirati Arabi Uniti ha segnalato che il 21 dicembre 2015 durante i controlli di sicurezza presso lo scalo aereo di Dubai un passeggero di nazionalità italiana, in arrivo dall' aeroporto di Bologna, è stato trovato in possesso di un coltello e di uno spray per difesa personale rinvenuti nel proprio bagaglio a mano. Premesso quanto sopra, si chiede di volere fornire utili elementi informativi dell' accaduto, sensibilizzando, nel contempo, il personale addetto all' attività di supervisione presso le postazioni di controllo a verificare, puntualmente. La qualità dei servizi svolti dalle guardie particolari giurate addette ai controlli di sicurezza che, nella circostanza, non avrebbero rilevato i due oggetti il cui trasporto in cabina è vietato».  

Perfino un piccolo shampoo, vista la gravità di quel che è accaduto. Ancora più seria se si pensa che non è il primo caso del genere capitato all' aeroporto di Bologna, dove non molti mesi prima si era fatto passare un cittadino americano con due pistole identificate, il cui legittimo possesso era assai dubbio, scoprendo dopo che la documentazione di sicurezza fornita non era reale.

DISTRAZIONE FATALE 

Non si sa nemmeno se si sia trattato di sciatteria umana (qualcuno si è distratto dal video mentre passava quel bagaglio a mano), o se di un baco della strumentazione. Per altro quest' ultima a Bologna era stata da poco cambiata e rinnovata, con l' entrata in funzione della «macchina Eds Standard 2 Dual View Smiths Heimann» che secondo una nota interna dei servizi aeroportuali avrebbe avuto «caratteristiche di doppia angolazione delle immagini dei bagagli sospetti e il personale dovrà solo decidere, quando la macchina rileva un bagaglio sospetto se lo stesso è pulito (tasto verde) o sporco (tasto rosso)».