In aereo con coltello e spray, terrore in uno scalo italiano
di Franco Bechis
L'episodio è avvenuto il 21 dicembre scorso, all'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Un libero professionista di Modena, Pier Paolo Martini, si è imbarcato sul volo Emirates delle 14,30 con destinazione Dubai. È salito a bordo con uno zaino, che era il suo bagaglio a mano, ha ottenuto il posto 32 D, ed è regolarmente sbarcato a Dubai poco dopo la mezzanotte ora locale.
Non era quella la sua destinazione, perché dopo il transfer con biglietto già fatto in Italia, il volo sarebbe proseguito alle 2 e 30 del mattino per Chennai, la ex Madras, oggi capoluogo dell'omonimo distretto nel Tamil Nadu indiano.
COME L'11 SETTEMBRE
Nel trasferimento le autorità aeroportuali locali anche per voli in semplice transfer per ragioni di sicurezza fanno compiere un nuovo passaggio presso i metal detector. Quando tocca a Martini, il suo bagaglio a mano fa fare un salto agli addetti alla sicurezza. Dentro c' è un coltello da cucina dalla lama tagliente (circa 12 centimetri di lunghezza), e anche uno spray al peperoncino di quelli che classicamente si utilizzano per autodifesa. Possibile che entrambe servissero ad uso personale, come subito sostenuto dal Martini davanti alle autorità di polizia degli Emirati Arabi Uniti. Ma vietati, vietatissimi a bordo.
La tragedia dell' 11 settembre 2001 era stata causata da armi anche meno offensive di quelle, e molti dirottamenti sono avvenuti con forbicine, lamette da barba, o piccoli punteruoli.
Quando poi le autorità locali hanno ricostruito il viaggio di quel coltello e dello spray al peperoncino, hanno sgranato gli occhi: erano entrambi passati ai controlli di sicurezza dell' aeroporto di Bologna. E hanno subito avvisato, protestando, il governo italiano, perché in tempi così davvero non ci si può distrarre sulla sicurezza. Sull' episodio è stato mantenuto il massimo riserbo.
Il ministero dell' Interno italiano però non ha potuto fare finta di nulla e il 13 gennaio scorso il direttore centrale del dipartimento della pubblica sicurezza - direzione centrale immigrazione e polizia di frontiera, ha scritto agli uffici di polizia dell' aeroporto di Bologna rimarcando la gravità di quanto accaduto. Oggetto: «Rinvenimento all' Aeroporto di Dubai (Eau) di un coltello e di uno spray per difesa personale all' interno del bagaglio a mano del passeggero Martini Pier Paolo, proveniente dall' aeroporto di Bologna con volo EK094 del 21 dicembre 2015».
Nella lettera si informava la polizia di frontiera italiana che «la General civil avation Authority degli Emirati Arabi Uniti ha segnalato che il 21 dicembre 2015 durante i controlli di sicurezza presso lo scalo aereo di Dubai un passeggero di nazionalità italiana, in arrivo dall' aeroporto di Bologna, è stato trovato in possesso di un coltello e di uno spray per difesa personale rinvenuti nel proprio bagaglio a mano. Premesso quanto sopra, si chiede di volere fornire utili elementi informativi dell' accaduto, sensibilizzando, nel contempo, il personale addetto all' attività di supervisione presso le postazioni di controllo a verificare, puntualmente. La qualità dei servizi svolti dalle guardie particolari giurate addette ai controlli di sicurezza che, nella circostanza, non avrebbero rilevato i due oggetti il cui trasporto in cabina è vietato».
Perfino un piccolo shampoo, vista la gravità di quel che è accaduto. Ancora più seria se si pensa che non è il primo caso del genere capitato all' aeroporto di Bologna, dove non molti mesi prima si era fatto passare un cittadino americano con due pistole identificate, il cui legittimo possesso era assai dubbio, scoprendo dopo che la documentazione di sicurezza fornita non era reale.
DISTRAZIONE FATALE
Non si sa nemmeno se si sia trattato di sciatteria umana (qualcuno si è distratto dal video mentre passava quel bagaglio a mano), o se di un baco della strumentazione. Per altro quest' ultima a Bologna era stata da poco cambiata e rinnovata, con l' entrata in funzione della «macchina Eds Standard 2 Dual View Smiths Heimann» che secondo una nota interna dei servizi aeroportuali avrebbe avuto «caratteristiche di doppia angolazione delle immagini dei bagagli sospetti e il personale dovrà solo decidere, quando la macchina rileva un bagaglio sospetto se lo stesso è pulito (tasto verde) o sporco (tasto rosso)».
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