Visualizzazioni totali

mercoledì 13 gennaio 2016

Prima il boato, poi 50 metri di neve Paura nel paradiso alpino dei vip

Enorme valanga investe Cervinia




Momenti di paura ieri a Cervinia. La nota località sciistica valdostana, intorno alle 12.30, è stata investita da una enorme valanga che si è staccata centinaia di metri più a monte, nella zona delle Grandes Murailles. Giunta sul fondo valle, ha provocato un enorme soffio che ha avvolto il piccolo paese valdostano. La consistenza della neve, per fortuna molto farinosa, non ha provocato danni nè feriti o vittime.

Guidare senza patente non è più reato La mossa del governo: cosa cambia

Guidare senza patente non sarà più reato: le nuove sanzioni




Guidare senza patente non sarà più reato. Lo stabilisce lo schema di decreto legislativo trasmesso il 17 novembre scorso alla Camera per l'approvazione parlamentare. Come riferisce Quattroruote.it, la novità riguarda anche le patenti revocate o non rinnovate per mancanza dei requisiti fisici o psichici e rientra nella depenalizzazione dei reati attualmente punibili con la sola pena della multa o dell'ammenda, come previsto dalla legge 67/2014.

La nuova sanzione - Tra questi reati c'è la guida senza patente, prevista dall'articolo 116 del Codice della strada e sanzionata con ammenda da 2.257 a 9.032 euro (con arresto fino a un anno in caso di recidiva nel biennio). Quando entrerà in vigore il decreto legislativo, l'ammenda verrà sostituita da una sanzione amministrativa da 5.000 a 30.000 euro.

martedì 12 gennaio 2016

La Camorra vuole il Pd: l'intercettazione-verità

La Camorra vuole il Pd: l'intercettazione della vergogna




Le carte dell'inchiesta sul comune di Quarto per voto di scambio sta portando ripercussioni politiche non solo nel Movimento Cinquestelle che rischia di implodere per il coinvolgimento di un consigliere comunale accusato di essere stato sostenuto da imprenditori vicini alla Camorra. Ad essere travolto dallo scandalo è anche il Partito democratico, ritenuto come scelta privilegiata dei gruppi di malaffare locali. Lo conferma l'intercettazione tra il figlio di un imprenditore indagato Alfonso Cesarano, Giacomo, con il suo dipendente Biagio. Nelle ultime 150 carte depositate dal pm Henry John Woodcock sull'inchiesta emerge che a lui Cesarano jr dice chiaramente: "Ferro stava con il Pd, però... questo De Robbio noi abbiamo fatto l'accordo con lui, 'e capito? Ci siamo seduti al tavolo, papà, Mario Ferro, De Robbio e hanno parlato, hanno concordato, gli abbiamo detto che gli avremmo dato una mano hai capito?".

Kamikaze tra i turisti, dieci morti Panico a Istanbul, sospetto: "È l'Isis"

Istanbul, forte esplosione in centro: vittime




Una forte esplosione a Istanbul, in una piazza centrale della zona turistica di Sultanahmet, avrebbe provocato diverse vittime, almeno dieci. Testimoni citati dai media locali parlano di una fortissima esplosione e un video della Cnn turca mostra ambulanze e polizia che accorrono sul posto. L'intera zona è stata transennata. Ancora da accertare le cause dell'esplosione. Secondo le prime informazioni si sarebbe trattato di un attacco kamikaze. 

Sarebbero rimasti feriti nell'attentato tre turisti tedeschi e un numero non precisato di norvegesi. Lo ha riferito l'agenzia di stampa turca Dogan, mentre CnnTurk ha fatto sapere che altre persone ferite sono in condizioni critiche e che quindi il numero delle vittime sembra destinato ad aumentare. L'ufficio del governatore ha dato notizia di 10 morti e 15 feriti.  

Secondo fonti della sicurezza turche, è probabile che l'esplosione sia stata causata da un attentatore suicida dello Stato islamico. Lo ha riferito il quotidiano Hurriyet. Il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, ha poi comunicato ufficialmente che l'esplosione è stata causata da un "terrorista suicida di origine siriana".

Sì della Camera alla riforma del Senato: cosa succede ora

Riforme costituzionali, con 367 sì la Camera approva il ddl Boschi




L’Aula di Montecitorio ha approvato il ddl riforme costituzionali con 367 sì, 194 voti contrari e 5 astenuti. Con l’approvazione di oggi del ddl Boschi, senza modifiche al testo rispetto al provvedimento licenziato lo scorso ottobre a Palazzo Madama, le riforme costituzionali si apprestano a compiere l’ultimo passaggio parlamentare. Il ddl, infatti, ha oggi ottenuto la prima delle due votazioni conformi. Ora, il testo del ddl dovrà passare nuovamente al vaglio del Senato per poi tornare alla Camera per la votazione finale.

Delirio a Napoli per la promessa di Maradona: "Cosa faccio se Sarri vince lo scudetto"

Delirio a Napoli per la promessa di Maradona: "Cosa faccio se Sarri vince lo scudetto"




Zitti tutti, parla Diego Armando Maradona. Il Napoli si laurea campione d'inverno, e il Pibe De Oro spiega: "L'avversario da battere per lo scudetto resta la Juve". Dunque, la promessa: "Se vinciamo torno a festeggiare in città". Maradona, dunque, scalda l'ambiente partenopeo, e aggiunge: "Se Napoli è felice, lo sono anche io. Mi fa molto piacere che gli azzurri abbiano raggiunto il primo posto a fine del girone d'andata. Il ritorno di Reina - aggiunge parlando al portale Canchallena - è stato importante, e poi Koulibaly e Albiol stanno facendo un ottimo lavoro. Se il Napoli vince il tricolore - ribadisce - vengo in elicottero in città e festeggio come un tifoso". E pensare, che Maradona, a inizio stagione criticò mister Sarri (con il quale poi si scusò)...

Socci: vi spiego che differenza c'è tra il Dio cattolico e quello di Bergoglio

Socci, vi spiego che differenza c'è tra il Dio cattolico e quello di Bergoglio


di Antonio Socci
@Antoniosocci1



Papa Bergoglio ha sicuramente grande stima e affezione a Gesù Cristo, ma sembra pensare che si possa fare meglio. Gesù ha cercato di convocare gli uomini attorno alla Verità e la Verità divide, smaschera la menzogna, costringe a cambiare, diventa segno di contraddizione e urta il potere che crocifigge la Verità sul Calvario. Invece Bergoglio ha pensato di dare al mondo il prodotto che il mondo chiede, per esempio sul matrimonio e i temi eticamente sensibili. Un cardinale all' uscita dal Conclave disse che «con Bergoglio non cambia il prodotto, ma solo la pubblicità». Ma presto si è dovuto ricredere.

C' è un prodotto diverso e Bergoglio stesso ne è il testimonial. Il suo cristianesimo non ha l' ambizione di convertire (non sia mai). Il papa argentino cerca semplicemente di raccogliere tutti attorno alla sua persona. Anche quelli delle altre religioni, come ha dimostrato nello sconcertante video dell' Epifania. Dove infatti egli afferma che tutti - anche buddisti o islamici - sono già «figli di Dio» senza bisogno del Battesimo, cioè senza bisogno di Gesù Cristo (invece nella dottrina cattolica tutti gli uomini sono creature di Dio chiamate alla salvezza, ma "figli di Dio" si diventa solo attraverso Cristo e il Battesimo).

Una recente copertina di Newsweek si chiedeva: «Is the Pope Catholic?» (Il Papa è cattolico?). Papa Bergoglio ha già risposto che «non esiste un Dio cattolico» (lo ha detto in un' intervista a Scalfari), aggiungendo, nella stessa intervista, che «ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e del Male» e quindi deve seguire «quello che lui pensa sia il Bene». Francesco evita più possibile i temi scomodi che dividono (come l' aborto) e cavalca i temi dell' ovvio dei popoli, come l' ambiente e il riscaldamento globale o la condanna dei politici e della corruzione.

Inoltre annuncia un Dio che perdona tutto e sempre "a prescindere" e "a priori", cosicché tutti si trovano giustificati nel loro modo di vivere senza bisogno di pentimento e di conversione: «Lui ti aspetta, così come tu sei, non come ti dicono "che si deve fare"» (Omelia dell' 8 gennaio).

A proposito di quei pastori della Chiesa che ancora «ti dicono che si deve fare» (cioè che ricordano la necessità del pentimento e la conversione), lui da tre anni provvede a rovesciare ogni giorno critiche su di loro, delegittimandoli agli occhi del mondo.

Così da quando è arrivato in Vaticano papa Bergoglio ha trasformato la Santa Sede: non più la roccia di difesa della fede cattolica (e dei cristiani), ma una macchina di esaltazione e di propaganda del mito planetario Giorgio Mario Bergoglio. In effetti è diventato una star che gareggia in popolarità con Steve Jobs, Shakira e la Ferrari. In Italia è un mito mediatico come Valentino Rossi, Checco Zalone o Belen.

È l' idolo di tutti i mangiapreti e di tutti i media laicisti, figurarsi di quelli clericali che, nei giorni scorsi, sono andati a contare i suoi "seguaci" sui social, non afferrando la differenza fra "followers" di Bergoglio e fedeli di Gesù Cristo. Così in Vaticano sono rimasti molto contrariati, per la pubblicazione, una settimana fa, dei numeri catastrofici i quali provano che, in questi tre anni, i lontani non si sono convertiti e i fedeli cattolici stanno sempre più fuggendo in massa da papa Bergoglio, perché il suo prodotto non corrisponde alla loro fede.

In Vaticano non possono gridare al complotto perché quei dati, ormai da anni, vengono resi noti dagli stessi uffici vaticani, quindi sono incontestabili. Allora, una settimana fa, membri dell' entourage bergogliano si sono precipitatati ad affermare che il crollo è dovuto alla paura del terrorismo dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi.

Argomento risibile. Perché il crollo non riguarda solo dicembre 2015, ma tutto il triennio di Bergoglio. Come ho scritto domenica scorsa, le presenze agli incontri col Papa nel 2015 sono crollate del 45 per cento rispetto al 2014 e sono addirittura dimezzate rispetto al 2013.

Gli ecclesiastici addetti alla propaganda hanno evocato le difficoltà create dai controlli della sicurezza, ma sfortunatamente sono appena usciti i dati sull' afflusso di turisti al Colosseo-Fori imperiali-Palatino e si è scoperto che nel 2015 è stata l' area archeologica più visitata del pianeta dopo la Grande Muraglia Cinese.

C' è stato infatti un record di presenze (+5,7 per cento rispetto al 2014) sebbene quei luoghi di Roma siano anch' essi bersagli del terrorismo e pure lì bisogna superare controlli e metal detector (e pure le proteste sindacali). Allora il partito bergogliano ha fatto sapere che la fede non si conta in numeri. Argomento giusto. Ma non funziona se hai capovolto il messaggio della Chiesa dicendo che così «l' uomo moderno» l' avrebbe finalmente accettato.

Nel 2014 stato c' è perfino il crollo della frequenza alla messa domenicale in Italia (mentre la popolarità mondana di Bergoglio toccava il picco). Così è stato mandato monsignor Fisichella ad almanaccare un po' per far dimenticare i dati catastrofici resi noti dalla Prefettura della Casa pontificia i quali dicevano che a dicembre 2015 si è registrato un crollo del 30 per cento nelle presenze di pellegrini agli incontri pubblici con Bergoglio, rispetto al dicembre 2014, nonostante fosse iniziato il Giubileo. Dunque Fisichella ha annunciato trionfale a "Repubblica" che a un mese dall' inizio dell' Anno Santo è stato registrato circa «un milione di presenze agli eventi giubilari». Il problema però è la fuga massiccia dagli incontri con Bergoglio. Non si può rispondere con i dati sui passaggi dalle Porte Sante, dove Bergoglio non c' è.

Infatti lo stesso Fisichella ha spiegato che la cifra di «un milione» di presenze «oltre agli appuntamenti solenni comprende in realtà anche il flusso dei pellegrini che ogni giorno hanno attraversato le Porte Sante, da San Pietro a Santa Maria Maggiore, da San Paolo fuori le Mura a San Giovanni in Laterano, fino a quella del santuario del Divino Amore aperta dal cardinale Vallini nel giorno dell' Epifania. Ed è per questo che i numeri si differenziano da quelli resi noti dalla Prefettura della casa pontificia». I cui dati si riferivano agli incontri dove era presente papa Bergoglio ed erano confrontati con dati omogenei. Oltretutto l' inizio del Giubileo, l' 8 dicembre 2015, avrebbe dovuto portare un fortissimo aumento di presenze anche agli incontri col papa che ha avuto un calendario fittissimo di 23 appuntamenti nel solo mese di dicembre. Invece è accaduto il contrario: un crollo del 30 per cento rispetto al dicembre 2014. Sono cifre catastrofiche per il partito bergogliano che qualcuno di loro relativizza facendo un confronto con gli anni di Benedetto XVI, ma qui entrano in gioco fattori diversi e occorrerebbe uno studio accurato. Il tema è il pontificato di Bergoglio. I fatti dicono che c' è stato un crollo dei pellegrini presenti agli incontri con lui dal 2013 al 2015. Come si spiega? Perché l' iniziale entusiasmo è poi diventato cocente delusione? Perché Bergoglio crea smarrimento tra i fedeli e non attira i lontani? Oltretutto anche il numero di pellegrini che hanno varcato la Porta Santa dovrebbe essere confrontato con i numeri dell' ultimo Anno Santo, quello del Duemila, ma - chissà perché - Fisichella non lo fa.

Infine Sandro Magister, il decano dei vaticanisti, ieri ha aggiunto un problema: ha pubblicato la testimonianza diretta di un autorevole confessore per capire «il reale "effetto Francesco" sulla vita religiosa con lo sguardo più ravvicinato e diretto del pastore d' anime, del confessore. Il quale scrive d' aver sperimentato durante questo pontificato non solo un ulteriore calo dell' accesso alla confessione sacramentale, ma anche uno scadimento della "qualità" delle confessioni stesse. Uno scadimento a cui non appare estraneo un utilizzo di certi detti di papa Jorge Mario Bergoglio che hanno avuto un enorme successo mediatico». Provocando però effetti disastrosi sulla vita spirituale e sulla Chiesa.