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martedì 5 gennaio 2016

Non stropicciatevi (mai) gli occhi Allarme dell'esperto: cosa rischiate

Non stropicciatevi (mai) gli occhi. L'esperto: ecco cosa rischiate



È inevitabile sfuggire agli effetti degli anni che passano. Eppure esistono alcuni accorgimenti, piccoli cambiamenti alle nostre abitudini, che possono aiutare ed altri che, al contrario, nonostante ciò che si pensa possono rivelarsi anche dannosi. Dunque, qui di seguito, elenchiamo i dodici consigli degli esperti per invecchiare il meno velocemente possibile. Tra queste "dritte", alcune sono più curiose di altre: per esempio ci viene spiegato di non stropicciarsi gli occhi e di non dormire con il volto affondato nel cuscino.

A letto presto - Che il sonno regali bellezza non è una diceria. Infatti "la privazione del sonno provoca le borse sotto gli occhi e le palpebre cadenti, oltre ad un senso di stanchezza diffusa e pallore," spiega il dottor Allen Towfigh, un medico di medicina del sonno e neurologo affiliato con il Weill Cornell Medical Center al Presbyterian Hospital New York. "Questo ci fa apparire meno sani, e, quindi, meno attraenti per gli altri".

Il rancore - Non saper mettere una pietra sopra a un dolore o a un rancore è un danno per la nostra salute. Diversi studi hanno dimostrato che esiste un legame tra il riuscire a perdonare una persona con cui abbiamo avuto una discussione e la nostra salute fisica. Uno studio del 2005, pubblicato sul Journal of Behavioral Medicine, ha dimostrato che il non riuscire a perdonare qualcuno comporta un aumento dell'attività del sistema nervoso, e contribuisce ad assumere un maggior numero di farmaci oltre a far diminuire la qualità e la quantità del nostro sonno. "All'aumentare del rancore, aumenta lo stress e conseguentemente i livelli di cortisolo, un particolare ormone," dice il dottor Jennifer Landa, medico di BodyLogicMD. 

Costanza - Molti studi hanno dimostrato che l'esercizio fisico regolare aiuta a prevenire le malattie legate all'età e a prolungare la durata della vita. "L'esercizio quotidiano mantiene bassi i livelli di cortisolo e contribuisce ad aumentare quelli di altri ormoni che hanno effetti benefici sull'organismo", afferma Landa. "Aiuta anche a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, a migliorare l'umore e a mantenerci agili anche con il passare del tempo." L'American College of Sports Medicine raccomanda di fare almeno 30 minuti di attività fisica quasi tutti i giorni.

Zucchero e rughe - Se non riuscite mai a dire di no al dolce, sappiate che state dicendo si alle rughe. "Lo zucchero fa invecchiare più velocemente ogni parte del nostro corpo", dice Landa. "Condurre una dieta ricca di zuccheri non solo danneggia il vostro giro vita ma aumenta anche il rischio di diabete e può causare dei problemi alla pelle, in particolare acne e rughe." E ancora: "La scelta migliore sarebbe quella di mangiare il cioccolato fondente il quale contiene un basso livello di zuccheri".

Fumo - È risaputo che il fumo faccia male, ma non è mai tardi per smettere. Esiste un chiaro legame tra il fumo e la longevità. Uno studio pubblicato sull'American Journal of Public Health nel 2002 ha mostrato che i fumatori che smettono di fumare all'età di 35 anni aggiungono circa otto anni in più alla loro vita, rispetto alle persone che continuano a fumare. I fumatori che smettono di fumare a 65 anni aggiungono tra i 2 e i 4 anni in più. 

Occhi stanchi? - Evitate di strofinarli se volete restare più giovani. Strofinarsi gli occhi infatti, è un movimento che causa la rottura del collagene e quindi la perdita di elasticità intorno alla zona e ciò comporta la comparsa di rughe e capillari rotti. "La pelle in questa zona è incredibilmente sottile ed estremamente vulnerabile ai danni del sole e alle rughe", dice il Dott Dennis Gross.

Meno alcol - Secondo uno studio pubblicato all'interno del numero di gennaio 2013 di Alcoholism: Clinical & Experimental Research una moderata quantità di alcol può avere effetti benefici per il cuore, al contrario però, un eccesso, accorcia la vita. Le donne che sono dipendenti dall'alcol hanno mostrato un tasso di mortalità di 4,6 volte più elevato rispetto alla popolazione generale; gli uomini dipendenti dall'alcol invece, hanno un rischio quasi due volte più elevato di morire prima rispetto alla media maschile. 

Peso costante - Secondo uno studio del 2012 pubblicato sul The Journals of Gerontology, Series A, Biological Sciences and Medical Sciences perdere e riacquistare peso aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache e diabete. 

Come dormite? - Dormire con il volto schiacciato sul cuscino può farvi sembrare più vecchi della vostra età effettiva. "Premere con insistenza la vostra faccia su un cuscino provoca un trauma alla pelle", sottolinea il dermatologo Gross. Nel corso del tempo, questo trauma, aggravato dallo strofinamento con la federa di cotone, può creare rughe permanenti a causa della rottura del collagene

Relax - Secondo uno studio del 2011 pubblicato sul Journal of Aging Research, gli uomini che che conducono uno stile di vita con un livello elevato di stress hanno un tasso di mortalità del 50% più alto rispetto a quelli che vivono uno stress moderato. Lo stress cronico è legato all'insorgenza di molte malattie, tra cui quelle cardiovascolari, asma e malattie autoimmuni. La Mayo Clinic raccomanda di evitare quanto più possibile le fonti di stress.

Cibo - Vivere mangiando cibo spazzatura e consumando piatti da fast food significa ingerire quantità elevate di sodio, grassi e colesterolo. Tutto questo aumenta il vostro processo di invecchiamento e la possibilità di diventare obesi. "Con l'aumento di peso aumenta anche il rischio di malattie cardiovascolari e diabete", dice Amy Goodson, uno specialista in dietetica sportiva dei Dallas Cowboys.

Bere molto - Aumentare la quantità di acqua che si assume ogni giorno può essere la soluzione giusta per avere una pelle più giovane. L'acqua è essenziale per mantenere l'umidità della pelle e aiuta a fornire nutrienti essenziali per la pelle, dice il nutrizionista Goodson.

Caos in Forza Italia, scoppia la rivolta: il Cav non invitato alla cena dei "big"

Addio al simbolo di Forza Italia. Terremoto del Cav: ecco il suo piano



Il nervosismo all'interno di Forza Italia sale man mano che si avvicina il primo vero test politico del 2016, le elezioni amministrative con il rinnovo di alcune grandi città come Roma, Milano, Napoli e Bologna. Il clima tutt'altro che teso, raccontato da Repubblica, è già emerso con l'ipotesi di non utilizzare il simbolo storico del partito per la presentazione delle liste. I sondaggi da mesi condannano Forza Italia a cifre imbarazzanti, con momenti depressivi accentuati da quel 10% al quale le rilevazioni inchiodano il partito di Silvio Berlusconi. E ora che l'acqua sta arrivando almeno alle caviglie, sulla barca azzurra l'ammutinamento si fa ipotesi sempre più valutata da mozzi e sottufficiali.

La minaccia - Maurizio Gasparri con disciplina di partito ha ribadito che Forza Italia presenterà sua liste alle prossime comunali con il proprio simbolo. Niente liste civiche quindi, ipotesi che piacerebbe a chi magari accarezza l'idea di svincolarsi agilmente dal vecchio brand ormai stropicciato e tuffarsi tra le braccia del più convincente marchio leghista di Matteo Salvini. Dopo l'Epifania, scrive Repubblica, ci sarà un incontro tra i "colonelli" azzurri per fare il punto della situazione. Appuntamento al quale Berlusconi sembra non sia stato invitato.

Lo scenario - Il nuovo anno per Berlusconi è arrivato già carico a mille di aspettative e pressioni. C'è chi sospetta che il 2016 possa segnare la sua uscita di scena, come già anticipato dal politologo Ilvo Diamanti, considerando che il Cavaliere non provoca reazioni neanche tra i suoi detrattori. Sul suo futuro non pende solo il risultato del voto delle Amministrative, ma anche la sentenza attesa per maggio dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. I suoi legale, sostiene Repubblica, non sarebbero molto ottimisti sulla possibilità che i giudici sovvertano gli effetti della legge Severino, con la conseguente riabilitazione dell'ex premier pronto a ricandidarsi. E poi c'è il dato ineluttabile del tempo che scorre, con Berlusconi che nell'anno corrente spegnerà 80 candeline. Per questo torna in una nuova veste l'ipotesi delle liste civiche, ma stavolta di stampo berlusconiano: "È un'ipotesi di cui si è spesso discusso - ha ammesso Giovani Toti ad affaritaliani.it - ma non si è mai verificata". Di fatto l'Italicum costringerà soggetti come Forza Italia a valutare l'idea di aggregarsi in un listone con altre forze, in linea di massima la Lega e Fratelli d'Italia. Di certo così Forza Italia non ci sarebbe già più.

"La rottura Belen-Stefano? Una farsa" La bomba: cosa c'è dietro al "divorzio"

"Il divorzio? Una farsa per promuovere un nuovo talent": la bomba sulla rottura tra Belen e Stefano



I riflettori si sono spenti sulla separazione tra Belen Rodriguez e Stefano De Martino? Niente affatto. L'ultima roboante indiscrezione viene rilanciata da Dagospia, sempre molto informato sull'affaire più chiacchierato delle ultime settimane. Si legge su Dago: "Vuoi vedere che come dago-sospettato la separazione tra Belin Belen e martino ballerino De Martino sia tutta una farsa mediatica per lanciare il programma (condotto da entrambi) Piccoli Giganti, prodotto dalla De Filippi?". Un'ipotesi alla quale diversi indizi fanno pensare. In primis proprio il fatto che condurranno insieme il talent Piccoli Giganti. Poi le parole di Maria De Filippi, produttrice del nuovo show, che ha recentemente difeso la coppia dal gossip. E ancora: Belen ha messo un "mi piace" (poi tolto) sul video postato da De Martino in un locale argentino che Belen spesso frequenta con la famiglia. Inoltre, Belen ha postato una foto con l'anello che lui le ha regalato all'inizio della storia, e De Martino ha fatto risaltare sui social il tatuaggio in cui risalta proprio il simbolo di quell'anello. Insomma, la telenovela continua, e come suggerisce Dagospia potrebbe presto trasformarsi in una vera e propria farsa.

Cala la mannaia su papà Boschi L'inchiesta: che cosa rischia ora

La mannaia sulla testa di Papà Boschi. L'inchiesta milionaria: quanto rischia


di Nino Sunseri



Una maxi-richiesta di risarcimento da trecento milioni di euro sta per abbattersi sul vecchio consiglio d' amministrazione di Banca Etruria di cui era vicepresidente Pier Luigi Boschi, papà del ministro della Funzione Pubblica Maria Elena. A promuovere la causa che, per dimensioni, non ha precedenti nel nostro sistema creditizio, sono i commissari liquidatori di quello che resta dell' istituto toscano dopo lo spezzatino che ha portato alla nascita di altre due compagnie: la cosiddetta bad bank (la discarica in cui sono confluiti i crediti marci) guidata dall' ex presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro e la Nuova Banca Etruria di cui ha assunto le gestione (così come per le altre tre banche salvate) l' ex direttore generale di Unicredit Roberto Nicastro.

A vegliare sul cadavere della vecchia banca adesso sono tre commissari: Antonio Pironti (presidente) Toni Atrigna e Andrea Guaccero. Sono loro che stanno preparando la causa il cui risultato è molto importante per gli obbligazionisti rimasti ingabbiati nel crac. Le risorse recuperate dalla liquidazione potranno essere utilizzate per il rimborso dei debiti della banca. Quindi qualcosa potrebbe arrivare anche ai risparmiatori.

In questo senso l' iniziativa della procedura commissariale si intreccia con l' indagine della magistratura condotta del Procuratore Roberto Rossi. Gli inquirenti puntano ad accertare gli eventuali finanziamenti concessi dalla banca in conflitto d' interessi. Prestiti cioè erogati a membri dello stesso consiglio d' amministrazione. Nel mirino, in particolare, quelli concessi al presidente Lorenzo Rosi e a Lorenzo Nataloni, ex membro del consiglio e presidente del Comitato di controllo. La domanda che si pone il magistrato è molto semplice: come mai gli altri amministratori, fra cui papà Boschi, non si sono accorti di nulla? Come mai non sono intervenuti per bloccare operazioni che configuravano una palese irregolarità? Tanto più che buona parte dei prestiti concessi a Nataloni non sono più stati restituiti. Né si tratta di cifre banali. Dalle carte emergono ben due scoperture: una da 5,6 milioni alla società Td Group e un' altra da 3,4 milioni per iniziative che, stando alle carte dell' accusa, non sono nemmeno state identificate con precisione.

Gran parte di questi soldi non sono stati restituiti e il buco è stato coperto con una delle emissioni obbligazionarie nella cui trappola sono finiti i risparmiatori traditi. La Procura nelle sue indagini si è appoggiata alle relazioni della Banca d' Italia da cui emerge che dentro la banca c' erano stati diversi segnali d' allarme per questi prestiti molto azzardati nel contenuto e nella forma. Tuttavia dai verbali del consiglio d' amministrazione non risultano obiezioni. I finanziamenti sono stati regolarmente erogati e mai più rimborsati.

È chiaro, comunque, che per i risparmiatori la causa più importante è quella che riguarda il risarcimento danni promosso dai commissari dell' Etruria. Si tratta di un' azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori che, nel caso di fallimento, rappresenta sostanzialmente un atto dovuto. Non a caso un ricorso del genere è già stato presentato dai liquidatori delle altre tre banche salvate: Cariferrara, Carichieti e Banca Marche.

Complessivamente sono stati chiesti quattrocento milioni che poi andranno a formare l' attivo della liquidazione. L' azione promossa contro gli amministratori dell' Etruria vale, da sola, quanto le altre tre messe insieme e fra i creditori da risarcire figurano anche gli obbligazionisti la cui presenza altrove è marginale quando non addirittura nulla.

Per questa ragione i riflettori sono accesi alla massima potenza: quanti più soldi i commissari dell' istituto aretino riusciranno a recuperare tanto maggiore sarà il ristoro per i risparmiatori da aggiungere alle assegnazioni che verranno fissate dall' autorithy guidata da Raffaele Cantone.

Certo l' operazione non sarà facile. Innanzitutto bisognerà individuare episodi specifici di cattiva gestione da attribuire ai consiglieri e in questo senso l' inchiesta della magistratura sul conflitto d' interesse assume una particolare rilevanza. Inoltre serve calibrare con attenzione i soggetti su cui promuovere l' azione di responsabilità. Sia perchè sono da accertare responsabilità specifiche sia perché bisogna individuare soggetti che abbiano un patrimonio sufficiente da colpire. Altrimenti diventa un' operazione inutile, come spesso accade nei fallimenti. Il compito di effettuare la selezione tocca alla Banca d' Italia che, secondo le indiscrezioni pubblicate dal Corriere della Sera, avrebbe puntato il dito su alcune personalità ben connotate: il presidente Lorenzo Rosi, i due vicepresidenti Pier Luigi Boschi e Alfredo Berni. Sospetti anche per il direttore generale Daniele Cabiati, subentrato nell' agosto 2014 a Luca Bronchi.

Fino all'anno scorso l' Etruria era stata guidata dal vecchio presidente Giuseppe Fornasari. Gli uomini di Visco hanno già appioppato ai consiglieri una multa da 2,5 milioni e ora sono pronti ad appoggiare i commissari nella loro maxi-richiesta da trecento milioni. Un particolare che potrà rivelarsi decisivo.

lunedì 4 gennaio 2016

Napoli: L'Ordine Militare di Santa Brigida di Svezia chiude il 2015 all'insegna della beneficenza

Napoli: L'Ordine Militare di Santa Brigida di Svezia chiude il 2015 all'insegna della beneficenza 


a cura di Gaetano Daniele





Con la presentazione del calendario 2016 e i pacchi dono alle famiglie bisognose, l’Ordine Militare di Santa Brigida saluta l’anno vecchio. Padre Tommaso Galasso: “i Cavalieri dell’ordine di Santa Brigida di Svezia a fine anno continuano a regalare un sorriso alle famiglie povere”. 

NAPOLI - L’Ordine Militare di Santa Brigida di Svezia chiude l’anno 2015 ancora all’insegna della beneficenza, regalando pacchi contenenti generi alimentari alle famiglie più bisognose individuate dalla Caritas presieduta dalla Signora Paolucci. L’attività benefica si è svolta domenica scorsa nella chiesa di Santa Brigida a Napoli, al termine della cerimonia eucaristica celebrata da Padre Tommaso Galasso, che nel ringraziare l’Ordine per la sua generosità, ha affermato: “i Cavalieri dell’ordine di Santa Brigida di Sveziaa fine anno continuano a regalare un sorriso alle famiglie povere”. 

La delegazione Campana dell’Ordine ha visto la partecipazione di diversi Cavalieri e Dame provenienti dalle varie province, tra cui il Luogotenente Generale Vicario Biagio Abbate, il Preside della Campania Pierluigi Scarpa, il Luogotenente d’Italia Giovanni Marciano, il conte Matteo Mazzola, la Dama Carla Tammaro, il Colonnello Gerardo Palmese e il Gran priore aggiunto Mons. Sebastiano Bonavolontà.

Oltre alla beneficenza, la serata ha visto anche la presentazione del calendario dell’Ordine 2016, dedicato ai Cardinali Gran Priori che hanno fatto parte dell’antica istituzione cavalleresca.

I Cardinali Corrado Ursi, Alfredo Ottaviani, Aloisio Lorscheider, raffigurati nel calendario, sono solo alcuni dei Principi della Chiesa che hanno fatto parte del glorioso Ordine di Santa Brigida, fondato nel 1366 dalla Santa e ricostituito nel 1859 dal Conte Vincenzo Abbate senior de Castello Orleans, autorizzato dal Re delle due Sicilie Francesco II di Borbone e con l’approvazione canonica di Papa Urbano V. Il ricavato della vendita del calendario, che tra l’altro, rappresenta per gli amanti del raffinato accessorio da ufficio, un vero e proprio pezzo da collezione, è andato ovviamente devoluto in beneficenza per sostenere i fini benefici dell’ordine: aiutare gli infermi e i bisognosi, le ragazze madri, gli orfani, gli ammalati, i poveri.

Parla Ilary, Totti smascherato La frase sul ritiro: un terremoto

La frase di Ilary inguaia Totti. Ecco quando si ritirerà il Pupune


La frase di Ilary inguaia Totti. Ecco quando si ritirerà il Pupune

Prima o poi la brutta notizia per i tifosi della Roma doveva arrivare. Era solo questione di tempo perché il capitano romanista Francesco Totti appendesse le scarpette al chiodo per sempre, visto che il Pupone ha spento da settembre scorso 39 candeline. "Finché il fisico regge vado avanti" aveva detto un paio di mesi fa, quando era già fermo per l'infortunio al bicipite femorale che lo ha tenuto lontano dal pallone per ben 100 giorni. Magari all'inizio di quell'ennesimo recupero non aveva ancora valutato quanto fosse difficile tornare alla forma sperata, sta di fatto che la frase della moglie Ilary Blasi al settimanale Oggi lasciano pochi dubbi: "Ritiro? Eh beh, ci siamo". Dalla colazione con il presidente Pallotta dello scorso dicembre non erano trapelate notizie ufficiali. Ma le parole della Blasi oggi fanno intuire che quel faccia a faccia avesse poco a che fare con il rinnovo di un anno da calciatore del Pupone, magari già pronto a un ruolo diverso all'interno della società, dopo 22 anni da professionista con la stessa maglia.

Il ritiro - È la stessa Blasi un po' sibillina a spiegare i motivi che avrebbero portato Totti a cambiare idea negli ultimi tre mesi: "Ma ha visto? - ha detto a Oggi - Ho dato l'addio prima io che lui, l'ho bruciato sul tempo. L'anno prossimo compie 40 anni. Dico che ogni stagione ha il suo melone e Francesco si è goduto tutto, al punto che ora penso abbia desiderio di altro. Ma rimarrà comunque nel mondo del pallone".

Inps fa ponte: niente pensioni Scoppia la furia agli sportelli

Pensioni non pagate la rivolta dei pensionati



Un inizio di anno faticoso per i pensionati che non hanno potuto incassare l'assegno il primo gennaio. L'Inps fa il ponte. E ha fatto sapere che il pagamento del rateo spettante a milioni di pensionati, non sarà erogato il primo giorno bancabile del mese, come sempre, ma sarà posticipato al secondo giorno bancabile. Il primo gennaio è caduto di venerdì e quindi con il fine settimana di mezzo si è arrivati al quattro del mese.  Per chi ha l'accredito bancario c'è da aspettare ancora un giorno. L'assegno potrà essere incassato solo domani, cinque gennaio.

La protesta - "Senza comunicazione alcuna – si legge in un comunicato dell’associazione Federconsumatori – ai diretti interessati l’Inps ha deciso di applicare la normativa contenuta nella Legge 109 del luglio scorso. Di conseguenza le Poste i soldi ai pensionati li daranno oggi, mentre le banche li metteranno a disposizione soltanto domani: cinque giorni dall’inizio del mese. Può darsi che per la maggioranza delle Persone non sia un problema insormontabile, può però essere un disagio notevole per chi aspetta soltanto i soldi della pensione per sopravvivere e onorare i propri impegni. Nella sostanza i pensionati sono stati defraudati per 4/5 giorni delle loro spettanze. Nella forma riteniamo molto scorretto che l’Inps non abbia provveduto per tempo a darne comunicazione".