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giovedì 24 dicembre 2015

Umiliati dal prete che li ha sposati: "Belen e Stefano? Sono solo due..."

Umiliati dal parroco che li ha sposati: "Belen e Stefano? Sono solo due..."


Belen Rodriguez e Stefano De Martino

Dopo indiscrezioni, voci, insinuazioni e accuse più o meno velate, nell'affaire Belen Rodriguez-Stefano De Martino, freschissimi di "separazione dell'anno", si inserisce a gamba tesissima Don Benigno Sulis, il parroco che ha celebrato il loro sfarzosissimo matrimonio nel settembre 2013. Il prete è stato raggiunto da La Zanzara di Radio 24, e dopo aver premesso che della questione non voleva parlare ("Mi sono consultato con il fiorista della cerimonia e abbiamo deciso di non rispondere a nessuno"), pungolato da Giuseppe Cruciani, si è sbottonato: "Non sono sorpreso dalla dichiarazione", ha premesso. Don Sulis aggiunge che "non sono per niente arrabbiato, anche se dopo il matrimonio sono stato trasferito". Cruciani chiede perché, a suo parere, si sono sposati in chiesa, e il parroco: "Lei cerca in tutti i modi di farmi rispondere. Ci sono cose più importanti, altro che Belen". Ma infine arriva la stoccata: ma sono due poveracci? Don Benigno Sulis rompe gli indugi: "Sì, sono due poveracci. Ma non da un punto di vista economico". Un giudizio tranchant.

il Notiziario sul web, gli Auguri dell'Amministratore Gaetano Daniele

il Notiziario sul web, gli Auguri dell'Amministratore del blog Gaetano Daniele 


Gaetano Daniele
Amministratore il Notiziario sul web

E' il mio quinto Natale da amministratore del blog il Notiziario sul web. Sono felicissimo di condividere con tutti voi, lettori, questo percorso, che si è snodato attraverso un percorso fatto di successi, in termini di visualizzazioni, (un milione e quattrocentomila visualizzazioni con Google, e circa ottocento trentamila visualizzazioni con blogger), insomma, di grandi traguardi raggiunti a piccoli passi. Pertanto, Auguro a tutte le lettrici e a tutti i lettori del blog il Notiziario, a chi soffre, a chi ci segue da un letto di un ospedale, a tutti i bambini meno fortunati, la mia vicinanza, un Buon Natale di cuore, e un proficuo Anno nuovo. Gaetano Daniele 

Così Renzi uccide Mediaset Mentana inchioda Matteo

Così Renzi ammazza Mediaset. Tutta la verità di Mentana



"Con questa riforma torniamo a prima del 1975, a una Rai che dipende dall'esecutivo. La fonte di legittimazione del Cda è la commissione di Vigilanza, ma soprattutto l'amministratore delegato con pieni poteri è Palazzo Chigi". Enrico Mentana, in una intervista a Il Fatto quotidiano, massacra la riforma: "Non si può dire fuori i partiti da viale Mazzini e poi approvare una legge del genere".

Il problema, spiega il direttore del TgLa7, non è tanto Matteo Renzi - "lui è un premier pro tempore" - quanto il fatto che la riforma "schiaccia ancora di più l'emittente pubblica sotto il peso del potere politico, legandola al governo. E la dipendenza è rafforzata anche dal canone che verrà rastrellato inserendolo in bolletta. Una misura che crea una chiara distorsione nel mercato".

Se è vero infatti che il canone in bolletta è un ottimo rimedio contro l'evasione dall'altra parte frutterà a Viale Mazzini 420 milioni in più. E questo, si chiede Mentana, "che effetti avrà sulla concorrenza con le aziende private? Per di più, in una fase in cui c'è un incredibile calo degli introiti pubblicitari, per tutti". Insomma, la Rai "avrà una forza enorme", rischia di affondare Mediaset e La7 e l'unico modo per arginarla è "fissare un tetto".

Un'altra questione è la lottizzazione: "Il crinale è stato superato la scorsa estate, con la nomina del Cda" conclude Mentana: "In quell'occasione tutti i partiti hanno accettato una logica lottizzatoria. Anche i Cinque Stelle. E fu l'antipasto di quello che è accaduto oggi. Se tutti assieme hanno varato il Parlamento della Rai, è logico che l'esecutivo decida per una Rai legata all'esecutivo".

Milano Troppo inquinamento, per tre giorni scatta il blocco totale del traffico

Smog, a Milano blocco totale del traffico per tre giorni




L'ipocrisia di una giunta, di un modello politico e culturale, si vede in queste occasioni. E' un mese e mezzo che a Milano si registra un'emergenza smog gravissima, con il Pm10 che ormai da settimane è fisso al doppio della soglia d'allarme di 50 metri quadrati per metri cubo. Ebbene, il sindaco Pisapia e la sua giunta hanno lasciato che i milanesi si avvelenassero per bene, soprattutto nei giorni sotto natale, ben consci che l'imporre divieti di circolazione in quei giorni gli sarebbe sicuramente costato qualche voto alle elezioni comunali della prossima primavera. Ma, passate le feste, comprati i regali, mangiato il panettone e con i milanesi (soprattutto quelli più benestanti) che sono per gran parte emigrati altrove, ecco scattare il divieto assoluto di circolazione. Per tre giorni, da lunedì 28 dicembre a mercoledì 30 dicembre (dalle 10 alle 16) non un singolo motore a scoppio privato potrà accendersi entro i confini del capoluogo lombardo. Non servirà assolutamente a un tubo, ma la faccia di tolla dell'ambientalismo è salva. E dei polmoni dei milanesi chi se ne frega.

L'ex di Sposini, drammatica verità: "Stop balle vi dico come sta davvero"

La drammatica verità su Sposini. La ex: "Basta balle, vi dico come sta davvero"



Delle vere condizioni di Lamberto Sposini, in una drammatica intervista a Vanity Fair, parla Sabina Donadio, l'ex compagna del conduttore. Si parte dal giorno dell'ictus: "Le condizioni di Lamberto erano disperate. Quando arrivò al primo ospedale dove lo aveva portato la Rai era praticamente morto: i medici mi dissero che il coma era irreversibile, che non c'era più nulla da fare. Se si è salvato - prosegue - solo grazie al professor Maira, uno dei migliori neurochirurghi d'Italia, che da Firenze rientrò di corsa a Roma e lo operò al Gemelli. Diverse ore dopo l'emorragia, purtroppo - punta il dito -: un ritardo imperdonabile che è agli atti nella nostra causa di risarcimento contro la Rai, perché ha procurato gravi danni".

"Non parla" - Dunque, la Donadio parla delle attuali conduzioni di Sposini: "È lucidissimo, ma non parla. Un grumo di sangue del diametro di sette centimetri ha premuto quattro ore sull'area del linguaggio. Conseguenza: lui capisce tutto ed è in grado di legare, nella sua testa, il significato alla parola, però la parola non esce. Né a voce, dalla bocca viene fuori solo un suono, né in scrittura. Tecnicamente si chiama afasia. Fortunatamente ha una mimica facciale notevole: con gli occhi esprime tutto".

Cure insostenibili - Secondo la ex compagna, "con la logopedia può fare miglioramenti. Nel centro svizzero dove è stato per sei mesi l’ho sentito pronunciare frasi intere. Ma per noi sostenere più a lungo quelle cure non era possibile. Parliamo di oltre trentamila euro al mese e lui aveva uno stipendio buono, ma pur sempre da giornalista. E poi aveva appena usato tutti i suoi risparmi per comprare un casale in Umbria, che oggi non si riesce a vendere".

Causa alla Rai - Non si può non parlare della causa intentata alla Rai, e la Donadio spiega che i rappresentanti della Rai di allora "si sono fatti vivi in ospedale i primi giorni, poi sono spariti. Immagino abbiano scelto di combattere in tribunale per non creare un precedente, ma c’è di mezzo la vita di un uomo, di un padre, prima che di un ottimo professionista. Spero che la nuova Rai di oggi si metta una mano sulla coscienza e apra una trattativa. Non chiediamo di essere ricoperti d’oro, solo di garantire il futuro di Lamberto".

Abbandonato da tutti - Oggi, continua nel racconto, Sposini è solo. "Un po' è anche colpa sua. Era orso, poco disponibile, non si è mai dedicato a coltivare i rapporti, a cominciare da quello con la prima fi glia. I pochi amici che aveva, poi, con la malattia sono scomparsi. E in generale del suo mondo – il giornalismo, la tv – non si è fatto vivo quasi nessuno dopo il primo periodo. Chi continua a scrivergli, e a seguirlo su Instagram, sono le persone normali. Il suo pubblico".

Champagne, sigari e... di nascosto da mamma Michelle il festino proibito di Aurora Ramazzotti / Foto

Aurora Ramazzotti, festa per i 19 anni anni con sigari e champagne



Champagne, sigarette e persino un sigaro cubano: al party per i suoi 19 anni, Aurora Ramazzotti non si è fatta mancare proprio nulla e, come mostrano le foto del settimanale "Nuovo", dopo il brindisi in famiglia ha voluto festeggiare in grande quest’anno appena trascorso, pieno di momenti importanti e di tanti successi“

"Belen è di nuovo single?". E il bomber ex Juve e Inter si precipita da Miami per impalmarla

"Belen è di nuovo single?". E il bomber ex Juve e Inter si precipita da Miami per impalmarla



Le notizie fanno in fretta a fare il giro del mondo, anche se uno come Bobo Vieri non ha certo bisogno del comunicato mandato all'Ansa dall'avvocato di Belen Rodriguez per sapere che la showgirl argentina è tornata single. Sta di fatto che l'ex attaccante di Juventus e Inter ha lasciato Miami per atterrare all'improvviso a Milano, dove è stato accolto dal Tapiro d'Oro di Valerio Staffelli di Striscia la notizia. Vieri può già vantare un ricco curriculum di conquiste con la storiche relazioni con Elisabetta Canalis e Melissa Satta, solo per citare quelle note. Dal canto suo, il bomber ha negato ogni legame tra il suo ritorno e la notizia della separazione tra la Rodriguez e De Martino, anche se a tradirlo è stata proprio l'argentina che pochi minuti dopo l'arrivo di Staffelli è entrata nel locale, fermandosi con lui per fare due chiacchiere.