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martedì 22 dicembre 2015

L'ASSALTO DI VERDINI Voce dentro Forza Italia sulle due donne del Cav

Forza Italia, la voce: "Anche le due fedelissime di Berlusconi Ravetto e Savino con Verdini". L'aut aut di Salvini


Sì, Renato Brunetta e Paolo Romani hanno siglato la tregua, ma dentro Forza Italia la situazione è ancora turbolenta. Nel giorno in cui i due capigruppo riconoscono di essere "i primi, nel rispetto dei parlamentari che rappresentiamo, ad essere portatori di opinioni diverse" ma garantiscono l'impegno "a valorizzare il dibattito e il confronto", cresce l'idea suggerita dagli stessi due parlamentari di "un organismo compiutamente rappresentativo scelto dal presidente Berlusconi". L'ipotesi della segreteria, dunque, riprende quota anche se Silvio Berlusconi deve fare i conti in queste ore con la nuova emorragia di deputati e senatori. 

Chi va da Verdini - Sull'Huffington Post Flavia Perina snocciola numeri da brivido: "Denis Verdini sta parlando con tutti, ma proprio con tutti i 54 deputati e i 42 senatori di Forza Italia", assicura, suggerendo che in tanti potrebbero decidere di seguire l'ex coordinatore del Pdl nelle schiere dei filo-renziani. Gli argomenti utilizzati dall'ex braccio destro fidatissimo del Cavaliere sono i soliti: lo "sfascio" del centrodestra e il presunto progetto di Berlusconi di rottamare il partito. A loro, ai forzisti abbandonati a se stessi, Verdini offrirebbe dunque una scialuppa di salvataggio anche e soprattutto in vista delle elezioni nel 2018. Secondo i calcoli di Openpolis, dal 2013 a oggi Forza Italia ha perso 50 deputati e 47 senatori, praticamente la metà del contingente uscito dalle elezioni di quasi tre anni fa. La Perina fa anche i nomi dei papabili "voltagabbana": "Giorgio Lainati, Guglielmo Picchi, Giuseppina Castiello, e anche le ex fedelissime Laura Ravetto ed Elvira Savino, ma l'elenco è molto più lungo".

L'Opa di Salvini su Forza Italia - Il più lesto ad approfittare della situazione è Matteo Salvini, che rivendica subito la guida leghista del centrodestra: "Mi sembra che Verdini stia raccattando chiunque passi per strada, complice del disastro bancario. Quindi, se c'è qualcuno che vuole inciuciare con Renzi o con Verdini vada. Anzi, faccio un pubblico appello: chi si sente renziano, verdiniano o alfaniano, vada. Non mi serve, non ci serve". E così Berlusconi rischia di venire spolpato: a sinistra, dal duo Renzi-Verdini, a destra dall'alleato padano.

Mattarella e lo scandalo delle banche: quell'avvertimento a Renzi e Boschi

Caso banche, Sergio Mattarella avvisa Renzi e Boschi: "Accertare le responsabilità in modo attento e rigoroso"



Accertare in modo "rigoroso e attento" le responsabilità per le vicende che hanno coinvolto alcune banche locali, tenendo conto che il sistema creditizio italiano si è dimostrato "più solido di altri" e ricordando che sul fronte della "trasparenza", della "correttezza" e della "educazione finanziaria" la Banca d'Italia "sta utilmente operando". Il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Quirinale in occasione dello scambio di auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, avrà fatto fischiare le orecchie a più d'un rappresentante del Pd. "Un discorso molto bello, ottimo", ha sbrigativamente commentato Matteo Renzi, e proprio il premier, insieme al suo ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, sono i politici chiamati più in causa dallo scandalo delle popolari, Banca Etruria in testa. E se il Colle chiede di accertare le responsabilità (anche politiche) di quanto accaduto in questi mesi (ultimo passo: il conflitto d'interessi della Boschi) e invita tutti alla "trasparenza" e alla "correttezza", diventa impossibile non pensare al Nazareno.

"Trasparenza e correttezza" - "Di fronte a gravi recenti episodi, relativi ad alcune banche locali, che hanno suscitato comprensibile preoccupazione, si stanno approntando - ha sottolineato il Capo dello Stato - interventi di possibile sostegno, valutando caso per caso, al fine di tutelare quanti sono stati indotti ad assumere rischi di cui non erano consapevoli". "Occorre un accertamento rigoroso e attento delle responsabilità. Sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l'etica degli intermediari, bancari e finanziari. Oltre a rafforzare le cautele e le regole, bisogna incentivare progetti e iniziative di educazione finanziaria. In questo senso - ha sottolineato Mattarella - sta utilmente operando la Banca d'Italia". 

Il fronte europeo - "Il nostro sistema creditizio - ha rivendicato ancora il presidente - ha resistito ai colpi della crisi, dimostrandosi più solido di altri. Lo attesta il fatto che non abbiamo dovuto effettuare salvataggi bancari miliardari, a differenza di quanto avvenuto per le banche di altri Paesi dell'Unione europea, dove debiti privati sono stati trasformati in debiti pubblici". "Sul fronte europeo, dopo avere responsabilmente approvato mediazione compromessi per giungere a soluzioni condivise, abbiamo il dovere di chiedere - come ha fatto il governo - che siano integralmente onorati gli impegni previsti in materia di Unione bancaria. Rassegnarsi a una Unione bancaria lacunosa e vulnerabile - come hanno evidenziato, del resto, anche la Commissione europea e la banca centrale europea - esporrebbe l'intera Europa - ha concluso Mattarella - a rischi di carattere sistemico".

lunedì 21 dicembre 2015

Processo Yara: "Bossetti a casa" Un colpo di scena in Tribunale

Processo Yara, gli avvocati chiedono i domiciliari per Bossetti



E' tempo di colpi di scena al processo in corso a Bergamo per l'omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa a Brembate la sera del 26 novembre 2013 e poi trovata morta in un campo alcune settimane dopo. L'altro giorno Massimo Bossetti, che è alla sbarra per omicidio, dopo decine di udienze trascorse senza aprire bocca, è scattato in piedi e si è messo a urlare quando uno dei testimoni chiamati dalla procura ha rivelato che lui aveva espresso l'intenzione di suicidarsi a causa di problemi con la moglie marita. E oggi, gli avvocati del muratore di Mapello hanno fatto richiesta che il loro assistito possa godere degli arresti domiciliari in attesa della sentenza di primo grado. La custodia cautelare in carcere può essere revocata a favore di quella domiciliare se il giudice del tribunale della libertà ritiene che non sussistano pericoli di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove.

GELO TRA I DUE Cav, schiaffo a Mattarella Cos'ha deciso di (non) fare

Auguri di Natale, Berlusconi non andrà al Quirinale da Mattarella


Auguri di Natale, Berlusconi non andrà al Quirinale da Mattarella

Il punto è, forse, che non è il suo presidente. Per la verità, è solo il presidente di Renzi, visto che Sergio Mattarella al Quirinale è un parto esclusivo del capo del governo. Forse è anche per questo che tra l'inquilino del Quirinale e Silvio Berlusconi non c'è ancora mai stata una stretta di mano. E non ci sarà, con ogni probabilità, nemmeno lunedì, quando al Colle è programmato l'incontro per gli auguri di Natale tra il capo dello Stato e le alte cariche. Secondo quando riporta l'Huffingtonpost, infatti, il leader di Forza Italia avrebbe deciso di non andare a rendere omaggio a Mattarella.

L’ultima volta che Berlusconi è salito al Colle è stato in occasione della cerimonia di insediamento, il 3 febbraio. esta a oggi l’unico leader di opposizione a non aver ancora avuto un incontro con il capo dello Stato. Il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è già stata ricevuta due volte, i 26 febbraio e più recentemente il 7 settembre. Anche Matteo Salvini, dopo aver “disertato” la cerimonia di insediamento, ha avuto modo di varcare la soglia del Quirinale: era il 15 luglio, il segretario della Lega si presentò in completo grigio chiaro e cravatta rossa e al termine twittò: “Incontro utile e positivo”. Ma da Mattarella sono stati ricevuti persino Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Era febbraio, arrivarono al Colle con una giovane iscritta e colsero anche l’occasione per farsi scattare alcune foto nel cortile d’onore.

Verdini, sfida totale a Silvio: "Ecco chi verrà presto con me"

Denis Verdini sfida ancora Berlusconi: "A gennaio raddoppio i miei parlamentari"



Denis Verdini sfida ancora Berlusconi:

Si frega le mani, Denis Verdini. Le ultime fibrillazioni all'interno di Forza Italia, quelle che hanno visto il partito diviso in due sul voto di sfiducia al ministro Maria Elena Boschi, sono manna dal cielo per il suo nuovo partito Ala (Alleanza Nazionalpopolare Autonomie). E non lo nasconde intervenendo a "In mezz'ora" su Raitre da Lucia Annunziata. Dallo studio della giornalista più odiata dal Cav, l'ex big di Forza Italia lancia una nuova sfida al leader di Forza Italia: "Nel giro di un mese, entro la fine di gennaio, contiamo di raddoppiare la rappresentanza parlamentare". Ovvio come intenda farlo: l'Ncd di Angelino Alfano ha ormai da tempo esaurito la sua spinta propulsiva e la sua capacità di attrazione. Ovvio, quindi, che quanti intendano fuggire da Forza Italia, finiscano per "parcheggiarsi" nel Gruppo Misto o passino con lui. Verdini, non bastasse, da es banchiere ha anche preso le difese del ministro Maria Elena Boschi: "Conoscendo come sono fatte le banche locali- ha detto - non vedo alcun conflitto di interessi".

La ricetta di Toti contro le liti in Fi: "Vi spiego che cosa serve al partito

Toti, la ricetta contro le liti in Fi: "Vi spiego cosa serve al partito"



Giovanni Toti, governatore della Liguria, parla a Repubblica, dopo le polemiche di questi ultimi giorni soprattutto per la distanza tra i due capigruppo, Renato Brunetta e Paolo Romani. Il Governatore della Liguria, non ha dubbi, servono elezioni per tutte le cariche, compresi i capogruppo. Primarie per le amministrativi se non ci saranno candidati unitari di centrodestra. "Io sostengo che il centrodestra deve dimostrare di saper rispondere alle esigenze di un Paese fermo, che non cresce, che con Renzi non ha politica estera, non sa affrontare l' onda migratoria, piuttosto che farsi paralizzare da alchimie organizzative interne a Forza Italia, di cui francamente si è parlato fin troppo. Diciamo che i nostri capigruppo hanno sensibilità diverse".

Feltri scatenato contro la Gruber: "Cara Lilli, ti scandalizzi per il vestito della Santanché ma tu...

Feltri scatenato contro la Gruber: "Cara Lilli, ti scandalizzi per il vestito della Santanché ma tu...



Vittorio Feltri ritorna sul caso del vestito verde che Daniela Santanché che ha sfoggiato alla prima della Scala. In particolare parla dell'intervista che Lilli Gruber che ha fatto nei giorni scorsi ad Alessandro Sallusti concentrandosi soprattutto sul look della sua compagna. Un abito che non ha lasciato di certo indifferenti: gonna verde, papillon in tinta e camicetta bianca. C'è chi ha parlato di un vestito leghista, chi di una mise da Oktoberfest. Ma Feltri si sofferma su altro. Sugli orecchini della Gruber. "Mentre Lilli tentava di scoprire, attraverso le sue domande impertinenti, quale fosse in realtà il giudizio sincero di Sallusti sul verde pisello ostentato dalla parlamentare, ho notato un particolare: l'ottima conduttrice, giustamente considerata una star televisiva, capace e volitiva, esibiva in video inquadrati in primo piano, un paio di orecchini (direi orecchioni, data la loro dimensione) dello stesso colore della sottana portata da Daniela nella fatidica serata scaligera: un verde pazzesco".  Da qui la conclusione: "Merita segnalare che spesso le donne si divertono a sfruculiarsi a vicenda pur palesando in pratica gli stessi gusti cromatici. In altri termini: se il colore lo sceglie la Gruber è fantastico se lo sceglie la Santanché fa orrore".