Il memoriale di Monsignor Balda: "Ho avuto un rapporto sessuale con Chaouqui"
Nessun saluto, nessuna stretta di mano, seduti a distanza: praticamente si ignorano monsignor Lucio Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, nella seconda udienza al Tribunale del Vaticano per il processo sul cosiddetto caso Vatileaks 2. All’udienza, durata meno di un quarto d’ora e aggiornata al 7 dicembre, si sono presentati tutti e cinque gli imputati: il primo ad arrivare in Tribunale è stato Nicola Maio, poi Gianluigi Nuzzi, monsignor Lucio Vallejo Balda, Emiliano Fittipaldi e per ultima Francesca Immacolata Chaouqui "in vestito nero, stivaletti con tacco, truccata e fresca di parrucchiere", come riferito dai giornalisti del pool autorizzato a seguire l’udienza.
Il memoriale - Monsignor Lucio Vallejo Balda consegna ai giudici, a poche ore dall'interrogatorio in programma per oggi da parte dei giudici del vaticano, un memoriale. Un memoriale scottante in cui racconta di avere avuto un rapporto sessuale con Francesca Immacolata Chaouqui, la pierre cosentina che faceva parte della commissione vaticana Cosea. Ne dà notizia il quotidiano Repubblica. Nel memoriale il prelato scrive anche di essersi immediatamente pentito di quella relazione carnale e spiega che la donna gli aveva detto che "apparteneva ai servizi segreti italiani e la sua unione con Corrado Lanino era un matrimonio di copertura. Mi mandò delle foto di Corrado con un'altra donna, la sua la sua vera moglie".
La testimonianza - "Io racconto della Francesca - dice il monsignore - ma per me es muy doloroso...Io mi vergognavo di quello che avevo fatto con Francesca e quando passavo i documenti pensavo allo scandalo, se si sapeva. Mio Dio". "Io non potevo cedere...Avevo sempre il Papa davanti agli occhi che parlava della sacralità delle donne sposate e del matrimonio". Balda spiega anche di temere la pierre che ha annunciato querele nei confronti dell'avvocato del monsignore "per la fuga di notizie folli che sta organizzando", anche perché "per come è fatto - dice la Chaouqui - non ha alcun piacere a venire a letto con me e io, conoscendo miliardari ed emiri, se volessi tradire mio marito non mi metterei con un vecchio prete a cui non piacciono le donne". Nel suo memoriale, il religioso spagnolo racconta anche di aver tentato di stanare la sua collaboratrice. "Sono andato a parlare con il capo dei servizi segreti, lui neanche la conosceva, rimasi sorpreso, iniziai così a chiedere informazioni e tutte le volte scoprivo sempre truffe diverse". Poi, nel forte travaglio interiore, rivela di essersi affidato a una psicologa, ma il rapporto fra i due degenera. "Mi ero confrontato con una psicologa che mi disse di tenere la calma - spiega Balda - e di non dirle subito di no e allora le dicevo: ' Va bene Francesca, vediamo...', ma lei era violenta, muy cattiva, mi scriveva 'verme, sei un verme'".
L'invito - Nel memoriale Balda scrive di aver ricevuto prima di Natale un invito a pranzo dal faccendiere Luigi Bisignani. "A quell’incontro - racconta poi il religioso - volevano farmi credere che Francesca lavorava per i servizi segreti, che il suo capo era l’ambasciatore Massolo. Con Bisignani la Chaouqui aveva complicità e lui mi chiese di incontrare alcuni suoi sponsor. Grazie a Dio il secondo pranzo non c’è mai stato... Dietro Francesca c’è Paolo Berlusconi (probabilmente si confonde con l'ex premier Silvio, ndr): lei assisteva in modo abituale alle feste di Palazzo Grazioli, a Roma. E poi è amica di Gianni Letta e di sua moglie, del cardinale Touran, lo chiamava il cardinale di nostra proprietà. E anche del cardinale Re. Il loro contatto con la Santa Sede è Padre Sapienza, che gestisce le udienze del mercoledì del Papa... Francesca ha una grande relazione con il minitro della Salute Beatrice Lorenzin, il marito del ministro lavora in Rai. La Chaouqui dice che è lì per volontà di Renzi".
La replica - "Ho fatto una querela pesantissima all’avvocato Antonia Zaccaria» (avvocato di fiducia di monsignor Balda) per aver diffuso un memoriale consegnato dal monsignore l’8 novembre scorso all’avvocato Zaccaria, che poi è stato sostituito da un avvocato d’ufficio rotale. Lo ha detto Francesca Chaouqui entrando in Vaticano a piedi da via del Perugino.