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mercoledì 25 novembre 2015

CAMORRA AVVERTE L'ISIS Testa di maiale alla moschea e scritte per Vladimir Putin

Testa di maiale e scritte pro-Putin alla moschea di Giugliano




Una testa di maiale conficcate sulla cancellata e accanto scritte "fuck Isis" ("Isis vaffanculo") e "Onore a Putin". Le hanno trovate stamattina i fedeli dell'Associazione Culturale islamica dell'Unione fuori dalla moschea di Giugliano, comune della cintura napoletana. Sul posto, dopo la segnalazione, sono arrivati gli agenti del locale commissariato e gli uomini della scientifica. Al vaglio degli inquirenti le immagini delle telecamere della zona per risalire agli autori del macabro gesto. I poliziotti non escludono ad agire sia stata “una banda di scalmanati legati all’estremismo di destra”. Ma ci potrebbe essere un'altra pista legata alla criminalità organizzata...

Caivano (Na): Parte "Natale Moda"

Caivano (Na): Parte "Natale Moda"






CAIVANO – Moda, musica, comicità e divertimento. Sono le principali attrazioni di “Natale Moda”, abituale evento invernale promosso dal direttore artistico Michele Trasparente, con il patrocinio del Comune di Caivano e l’indispensabile sostegno di molti sponsor. La manifestazione, giunta al suo decimo anniversario, si terrà nell’ottima location del teatro “Caivano-Arte” di via Necropoli domenica 29 novembre a partire dalle ore 19.30 con ingresso, ovviamente, gratuito. 

Presentata da Luciano Capurro e Paola Fiudi (protagonisti al teatro Salone Margherita di Napoli) con le splendide coreografie di Mariangela Trasparente, servirà soprattutto alla gente accorsa ad ammirare le proposte invernali dei negozi locali. Michele Trasparente è reduce ultimamente dall’organizzazione di “S. Arpino Moda”, dove è stato ospite d’onore Cristian Lo Presti, ballerino di “Amici” (con lui nella foto a sinistra).

E “Natale Moda” è sempre più legato alla città che lo ospita. In passerella molte modelle professioniste, fra cui ben tre nate e cresciute in città: Chatrin Ponticelli, Mariagrazia Autieri e Valentina Puzone.

Grandissimo finale con la comicità di Gianluca Manzieri, “il mostro” di Radio Marte. Invitate tutte le autorità locali. Il servizio d’ordine sarà svolto dall’associazione vigili del fuoco di protezione civile di Caivano.

Moto Gp, tremano Rossi e Lorenzo È ufficiale: c'è un ritorno "pesante"

Moto Gp, la Ducati annuncia ufficialmente: "Casey Stoner tonerà nella scuderia di Borgo Panigale come testimonial e collaudatore"




Da qualche settimana le voci giravano insistentemente tra la scuderia della ducati ma adesso è arrivata la conferma: Casey Stoner torna in Moto Gp. La rossa di Borgo Panigale tramite comunicato stampa comunica ufficialmente che l'australiano, campione del mondo nel 2007 con la Ducati e nel 2011 con la Honda, torna nella scuderia italiana "come testimonial e collaudatore per il 2016 e inoltre prenderà parte ad alcuni test MotoGP".

Addio Honda - Il pilota che aveva lasciato le corse alla fine del 2012 era tornato quest'anno in gara per il team Honda ma dopo varie peripezie tra cui un bruttissimo incidente alla 8 ore di Suzuka, ha deciso di buttarsi corpo e anima in un'altra avventura che riporta alla mente incredibili imprese. Stoner infatti nel 2007 aveva trionfato eccelsamente vincendo 23 gare e conquistando con la Desmosedici il suo primo titolo iridato. "Gli ultimi cinque anni con Hrc sono stati una grande esperienza per me. Ho vinto il mio secondo titolo mondiale con loro nel 2011, ho trovato molti amici ed ho stabilito rapporti duraturi nel tempo", ha dichiarato l'australiano.

Voglia di rivalsa - "Per il 2016 sono davvero emozionato di tornare a far parte del Ducati Team. Ho tanti bei ricordi degli anni in cui ho lavorato con Ducati e l'occasione di poter di nuovo collaborare con loro è davvero speciale. Gigi Dall'Igna ha portato con sé un nuovo approccio e non vedo l’ora di poter aiutare Andrea Dovizioso, Andrea Iannone e il Ducati Team: ci metterò tutto il mio impegno. Ducati e i suoi tifosi sono stati davvero importanti nella mia carriera, e sarà fantastico ritrovarli e iniziare un altro capitolo della mia vita con questo marchio così affascinante", ha concluso il "canguro mannaro".

Il messaggio di morte a Francesco L'Isis sfida: "Dove ti ammazziamo"

Il messaggio di morte contro Papa Francesco: ecco dove e quando rischia




Sale l'allarme sul prossimo viaggio di Papa Francesco a Banqui, nella Repubblica Centrafricana. Il 29 novembre Bergoglio ha in programma di aprire idealmente il Giubileo della misericordia per la prima volta in Africa, un viaggio già criticato da più parti per i rischi a cui si esporrebbe il pontefice, scetticismi già forti prima della strage dei terroristi islamici dello scorso 13 novembre a Parigi. Proprio dalla Francia è partito l'ultimo allarme, con l'intelligence francese che ha definito la Repubblica Centrafricana un Paese: "altamente insicuro sotto il profilo della sicurezza", con il rischio "non irrilevante" che possa verificarsi un attentato in occasione delle cerimonie in programma". Dalla Francia sono partiti diversi "alert" verso la Segreteria della Santa Sede, segnalando il pericolo concreto di azioni terroristiche nei giorni del viaggio apostolico del Papa.

Alert - Gli avvisi dei servizi segreti francesi non riguardano solo la persona del Papa. Secondo gli 007 di Parigi ci sono alte possibilità che si possano verificare attentati da parte di qualche jihadista solitario tra la folla in piazza in attesa dello stesso pontefice. Il viaggio del Papa partirà da mercoledì 25 novembre e finirà il 30 con tappe previste in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana.

Salvini si arruola: "Sì, sono pronto ad andarmene in guerra"

Matteo Salvini: "Sono pronto a partire anch'io per combattere l'Isis"




La presa di posizione di Matteo Salvini: "Sono pronto a partire anch'io". Così il leader della Lega Nord, che si dice pronto a tutto pur di combattere l'Isis. "Ho fatto un anno di servizio militare nel '95, ma farei tutto quello che bisogna fare", spiega a Radio 24. "Chi dice no alla guerra all’Isis - aggiunge - è come i collaborazionisti durante il nazismo". Il leader del Carroccio si arruola...

L'ingegnere che non si lava da 12 anni: la sua incredibile scoperta scientifica

L'ingegnere che non si lava da dodici anni: la sua incredibile scoperta scientifica




Non si lava da dodici anni e ne va fiero. Non è un senzatetto né un hippie nostalgico ma un ingegnere. Secondo lui lavarsi troppo potrebbe essere più dannoso che altro. L'idea di  David Whitlock, ingegnere del Mit è nata guardando i suoi cavalli rotolarsi nel letame così ha avuto la conferma di un'ipotesi a cui stava già lavorando: i batteri buoni e quelli cattivi sulla nostra pelle si compenserebbero in un equilibrio in grado di renderci più forti e sani. Non solo: lavandosi si eliminano anche i batteri buoni e si impedisce allo strato di sporcizia di arginare i cattivi odori della sudorazione e le pelle si rovina con maggiore facilità. Per pulirsi si limita a cambiare i vestiti e a usare un detergente di sua invenzione in grado di diffondere batteri buoni sul corpo.  Ha fondato AOBIOME, una star up americana fermamente convinta dell'utilità dei microbi e dei batteri che naturalmente si trovano sul nostro corpo. 

Sgarbi incontra Vendola in tribunale: finisce malissimo, Nichi umiliato

Vittorio Sgarbi assolto dall'accusa di diffamazione a Nichi Vendola




Vince Vittorio Sgarbi: il Tribunale di Bari lo ha assolto "perché il fatto non sussiste" dall'accusa di diffamazione ai danni di Nichi Vendola, l'ex presidente della Regione Puglia, che si era costituito parte civile nel processo. La vicenda risale al 18 maggio 2011, quando nel corso della trasmissione Ora ci tocca anche Sgarbi, su Rai1, il giornalista Carlo Vulpio aveva affrontato il tema delle energie rinnovabili con riferimento a presunti interessi mafiosi. Vulpio aveva chiamato in causa il ruolo della Puglia nella gestione del business dell'eolico. Vendola, all'epoca governatore, decise di querelare il cronista (il procedimento è ancora pendente) e Sgarbi, anche se nel corso della trasmissione il critico d'arte non aveva detto nulla (al contrario, pochi giorni prima, nel corso di una presentazione a Bari aveva parlato di una "puglia massacrata da una forma di criminalità istituzionale che l'ha sfigurata con pale eoliche"). Oggi la sentenza: il fatto non sussiste, Sgarbi "batte" Vendola.