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giovedì 19 novembre 2015

L'incubo degli stadi in Serie A: tutti i progetti bloccati (anche a Roma)

L'incubo degli stadi in Serie A: tutti i progetti bloccati (anche a Roma)


di Francesco Perugini



Durerà ancora a lungo il Medioevo delle infrastrutture calcistiche in Italia. Il sogno di mezza estate di un Paese moderno, pieno di stadi di proprietà che facessero fare il salto di qualità ai nostri club si sta infrangendo. In pochi mesi la realtà è tornata a picchiare duro.

Slitta infatti il progetto dello stadio della Roma: come anticipato dalla Gazzetta, la Regione Lazio non ha ancora ricevuto dal Comune il progetto definitivo dell' impianto di Tor di Valle - doveva averlo entro il 15 novembre per far partire la Conferenza dei servizi - documento che però non sarebbe mai arrivato negli uffici istituzionali. L' avvio dei lavori nel 2016 e la consegna per il 2018 sembrano ormai un' utopia, come il sogno di Francesco Totti di giocare la sua ultima partita nella nuova struttura. Al centro di tutto, come al solito, i soldi e le spese accessorie, cioè i 300 milioni di oneri pubblici imposti alla società e al costruttore Parnasi per il prolungamento della metro B, gli interventi di viabilità, un ponte pedonale e il parco. Solo i 50 milioni garantiti da Pallotta sono già in cassa, per gli altri mancano i finanziatori.

Un altro stop dunque dopo quello del progetto del Milan, aggiudicato dopo una lunga corsa al rialzo e costretto alla retromarcia per le incertezze sui costi di bonifica. La coda giudiziaria tra Fondazione Fiera e il Diavolo sarà lunghissima, come probabilmente diventerà la gestione dei lavori a San Siro. L' Inter aveva già un piano di ammodernamento da avviare quando sarebbe diventata l' unica occupante dello storico impianto milanese, ma ora bisognerà tornare a pensare in due. E pensare che la piccola Udinese ha dato una lezione al calcio italiano cambiando volto al Friuli in tempo record.

Il prossimo miracolo di provincia - mentre Cairo ha posato la prima pietra del nuovo Filadelfia che servirà per le giovanili e gli allenamenti del Torino - potrebbe essere quello dell' Atalanta: il sindaco di Bergamo ha messo in vendita l' Atleti Azzurri d' Italia per 30-35 milioni, Percassi ci pensa e valuta la trattativa col Comune. Nel frattempo continuano i lavori per il nuovo stadio del Frosinone di concerto col Comune: la speranza è di entrarci per la fine del campionato, ma mai dire mai per un progetto che si trascina da 40 anni. Il Carpi resta in trasferta a Modena, mentre il Sassuolo sta costruendo la sua favola in un' impianto sì di proprietà, ma a Reggio Emilia.

E gli altri grandi club che guardano da lontano la Juve, già avveniristica con lo Stadium e ancor più lungimirante nel progetto Continassa? Lo stadio Delle Aquile per la Lazio è un progetto che fa sognare e poco più. Così come il sogno di Ferrero di uno stadio a bordo mare per la Sampdoria, soprattutto mentre sembra finalmente giungere a conclusione la lunga trattativa per il passaggio del Ferraris in concessione per 99 anni ai club liguri. De Laurentiis litiga periodicamente con il sindaco di Napoli De Magistris annunciando la fuga degli azzurri dal San Paolo («è un cesso», disse a settembre), ma poi i due finiscono sempre per trovare un accordo. L' accordo per il nuovo impianto del Palermo sembra averlo trovato con la Città invece Maurizio Zamparini, ma siamo ancora ai contratti verbali. Come tante, troppe volte in Italia.

DOVE AMMAZZERANNO IN ITALIA Fbi, allarme rosso: "I tre obiettivi"

Terrorismo, l'Fbi: "Colosseo, il Duomo e La Scala i tre bersagli dell'Isis"




Cresce il timore di attentati terroristici a Roma e Milano. La soffiata è tremendamente autorevole: è firmata dall'Fbi. Una segnalazione dell'intelligence americana indica come possibili obiettivi San Pietro a Roma, il Duomo e la Scala a Milano. Il Federal Bureau Investigation, secondo quanto si è appreso, avrebbe passato ai servizi italiani una informativa ricevuta dalla Dea. Controlli e servizi di vigilanza, dopo l'orrore del 13 novembre a Parigi, sono già stati rafforzati. Secondo quanto affermato da fonti qualificate, una serie di elementi investigativi avrebbero portato ad individuare i tre luoghi che, più degli altri, rischiano un attacco. L'allerta è altissima, soprattutto in vista dell'apertura del Giubileo, il prossimo 8 dicembre.

Rivoluzione bancomat, cambia tutto: che cosa potremo fare con la tessera

Bancomat, la rivoluzione: si può usare per gli acquisti online




La rivoluzione tecnologica arriva al bancomat: anche la tesserina sarà utilizzabile online, almeno quelle col logo PagoBancomat. Un po' come una carta di credito qualsiasi, insomma. Terminata positivamente la fase-pilota, il Bancomat 2.0 si prepara ad entrare a regime per l'inizio del 2016. Come spiega Sergio Moggia, direttore generale del Consorzio Bancomat, "finalmente siamo riusciti a portare su internet il circuito di pagamento più utilizzato dagli italiani. Ora - prosegue - ci aspettiamo un'ampia adesione al servizio da parte di banche ed esercenti, per consentire a un numero sempre maggiore di titolari di carte PagoBancomat di usarle anche online". La sicurezza delle transazioni online con bancomat sarà garantita da sofisticati sistemi di sicurezza: all'atto del pagamento non sarà necessario inserire il numero di carta o altri dati sensibili, semplicemente si verrà indirizzati alla pagina di autenticazione del proprio servizio di home banking, dove dopo aver inserito le credenziali si riceverà in tempo reale l'autorizzazione alla spesa.

Paolo Del Debbio? Sì, scende in campo: ecco la prova che lo ha smascerato

Paolo Del Debbio scende in campo? La mezza conferma: quei manifesti a Milano




Si candida o non si candida? Lui dice di no, assolutamente no: non scenderà in campo per fare il sindaco di Milano. Eppure, sulle vere intenzioni di Paolo Del Debbio, ora sorge un dubbio. Un dubbio sul quale "specula" Dagospia, che scrive: "Continua a fare comunicati nei quali nega questo o quel coinvolgimento nella partita di Palazzo Marino. Salvo poi tappezzare Milano con manifesti di un convegno che sembra un programma elettorale". Già, quei manifesti: vuoi vedere che Del Debbio, alla fine, scende in campo?

Alessandro Sallusti, ahia: spunta la foto che lo imbarazza (parecchio). Alle sue spalle compare...

Compagno Alessandro Sallusti: l'homepage di Repubblica sul suo computer




Compagno Sandro oppure un'operazione di marketing? Poche ore fa, Repubblica, ha dato alle stampe un articolo in cui si dà conto di un'indiscrezione: a cena con Matteo Salvini, Silvio Berlusconi avrebbe proposto Alessandro Sallusti come candidato sindaco a Milano. E a corredo dell'articolo, una bella foto del direttore de Il Giornale. Alle sue spalle, il monitor di un computer. E su quel monitor, l'homepage di Repubblica. Svolta a sinistra del direttore? Oppure tentativo auto-promozionale del quotidiano debenedettino? Ai posteri l'ardua sentenza.

mercoledì 18 novembre 2015

Grossi guai (economici) per Briatore Quanto perde il Billionaire: i numeri

Flavio Briatore in crisi, il Billionaire in rosso di 320 mila euro




Guai per il Billionaire di Flavio Briatore.  Qualche giorno fa, scrive il blog di Andrea Giacobino, a Olbia nello studio del notaio Fabio Papaccio si svolta un’assemblea straordinaria della Billionaire srl che controlla il noto locale della Costa Smeralda. Nell'incontro è stata esaminata la situazione patrimoniale allo scorso settembre e la previsione di chiusura del bilancio 2015.

La perdita già accertata  è di quasi 320 mila euro, rosso che secondo le previsioni salirebbe a oltre 605 mila euro per questo intero anno. Nel 2013 la perdita era di 150 mila euro.  Azara ha rilevato che “la società si trova in una situazione di sofferenza finanziaria” e ha quindi proposto di attingere alla riserve per oltre 100 mila euro al fine di coprire parzialmente il passivo allo scorso settembre. E' stato deciso anche un aumento di capitale a 297 mila euro.

Caivano (Na): Arrestato per abusi sulla figlia di 3 anni. Quel legame con la piccola Fortuna

Caivano (Na): Arrestato per abusi sulla figlia di 3 anni. Quel legame con la piccola Fortuna




Il padre abusava della figlia di 3 anni e la madre stava a guardare senza impedire le violenze. Succede nel Napoletano, a Caivano, nonché lo stesso quartiere già famoso per i tre casi di soprusi a sfondo sessuale contro minorenni e morti sospette. La madre, Marianna Fabozzi è già nota per il piccolo Antonio Giglio, il bambino che precipitò dalla finestra dell’abitazione dei nonni materni, all’ottavo piano dell’isolato 3 del Parco Verde di Caivano, nell’aprile del 2013, lo stesso appartamento dove fu vista per l’ultima volta Fortuna Loffredo. La bambina di 6 anni che perse la vita il 24 giugno 2014 dopo un volo dallo stesso palazzo. I carabinieri della compagnia di Casoria hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip su richiesta della Procura di Napoli Nord, nei confronti di Marianna Fabozzi e Raimondo Caputo, conviventi da tempo a Caivano, indagati per i reati di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia di tre anni. Il gip ha disposto la detenzione in carcere per l’uomo e i domiciliari per la donna. Per la concomitanza dei fatti, i carabinieri stanno ipotizzando un presunto giro di pedofilia, perché questo è il terzo caso di violenza sessuale su minore, a cui va aggiunta la misteriosa morte di Antonio. A lanciare un appello è il legale della famiglia di Fortunata, l’avvocato Angelo Pisani: "Proteggete i bambini, fermate questo scempio".

Le accuse - Secondo gli investigatori l'uomo finito in manette avrebbe costretto la bambina a subire atti sessuali in presenza della madre che non si sarebbe mai opposta. La piccola avrebbe più volte chiesto aiuto alla madre, non ricevendo alcuna attenzione. Alla donna si contesterebbe la conoscenza di quanto accadeva tra le mura di casa, oltre a non aver mai denunciato il convivente e quindi di non aver mai fatto nulla per impedire gli abusi. La storia di violenza è stata scoperta dagli investigatori mentre lavoravano a un'altra inchiesta, quella sulla morte di Fortuna Loffredo, trovata agonizzante sul selciato dell'isolato 3 delle palazzine popolati Iacp del Parco Verde. L’autopsia chiarì che la piccola aveva subito per mesi violenze sessuali ma sulle cause della morte non è mai stata fatta chiarezza. L’ultima volta la bambina era stata vista proprio a casa dei nonni di Antonio e della sua amica del cuore, sul divano. Nell'appartamento al piano superiore al suo.

Nella palazzina una coppia era già stata arrestata - Nello stesso palazzo abitava un'altra coppia che è stata arrestata nei mesi scorsi con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia di 12 anni. Il padre, di 38 anni, finì in carcere il 27 dicembre 2014, mentre la mamma – che risultò anche lei coinvolta – fu arrestata il 3 aprile in seguito agli accertamenti dei carabinieri di Casoria. Anche in quel caso gli abusi da parte dei due coniugi furono scoperti mentre si investigava sulla morte di Fortuna Loffredo. Secondo fonti investigative fra i tre episodi non c’è alcuna relazione. Eppure questi ultimi arresti forniscono un quadro molto chiaro: tre i casi di violenza sessuale su minore scoperti nel Comune della provincia di Napoli, tra quello di Fortuna, della dodicenne e di quest'ultima bambina di tre anni. E poi, anche la morte di Antonio, ancora rimasta nell'oblio. Aveva tre anni ed era il fratellino della migliore amica di Fortuna.

L'appello - Gli inquirenti hanno sempre pensato che Fortuna sia stata uccisa, forse perché si era ribellata alle violenza o perché voleva raccontare degli abusi. Ne è convinta anche la famiglia di Fortuna. "Fin dal primo momento ci siamo attivati per contribuire al lavoro degli investigatori che stanno portando alla luce gravissime situazioni, facendo emergere l’ignobile giro di degrado e pedofilia nel parco della vergogna di Caivano" – dichiara a ilfattoquotidiano.it Angelo Pisani, che con Sergio Pisani difende il padre e i nonni della piccola. E che chiede “alla luce di questo ennesimo episodio, devono essere assunte dalle istituzioni misure adeguate a protezione dei bambini per fermare questo scempio”.