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venerdì 6 novembre 2015

Ruba la pistola agli agenti e spara Poi fugge dall'ospedale, è caccia all'uomo

Lecce, ergastolano ruba la pistola agli agenti e spara nell'ospedale: fugge rubando una macchina




Una mattinata horror quella che i pazienti hanno passato all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Un ergastolano, Falcio Perrone, è salito al terzo piano del nosocomio per sottoporsi a un esame strumentale ma quando gli hanno tolto le manette, l'uomo ha sfilato la pistola dalla fondina di uno dei due agenti. Perrone ha cominciato a sparare all'impazzata ferendo uno i due poliziotti alla coscia e al polpaccio. Poi ha raggiunto l'area di parcheggio dove ha rubato un'auto alla cui guida si trovava una donna e si è allontanato sfondando le sbarre che si trovano all'ingresso della struttura ospedaliera.

Perse le tracce - Il 42enne di Trepuzzi, era stato condannato per un omicidio avvenuto nella notte del 29 marzo 2014 in un bar. L'uomo uccise Fatmir Makovic, ferì gravemente il figlio Alen e tentò di ammazzare anche un nipote minorenne. La caccia all'uomo è scattata immediatamente in tutta la provincia e nel Brindisino dove sono stati disposti numerosi posti di blocco.

Caivano (Na): Intervista all'Avv. Domenico Acerra (Liberi Cittadini)

Caivano (Na): L'Avv. Acerra ai nostri microfoni


di Gaetano Daniele


Avv. Domenico Acerra
(Coordinatore Liberi Cittadini) 


Avv. Acerra, il Sindaco sfida i consiglieri comunali di Forza Italia, ed usa il pugno di ferro: "niente ricatti" la miglior difesa è l'attacco? qual'è la sua opinione in merito a questa vicenda che al momento pare non sia ancora del tutto chiarita?

I consiglieri di forza italia,  giustamente,  hanno sollevato dei problemi legati alla legittimità di alcuni atti amministrativi deliberati dalla giunta e chiedono chiarimenti sia in merito agli stessi atti sia, consequenzialmente, cambiamenti all'interno del giunta. Questa mi sembra una posizione politica formalmente corretta, per quanto discutibile nel merito. Monopoli risponde a questi consiglieri dandogli del ricattatore. Non mi meraviglia questa reazione considerato che il personaggio è abituato a ragionare usando le categorie morali e misurando i gradi di fedeltà e infedeltà delle persone. Il suo infantilismo conduce il dibattito politico, purtroppo, sulle sponde di una anemica e stucchevole antinomia tra amico e nemico, dove il primo è colui che gli mostra supina deferenza e il secondo è colui che usa qualche volta ragionare con la propria testa. Ovviamente egli inclina a favore del primo.

Avv. Acerra, siamo all'inverosimile, il Sindaco Monopoli su alcuni periodici punta il dito contro le opposizioni e invita a cercare altrove lobby familiari e affidamenti a familiari di consiglieri  e assessori, ignorando che il fratello di una consigliera comunale di Idea Nuova ha ricevuto un affidamento e ignorando che la moglie di un assessore proprio di Forza Italia, ha ricevuto una commessa appunto dall'Ente, secondo lei perchè il Sindaco Monopoli tende a dimenticare o a nascondere ciò che gli accade intorno addirittura incalzando le opposizioni?

Nei giorni scorsi le opposizioni hanno pubblicato un manifesto dove denunciavano episodi di affidamento di incarichi e forniture da parte del comune ad alcune persone o enti ritenuti vicini agli amministratori o addiruttura familiari dei stessi e hanno intitolato lo stesso manifesto "la parentopoli di monopoli", appunto come riporta anche lei nella domanda. Si è trattato di una denuncia puntuale riferita a episodi specifici. Come è suo solito,  Monopoli l'ha buttata in caciara, ha alzato polveroni e attaccato ignoti che nel passato avrebbero adottato atti amministrativi per favorire i parenti. La differenza è netta tra le due posizioni, c'è chi elenca fatti e nomi, come fa giustamente l'opposizione, e chi, come invece fa Monopoli, parla a vanvera e lancia accuse nel vuoto. Questo Monopoli è proprio un magliaro!

Avv. Acerra, Gara Rifiuti, raccolta differenziata, il Sindaco Monopoli punta al 70%, al momento resta un sogno, utopia, le strade versano in condizioni pietose che anche in Bangladesh criticano. Monopoli promise pulizia e sgombro rifiuti ad inizio settembre, così non è stato, anzi, a fine settembre la spazzatura come per magia è triplicata, secondo lei si può raggiungere questo risultato oppure è un'altra mandragata demagoga del Sindaco Monopoli? 

Monopoli, finora,  si è mosso poco e malissimo sulla questione ambientale. Dopo aver promosso un paio di iniziative pubbliche sul tema, che sono apparse più una passerella per lui e per chi lo circonda, nelle quali ha ripetuto refrain abbastanza stantii tanto da rendere quei due appuntamenti una liturgia, è stato un completo black out! Nessuna iniziativa concreta sulla questione terra dei fuochi, alcun interesse per le bonifiche ambientali, men che meno qualcuno ha mosso un dito per provvedere a reprimere il fenomeno delle puzze nauseabonde provenienti dalla zona industriale, salvo in questo caso una ronda notturna organizzata da alcuni assessori che si sono coperti di ridicolo in questo modo trasformandosi in cani da tartufo.  Infine la questione rifiuti urbani. La raccolta di questi ultimi è scadente, saltuaria, tante buste di spazzatura spesso giacciono intere giornate nelle strade imbratandole e ostruendone il passaggio. Ora una giunta inetta,  incapace,  che ignora il suo compito specifico, ha apprestato  una gara europea per conferire l'appalto della raccolta dei rifiuti. Che iddio c'è la mandi buona con questi sprovveduti! La chiosa finale è la balla del 70% di raccolta differenziata che sembra più un numero estratto al lotto che una previsione realistica. Monopoli continua a giocare sulla pelle dei cittadini come un bambino che si accanisce a volere svolgere compiti che non gli riescono. Povera Caivano!

Avv. Acerra, nucleo di valutazione, Monopoli ha scelto 3 professionisti secondo una logica di esperienza e di democrazia, guarda caso la stessa logica che usò con il suo Capo di Staff, già preannunciata da noi de il Notiziario sul web e da altri colleghi blogger. Secondo lei, invece, che metro di valutazione è stato adottato?

Giunta, funzionari pubblici, componenti dello staff e ora organismo di valutazione: Monopoli in questi ambiti ha usato sempre lo stesso metodo nella scelta delle persone, fatto di familismo, parentado, servilismo,  lottizzazione, spartizione, partitocrazia. Egli si è creato una corte dei miracoli che farà precipitare Caivano nelle secche dell'ingoverabilita'.

Le ferie dei magistrati sono da tagliare: la sentenza che fa piangere le toghe

Ferie dei magistrati, la Corte Costituzionale: sì al taglio, inammissibile il ricorso del Tribunale di Ragusa




La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità sollevata dal tribunale di Ragusa sulla riduzione delle ferie per i magistrati, da 45 a 30 giorni, contenuta nel decreto legge approvato lo scorso anno in materia di arretrato civile. La Corte ha bocciato il ricorso "per difetto di motivazione in punto di rilevanza": quando il rimettente "non spieghi adeguatamente le ragioni per le quali ritiene di dover applicare la norma della cui legittimità costituzionale dubita per proseguire nel giudizio pendente dinanzi a sé, la questione - si legge nella sentenza n. 222 depositata oggi - è inammissibile". Nel caso in esame "nell'itinerario argomentativo seguito dal giudice a quo - osserva la Consulta - non è ravvisabile alcun elemento che chiarisca le ragioni per le quali egli ritiene di dover fare applicazione delle disposizioni censurate, per consentire la
prosecuzione del procedimento in corso". 

Nel caso in esame "nell'itinerario argomentativo seguito dal giudice a quo - osserva la Consulta - non è ravvisabile alcun elemento che chiarisca le ragioni per le quali egli ritiene di dover fare applicazione delle disposizioni censurate, per consentire la prosecuzione del procedimento in corso". La Corte ricorda inoltre di aver "già avuto più volte occasione di delineare l'ambito di applicazione e la finalità dell'istituto della sospensione feriale dei termini processuali, precisando che esso, nato dalla necessità
di assicurare un periodo di riposo a favore degli avvocati e procuratori legali è anche correlato al potenziamento del diritto di azione e di difesa, richiamato dall'articolo 24 della Costituzione a cui "deve essere accordata tutela, quando la possibilità di agire in giudizio costituisca per il titolare l'unico rimedio per far valere un suo diritto. Risulta, dunque, evidente - conclude la sentenza - che l'individuazione del periodo di sospensione feriale dei termini processuali risponde a un'esigenza di garanzia dell'effettività del diritto di difesa nel periodo di riposo degli avvocati, ben diversa da quella sottesa alla previsione del periodo di congedo ordinario dei magistrati, cui sono viceversa indirizzate, a titolo esclusivo, alcune delle censure" sollevate dal tribunale di Ragusa.

Berlusconi sarà in piazza con Salvini Nasce il fronte anti-Renzi: il patto

Silvio Berlusconi sarà in piazza a Bologna insieme a Matteo Salvini e Giorgia Meloni




In piazza con Matteo Salvini ci sarà anche Silvio Berlusconi. A Bologna, domenica 8 novembre, il "Blocca-Italia" leghista diventerà la più grande manifestazione anti-renziana del centrodestra italiano. A darne l'annuncio è stato lo stesso Berlusconi, che si è detto "ben lieto di accettare l'invito del segretario della Lega". Un passo indietro, o meglio avanti rispetto alla brusca frenata di un giorno fa che sembrava una rottura quasi definitiva tra Forza Italia e Lega. "Non potevamo restare indifferenti dinanzi alle pressioni dei nostri elettori (e anche di qualche onorevole, ndr), che in questi giorni hanno insistentemente chiesto una forte dimostrazione di unità del centrodestra - ha spiegato il Cav in una nota -. Questa unità si è concretizzata ieri nella riunione dei capigruppo di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, per il coordinamento della nostra azione parlamentare a partire dalla legge di stabilità, a conferma che i movimenti del centro-destra hanno l'assoluta consapevolezza di poter vincere soltanto se uniti". "L'appuntamento con Matteo Salvini e con Giorgia Meloni - ha concluso - è quindi fissato per le ore 12 di domenica 8 novembre in Piazza Maggiore a Bologna".

Spara ai ladri e gli rovinano la vita Ermes Mattielli è morto di crepacuore

Dopo la condanna, è morto Ermes Mattielli. Doveva risarcire i rapinatori feriti




Non ce l'ha fatta Ermes Mattielli, l'artigiano 62enne di Velo d'Astico (Vicenza) ricoverato da due giorni all'ospedale San Bortolo dopo aver subito un infarto. Mattielli era diventato suo malgrado famoso dopo aver subito una rapina nel deposito della sua attività. Mattielli ha sparato con la sua pistola ai due rapinatori, due uomini di origine albanese, ferendoli all'interno del cortile del deposito. L'uomo era stato condannato a 5 anni e 4 mesi per duplice tentato omicidio e doveva anche risarcire i due rapinatori con 135mila euro. Una cifra che lui stesso, intervenuto pochi giorni fa alla Zanzara su Radio 24 da Giuseppe Cruciani, aveva conferma confermato di non avere, essendo stato di fatto costretto a chiudere la propria attività ed essendo rimasto senza soldi. Le condizioni di salute di Mattielli si sono aggravate nei giorni successivi alla notizia della condanna definitiva, fino al ricovero e poi al decesso in ospedale.

Don Maurizio Patriciello, il prete della mobilitazione nella Terra dei Fuochi, venerdì a Senigallia

Don Maurizio Patriciello, il prete della mobilitazione nella Terra dei Fuochi, venerdì a Senigallia


(di viveresenigallia)


Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, Napoli, è da tempo a fianco del suo popolo per promuovere giustizia e legalità, messe a dura prova da camorra, disoccupazione e disastri ambientali. Tante le sue battaglie per la bonifica della cosiddetta 'Terra dei fuochi', un'area tra le province di Napoli e Caserta in cui sono state stoccate centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e i tassi di mortalità per malattie oncologiche sono tra i più alti  in Europa.

Don Maurizio porterà la sua testimonianza venerdì 6 novembre 2015, alle 21.15, al Teatro 'Portone' di Senigallia in occasione della Giornata del creato.

Unanimemente riconosciuto come la voce e la coscienza pulita della Terra dei Fuochi, Maurizio Patriciello, parroco della Parrocchia di San Paolo Apostolo in Caivano, è sicuramente prete di trincea. E’ da sempre impegnato nella lotta contro la camorra ritenuta complice del traffico di rifiuti tossici sversati nel cuore della Campania con conseguenze drammatiche per le popolazioni di quelle zone. E’ entrato in seminario a 29 anni dopo aver lavorato come paramedico in ospedale, collabora come editorialista con il quotidiano “Avvenire”. Rifacendosi a don Mazzolari dice “ognuno di noi deve lavorare per essere promosso a uomo”.

Nella battaglia che sta conducendo riconosce l’impegno della Chiesa, della comunità locale, ma quello ancora troppo debole della politica che tende a ridimensionare. La forza di cambiare, dice, gli viene dalla sofferenza della gente che lo spinge a fare tutto quello che è possibile per uscire da questo scempio.

LA DRITTA SUL PIENO Un trucchetto sulla benzina fa durare di più auto e soldi

Benzina dopata con additivi: l'auto dura di più e si risparmia


di Dino Bondavalli



Fare il pieno con uno di questi carburanti anziché con benzina o gasolio standard può costare dai 5 ai 10 euro in più. Ma, se li si utilizza con costanza, nell’arco della vita di un’auto i combustibili premium possono garantire benefici tali da trasformare il sacrificio economico al distributore in un buon investimento già dopo 5 anni.

Anche se la differenza di 10-15 centesimi al litro che ci si trova a pagare alla pompa è tutt’altro che irrilevante, specie per chi percorre molti km l’anno, i vantaggi sembrano oggettivi. Tanto che, al di là delle strategie commerciali e delle politiche industriali che spingono le diverse compagnie petrolifere a privilegiare l’aumento della potenza piuttosto che la riduzione dei consumi o il minor impatto ambientale, gli effetti positivi sul motore accomunano i principali marchi.

Dire se la differenza di prezzo sia giustificata o se alla lunga l’utilizzo di carburanti premium possa tradursi addirittura in un risparmio grazie alla riduzione dei consumi e alla minore necessità di manutenzione, «è difficile», dice Franco Del Manso, responsabile Ufficio rapporti internazionali e tecnici dell’Unione Petrolifera. I dati comparati sugli effetti dei carburanti premium e standard sono custoditi dai produttori con ancora più cura di quanto non accada con le formule di benzina e gasolio.
Una prova su strada condotta dal mensile Quattroruote nel 2011, nell’ambito della quale due vetture identiche alimentate una con gasolio standard e l’altra con premium avevano entrambe percorso 50mila km lungo gli stessi percorsi e con lo stesso stile di guida, aveva rivelato che i benefici erano concreti. E che, soprattutto, aumentavano con il passare del tempo. 

Se su strada il vantaggio medio in termini di minori consumi era stato dell’1,1% il divario nelle ultime migliaia di km era cresciuto «fino al 3,8%». Non solo. Nei test effettuati al banco «il vantaggio dell’auto alimentata con gasolio speciale è stato del 6% a inizio prova, e addirittura del 12% a fine», recita il resoconto della rivista.

Benefici erano poi stati registrati sullo stato del motore. Nella vettura alimentata con gasolio premium, che aveva anche evidenziato un avviamento più facile alle basse temperature, iniettori, camere di combustione e valvole risultavano privi di incrostazioni. In quella alimentata con gasolio standard erano invece presenti depositi e residui, comunque non tali da compromettere il funzionamento ottimale della vettura.

«La sensazione di un esperto è che possa essere conveniente spendere qualcosa in più», commenta Del Manso, «i fuel speciali, infatti, garantiscono diversi benefici: da un lato, grazie ad additivi e sostanze detergenti che evitano la formazione di depositi, salvaguardano pompe e iniettori nella fase di alimentazione, cosa fondamentale per le prestazioni e il contenimento delle emissioni. Dall’altro, grazie all’impiego di combustion improver, garantiscono la combustione completa ed evitano che si sporchino le valvole, cosa che pregiudica il rendimento del motore».

Ma c’è di più. I carburanti premium offrono una qualità superiore a quelli standard già a partire dalla formulazione, particolarmente curata. Inoltre, in molti casi sono prodotti senza l’impiego dei biocarburanti, che per legge devono essere immessi per una quota del 5% (che salirà al 5,5% nel 2016, al 6,5% nel 2017, al 7,5% nel 2018 e fino al 10% nel 2020) nella benzina e nel gasolio commercializzati.

«Alcune aziende scelgono di non mettere biocarburanti nei fuel speciali, raggiungendo la quota del 5% di biocarburanti da immettere nella benzina e nel gasolio solamente attraverso i fuel standard», spiega il tecnico dell’Unione Petrolifera. In questo modo evitano possibili effetti negativi.

I biocarburanti, infatti, possono creare «problemi in fase di alimentazione e fare intasare i filtri formando funghi e morchie», dice Del Manso, «inoltre sopra i 100 gradi possono diventare instabili e creare incrostazioni, oltre al fatto che riducono comunque un po’ i rendimenti e fanno aumentare leggermente i consumi, visto che hanno un potere calorifico inferiore». Tanti piccoli dettagli che alla fine fanno la differenza. E che aiutano a capire perché «i fuel speciali vanno utilizzati regolarmente. Limitarsi a fare un pieno ogni tanto serve a poco», conclude l’esperto.