Visualizzazioni totali

mercoledì 28 ottobre 2015

Caivano (Na): 41 mila euro in un giorno? Sì, è possibile, ma l'assessore Falco non ci sta e parla di discontinuità

Caivano (Na): 41 mila euro in un giorno? Sì, è possibile, ma l'assessore Falco non ci sta e parla di discontinuità





Somme urgenze? Affidamenti diretti? lavoretti a fratelli di consiglieri comunali? piccoli appaltucci a mogli di assessori? Sì, tutto questo è possibile, ma la colpa è delle passate amministrazioni. Si, avete capito bene. In sintesi, tutto questo è accaduto nell'arco-tempo che va da Maggio ad Ottobre 2015, proprio quando si è insediato il neo Sindaco Simone Monopoli, ma a sentir loro, il Sindaco e la maggioranza, è tutto regolare, anzi, non è niente vero. Sono tutte bufale nonostante le delibere e gli atti. Bufale costruite ad hoc dai giornali, dai blogger, e quindi l'amministrazione comunale cammina sulle proprie gambe, e dunque è anche inutile scrivere di queste cose, perchè tanto ormai basta una semplice riflessione su Facebook, oppure altrove per mettere a tacere la verità. Anche quella incontrovertibile. Tanto i fan che ne sanno, a loro cosa interessa, ai Fan interessa fare solo Olè olè olà da stadio, al resto? e chissenefrega! Insomma, all'improvviso ecco comparire un'altra nota del consigliere comunale di Liberi Cittadini, Francesco Emione, questa volta però, non è olè olè olà, è semplicemente la verità. La riportiamo di seguito: 

41 mila euro spesi solo in un giorno. Ho già detto cosa è accaduto il 14 agosto, ora vediamo cosa hanno fatto tre giorni prima, l'11 agosto. Ecco dimostrato che Forza Italia pensa solo agli incarichi com'è stato ammesso pure dal sindaco stesso. Gli atti non si possono smentire. 

Non lo possono fare né i padri, né i figli, nè gli avi.
E’ stato un agosto infuocato per gli affidamenti senza gara, infatti, mentre tutti erano al mare, o quasi tutti, c'era chi si prodigava…

1) l’11 agosto con determina N. 1436 il settore manutenzioni, gestito dall’assessore di Forza Italia Luigi Falco, stante la necessità contattava, per le vie brevi, la ditta D’Ambr.. Costru. ed impegnava la spesa di € 5.075,20 per interventi riguardanti opere murarie, manutenzione dell’impianto idraulico ed elettrico ed installazione di alcune porte in ferro da eseguire presso la ludoteca del Parco Verde; 

2) Sempre l’11 agosto, sempre il settore manutenzioni, sempre gestito dall’assessore di Forza Italia, con determina n. 1432, stante la necessità di eseguire con urgenza i lavori di manutenzione ordinaria e straordinariacontattava, per le vie brevi, la ditta F.lli Pelu di G & CO. ed impegnava la spesa di € 25.132,00; 

3) Sempre l’11 agosto, sempre il settore manutenzioni, sempre l’assessore di Forza Italia Luigi Falco, con determina n. 1430, approvava l’offerta presentata dalla ditta Ami… per un importo complessivo di € 1.841,35 per lavori di taglio e rimozione di rami di scuola nel P.co Verde. 

4) Non è uno scherzo, sempre l’11 agosto, con determina 1415, sempre il settore manutenzioni, sempre gestito dall’attivissimo assessore di Forza Italia, venivano approvati lavori per un importo complessivo € 3.352,56 ad integrzione di altri lavori fatti a gennaio per € 4.155,70 per i lavori di sistemazione dei locali comunali di Via G. Battista Vico (ex VV.UU.) e veniva incaricata la ditta Am..(la stessa che nello stesso giorno veniva impegnata per i rami nel Parco verde). Naturalmente lavori affidati senza gara. 

Nella stessa giornata, lo stesso settore affidava con due diverse determine, due lavori alla stessa ditta uno addirittura come integrazione di un altro di gennaio. 

5) E mica è finita. L’11 agosto, con determina n. 1413, veniva dato pure un incarico, che non manca mai, dal settore dei lavori pubblici dell’assessore arch. Mascolo, ad un tecnico per la progettazione, il coordinamento della sicurezza e la direzione dei lavori di un fabbricato in via Carioli confiscato alla criminalità organizzata per un totale di 6000 euro (senza bando). 

TOTALE AFFIDAMENTI SENZA GARA DEL 11 AGOSTO: 35 mila 401 euro + 6000 di incarico professionale a consulente. TOTALE SPESE SOLO IL 4 AGOSTO: 41 mila 401 euro.

Insomma, però a sentire uno degli assessori competenti, Luigi Falco, esiste una short list, e quindi si è mantenuto solo il regolare svolgimento dell'affidamento. Ed in più, è stato doveroso farlo, visto che lo stato delle scuole ed altro, era versato in condizioni pietose. Il sottoscritto, continua l'assessore Falco ai nostri microfoni, lavora per il bene comune e dei cittadini caivanesi, rimettendoci anche di tasca propria. Ed è spinto soprattutto da un grande spirito di sacrificio, conclude, per il bene del Paese e della collettività. 

SOLDI NOSTRI PAGA IL COMUNISTA IN TV Più di mille euro al minuto L'ultima vergogna di Fazio

Fabio Fazio, 24mila euro a Yanis Vaorufakis per l'ospitata a "Che tempo che fa"




Più di mille euro al minuto per parlare nel salottino di Fabio Fazio. Soldi nostri, va da sè. Yanis Varoufakis sputtana Che tempo che fa. L'ex ministro greco, nel mirino della polemica poiché (presunto) conferenziere strapagato, per spegnere le accuse ha pubblicato una lunga lista di tutti gli interventi fatti all'estero, con modalità di viaggio e compensi ricevuti. Una lunga lista, in cui l'importo più ricorrente è "zero": neppure un euro, né un dollaro, per dire la sua. Poche, pochissime eccezioni. Tra queste, appunto, l'ospitata da Fabio Fazio: 22 minuti di chiacchierata, per la quale è stato pagato a Varoufakis un cachet di 24mila euro, oltre al viaggio in First Class. Soldi nostri, bene ricordarlo. Un teatrino tra comunisti stra-pagato con soldi pubblici. Per inciso, nella lista pubblicata da Varoufakis, l'altro appuntamento pagato era una conferenza internazionale a Singapore, per la quale ha ricevuto 28mila euro.

Il caso - La vicenda sorge dall'accusa rivolta al fu ministro centauro dal Daily Telegraph, che citando il settimanale ellenico Proto Thema, aveva messo le mani su una email di un'agenzia di Londra specializzata nell'offrire - a pagamento, of course - interventi di ex leader politici. Varoufakis ha smentito, pubblicando la lista che ha finito per smascherare Fazio.

Sondaggio: com'è il politico ideale? Va bene anche incapace, basta che sia...

Il politico dei sogni degli italiani? È un incapace. Ma è onestissimo


di Francesco Borgonovo




Non c' è da sorprendersi troppo di fronte ai risultati del sondaggio realizzato da Arnaldo Ferrari Nasi. Semmai si sente un brivido lungo la schiena quando si legge che il 68 per cento degli italiani intervistati ha come prima preoccupazione quella di avere una classe politica «onesta e trasparente» piuttosto che una «che abbia esperienza e sappia fare le cose, come proteggere gli Italiani dall' immigrazione e da certe leggi europee». Non ci si deve stupire, dicevo, perché da alcuni anni l' insofferenza popolare nei confronti della politica ha raggiunto i massimi storici: lo spirito del tempo è quello dell' ostilità nei confronti dei partiti e in particolare dei loro rappresentanti in Parlamento.

È indicativo che persino alcuni dei dipendenti del Comune di Sanremo saliti alla ribalta in questi giorni ce l' avessero con la Casta. Costoro approfittavano allegramente dei soldi pubblici evitando di presentarsi al lavoro ogni volta che potevano. Hanno ingannato gli italiani (che pagavano i loro stipendi) mostrando totale disprezzo per la cosa pubblica, tanto che in parecchi sono finiti dietro le sbarre.

Eppure, su Facebook o al bar (durante pause caffè a spese dei contribuenti) berciavano improperi all' indirizzo dei politici ladri e corrotti. Questo per dire quanto sia radicato l' astio verso la politica, tanto che persino il travet più negligente si sente in diritto di denigrarla.

Intendiamoci subito: gli italiani hanno innumerevoli e sacrosante ragioni per detestare chi dovrebbe rappresentarli al governo e in Parlamento.

In questi anni i politici hanno dato il peggio di se stessi. Anzi, il dramma è che forse hanno dato il meglio. La classe dirigente che affolla i palazzi è per lo più incompetente e inconsistente, dunque il suo comportamento rispecchia la sua essenza. Basti pensare a Ignaro Marino e allo spettacolo pietoso che ha offerto destreggiandosi fra scontrini di cene a spese nostre, sotterfugi e clamorose balle. Ma allora perché, davanti al sondaggio di Ferrari Nasi, bisogna avvertire un senso di disagio, una ventata di gelo? Perché l' odio diffuso verso i politici ha conseguenze nefaste. In quest' epoca scura bisogna avere il fegato di separare la politica da chi la esercita. E anche fra i politici bisogna sapere distinguere. Non tutti sono ladri e saprofiti. Tanti, specie a livello locale, sono validi e pronti a dare il sangue. Se non ci fossero, tutti noi saremmo più deboli ed esposti a poteri ben più marci e più spietati.

A soffiare sul fuoco dell' antipolitica non ha cominciato Beppe Grillo, bensì il Corriere della Sera, attraverso il bestseller di Stella e Rizzo intitolato appunto la Casta. Un fenomeno editoriale che ha avuto plurime imitazioni e alcuni seguiti. Nulla da dire sul contenuto, ovviamente. Ma da allora in poi, la considerazione della politica non ha fatto altro che peggiorare. E ne hanno guadagnato le forze, come i Cinquestelle, che gridavano «tutti a casa». Già, ma se tutti vanno a casa, che succede? Lo abbiamo visto, purtroppo. Arrivano i tecnici, i commissari, i funzionari. I volti incolori dell' Unione Europea e della Troika. E da questi, chi ci difende?

Il passo è breve: si parte dicendo che la politica va rinnovata nel profondo e si finisce a dire che la politica va eliminata. Siamo partiti con la Casta (Rizzoli) e siamo finiti con il libro di Stefano Feltri del Fatto intitolato La politica non serve a niente. Invece serve eccome. Perché altrimenti ci si trova al governo una disgrazia epocale come Mario Monti. O si finisce a non votare per ben tre volte.

Uno come Feltri, che lavora per il giornale più antipolitico che ci sia, alla fine fa il gioco dei poteri forti (quelli forti davvero) che vorrebbero affidare alle banche la gestione dei Paesi, e chi se ne frega se poi la gente si impicca. C' è persino un giornalista pluripremiato come David van Reybrouck il quale sostiene che le elezioni andrebbero abolite (nel saggio Contro le elezioni, edito da Feltrinelli). Visto che i politici selezionati tramite gli attuali sistemi elettorali sono scadenti - sostiene - meglio affidarsi al sorteggio.

Un po' come fanno i grillini che si affidano per ogni cosa a Internet. E infatti selezionano una marea di onestissimi incapaci. A parte il fatto che l' onestà va misurata nel momento in cui un uomo sfiora il potere, la politica non può essere trasparente. Come non può esserlo la vita delle persone. Gli arcana imperii, una volta svelati, rendono la politica impotente. Maggiore chiarezza, specie sulle spese, e maggiore condivisione delle decisioni sono auspicabili.

Ma la politica ha bisogno degli anfratti, del fango e dell' oscurità oltre che dei vetri e del sole. E noi abbiamo bisogno della politica soprattutto oggi. David Runciman, studioso molto moderato, lo spiega in un bel libro uscito da Bollati Boringhieri e intitolato semplicemente Politica. Mostra l' impatto che hanno sui Paesi le scelte politiche: fanno la differenza nella vita delle persone. Eliminata la politica, appunto, restano tecnici e banchieri. Qualcuno dice che in alcuni casi basta il mercato a fare le veci dei governi. Ma non è vero: il mercato non esiste in natura, è una creazione della politica. Robert Reich, economista liberal pentito, ha scritto un libro proprio per difendere questo assunto e per ribadire che, senza i politici, sono altre forze a dominare il mercato. Forze trasparentissime. Talmente tanto da essere invisibili. Forze che non sono disoneste, sono semplicemente disinteressate alla vostra vita.

Clamorosa retromarcia di Obama Truppe di terra in Siria e in Iraq

Stati Uniti pronti a mandare truppe di terra in Siria e Iraq




La decisione avrebbe del clamoroso, perchè significherebbe un passo indietro rispetto a tutta la politica di ritiro delle truppe che l'amministrazione Obama ha perseguito negli ultimi sette anni. E per il presidente premio Nobel per la pace vorrebbe dire seguire le orme del suo predecessore George W. Bush. Rivelano i media americani che il presidente starebbe per decidere l'impiego di truppe di terra statunitensi sia in Siria sia in Iraq contro la minaccia rappresentata dal califfato islamico. Ma anche per riequilibrare le forze messe in campo proprio in Siria dalla russia, che ha piazzato sul terreno soldati e carri armati. Fino qui, in Siria gli americani erano intervenuti limitandosi ai raid aerei. La decisione, riporta il Washington Post, potrebbe essere presa da Obama già questa settimana ma non è ancora chiaro di quanti uomini si parlerebbe.

L'arma finale di Obama contro Putin Super-bombardiere da 700 milioni / Foto

Obama prepara un super-bombardiere da 700 milioni di dollari


di Claudio Antonelli



Per Lockheed Martin e Boeing potrebbe essere in arrivo una sostanziale novità. Il Pentagono recentemente ha fatto sapere di essere «molto vicino» ad annunciare la società che si è aggiudicata il nuovo progetto del futuro bombardiere strategico a lungo raggio, che progressivamente andrà a sostituire i B2-Spirit (dal costo di 2 miliardi a esemplare) , i B-1 e i vecchi (ma ancora efficaci) B-52. Mai come in questo momento il rafforzamento della strategia di controllo dei cieli, assieme al rafforzamento dei pattugliamenti nell' area del mar cinese, impone agli Stati Uniti nuovi investimenti sul lungo termine. Da un lato c' è infatti il velivolo di quinta generazione F-35 e dall' altro bombardieri in grado di volare due giorni e attraversare i continenti. Diventeranno due lati della stessa medaglia.

A contendersi quest' ultimo programma da poco meno di 80 miliardi di dollari sono Northrop Grumman e il duo formato da Boeing e Lockheed Martin. La competizione lanciata a luglio del 2014 si sarebbe dovuta concludere la scorsa primavera ma la Us Air Force ha rinviato l' annuncio. «Sul nuovo bombardiere strategico», si legge in un' agenzia Agi, «saranno usati componenti già impiegati in altri programmi segreti e sarà facilmente aggiornabile». Si parla di costi che dovrebbero viaggiare tra i 600 e i 700 milioni di dollari per velivolo. Una manna per i bilanci delle società vincitrici.

Lockheed e Boeing arrivano all' evento con due trimestrali positive. L' azienda di Bethesda chiude il terzo trimestre con un utile netto di 865 milioni di dollari, in calo rispetto agli 888 milioni di dollari dello stesso del 2014. L' aumento delle vendite degli F-35 ha però consentito un aumento dei ricavi pari al 3,2%, per un giro d' affari complessivo di 11,46 miliardi di dollari. Dal canto suo, Boeing nel terzo trimestre piazza un segno più e rivede al rialzo le stime per il 2015. I ricavi nel terzo trimestre 2015 ammontano a 25,849 miliardi di dollari, in salita di circa il 9% rispetto ai 23,784 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dello scorso anno e del 14,63% rispetto al consensus di Bloomberg di 24,675 miliardi. L' utile per azione è passato a 2,47 dollari rispetto agli 1,86 dollari del medesimo trimestre 2014. C' è da scommettere che, in caso di vittoria della gara, anche i titoli in Borsa dei due colossi gioirebbero.

La classifica delle migliori città italiane: le quindici dove si vive meglio

Legambiente, ecco le 15 città dove si vive meglio in Italia



Verbania 

Legambiente ha stilato una classifica che parla chiaro: le città più piccole sono quelle che inquinano meno. La migliore di tutte? Verbania. La cittadina del Lago Maggiore è seguita da Trento e Belluno già conosciute per la loro buona organizzazione in fatto di mezzi pubblici, raccolta dei rifiuti e lotta all'inquinamento. Seguono Bolzano e Macerata, altri buoni esempi di città sulla via dell'ecologia, e non deludono neanche Oristano, Sondrio, Venezia e Mantova. Il dossier è stato elaborato prendendo in esame i dati dei 104 capoluoghi di provincia del Paese rispetto a qualità dell’aria, gestione delle acque e dei rifiuti, energia, mobilità e trasporto pubblico.

Nord e Sud - Se si sposta lo sguardo nella parte più bassa della classifica, salta all'occhio il divario tra Nord e Sud. Fra le ultime cinque città, quattro sono siciliane. Le peggiori sono: Vibo Valentia e Catania, Palermo, Agrigento e Messina che è maglia nera. Tra le grandi città i risultati non sono rincuoranti: Firenze è 43esima, Milano 51esima e Roma precipita alla posizione numero 83.

Corona lascia la comunità di Don Mazzi La decisione del giudice: torna a casa

"Fabrizio Corona è un uomo nuovo": clamoroso, l'ex paparazzo torna a casa




"Fabrizio Corona è un uomo nuovo". I giudici, che non hanno mai gradito l'ex paparazzo, hanno cambiato idea. Corona da stasera potrà lasciare la comunità Exodus di Don Mazzi e tornare a casa.  Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano. Ai giudici, nel corso dell'udienza della scorsa settimana, l'ex marito di Nina Moric ha promesso: "Fidatevi, sono un uomo nuovo".

Lo scorso giugno, dopo circa due anni e mezzo di detenzione, Corona era uscito dal carcere ottenendo l'affidamento in prova nella comunità Exodus di don Mazzi a Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. Il giudice, in quell'occasione, aveva concesso l'affidamento per una serie di ragioni, tra cui l'assenza di pericolosità sociale e il passato di tossicodipendenza dell'ex agente fotografico. Giovedì scorso davanti a un collegio di giudici della Sorveglianza, Corona ha ribadito più volte di essere cambiato.

In tarda serata la decisione. Stando ai legali, i giudici hanno confermato l'affidamento, permettendo che si svolga "sul territorio". Corona dunque non dovrà più stare nella comunità, ma potrà tornare a casa, anche se dovrà attenersi a una serie di disposizioni relative all'affidamento in prova.