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venerdì 16 ottobre 2015

Donne, part-time, esodati e tasse Pensioni, la riforma: cosa cambia

Legge di Stabilità, pensioni riformate in quattro punti: dall'opzione donna al part-time agevolato




Approvata la legge di Stabilità: al consiglio dei ministri bastano un paio d'ore per vararla. Gli interventi valgono tra i 27 e i 30 miliardi di euro, per un'Italia, afferma Matteo Renzi, "forte, semplice, giusta e orgogliosa". Come detto, il Cdm è iniziato intorno all'una e si è concluso dopo poco più di 90 minuti. Del lungo pacchetto di interventi, tra le novità più importanti quelle relative alle pensioni: nella manovra, di fatto, si inserisce una riforma della previdenza.

Part-time agevolato - In primis, vengono confermate le prime misure di sostegno sulle pensioni: come dalle anticipazioni della vigilia, debutterà un part-time agevolato per tutti i dipendenti over 63 del settore privato, da instaurare tramite accordi individuali, senza alcun vincolo per le aziende ad assumere e senza penalizzazioni per chi lo sceglie. Nel dettaglio, il datore di lavoro verserà in busta paga l'intera contribuzione netta che avrebbe destinato all'Inps in caso di orario pieno, mentre la contribuzione figurativa sarà a carico della fiscalità generale.

No tax area e opzione donna - Renzi ha spiegato che nella legge di stabilità "non c'è la flessibilità" in uscita per le pensioni, "ma ci sono quattro misure", tra le quali la "no tax" area e "l'opzione donna". Viene dunque innalzata la no-tax area, il limite sotto al quale non si pagherà l'Irpef. Dunque l'opzione donna: le lavoratrici che maturano i 57 anni di età (58 le autonome) e 35 di contributi entro il 31 dicembre 2015 potranno continuare ad esercitare l'opzione donna ed andare in pensione con il ricalcolo contributivo dell'assegno sino a fine anno. Vengono dunque corrette le due circolari Inps del 2012 che avevano occultamente ridotto il regime sperimentale. Resta da comprendere la questione della stima di vita che solo il testo ufficiale chiarirà. Ma si tratta di una notizia importante che pone fine ad una lunga querelle.

Esodati - Novità anche per gli esodati, che vedono l'approvazione di una settima salvaguardia per circa 25-26mila soggetti. I lavoratori interessati sono quelli compresi nei profili di tutela della sesta salvaguardia con l'estensione di un anno della data di decorrenza della pensione dal 6 gennaio 2016 al 6 gennaio 2017. All'interno dell'estensione della salvaguardia anche i mobilitati da aziende fallite e quelli provenienti dal settore edile.

Niente flessibilità - La "grande assente" della riforma resta dunque la flessibilità, in attesa della quale entra a regime una misura che, come detto, offre l'accesso al lavoro part-time incentivato per i lavoratori distanti tre anni dai requisiti di pensionamento. Nel dettaglio, i lavoratori che dal 2016 al 2018 maturano 63 anni e 7 mesi di età (appunto, 3 anni dall'età pensionabile di vecchiaia) potranno optare per il part-time al 60-40% e tutelare il loro assegno pensionistico.

Gabanelli scende in campo Renzi ed evasione fiscale: che siluro contro il premier

Milena Gabanelli "scende in campo": attacco totale a Matteo Renzi




C'è un provvedimento che fa discutere il mondo della politica e non solo: quello per cui il governo Renzi ha fatto salire il limite del contante da mille a tremila euro. La decisione non piace a molti, e in particolar modo trova l'opposizione di una giornalista, Milena Gabanelli, che di politica se ne intende. Proprio la Gabanelli era stata la protagonista delle quirinarie del Movimento Cinque Stelle, nel 2013, vincendole, salvo poi rinunciare alla candidatura al Colle. Ma della politica, la conduttrice di Report, è sempre assai interessata e, così in un'intervista al Fatto Quotidiano, si è scagliata con violenza contro il premier..

Evasione fiscale - Per la Gabanelli il nuovo provvedimento è "un incentivo alla concorrenza sleale". Perché "quelli che emettono ricevuta, che fanno la fattura, che fanno, cioè, le cose in maniera onesta, saranno penalizzati da tutti quelli che chiedono il contante per evadere". Insomma, per chi vuole fare il furbo "sarà tutto un po’più semplice" perché farà "con una sola operazione quello che fino a oggi dovevi fare con tre", sostiene la giornalista. Ma non si limita a questo, e aggiunge: "La piccola evasione, che
però vale un quarto del mercato sommerso, la si contrasta tracciando il denaro, non il contrario". 

I consumi e il turismo - C'è chi ha parlato di un incoraggiamento dei consumi grazie alle nuove misure di Renzi, ma per la Gabanelli questo non si può dire. "Quando i turisti comprano un gioiello o una borsa Prada da duemila euro pagano in contanti?", si chiede. E poi, continua: "Non farà crescere i consumi e nemmeno il turismo. Eccetto quello dei russi con le valigie piene di soldi. Vogliamo questo?".

Social card e cultura - Anche le ventilate decisioni del governo sulla social card sono ritenute sbagliate dalla giornalista. Dopo aver scelto di non usarla perché difficile da adoperare per gli anziani, l'Italia è precipitata agli ultimi posti della classifica dei Paesi che usano meno la moneta elettronica. E su questo la Gabanelli ha le idee chiare: "Con la social card abbiamo dimostrato
che anche la popolazione anziana e disagiata la sapeva usare benissimo", eppure non è stata adottata. D'altronde, quello che in Italia manca davvero, secondo la giornalista, è un giusto atteggiamento nei confronti dei problemi, soprattutto per quelli legati all'evasione. "Credo che la libertà di evadere sia un desiderio molto più trasversale. Serve un'operazione culturale: far capire che quello che recuperi dall'evasione torna nei servizi", ma, a suo giudizio, Renzi non l'ha capito

I nomi della squadra di Della Valle: una (clamorosa) sorpresa femminile

I nomi della squadra di Della Valle: una (clamorosa) sorpresa femminile




Scalda i motori, Diego Della Valle, pronto al suo ingresso in politica con l'associazione-movimento Noi Italiani, per la quale è già stata trovata la sede a Milano. Nel mirino c'è Matteo Renzi, bersaglio prediletto di mister Tod's. Si attende dunque il convegno dei Giovani di Confindustria che si terrà a Capri, dove Della Valle interverrà e dove, s'ipotizza, potrebbe scagliarsi contro il premier proprio come si scagliò contro Silvio Berlusconi nel 2006, nel celebre e infuocato intervento a Vicenza. Ora, però, i tempi sono cambiati, tanto che il patron della Fiorentina si è significativamente riavvicinato al Cavaliere, con il quale condivide la lotta contro l'inquilino di Palazzo Chigi e contro il (teorico) Partito della Nazione.

Fuori i nomi - A Capri, oltre che un attacco contro Renzi, Della Valle potrebbe anche svelare alcuni dei nomi del suo nuovo progetto politico. Nel frattempo circolano dei nomi, alcuni dei quali vengono anticipati da Affaritaliani.it. Molti industriali, alcuni volti nuovi e, si sussurra, anche una big della politica attuale. Tra i nomi che circolano, va da sé, quello di Luca Cordero di Montezemolo, da tempo molto vicino a Della Valle. Quindi Luigi Abete e Claudio Malagò. A questi si potrebbero aggiungere tutti gli industriali che, oggi, non vedono più in Berlusconi la loro guida. E tra questi nomi, a metà tra politica e industria, secondo Affaritaliani.it anche uno clamoroso: quello di Daniela Santanchè, che potrebbe sposare il progetto di mister Tod's, o quantomeno essere il trait d'union tra Forza Italia e Noi italiani. Ultimo nome snocciolato è quello di Santo Versace. Per ora, solo indiscrezioni. A breve si attendono le conferme ufficiali, quelle del diretto interessato.

giovedì 15 ottobre 2015

LE MANETTE IN LOMBARDIA Ecco il vero obiettivo dei giudici

L'inchiesta sulla Lombardia, chi è il vero obiettivo dei pm




In manette è finito Mario Mantovani, il numero due di Maroni. Ma, leggendo le carte dell'inchiesta, nasce il sospetto che in realtà la procura di Milano intenda puntare molto più in alto. Su indicazione di Silvio Berlusconi, Mario Mantovani, il vicepresidente della giunta regionale lombarda che si è autosospeso  si sarebbe speso per trovare un "posto di lavoro" a Gianpaolo Rossi, marito della parlamentare del Pdl Deborah Bergamini, e a Richard Rizzi, fratello del capogruppo Pdl nel consiglio comunale di Milano, Alan Rizzi. È quanto viene riportato nella richiesta di arresto firmata dai pm della Procura di Milano per Mantovani, per il suo braccio destro Giacomo Di Capua e per il funzionario del provveditorato alle opere pubbliche, Angelo Bianchi. 

Le indagini - In un’informativa della guardia di finanza, riportata nella richiesta di arresto, vengono citati una serie di "episodi indicativi dell’inclinazione di Mario Mantovani a utilizzare il proprio ruolo pubblico per finalità particolari, nel significato etimologico del termine, segnatamente attivandosi per collocare presso strutture pubbliche, o sotto il controllo della mano pubblica, onoscenti di varia estrazione riconducibili alla sua area politica, che gli dimostrano perciò comprensibile gratitudine". Entrando nel dettaglio, viene spiegato che  "il riferimento è, ad esempio, alla figura di Francesco Maria Lombardi, cui Mantovani provvede un contratto a tempo indeterminato presso Aler Milano, intervenendo sulla relativa commissione di cui egli non fa parte, alle intercessioni dell’assessore presso Ferrovie Nord Milano per favorire l’assunzione della Bottini e di altri giovani, nonchè alla sistemazione definitivà di Mariella Bocciardo nel consiglio del policlinico di Milano e al reperimento di un posto di lavoro per Gianpaolo Rossi, marito della parlamentare Pdl Deborah Bergamini, e per Richard Rizzi fratello del capogruppo Pdl nel consiglio comunale di Milano,Alan Rizzi".  

L'accusa - "Questi ultimi impegni - spiegano i magistrati - sono stati assunti da Mantovani su esplicita richiesta di Silvio Berlusconi e l’ultimo, in particolare, è risultato volto a ricompensare il passaggio di Alan Rizzi - già confluito, a seguito della scissione del Pdl, nella formazione politica Ncd - tra le fila della rinata Forza Italia". Richard Rizzi, sottolineano i pm "è stato effettivamente nominato il 13 maggio 2014 membro dei collegi sindacali di A2A e di Metropolitana Milanes"». Secondo gli inquirenti, "pur borderline, non si ritengono penalmente rilevanti queste condotte per non essere stati enucleati dai corrispondenti ed immediati vantaggi per Mantovani e tuttavia, per la loro natura e sistematicità, non possono che contribuire ad alimentare quel contesto, desolante sotto il profilo della costante violazione dei principi di correttezza, imparzialità e trasparenza da parte dei più elevati titolari di funzioni pubbliche, emerso dall’indagine; contesto nel quale la commissione di delitti come quelli per cui si procede diventa quasi naturale, al punto che i loro autori smarriscono la percezione stessa del loro di valore penale. 

Caivano (Na): Grazie ad un cittadino i vigili denunciano un 83enne che depositava rifiuti pericolosi

Caivano (Na): Grazie ad un cittadino i vigili denunciano un 83enne che depositava rifiuti pericolosi


di Francesco Celiento 
(ilgiornaledicaivano)



CAIVANO – Il Comandante della Polizia Locale, Maggiore Gaetano Alborino, a seguito di espletamento di indagini relative ad un abbandono di rifiuti, documentato in un video, portatogli in visione da un cittadino, è riuscito a risalire al responsabile delle condotte illecite, nella persona di un contadino 83enne, I. L., residente in Casavatore.

Dalla visione del video, infatti, è stato possibile constatare che il trasgressore depositava, in orario pomeridiano, sulla strada provinciale 498 (ex Statale Sannitica), dopo averli scaricati dal suo autocarro, rifiuti agricoli, costituiti da materiale plastico nero (manichette in polietilene per irrigazione).

Lo stesso materiale che origina i cosiddetti roghi tossici (fumo nero).

Il proprietario dell’autocarro, sottoposto a sequestro giudiziario, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Napoli Nord in Aversa.

Il sequestro è stato, successivamente, convalidato, dopo qualche giorno, dagli stessi organi di giustizia penale.

I reati contestati dalla polizia locale sono trasporto illecito di rifiuti speciali ed abbandono e deposito incontrollato di rifiuti speciali.

In questa operazione, da sottolineare la prontezza e la grande civiltà di un cittadino, il quale, appena ha portato il video dalle forze dell’ordine ed ha visto in poche ore il responsabile del delitto ambientale essere subito rintracciato e denunciato

Questo scienziato ci fa vivere 150 anni: ma si deve rinunciare a un piacere

Lo scienziato stila il "decalogo dell'immortalità": senza fare sesso si vive per 150 anni




Il segreto della longevità? Non fare sesso. Solo così secondo lo scienziato Alex Zhavoronkov, direttore della Biogerontology Research Foundation, potremmo vivere oltre 150 anni. L'esperto a messo a punto un "decalogo per l'immortalità" in cui la prima regola è quella di autoconvincersi di non poter morire, così da ingannare il cervello e fargli credere di poter restare giovane e vitale. Tra le altre regole da seguire vi è la necessità di socializzare con persone giovani e intellettuali, fare tanta attività fisica, seguire una dieta equilibrata e utilizzare i medicinali.

Solo ogni tanto - Il sesso è tra gli ultimi pensieri dello scienziato che dichiara al Daily Mail: "Mettere su famiglia mi rallenterebbe e distrarrebbe dalle mie ricerche, ci si potrebbe pensare dopo i 75 o i 100 anni. Faccio sesso occasionalmente, ma non sulla base di una relazione permanente. E comunque solo con altri scienziati. Perché altrimenti le interazioni post-coitali possono essere molto noiose".

Vive con appena 700 euro di pensione Ma il test del Dna le fa un super regalo

Spagna, una pensionata riceve 3 milioni di euro in eredità grazie al test del Dna




Carmen Gordo ha 69 anni, due figli, diversi nipotini e una modesta pensione di 700 euro al mese. E fino a qui, la sua storia è quella di una donna come tante che ha sempre vissuto e lavorato in Spagna. Ma la vita di Carmen è cambiata all'improvviso. È successo quando ha scoperto di essere la figlia biologica di un facoltoso imprenditore di Moron de la Frontera, vicino a Siviglia, morto da 30 anni. Così la donna, fra poche settimane, come riferisce il sito web del giornale El Pais, dovrebbe ottenere circa 3 milioni di euro come eredità.

Il test del Dna - Il legame di sangue con il facoltoso uomo è presto spiegato: la mamma di Carmen appena ventenne, nel 1946, era la donna di servizio di una prestigiosa famiglia. La donna ebbe una relazione con il padre di Carmen, cioè con il suo datore di lavoro, allora quarantenne, che non potendosi permettere di venire coinvolto in uno scandalo del genere, fece allontanare la sua amante. Anzi, fu sua moglie a cacciare in malo modo dalla casa la mamma di Carmen che per anni ha raccontato alla figlia che quell'uomo era stato "l'unico vero amore" della sua vita. Così, quando sua mamma è morta, Carmen ha deciso di scoprire la verità sul suo passato attraverso il test del Dna. La scienza le ha dato ragione e ora la donna, si ritrova con una eredità da tre milioni di euro.