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mercoledì 14 ottobre 2015

IL CAVALLINO VOLA IN BORSA Ferrari, perché è un (buon) affare

Ferrari, in Borsa entro la fine di ottobre: perché è un affare


di Sandro Iacometti
twitter@sandroiacometti



Una holding olandese quotata a Wall Street. È questo il futuro del marchio italiano più famoso del mondo, che si appresta a sbarcare sul listino di New York tra una decina di giorni. Ieri Fca ha annunciato ufficialmente i dettagli tecnici per l' Offerta pubblica del Cavallino rampante. Ad andare in Borsa sarà la controllata New Business Netherlands NV, che prenderà il nome di Ferrari NV. Quest' ultima avrà il 100% della Ferrari Spa, attuale società italiana del gruppo. Fiat Chrysler, che ha in mano il 90% delle quote (il 10% è posseduto da Piero Ferrari) venderà 17,175 milioni di azioni ad un prezzo unitario compreso tra 48 e 52 dollari, l' offerta, destinata sia agli investitori istituzionali sia al retail, sarà completata da una greenshoe da 1,717 milioni di titoli. Il tutto fa circa il 10% del capitale. Il prezzo delle azioni, che saranno negoziate con la sigla simbolica RACE, è attualmente previsto tra i 48 e i 52 dollari. Se l' offerta dovesse fare il pieno l' incasso sarà tra i 906 e i 982 milioni di dollari (800-865 milioni di euro) che saranno tutti destinati a ridurre il forte indebitamento del gruppo.

Il prezzo massimo di vendita corrisponde ad una valorizzazione dell' azienda di circa 9 miliardi, leggermente inferiore ad alcune stime circolate negli scorsi mesi, ma comunque più vicina ai moltiplicatori del lusso (10-12 volte l' ebitda) che a quelli dell' automobile (4-5 volte). È proprio su questo accostamento del marchio Ferrari, oltre che sul numero di azioni offerte relativamente basso, che punta l' ad di Fca Sergio Marchionne per spingere il prezzo di vendita sulla parte alta della forchetta. Il road show negli Usa, partito ieri, farà tappa non a caso in tutti gli hotel più lussuosi degli States e di Londra prima di concludere il tour a Maranello.

Una volta completata la quotazione, che dovrebbe partire mercoledì 21, partirà una complessa operazione di riassetto societario, a colpi di scissioni e fusioni, dovuta sia a questioni di carattere fiscale sia alla necessità di Fiat Chrysler di separare nettamente l' azienda dal gruppo. Il capitale sarà inizialmente ripartito per l' 80% ad Fce, per il 10% a Piero Ferrari e per il restante 10% al mercato. Nei primi mesi del 2016 avverrà lo scorporo di Ferrari NV da Fca. L' 80% delle quote sarà infatti assegnato ai soci di Fiat Chrysler. L' azionariato finale vedrà Exor al 24% e Piero Ferrari al 10%. Il resto, 66%, sarà tutto destinato al mercato. Un flottante enorme, che consentirà comunque di mantenere saldo il controllo (poco meno del 50%) grazie alle leggi olandesi sui doppi diritti di voto. Solo al termine del rimpasto delle azioni, «eventualmente», come si legge nel prospetto, l' azienda potrebbe essere quotata anche a Piazza Affari. Alla guida del gruppo, che secondo le stime del management, chiuderà il terzo trimestre 2015 con ricavi consolidati netti tra 720 e 730 milioni di euro, Ebit tra 140 e 145 milioni, Ebitda tra 210 e 215 milioni, ci sarà sempre Marchionne, in qualità di presidente, e Amedeo Felisa come ad.

martedì 13 ottobre 2015

Terremoto in Regione Lombardia Arrestato il vicepresidente: le accuse

Tangenti, arrestato vicepresidente giunta regionale della Lombardia




Tangenti nella Sanità. Il vicepresidente della Giunta regionale lombarda ed ex assessore alla Sanità Mario Mantovani è stato arrestato con le accuse di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti, nell’ambito di un’indagine della Procura di Milano. Assieme a lui sono finiti in manette il suo collaboratore Giacomo Di Capua e un ingegnere del provveditorato alle opere pubbliche per la Lombardia e la Liguria, Angelo Bianchi. Le  ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip Stefania Pepe, su richiesta del procuratore aggiunto Giulia Perrotti e del pm Giovanni Polizi. 

L'inchiesta - Nell'inchiesta ci sono altri 12 indagati che, come si legge nella nota del procuratore Edmondo Bruti Liberati, "hanno concorso a vario titolo nei reati". La Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni e sequestri di documenti, "in relazione anche ad ulteriori ipotesi di reato", abuso d’ufficio e turbativa d’asta, ipotizzate a carico di Mantovani in concorso con altri. I fatti sarebbero stati commessi fra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014. Le attività dei finanzieri sono state svolte nelle province di Milano, Pavia, Varese, Vercelli e Rimini, negli uffici degli indagati nella sede della Regione Lombardia e in 9 abitazioni e 17 enti e società. I fatti sarebbero stati commessi fra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014.  Il vicepresidente della Giunta regionale lombarda  avrebbe contribuito a pilotare anche gare relative al trasporto di pazienti dializzati, all’edilizia scolastica e alle case di riposo. Tra le altre accuse anche quella di incarichi pubblici a un ingegnere amico in cambio di lavori gratis nelle sue abitazioni. L’indagine è nata dalla denuncia di Alfio Leonardi, dirigente del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in servizio presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche della Lombardia e della Liguria.  Il Governatore Roberto Maroni dal primo settembre, aveva revocato la delega alla Sanità a Mantovani a cui aveva lasciato la carica di vicepresidente e gli aveva dato le deleghe in materia di relazioni internazionali. 

La replica -  Tra i politici coinvolti nell'inchiesta spunta anche il nome di Massimo Garavaglia, in forza alla Lega Nord, che dopo la diffusione della notizia, decide di parlare. L'accusa a carico dell'assessore all'Economia è di turbativa d'asta. All'AdnKronos spiega "di non sapere assolutamente niente dell'inchiesta", aggiungendo di pretendere "che adesso si pubblichino tutti i miei estratti conto".

PAPA, INQUIETANTE RETROSCENA La furia di Bergoglio: "Quelli io li..." Poi si sente male, panico in Vaticano

Papa Bergoglio: scoppio d'ira e malore dopo la lettera dei cardinali contro il sinodo




Pandemonio in Vaticano. Il sito di news e gossip dagospia.com rivela che ieri sera intorno alle 19, quando sul blog del vaticanista de "L'Espresso" è comparsa la lettera con cui 13 cardinali sollevavano al Papa le loro obiezioni sul Sinodo, il sempre mite, piacione e sorridente Bergoglio sarebbe andato su tutte le furie. Il Papa, scrive Dago, sarebbe addirittura stato colto da un improvviso e violento raptus di ira, tuonando contro le porpore conservatrici "Se le cose stanno così, possono andare via. La Chiesa non ha bisogno di loro, li caccio tutti!". Poi, sfogata la rabbia, ha avuto un malore: tachicardia, sbalzi di pressione. Niente di grave, comunque. Ispiratore della lettera sarebbe il cardinale australiano Pell e a guidare i malpancisti sarebbe Angelo Scola che all’ultimo Conclave sfiorò l’elezione a Papa e che, da molti, è considerato il “vero” capo di Santa Romana Chiesa.

Bonev vs Pascale, dopo il fango, arriva la mazzata: cos'ha deciso il giudice

Michelle Bonev sarà processata per lo stalking a Francesca Pascale




Ex amiche, poi nemiche e in futuro su fronti opposti in tribunale. Il 4 maggio 2016 l'attrice Bulgara Michelle Bonev sarà processata per l'accusa di stalking ai danni di Francesca Pascale, compagna di Silvio Berlusconi. La Corte di Cassazione ha infatti ritenuto errato il giudizio del gup che aveva giudicato non valida la denuncia presentata dalla Pascale ai danni della Bonev per la mancanza di una firma e si è quindi espressa contro la sua archiviazione.

Tra le dichiarazioni contestate dalla compagna di Berlusconi, ci sono quelle fatte da Bonev nel corso di una puntata di "Servizio pubblico" e relative a rapporti sessuali che l'attrice sosteneva di avere avuto con l'ex premier per ottenere la produzione di una fiction e sull'orientamento sessuale della stessa Pascale. I fatti risalgono all'ottobre 2013.

La Jolie è magrissima e irriconoscibile Brad Pitt disperato: "Curati o..." / Guarda

Angelina Jolie pesa meno di 40 chili. Brad Pitt: cura l'anoressia, altrimenti...





Che Angelina Jolie sia magra, troppo magra, si sa. Ma ora arriverebbe l'ultimatum di suo marito Brad Pitt: o curi l'anoressia, o ti lascio. L'attrice premio Oscar

si troverebbe in condizioni di salute particolarmente preoccupanti. Peserebbe meno di 40 chilogrammi, dicono i media americani. Il suo compagno, Brad Pitt, avrebbe minacciato di lasciarla se non proverà a uscire da una fase ormai acuta di anoressia.

Secondo la rivista Star, Angelina peserebbe 37,6 chilogrammi. L’attrice soffrirebbe di anoressia, ma si rifiuterebbe di curarsi e la situazione preoccupa in modo particolare suo marito Brad Pitt. Ancora innamorato di Angelina Jolie, Pitt avrebbe tentato di stimolare la moglie a rendersi conto del grave problema di salute di cui soffre ormai da diverso tempo. Lo avrebbe fatto con una specie di minaccia: o ti curi, o porrò fine al nostro rapporto.

La magrezza dell'ex Ragazza Interrotta era particolarmente evidente nelle sue ultime uscite pubbliche da ambasciatrice UNHRC, mentre in passato la stampa ha spesso scritto della sua lotta contro l’anoressia. Una ex domestica aveva raccontato di come Angelina Jolie fosse stata ricoverata e nutrita a forza. Secondo alcune fonti, la Jolie non sarebbe consapevole del problema che l'ha colpita.

Ricordate la Tipo? Bene, scordatevela Come sarà la nuova berlina Fiat Foto

Ritorna la Tipo, sarà la nuova grande berlina della Fiat. Tanta tecnologia e prezzo contenuto




Ritorna la Tipo, ma questa volta sarà una berlina a tre e non a due volumi come la storica vettura dei primi anni '90. Il gruppo Fca ha svelato che il nuovo modello è stato presentato a maggio, al salone dell'Auto di Istanbul. La nuova Tipo arriverà in Italia a dicembre.   Si tratta di una vettura quattro porte completamente nuova, concepita fin dall'inizio come berlina a tre volumi: disegnata in Italia dal Centro Stile FCA, è stata sviluppata in Turchia insieme a Tofaş R&D, sarà prodotta nello stabilimento Tofas a Bursa. Proprio la Turchia sarà l'unico mercato dove la Tipo non sarà commercializzata con tale sigla bensì con il nome Aegea, già usato alla presentazione a Istanbul.

Caratteristiche - Vettura funzionale che, spiega Fiat, "massimizza il 'value for money'" (rapporto qualità-prezzo, per i comuni mortali), la nuova Tipo sarà disponibile con due turbodiesel Multijet II e due motori a benzina, con cambio manuale o automatico, e potenze tra 95 e 120 CV. Come la berlina degli anni Ottanta da cui prende il nome (che fu Auto dell'Anno 1989 e venne prodotta in 1,9 milioni di esemplari) anche la nuova Tipo si preannuncia ai vertici della categoria per spaziosità, grazie a un passo di 264 cm: lunga 4 metri e mezzo, larga 178 centimetri e alta 148 cm potrà ospitare comodamente 5 persone di corporatura robusta - secondo Fiat - e offrirà una cacapità di carico di oltre 510 litri.

Consumi - I consumi si preannunciano davvero contenuti, soprattutto per i due turbodiesel per i quali Fiat promette meno di 4 litri di gasolio per 100 km, un dato allineato a quello di una city car come Fiat Panda.

Tecnologia - Preannunciata con un listino i
nferiore ai 20 mila euro, la nuova Tipo offrirà anche il sistema Uconnect TM con touch-screen a colori da 5", sistema Bluetooth con vivavoce, streaming audio, lettore di SMS e riconoscimento vocale, porte Aux e USB con l'integrazione di iPod, comandi al volante e, a richiesta, telecamera di parcheggio posteriore e navigatore TomTom.

La Finanza nelle sedi dei club di A e B Il calcio trema, cosa c'è dietro i diritti tv

La Guardia di finanza ha perquisito le sedi di alcune società di serie A e B, si indaga sui diritti Tv




La Guardia di finanza ha perquisito le sedi di alcune società di calcio di serie A e B. L'operazione è avvenuta  nell’ambito dell’indagine della procura di Milano per i reati di turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, nella compravendita dei diritti televisivi. Venerdì scorso (9 ottobre) le Fiamme Gialle sono entrate anche nella sede milanese della Lega Calcio con un ordine di esibizione di documenti. Tra gli indagati la Infront, la società di Marco Bogarelli, advisor della Lega Calcio nella vendita dei diritti televisivi delle squadre di serie A e B per i campionati 2015/2017.

I reati - Nell'ordinanza di perquisizione si ipotizza a carico di Infront, Bogarelli, alcuni manager della stessa società e due di Rti (gruppo Mediaset) i reati di turbativa d’asta e turbata libertà degli incanti, nella compravendita dei diritti tv. Altro reato contestato è ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, in particolare, alla Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio, in riferimento a presunti ritocchi al rialzo dei bilanci di alcune società calcistiche al fine di essere ammesse ai campionati. 

Il fiscalista - Intanto il fiscalista Andrea Baroni non ha risposto alle domande del gip. Baroni è stato arrestato lo scorso venerdì dalla Gdf nell’ambito di uno dei filoni dell’indagine sui diritti televisivi. Baroni è accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro frutto di evasione fiscale di clienti italiani. Secondo i pm, il fiscalista sarebbe uno dei soci della Tax and Finance (T&F), società di consulenza fiscale con sede a Lugano e uffici in tutto il mondo. Società che tra i clienti, come risulta dall’ordinanza del gip, ha anche la Infront Italy srl di Marco Bogarelli.