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venerdì 4 settembre 2015

L'Italia vince ma fa fatica contro Malta Salvata da Pellé è prima nel girone

Europei, Italia Malta finisce 1 a 0 grazie a Pellé




Il braccio di Pellè salva l’Italia contro Malta. A Firenze gli azzurri giocano in modo lento e prevedibile e non vanno oltre un sofferto uno a zero davanti alla cenerentola del girone di qualificazione agli Europei 2016. Finisce come all’andata, con l’attaccante del Southampton che segna il gol decisivo. La rete arriva solo al 69’: cross di Candreva dalla destra, uscita a vuoto del portiere maltese e Pellè che mette in rete con l’aiuto del gomito. Gol contestato e prezioso: l’Italia ora è al primo posto nel girone con un punto in più della Croazia, incapace di vincere in Azerbaigian. Al terzo posto c’è la Norvegia, vittoriosa in Bulgaria: proprio i bulgari saranno gli avversari degli azzurri domenica a Palermo, mentre i croati affronteranno i norvegesi. Nel confronto contro i compatti maltesi, il migliore in campo è stato il laziale Candreva, subentrato nell’ultima mezz’ora a Gabbiadini, infortunato. L’attaccante del Napoli era stato protagonista dell’azione più pericolosa prima del gol con un bel sinistro da fuori area finito sulla traversa. Bottino magro ma prima vittoria del 2015 per gli uomini di Conte che sperano nel bis in Sicilia.

Le vite rovinate dalla Fornero Una impressionante ricerca: leggi le cifre (e le malattie)

La riforma Fornero nuoce alla salute. Attacchi di panico e ansia per gli "esodati"




Attacchi di panico, depressione, ansia e tremori. Questi sono solo alcuni degli effetti che, secondo uno studio condotto dall'Univesrità di Chieti-Pescara, la legge Fornero ha prodotto sui cosiddetti "esodati", cioè su quelle migliaia di persone che hanno visto andare in fumo il loro sogno di pensionamento anticipato.

Lo studio - Come riporta Panorama, l'autore dello studio, condotto da settembre 2013 ad aprile 2014, è Lorenzo Argione. Il ricercatore ha selezionato un campione di 100 persone, metà composto da uomini e metà da donne, con un età media di 58 anni. Poi li ha raggiunti nelle loro case viaggiando dalla Campania al Veneto per vedere come le loro vite, dopo la legge Fornero, siano cambiate, e in peggio.

I sintomi - Agli "esodati" manca la fiducia verso la vita, ma in compenso nelle loro giornate ci sono attacchi di panico accompagnati da sudori freddi e tremori. "La prima volta che mi è capitato sono andata al pronto soccorso - racconta una donna - Mi hanno fatto tutti i controlli e alla fine mi hanno suggerito di andare da uno psichiatra". Al panico, sempre secondo lo studio, si affiancano insonnia e sbalzi d'umore nonché paura nei confronti degli altri. Un banale imprevisto, per gli "esodati", diventa una preoccupazione enorme, un cambiamento radicale della loro routine quotidiana. A soffrire maggiormente della situazione sono le donne che, secondo Argione:"Hanno un quadro clinico più severo con punteggi più elevati in tutte le scale di valori".

Ancora ricerca - Considerando che la riforma Fornero ha coinvolto diecimila persone e che il campione di Argione si riduce a 100, è necessario approfondire il fenomeno per avere un quadro più completo. Lo sostiene Mario Fulcheri, direttore del dipartimento di Scienze Psicologiche della salute dell'Università che ha condotto lo studio. Ma, per quello che si è scoperto fino ad ora, di certo la legge Fornero bene alla salute non fa.

INDAGATO IL SINDACO MARINO Leggi le parole che lo incastrano

Ignazio Marino indagato per diffamazione per la frase sulla destra nelle fogne




Cosa c’è di peggio che dover tornare a Roma dopo avere trascorso le peggiori vacanze della propria vita che sono costate faccia, credibilità e probabilmente carriera politica? Trovare un avviso di garanzia che ti aspetta sulla scaletta dell’aereo. E’ quello che è successo ieri a Ignazio Marino, atterrato a Fiumicino dopo i famigerati 20 giorni di ferie durante i quali ci sono stati i funerali show del boss dei Casamonica e il Consiglio dei Ministri che lo ha di fatto commissariato, affiancandogli il prefetto di Roma Franco Gabrielli, che, «tra un’immersione e l’altra» del primo cittadino, lo teneva informato al telefono di cosa stava accadendo nella città eterna. (...)

Come spiega Roberta Catania, Ignazio Marino è indagato. L'accusa è di diffamazione: nel giugno scorso aveva invitato i politici di destra a tornare nelle fogne. La frase per cui è nel mirino è la seguente: "Queste sono le rovine che ci ha lasciato questa destra. Perché non tornano dalle fogne da cui sono venuti?".

giovedì 3 settembre 2015

Di Pietro massacrato da "Libero" querela, per lui finisce malissimo

Antonio Di Pietro perde la causa con Libero: niente soldi e dovrà pagare le spese legali




Richiesta di risarcimento danni respinta. E condanna a pagare le spese di giudizio. Libero batte Di Pietro 2-0. Così la sentenza del Tribunale di Roma (giudice Filomena Albano) ha deciso sulle pretese dell’ex pm che aveva ritenuto diffamante l’articolo pubblicato il 4 febbraio del 2012 a pagina 3, «Italia dei doppi valori. Tonino contro i rimborsi elettorale (che prende dal 1988)», a firma Filippo Facci.  Tanto per fare un esempio. L’ex leader dell’Italia dei Valori riteneva che alcuni stralci fossero lesivi della sua onorabilità.

«Si dice che non c’è più vergogna anche se nel suo caso non c'è mai stata», si legge nell’articolo. «È sempre la stessa storia: da una vita Di Pietro si batte ufficialmente contro i soldi della politica - anche quelli regolari - e poi ufficiosamente li incassa, come ha sempre fatto con la trasparenza di una notte antartica...Quando battezzò la prima versione dell’Italia dei Valori, il 20 marzo 1988, in Senato si stava discutendo una nuova legge sul famigerato finanziamento pubblico ai partiti e lui prese la parola...Una settimana dopo Di Pietro incassò senza problemi 164 milioni e 348.215 lire per le spese elettorali sostenute al Mugello...».

Richiesta? Duecentomila euro come risarcimento danni e 50 mila euro a titolo di pena pecuniaria in conseguenza della portata diffamatoria di alcune affermazioni. Ma il giudice ha respinto la domanda. «L’articolo - si legge nella sentenza - si pone, senza dubbio, con un taglio di critica nei confronti di Antonio Di Pietro, coerentemente con la linea editoriale del quotidiano, mettendo in discussione la coerenza politica e la credibilità dell’attore. Ma sotto questo profilo l’articolo in questione è scriminato dall’esercizio del diritto di critica politica, trattandosi di un caso di libera manifestazione del pensiero. Come tale il diritto di critica non si concreta, come quello di cronaca, nella narrazione dei fatti, ma si esprime in un giudizio o un’opinione, che, come tale non può essere rigorosamente obiettiva (Cassazioen 13.6.2006 n. 13646)».

Così alla fine Antonio Di Pietro è stato condannato anche alla «rifusione in favore dei convenuti delle spese di lite, liquidate in euro 4.500 per compensi, oltre spese generali e accessori di legge».

Maradona, clamorosa richiesta al Papa (e l'ancor più clamorosa risposta...)

Diego Maradona chiede a Papa Francesco di sposarlo: il Pontefice avrebbe detto "sì"




Per le sue seconde nozze il mito del calcio Diego Armando Maradona ha deciso di strafare. Per il grande giorno, che si terrà il prossimo 13 dicembre a Roma, e che lo vedrà unirsi a Rocio Oliva, di 30 anni più giovane, Maradona avrebbe chiesto al Papa in persona di celebrare la cerimonia. Proprio lui, Papa Francesco.

Il sì del Papa - L'indiscrezione arriva dal quotidiano Muy, che ha riportato la notizia il 2 settembre. Ma c'è di più, sempre secondo Muy, Maradona avrebbe già strappato una mezza promessa a Papa Francesco durante la sua ultima visita in Vaticano lo scorso aprile. Al momento non è arrivata nessuna comunicazione dal Pontefice sulla vicenda, anche se sono molti i tifosi che sperano in un "sì" ufficiale. 

Liti - Il fatto che proprio il Papa potrebbe celebrare il matrimonio del Pibe de Oro ha alimentato il tam-tam mediatico che si era creato intorno a Maradona negli ultimi giorni. Il calciatore era apparso più volte in televisione per mettere fine alla lite a distanza tra la sua ex moglie Veronica Ojeda, da cui si è separato nel 2004 dopo 15 anni, e la sua nuova fiamma e futura moglie con cui sta da due anni. Per difendere la sua nuova compagna Maradona ha anche usato parole molto dure e volgari nei confronti dell'ex moglie. Ma si sa, al campione piacciono gli scoop e le vicende tormentate, tant'è che anche nella sua nuova relazione con Rocio sono stati tantissimi i tira e molla. Ora i due viaggiano verso l'altare. A sposarli sarà davvero Francesco?

A sorpresa, l'uomo nuovo del Cav: chi spunta al vertice coi fedelissimi

Silvio Berlusconi a caccia di volti nuovi anche in Sardegna: la scelta del sindaco Giuseppe Fasolino




La caccia ai volti nuovi di Silvio Berlusconi, intenzionato a spazzare via da Forza Italia buona parte delle vecchie facce viste finora in tv a rappresentare Forza Italia, non si è fermata neanche durante le sue vacanze estive. Già con l'inizio della stagione estiva, il Cav aveva lanciato nei talk superstiti dalle ferie alcuni giovani azzurri, frutto della selezione che da mesi sta portando avanti il sempre più fidato Andrea Ruggieri, responsabile tv di Forza Italia. Il nipote di Bruno Vespa ha lavorato a stretto contatto con l'ex premier anche in pieno agosto, lo si è visto al suo fianco durante la festa allo Smaila's o paparazzato in alcune visite alla villa in Sardegna del Cav. Gli esperimenti a livello nazionale proseguiranno anche in autunno, almeno per contenere la presenza straripante dei leghisti che, a partire da Salvini, stanno monopolizzando i dibattiti televisivi, rischiando di tagliare fuori ogni voce "moderata" di centrodestra.

L'uomo nuovo - La ricerca del Cav però non si sta concentrando solo sulle prossime elezioni politiche. A Berlusconi è rimasto vivo il ricordo della sconfitta alla regionali in Sardegna, quando il suo candidato, Ugo Cappellacci, ha dovuto lasciare il posto al candidato del centrosinistra Francesco Pigliaru. L'idea del Cav, scrive Italia Oggi, è di rifondare la classe dirigente sarda e una delle fondamenta potrebbe essere il sindaco di Golfo Aranci al secondo mandato e consigliere regionale, Giuseppe Fasolino. Proprio lui è schizzato sulla bocca di tutti, soprattutto dopo la diffusione sui social di una foto che lo ritrae mentre stringe la mano all'ex premier e un abbraccio con Giovanni Toti. Per la stampa locale, come ha riportato La Nuova Sardegna, è apparsa come una sorta di investitura a capo della ricostruzione sarda: Fasolino poi era l'unico politico dell'isola presente a un vertice azzurro, consumatosi a pranzo con Maria Rosaria Rossi, Toti e naturalmente i padroni di casa Berlusconi e Francesca Pascale. Lui si schernisce e minimizza quell'incontro che sarebbe stato soltanto un pranzo, difficile immaginare però che a tavola la conversazione non sia caduta sulla politica.

Brennero, "muro" anti-immigrati: e ora Bolzano si stacca dall'Italia

Immigrati, il governo italiano: "Maggiori controlli al Brennero", stretta su Schengen




Il governo italiano si è detto disponibile a ripristinare i controlli al confine del Brennero e a sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen, analogamente a quanto avvenuto in occasione del G7. Lo fa sapere la provincia di Bolzano, in una nota in cui spiega che, "attraverso l'Alto Adige, l'Italia interviene a sostegno della Germania nell'accoglienza temporanea dei profughi". 

La precisazione - La richiesta tedesca di reintroduzione dei controlli alla frontiera del Brennero "non è una sospensione della libera circolazione stabilita da Schengen, ma un applicazione degli accordi di Dublino, che peraltro stiamo cercando di mettere in discussione". Lo afferma, conversando con l'Adnkronos, il sottosegretario all'Interno Domenico Manzione, che ha la delega all'immigrazione. Quella tedesca, specifica Manzione, è "una richiesta di controllo di carattere più generale, legata non solo agli accordi di Dublino ma a tutto ciò che aumenta la sicurezza al'interno dello spazio Schengen".