Silvio Berlusconi a caccia di volti nuovi anche in Sardegna: la scelta del sindaco Giuseppe Fasolino
La caccia ai volti nuovi di Silvio Berlusconi, intenzionato a spazzare via da Forza Italia buona parte delle vecchie facce viste finora in tv a rappresentare Forza Italia, non si è fermata neanche durante le sue vacanze estive. Già con l'inizio della stagione estiva, il Cav aveva lanciato nei talk superstiti dalle ferie alcuni giovani azzurri, frutto della selezione che da mesi sta portando avanti il sempre più fidato Andrea Ruggieri, responsabile tv di Forza Italia. Il nipote di Bruno Vespa ha lavorato a stretto contatto con l'ex premier anche in pieno agosto, lo si è visto al suo fianco durante la festa allo Smaila's o paparazzato in alcune visite alla villa in Sardegna del Cav. Gli esperimenti a livello nazionale proseguiranno anche in autunno, almeno per contenere la presenza straripante dei leghisti che, a partire da Salvini, stanno monopolizzando i dibattiti televisivi, rischiando di tagliare fuori ogni voce "moderata" di centrodestra.
L'uomo nuovo - La ricerca del Cav però non si sta concentrando solo sulle prossime elezioni politiche. A Berlusconi è rimasto vivo il ricordo della sconfitta alla regionali in Sardegna, quando il suo candidato, Ugo Cappellacci, ha dovuto lasciare il posto al candidato del centrosinistra Francesco Pigliaru. L'idea del Cav, scrive Italia Oggi, è di rifondare la classe dirigente sarda e una delle fondamenta potrebbe essere il sindaco di Golfo Aranci al secondo mandato e consigliere regionale, Giuseppe Fasolino. Proprio lui è schizzato sulla bocca di tutti, soprattutto dopo la diffusione sui social di una foto che lo ritrae mentre stringe la mano all'ex premier e un abbraccio con Giovanni Toti. Per la stampa locale, come ha riportato La Nuova Sardegna, è apparsa come una sorta di investitura a capo della ricostruzione sarda: Fasolino poi era l'unico politico dell'isola presente a un vertice azzurro, consumatosi a pranzo con Maria Rosaria Rossi, Toti e naturalmente i padroni di casa Berlusconi e Francesca Pascale. Lui si schernisce e minimizza quell'incontro che sarebbe stato soltanto un pranzo, difficile immaginare però che a tavola la conversazione non sia caduta sulla politica.
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