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mercoledì 2 settembre 2015

LA GUERRA FREDDA DELLA CINA SuperJet, missili e 500mila soldati: il 3 settembre parte l'asse con Putin

Cina, l'imbarazzo mondiale per la parata militare del 3 settembre: gli Usa temono nuovo asse Mosca-Pechino




L'imbarazzo è palpabile nella diplomazia internazionale in vista della parata militare del prossimo 3 settembre a Pechino. Il governo cinese per la prima volta da 70 anni ha deciso di celebrare "la vittoria nella guerra di resistenza contro l'aggressione giapponese e nelle guerra mondiale contro il fascismo". L'iniziativa di Pechino sta riuscendo a spaccare in due il Mondo più di quanto era riuscito a fare il V-Day dello scorso 9 maggio a Mosca, quando le cancellerie occidentali avevano usato la crisi tra Russia e Ucraina per disertare la sfilata di Vladimir Putin o per partecipare con rappresentanti di minor peso. Stavolta il cliente è più scomodo, visto che mantiene rapporti commerciali un po' con tutti e scontentarlo del tutto esporrebbe la tenuta delle ricche commesse in piedi con la Cina. L'imbarazzo dei Paesi occidentali poi non si attenua se si considera che parata cinese punta più a celebrare la vittoria contro l'invasore giapponese, oggi fortissimo alleato di buona parte dell'Occidente, Stati Uniti in testa. Il timore diplomatico quindi è che si rinsaldi come un tempo l'asse Russi-Cina.

Le defezioni - I Paesi che ruotano nell'orbita di Washington diserteranno la sfilata militare, dal blocco Ue partiranno al massimo i ministri degli Esteri, come ad esempio per l'Italia dove è previsto l'arrivo di Paolo Gentiloni. Inghilterra e Germania manderanno inviati speciali, al peggio gli ambasciatori già presenti a Pechino. Mancherà la presidente sudcoreana Park Geun-hye, scontenta per le scuse a metà di Tokyo sulle invasioni portate avanti nel corso del '900. Ci sarà invece, come già fatto a Mosca, un altro sudcoreano, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, il che ha già fatto saltare la mosca al naso del Giappone, ancora in tensione con Pechino per diatribe territoriali nelle acque del Pacifico. Mentre tutta l'Ue sceglie la linea di apparente distaccco dalla sfilata, si è defilato il premier cieco Milos Zeman, anche lui sugli spalti la scorsa primavera alla corte di Putin.

Rinascita comunista - L'iniziativa di Pechino ha tutto l'interesse di far capire al Mondo quanto sia tornata temibile la forza militare cinese. La stampa del Partito comunista nazionale spiega senza giri di parole quanto la parata serva a: "far risorgere la patria dalle ceneri della guerra". Ricorda Repubblica come da mesi la propaganda cinese è tornata ad esaltare gli "eroi del maoismo" resistenti vittoriosi contro l'occupazione giapponese e i comunisti come vittime della guerra. Poi c'è l'esaltazione del Partito-Stato, come erede della vittoria del fascismo. Principi che rimarcano un sottotesto storico: l'alleanza Mosca-Pechino è stata determinante per sconfiggere Hitler e l'avanzata del nazionalismo nazista.

La posizione ufficiale - Il governo cinese si è affrettato a chiarire che la parata non vuol essere una risposta al riarmo giapponese, all'offensiva degli Stati Uniti sempre più influenti in Asia e alle frizioni con i Paesi del Sudest asiatico. Il presidente cinese Xi Jinping, da più parti definito il "nuovo Mao", fatica però a nascondere la natura nazionalistica che la sfilata vorrebbe avere, considerando anche l'istituzione della festa nazionale al 3 settembre, proprio il giorno della sconfitta del Giappone. Senza trascurare il bombardamento mediatico della tv di Stato che trasmettono a ripetizione film patriottici e interviste ai parenti dei "30 milioni di assassinati dagli invasori giapponesi".

La parata - Il 3 settembre saranno impegnati per la prevenzione antiterrorismo circa 500 mila uomini, tra poliziotti, soldati e "volontari". Gli aeroporti saranno bloccati per due ore, con massiccio impiego di aquile e scimmie che dovranno tenere lontani gli uccelli dalle esibizioni dei jet. In sfilata passeranno in piazza Tienanmen 12 mila soldati scelti dell'Armata di liberazione del Popolo; 500 pezzi di artiglieria, cannoni, lanciamissili e carri armati; 10 formazioni di elicotteri e altre decine di armi che per buona parte finora non erano mai state mostrate in pubblico.

Ai bancomat italiani solo 10, 20 e 50 euro Ma non le banconote da 5. Ecco perchè

Dai bancomat italiani solo banconote da 10,20 e 50 euro. Ecco perchè




Provate a prelevare 5 euro dal Bancomat. Impossibile. Le Atm (Automated Teller Machine, come l e chiamano gli addetti ai lavori) in Italia non distribuiscono il taglio minimo degli euro. I tagli più frequenti sono quelli da 20 e da 50 euro. Talvolta, ma non sempre, è disponibile anche quello da 10 euro. In altri Paesi europei come la Germania, invece, il taglio da 5 euro viene distribuito. Perché? Perchè là i Bancomat, come spiega oggi il Corriere della Sera, sono più "evoluti" e hanno macchine con quattro cassetti.

La questione "tecnica", scrive sempre il quotidiano di via Solferino, ha risvolti anche «psicologici": chi "spezza» una banconota da 10 o da 20 euro è destinato a spendere presto anche le monete che gli ballano in tasca, che sarebbero meno se cambiasse un pezzo da 5 euro. Da noi la propensione all' utilizzo del contante è la più alta a livello europeo e li italiani sono un popolo di "forti prelevatori". Secondo i dati del Consorzio Bancomat, ogni anno fanno 845 milioni di prelievi. Il sistema bancario si è attrezzato: con 53 mila Atm installati, quello italiano è uno dei network più grandi. L a media del prelievo è di 170 euro.

L'Europa stoppa le sparate di Renzi "L'Imu sulla casa non si può toccare"

L'Europa a Renzi: no ai tagli delle tasse sulla casa




Gli osservatori lo avevano detto subito: l'Europa si metterà di traverso riguardo al taglio delle tasse sulla casa annunciato e strombazzato per il prossimo anno dal premier Matteo Renzi. E così è stato. Secondo Strasburgo, le tasse sulla casa non si devono toccare, è preferibile un intervento di riduzione della fiscalità su lavoro e capitali. La proposta di ridurre le tasse sulla casa, secondo fonti europee, è contraria alle raccomandazioni Ue. "Abbiamo letto i recenti annunci sulle tasse in Italia, ma non avendo dettagli sui piani non possiamo fare commenti" spiegano le fonti comunitarie, "però è ben noto che il Consiglio ha raccomandato che l'Italia sposti sugli immobili ed i consumi il carico fiscale che grava su lavoro e capitali".

Aereo vecchio, poi lo spavento notturno Il volo da incubo con la "nuova Alitalia"

Alitalia, volo "spaventoso" sulla Miami-Roma




Nuova Alitalia, vecchi problemi. Almeno, stando alla lettera firmata che il signor Michele Annesi ha scritto al quotidiano "La Repubblica", nella quale riferisce di un suo recente viaggio da Miami a Roma con la compagnia tricolore. Un viaggio notturno, come tutti (o quasi) quelli tra il Nordamerica e l'Europa. Scrive il signor Annesi di aver notato "appena imbarcati che l'aeromobile era molto vecchio: niente schermi personali, niente prese elettriche per il pc, e addirittura i portacenere sui poggioli, che da anni non vedevo". Non basta: diverse luci di lettura non funzionavano e dopo il decollo "il responsabile di cabina ha annunciato che il sistema di intrattenimento era guasto".

Ma il meglio, sulla Miami-Roma dello scorso 27 agosto, è arrivato proprio nel cuore della notte, mentre il velivolo si trovava in mezzo all'oceano Atlantico: "Un lieve fruscio... un clac metallico e vedo le maschere dell'ossigeno dei due posti di fronte a me aperte e calate sui passeggeri. Spavento iniziale, per fortuna di un secondo, ed un assistente di volo 'armato' di scotch le ha rifissate bonariamente alla struttura. (...) Ho chiesto notizie e mi è stato spiegato che l'aeromobile era stato dismesso da Etihad e passato ad Alitalia". C'è da sperare che Etihad non intenda usare la nostra compagnia di bandiera per scaricargli i suoi ferrivecchi...

Guerra tra Sky e Mediaset: come cambia il telecomando

Guerra tra Sky e Mediaset: cosi cambia il telecomando




Entro il 7 settembre, forse dalla sera stessa del 7, Mediaset cripterà i suoi canali che dunque diventeranno invisibili per gli abbonati di Sky. Certo, Sky non potrà permettere che i suoi abbonati, nel digitare il numero 104, 105 e 106 del telecomando, prossimi orfani di Retequattro, Canale 5 e Italia 1, si imbattano in uno schermo nero. E così l'emittente di Rupert Murdoch ha preso le ssue contromisure:  il canale Rai4 andrà sul tasto 104 del telecomando di Sky, il canale Sky Uno sul canale 105 (dove quindi vedremo XFactor e tutto il resto) e un altro canale generalista di Sky sul tasto 106.

Lo sbarco di Rai4 sul canale 104 ha un enorme valenza industriale. Il nuovo direttore generale di Viale Mazzini, Campo Dall'Orto, che ha avuto questa intuizione, vuole allungare l'offerta di Viale Mazzini dal tasto 101 fino al 104 sottraendo al diretto concorrente Mediaset una postazione di eccellenza (il tasto 104, appunto) guadagnandone in termini di ascolti e pubblicità.

Nella partita del telecomando non entrerà, almeno per il momento, il gruppo Discovery che avrebbe contenuti d'eccellenza per occupare il canale 106 del decoder di Sky, ma per ora non vuole rompere i rapporti di buon vicinato e di scambio commerciale che ha con Mediaset.

martedì 1 settembre 2015

Caivano (Na): Puzze nauseabonde Terra dei fuochi? No, Terra di nessuno!

Caivano (Na): Puzze nauseabonde Terra dei fuochi? No, Terra di nessuno!




Una puzza nauseabonda sta infestando l'aria dalle periferie al centro città, ormai da diverse settimane: molte segnalazioni anche da parte di ex consiglieri comunali, oltre ai passanti che, inorriditi, basiti, lanciano l'allarme. 

Dalle periferie al centro città, sono molte appunto, le segnalazioni dei cittadini che ormai da diversi giorni, si sono barricati in casa o che escono anche nel quotidiano tappandosi il naso. L'amministrazione a guida Monopoli, sembra non aver prodotto nulla di buono in questi ultimi 3 mesi di consiliatura. Oltre alla puzza nauseabonda, causa della mancata raccolta della spazzatura, si aggiunge anche il mancato controllo per numero di personale per i numerosissimi roghi che quotidianamente prendono fuoco un giorno si e pure l'altro, nonostante appunto, il grandissimo impegno dei Vigili e delle forze dell'ordine presenti sul territorio.

Un problema interminabile. Il Sindaco Monopoli, non riesce a sciogliere questo nodo. Da Luglio oltre ad aver rinviato il problema della spazzatura a settembre non è riuscito a fare, quindi, non è riuscito neanche a coordinare un'azione incisiva in tal senso. Oggi è il primo del mese, settembre è iniziato, che tempi ci vogliono per vedere nuovamente il servizio di raccolta rifiuti funzionante a pieno regime? queste le domande, ma soprattutto le preoccupazioni dei tantissimi cittadini di Caivano che temono per la salute dei propri figli. 

UN MISSILE CHE ARRIVA A ROMA Così Kim prepara la guerra mondiale

Corea del nord, agenzie di intelligence in allarme: Kim Jong-Un ha missili con gittata da 12 mila km




Nei giorni scorsi nella capitale di un Paese asiatico c'è stata una riunione riservata tra responsabili dell'intelligence di diversi Paesi, molti dei quali occidentali. Come riferisce l'Adnkronos, basandosi su qualificate fonti militari internazionali, all'ordine del giorno del vertice segreto c'è stata la Corea del nord e l'ultima concreta minaccia missiolistica agitata dal dittatore Kim Jong-Un.

L'arma - Il governo nordcoreano ha portato avanti il suo programma missilistico Kn-08, sistema che ha sviluppato un'arma a lunga gittata in grado di colpire obiettivi in un raggio di 12 mila chilometri, quindi sarebbero alla portata anche Roma o New York. Le agenzie di intelligence di mezzo mondo sono in uno stato di tensione crescente con l'avvicinarsi del 10 ottobre, quando la Nord Corea festeggerà il 70mo anniversario del Partito Coreano dei lavoratori. Per quell'occasione, gli esperti prevedono non solo una cerimonia sfarzosa, ma anche una prova muscolare di Jung-Un. Solo nel 2012, durante una parata militare, vennero mostrate le immagini di un missile di 20 metri montato su una piattaforma mobile. Lo scorso maggio, il governo di Pyongyang ha diffuso un video di un apparente lancio di un missile partito da un sommergibile.

Il programma - La penisola coreana stava raffreddando proprio nell'ultimo periodo quelle tensioni tra le due Coree che si erano accentuate lungo il confine. Gli analisti però hanno osservato come il programma missilistico nordcoreano ha subito un'accelerata anomala. I tecnici di Pyongyang hanno bruciato i tempi, nonostante il Paese sia sotto la pressione di pesanti sanzioni internazionali. I sospetti dei responsabili delle intelligence occidentali si stanno concentrando su una ipotetica "pista cinese", grazie alla quale Pyongyang riceve materiali e tecnologie.