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venerdì 7 agosto 2015

In volo da Londra a New York in un'ora L'aereo supersonico adesso è realtà

Hyperjet, l'aereo supersonico: farà Londra-New York in un'ora




Ipersonico. E' il super-aereo che permette di fare Londra-New York in un'ora e Londra-Tokyo in tre. Decollo verticale, venti posti a sedere e una velocità di 5.500 chilometri orari, questo velivolo si chiama Hyperjet o Concorde 2.0.

La società aerospaziale europea, riporta Repubblica, ha appena depositato alle autorità americane la domanda di brevetto. Secondo le prime descrizioni, l'Hyperjet potrà atterrare e decollare in qualsiasi aeroporto senza richiedere piste speciali. Avrà una forma a delta e una apertura alare di circa 60 metri. Comandato da due piloti, avrà la cabina relativamente piccola perché gran parte dello spazio sarà occupato dai maxi-serbatoi di carburante.

Oltre ai motori di tipo convenzionale avrà un sistema missilistico sul retro che entrerà in funzione dopo il decollo verticale realizzato con i turbojet. A quel punto la velocità salirà da Mach 1 fino a Mach 4,5, permettendo di arrivare a destinazioni in tempi record. I dirigenti dell'Airbus sono poi sicuri di poter ridurre sensibilmente, rispetto al Concorde, il rumore dell'Hyperjet al momento in cui infrangerà il muro del suono. 

Per ora la sua realizzazione non è imminente ma Airbus, a più di dieci anni dal pensionamento del Concorde, sta puntando di nuovo sui voli supersonici per rispondere alla crescente domanda di un mercato ristretto (vip e uomini d'affari) ma disposto a sborsare cifre considerevoli per concentrare i viaggi intercontinentali in una sola giornata.

Finora gli unici velivoli che tentarono la strada supersonica (con esiti funesti) furono il Tupolev Tu-144 sovietico e il Concorde anglo-francese. Il primo è stato molto sfortunato a partire dal disastro all'Air Show di Parigi nel 1973, il secondo ha avuto più successo, ma solo per qualche anno: dal 1976 cominciarono a volare dagli aeroporti di Heathrow a Londra e Charles de Gaulle a Parigi fino al JFK di New York, impiegando metà del tempo della concorrenza. Poi dopo l'incidente del 2000 in cui un Concorde si schiantò durante il decollo da Parigi, i voli furono interrotti.

"Arriva la nuova sigaretta che fa bene alla salute" Parla il padre delle e-cig

Hon Lik, il padre della sigaretta elettronica: "Arriverà la e-cig che farà bene"


Intervista di Claudio Antonelli 



Hon Lik, classe ’56, farmacista e inventore, ha da poco incassato qualche decina di milioni per aver ceduto il brevetto della sigaretta elettronica. Non sembra però essersi montato la testa. L’abbigliamento è modesto. Una t-shirt e un paio di calzoni con le pences. I modi sono accomodanti. Il sorriso è un misto di pacatezza e superiorità. Ha abbastanza pazienza per spiegare all’interlocutore come sta andando il mondo e al tempo stesso lascia trasparire il piglio di chi è sempre un passo avanti. Hon Lik è chiaramente un visionario.

Eppure accetta di spiegarci dal principio come funzioni una sigaretta elettronica e accompagnarci a visitare la fabbrica della Aml Holding a Dongguang, un conglomerato da 4000 dipendenti che produce apparecchi medicali e audio per brand come Bayer, Ge, Sanofi, ma anche Bose e Panasonic. Nello stabilimento a metà strada tra Shenzen e Hong Kong, una divisione Healthcare è stata dedicata alla produzione di e-cig per Fontem Ventures, la società del gruppo Imperial Tobacco che ha acquistato il brevetto di Hon ed è pronta a fare sinergia con l’altro marchio appena rilevato, il colosso Usa Blu e-cig.

Dottor Lik, il suo nome è legato alla sigaretta elettronica ma la sua lista di invenzioni e brevetti è lunga. Dove e quando comincia?

«Nel 1986 ho potuto brevettare un’antenna in grado di portare la televisione nelle zone rurali della Cina. Nel 1992 un medicinale in grado di sostituire l’uso del corno di cervo fondamentale per la medicina orientale. Nello stesso anno ho depositato un brevetto per commercializzare gli infusi a base di ginseng…».

Come si sente ad avere contribuito a creare numerosi posti di lavoro?

«Sono orgoglioso. In effetti è nata un’industria. Ma anche un nuovo modo di socializzare e di approcciare il piacere. Ho letto che negli Usa sono addirittura nati dei vaping bar dove la gente fa social activity e si incontra con la scusa della sigaretta elettronica».

Come è nata l’idea della sigaretta elettronica? 

«Non posso dire che l’immagine della sigaretta elettronica si sia formata nella mia mente una mattina appena sveglio. Però all’inizio di tutto c’è una nottata in cui avevo bevuto troppo. Da tempo, per cercare di smettere di fumare utilizzavo i cerotti alla nicotina. Arrivavo da un periodo in cui consumavo al giorno tre pacchetti di sigarette e mio padre era morto di tumore ai polmoni. Mettevo i cerotti sulla pancia perché facessero più effetto. E quella sera mi dimenticai di toglierli. Fu una notte con tremendi incubi. L’indomani cercai di capire se fosse dipeso dall’alcol o dalla nicotina. Così ho ripetuto l’esperimento con i cerotti e di nuovo incubi. All’università mi misi al lavoro. Quando si fuma il tabacco, il picco dura 40 minuti e poi c’è il down. Da qui la dipendenza. Con i cerotti non ci sono picchi di piacere, c’è solo rilascio continuo di nicotina. Capii che al concetto dei cerotti andava aggiunto lo stimolo del piacere da utilizzare per invertire l’effetto delle classiche bionde e azzerare la dipendenza».

Poi che fece?

«Avevo in ufficio un umidificatore da ambienti. Aggiunsi gocce di nicotina. Se la quantità era troppo poca non provavo alcuna reazione. Se era troppa, l’eccitazione era immediata. Nelle sigarette tradizionali c’è un composto di sostanze chimiche, nell’e-cig no. Il segreto stava tutto nella dose giusta di nicotina. Creai in laboratorio il primo esemplare. Dovetti costruire tutte le componenti. Alla fine era grande quanto un sigaro cubano. E su quello iniziai i test. Finché trovai la dose giusta di nicotina. Il mio capo - allora lavoravo alla Shenyang Jinlong - stoppò il progetto principale a cui stavamo lavorando: occhiali fotocromatici elettrici. Con un team di 10 persone iniziammo a migliorare il prototipo. Nel 2004 lanciammo il prodotto sul mercato».

Le prime reazioni?

«La fabbrica lavorava 24 ore al giorno. Nel 2006 abbiamo creato la seconda versione, aggiungendo sapori e aromi, e più o meno in due anni è stato venduto un milione di esemplari».

In quali mercati?

«Europa, America e un po’ Asia. In Europa, ad esempio, c’è maggiore educazione sociale. Così l’introduzione della sigaretta elettronica ha sfruttato l’affinità con certe abitudini. La non invasività del metodo. Dopo è subentrato l’aspetto sanitario. Soprattutto in America dove le persone, a differenza della Cina, sono molto più attente alla salute. Al fatto che la e-cig sia molto più salutare del tabacco. In Cina fumare non è visto negativamente. Non c’è la percezione dei danni soprattutto a livello sociale. Per questo «svapare» non è una abitudine da prendere in considerazione».

In Cina non si venderanno e-cig?

«Non ho detto questo. Al contrario, è questione di educazione alla salute. Ci vorranno ancora un po’ di anni, poi anche la scienza dimostrerà che i «device» come le sigarette elettroniche sono meno dannosi degli altri prodotti da fumo. A quel punto il mercato globale varrà ben 5 miliardi di dollari. Non solo. Sono anche convinto che la scienza ci permetterà di fare un passo in avanti e dimostrerà che le sigarette elettroniche sono salutari».

Sta dicendo che fumare le e-cig fa bene?

«Lei ragiona con gli occhi del presente. Io dico che le sigarette elettroniche contengono in sé un potenziale enorme. Avranno molti altri usi e saranno tutti salutari per gli uomini. Porteranno benefici di vario tipo per la salute».

Spieghi…

«Già adesso tramite dispositivo bluetooth le e-cig possono comunicare con gli smartphone e trasmettere dati come la quantità di nicotina consumata e tracciare le abitudini del proprietario del «device». In futuro l’uso sarò proattivo. Non solo l’applicazione connessa via bluetooth potrà dire all’utente quando fumare, smettere o segnalare i luoghi in cui è proibito. Ma la sigaretta potrà leggere tramite il contatto con labbra e saliva dati fondamentali per la salute e la dieta dell’individuo. Per esempio, segnalare tramite l’app scaricata sul telefono, che è arrivato il momento di bere acqua, oppure che la dieta della giornata è troppo carica di grassi o povera di fibre. O che si è ingurgitato troppi zuccheri e che è il caso di chiamare il medico».

Praticamente la smart cigarette… Ma non è che poi di intelligente negli uomini non resterà più nulla?

«Immagini i benefici su larga scala. Il numero di vite salvate. A questo bisogna pensare».

Sta lavorando a un nuovo progetto?

«Sì, l’ultimo. Poi potrò andare in pensione».

giovedì 6 agosto 2015

Previsioni traffico, Sabato 8 agosto da bollino rosso

Previsioni traffico, Sabato 8 da bollino rosso





In arrivo il grande esodo: sabato 8 agosto la giornata peggiore. Il grande esodo estivo sta per arrivare e gli automobilisti vacanzieri è bene che sappiano quali sono le date da segnare con colore nero o rosso sul calendario.

Si inizia con il prossimo weekend, quello del 7-8 agosto 2015, con la giornata di sabato da segnare come la peggiore, da bollino nero al mattino, per chi si mette in viaggio. I tratti maggiormente interessati sono quelli della A1 Milano-Napoli e A14 Adriatica, con previsione di traffico e code (pomeriggio bollino rosso e verde la notte). Domenica 9 invece traffico più scorrevole, con bollino rosso al mattino, giallo al pomeriggio e verde la notte.

Le date peggiori per il controesodo: 15-16, 22-23 e 28-29 agosto. E se si parte per le vacanze si dovrà pur rientrare prima o poi in città per riprendere la vita del quotidiano tram tram. Per il controesodo si inizia con il weekend del 15 e 16, con bollino rosso per l’intera giornata di domenica.

Altre date da segnare sono quelle dei fine settimana 22-23 e 28-29 agosto 2015. Le autostrade maggiormente interessate da traffico e code saranno quelle in direzione delle località turistiche, tra queste la A1 Milano-Napoli e A14 Adriatica.

È disponibile gratuitamente presso l’Apple Store e i principali App store Android, la nuova APP My Way, l’applicazione di Autostrade per l’Italia, realizzata in collaborazione con Infoblu, che permette di pianificare viaggi su circa 60.000 km di strade e autostrade in modo semplice e intuitivo. Buon viaggio!

Electrolux: "Non lavoriamo a Ferragosto" Sì da 40 operai, ma ne servono il doppio

Electrolux, gli operai: "Niente lavoro a Ferragosto". In 40 dicono "sì" ma ne servono più del doppio




Gli operai della Electrolux hanno detto "no" al Ferragosto in fabbrica. Solo una quarantina di loro si sono resi disponibili a lavorare per sei ore la mattina del 15 di agosto. Ma i capi dell'azienda di elettrodomestici stanno cercando di convincere i lavoratori dubbiosi, che ancora non hanno preso una posizione netta con i sindacati, con l'opportunità di guadagnare 70 euro. Un "sacrifico minimo" a detta dell'azienda che servirà per confezionare quei 460 refrigeratori in più ed allontanare sempre di più lo spettro della chiusura dalla zona industriale di Susegana. La caccia agli operai disposti a fare lo straordinario continuerà finché non verrà raggiunta una quota vicino al 100. Ne basterebbero almeno una novantina tra i quali sono indispensabili le figure professionali specifiche (saldatore, carrellista e collaudatore) per non bloccare la ripresa produttiva nel giorno festivo. L'azienda conta molto su alcuni operai di ritorno dalle ferie nella giornata di lunedì e spera che qualcuno di loro si aggiunga alla lista del 'si'.

Fusione Wind e Tre Italia: cambia tutto Nasce un nuovo colosso dei telefonini

Wind e 3 Italia creano un nuovo colosso della telefonia mobile




Gli operatori di telefonia mobile Wind e 3 Italia si fonderanno in un'unica società. Una joint venture che permetterà ai due soggetti di risparmiare almeno 5 miliardi di euro, rappresentando nel mercato italiano un colosso del settore. La notizia era trapelata per pochi istanti sul sito di Vimpelcom, il gruppo russo che controlla Wind in una postilla al comunicato sui dati trimestrali. Pochi minuti sufficienti perché la notizia si diffondesse, fino alla conferma in conference call da parte di Wind da parte del ceo di Wimpelcom, Jean Yves Charlie: "Siamo in trattative avanzate con Hutchinson Whampoa (H3G) per fondere le nostre operazioni in Italia. A questo punto - ha aggiunto il manager - non abbiamo altri commenti da aggiungere. A guidare la nuova società sarà Maximo Ibarra, oggi amministratore delegato di Wind.

Caivano (Na): Amianto, il problema persiste anche con la pezza a colore, blue

Caivano (Na): Amianto, il problema persiste anche con la pezza a colore, blue 


"Occhio non vede cuore non duole", ma il problema c'è e rimane, ed è pure enorme quanto un palazzo. A Caivano si gioca col fuoco. Non solo immondizia, degrado, puzza e scarsa manutenzione del verde pubblico, come se non bastasse, anche ignoranza nel gestire una situazione appunto, molto grave per la salute dei cittadini. Amianto. Parliamo di Amianto impastato all'interno delle mure del Castello Medioevale. Lo denunciava lo scorso martedì, 28 luglio, sul nostro blog, l'ex Sindaco di Caivano, dott. Giuseppe Papaccioli. A cosa è servita la denuncia? A nulla! questi i risultati. Un telone blu. La messa in sicurezza però, non funziona così. Un'inadempienza che va contro ogni logica di gestione. Neanche in Africa, privi di mezzi e soldi, avrebbero gestito l'emergenza così. La prima cosa da fare in questi casi è evacuare l'area. Renderla non pedonale al passeggio. Si intervenga subito. Si pensi piuttosto a queste cose, poi all'inserimento di un giornalista professionista all'interno dello Staff del Sindaco Monopoli, con paga da dirigente comunale a spese dei contribuenti. Per queste cose i soldi ci sono, per intervenire invece, alla manutenzione del verde pubblico e alla messa in sicurezza di un area dove vi è la presenza di Amianto, no. Monopoli si assuma subito le sue responsabilità e metta immediatamente in sicurezza l'area predisposta, per tutelare la salute dei caivanesi. 



Amianto all'interno delle mura del Castello Medioevale
(PRIMA)

Amianto nelle mura del Castello Mediovale
(DOPO)


Scarsa manutenzione


Non solo immondizia, scarsa manutenzione 

Caivano (Na): Monopoli disperato, si affida ad un'altra ditta per far ripulire il Paese, sì, ma per un giorno

Caivano (Na): Monopoli disperato, si affida ad un'altra ditta per far ripulire il Paese, sì, ma per un giorno 



Simone Monopoli
Sindaco di Caivano (Na)

"O baccalà pure pesce è", direbbero a Napoli, guardando l'attuale soluzione che il neo Sindaco Monopoli ha adottato per far fronte alla nuova emergenza rifiuti. Una soluzione tampone che non può durare a lungo. Difatti, affida l'incarico di smaltimento ad una ditta esterna. Altri soldi che gravano sulle spalle dei contribuenti. Un solo giorno. Sì, avete capito bene. Solo un giorno, e domani? Al di là che come recita la nota, la ditta Buttol, sarà sanzionata, ma già da sabato, cosa accadrà nuovamente al Paese?. Nuova spazzatura per le strade? Insomma, non vogliamo essere pessimisti ad ogni azione del neo sindaco Monopoli, però, non si può giocare con la salute dei caivanesi. La scelta di affidare ad una nuova ditta la raccolta rifiuti sembra uno sfotto, una sorta di tirare a campare, anche se apparentemente assomiglia ad una immediata soluzione, visto che l'attuale Buttol non ha garantito fino ad oggi il servizio, perchè prorogarli il contratto per altri 6 mesi o per un altro anno?. Meglio affidare da subito a questa nuova ditta la raccolta per i prossimi 6 mesi, in attesa che, il nuovo legale, possa studiare come riportato dallo stesso sindaco, una gara europea. Insomma, i cittadini di Caivano temono ancora per la loro salute. Il Sindaco Monopoli, assicura al Paese che dopo aver affidato per un solo giorno la raccolta rifiuti a questa nuova ditta, la Buttol poi, già da Sabato o da Domenica, ritorn ad offrire al Paese un regolare sevizio? Oppure, i cittadini, si devono aspettare un altro Manifesto del Sindaco, come il primo, dove appunto, attribuisce la colpa alle passate amministrazioni?