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martedì 28 luglio 2015

NOI LI ACCOGLIAMO E LORO... Protesta per la "qualità del servizio" Gli immigrati gettano a terra il cibo

Eraclea, gli immigrati protestano per la qualità del servizio e buttano a terra il cibo




Ieri sera, all'ora di cena, al residence Mimose a Eraclea (in provincia di Venezia) che ospita numerosi immigrati, è scoppiata una piccola rivolta. Gli ospiti della struttura hanno gettato in terra il cibo che la Cooperativa Solaris -che gestisce il residence- aveva messo in tavola, protestando per la qualità del servizio. Il paese di Eraclea, zona (tempo fa) turistica, si oppone già da settimane all'arrivo di nuovi immigrati, perché la situazione è difficile da gestire già adesso. Il sindaco di Eraclea Giorgio Talon è stato avvisato ieri sera della rivolta in atto nel residence, ed è accorso prima che la situazione degenerasse ulteriormente.

L'opinione - L'eco della vicenda è arrivata anche alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che così ha scritto sulla sua pagina Facebook: "A chi si lamenta e nel 90% dei casi non ha diritto all’asilo politico e alle solidali cooperative che hanno trasformato l’immigrazione un business, ricordo che lo Stato italiano spende 30 euro al giorno per immigrato. Soldi che l’Italia non prevede invece per i suoi anziani, per i disoccupati, per le famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e a mettere in tavola la cena". Giorgia Meloni rincara poi la dose, prendendo le parti degli abitanti della cittadina Eraclea e scagliandosi contro il premier Matteo Renzi: "Al Governo invece chiedo: avete già messo in ginocchio Eraclea, la sua immagine di località turistica e gli operatori del settore con le vostre folli politiche sull’immigrazione. Dopo l’ennesima protesta di ieri continuerete a dormire o vi svegliate?". Chissà cosa c'era di tanto terribile in quei vassoi da spingere gli immigrati a una protesta così esplicita. Ma una cosa è certa: ad essere choosy non sono più evidentemente solo i giovani italiani.

lunedì 27 luglio 2015

Visite, analisi, ricoveri e multe ai medici: superticket sulla sanità, i tagli di Renzi

Sanità, tutti i tagli di Renzi a esami, ricoveri e visite. Sanzioni ai medici che sgarrano. Protesta: "Un super-ticket mascherato"




l governo agirà con decreto per far approvare i tagli alla sanità annunciati dal commissario alla spending review Yoram Gutgeld domenica su Repubblica. Oggi in aula arriveranno misure da 2,3 miliardi di euro per il 2015 e altrettanti nei prossimi 2 anni, e non si esclude la fiducia perché la volontà di Palazzo Chigi è quella di blindare ogni provvedimento in cantiere in queste settimane e arrivare a tappe forzate all'annunciata "rivoluzione fiscale". 

Il "super-ticket" su esami e visite - "Non saranno tagli lineari", ha annunciato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ma di certo faranno male, soprattutto a medici e dirigenti sanitari che hanno già criticato apertamente il pacchetto. Taglio alle prestazioni specialistiche (visite, esami strumentali e di laboratorio) non necessarie. Di fatto, chi sarà fuori dalla lista di esami ammessi dovrà pagare di tasca propria, motivo per cui Costantino Troise, segretario di Anaao-Assomed (medici dirigenti) a Repubblica parla di un "super-ticket mascherato sulla sanità" e di "impoverimento del servizio pubblico". 

Stretta sui ricoveri - Stretta anche  sui ricoveri per riabilitazione, secondo la medesima filosofia: chi resta in degenza oltre le nuove soglie dovrà pagare in percentuale per ogni giorno in più, con controlli e penalizzazioni per medici e strutture.

Stipendio tagliato ai medici - Pagheranno i pazienti e pagheranno anche gli stessi medici che prescrivono esami non necessari, la "medicina difensiva" di cui parlava anche Gutgeld e che evita contese legali con i pazienti. Chi esagera con gli esami, si vedrà lo stipendio tagliato. E anche qui la protesta dei medici è forte: "Chi lo decide se un esame non è necessario? - chiede polemicamente Troise - Un gruppo di tecnocrati? La strada è quella della legge di responsabilità professionale, che invece giace da anni in Parlamento".

Sanzioni agli ospedali in rosso - Gutgeld puntava il dito anche sugli ospedali con i bilanci poco trasparenti o in rosso, per cui saranno previste sanzioni. Inoltre, saranno razionalizzate le strutture: niente ricoveri nelle strutture convenzionate con meno di 40 posti letto e riduzione degli stipendi del personale.

Centrale unica di acquisto - Il Ministero della Salute istituirà un osservatorio che monitori i prezzi dei dispositivi medici (con tetto alla spesa del 4,4%), primo passo per la famosa "centrale unica di acquisto" che permetterebbe di acquistare l'ormai proverbiale siringa allo stesso prezzo al Nord e al Sud. 

Già finita la tregua fresca di Circe In alcune regioni tornano i 40 gradi

Meteo, da lunedì e martedì al sud temperature fini a 40°




E' già finita la tregua dal caldo insopportabile concessa dalla perturbazione "Circe" nelle ultime 72 ore. Difatti già da oggi, lunedì 27 Luglio, sarà caratterizzato da tempo più stabile e soleggiato soprattutto al Centrosud. Il caldo sarà asfissiante nelle regioni meridionali con picchi di temperatura che nel corso della settimana potrebbero superare localmente la soglia dei 40°C.

Lunedì prevalenza di bel tempo ma con più annuvolamenti al Nordest e sull'alta Toscana dove saranno possibili sporadici acquazzoni. Le temperature saranno in rialzo al Centronord ma i picchi massimi di 35 gradi si toccheranno al Sud. Venti di Libeccio su alto Tirreno e Mar Ligure.

Martedì giornata di tempo per lo più stabile; qualche annuvolamento soprattutto al mattino sul versante tirrenico e in giornata sul settore di Nordest, in generale senza precipitazioni, se non per qualche isolato piovasco sulle Alpi centro-orientali e in Friuli Venezia Giulia. Le temperature tenderanno ad aumentare soprattutto sulle regioni centro-meridionali, mentre il Nord rimarrà ai margini della rimonta anticiclonica con un clima un po' meno caldo rispetto alla settimana appena trascorsa, anche se i valori delle temperature massime torneranno ad essere ovunque sopra le medie stagionali.

Napoli - Contromano in tangenziale, l'ipotesi: il litigio, poi la folle decisione del dj

Napoli, auto contromano in Tangenziale. L'ipotesi: il dj non era ubriaco, voleva spaventare la fidanzata




Non un errore, ma un gesto volontario e criminale. Potrebbe essere questa la dinamica che ha portato nella notte tra venerdì e sabato un dj 29enne di Napoli, Aniello Mormile, a imboccare contromano per 5 km la Tangenziale a bordo di una Clio insieme alla fidanzata, provocando lo schianto fatale con un'altra vettura. Nel drammatico incidente hanno perso la vita un 48enne, al volante della seconda auto, e la fidanzata di Mormile, la fotografa 22enne Livia Barbato, deceduta in ospedale, mentre Mormile è ancora ricoverato. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, citando l'analisi degli inquirenti su un video delle telecamere di sicurezza, il 29enne sarebbe infatti risultato lucido al momento dell'inversione di marcia, manovra che non sembra essere stata effettuata d'impulso. L'auto, lanciata contromano, non ha evidenziato sbandamenti o incertezze. Bravata omicida o tentato suicidio? Difficile capirlo al momento, anche se una delle ipotesi è che la coppia avesse litigato prima di salire in auto: da lì la decisione folle del dj di imboccare la tangenziale contromano a fari spenti per spaventare la fidanzata.

Taglieranno le agevolazioni fiscali Dai trasporti all'agricoltura, chi rischia

Spending review, tagli alle agevolazioni fiscali per 1,3 miliardi. I settori a rischio: trasporti e agricoltura




Tagli alle agevolazioni fiscali per un miliardo, forse 1,3. A settembre la spending review del governo colpirà certamente la tax expenditures, un riordino necessario ma doloroso. A Palazzo Chigi si punta il dito, come spiega il Sole 24 Ore, contro le sovrapposizioni tra "le attuali agevolazioni e programmi di spesa destinati alla stessa finalità". Nel mirino, ci sarebbero soprattutto due settori: trasporti e agricoltura, che secondo l'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) valgono rispettivamente 3,5 e 1,7 miliardi. 

I settori nel mirino - Nel 2015, il pacchetto di sconti fiscali ammonta a circa 161,3 miliardi, l'80% composto da misure "generali" e il 20% (32,1 miliardi) da misure specifiche. Sarà proprio questa fetta, come detto, quella su cui si concentreranno i tagli del governo. Cinque i settori di agevolazioni coinvolti: edilizia e mercati immobiliari (12,9 miliardi di mancato gettito), mercati finanziari e assicurativi (7 miliardi) e sanità (3,1 miliardi), oltre appunto a trasporti e agricoltura. In particolare, secondo l'Upb gli interventi "di impatto contenuto" (quelli che più si avvicinano, dunque, a un taglio virtuoso) sarebbero le accise sui prodotti energetici e dell'Irap.

La stangata d'agosto sui cellulari Tariffe su per tre compagnie

Dal 1 agosto Tim, Vodafone e Wind rincarano le ricaricabili dell'8%




Telefonare, inviare sms e navigare su Internet con la stessa frequenza di prima ma pagando l' 8% in più. Gli italiani in partenza per le vacanze scoprono che i tre principali operatori di telefonia mobile hanno deciso di regalarsi una tredicesima anticipata in pieno agosto a spese dei loro clienti Fra una settimana, Vodafone, Tim e Wind modificheranno i meccanismi relativi alle offerte ricaricabili. Infatti fino ad oggi gli utenti che avevano sottoscritto i pacchetti dovevano ricaricare ogni mese una certa cifra, mentre dal 2 agosto la scadenza del canone sarà fissata a 28 giorni. In buona sostanza, per ricevere lo stesso servizio di prima si verrà costretti ad onorare una bolletta in più: vale a dire 13 anziché 12. Le conseguenze sono piuttosto fastidiose: l' 8% di aumento di costi. La sola compagnia telefonica che non ha modificato il metodo di conteggio è 3 Italia.

BERLUSCONI TORNA CON RENZI Tasse e non solo: perché lo farà

Forza Italia, Silvio Berlusconi: "Appoggeremo Renzi sul taglio delle tasse, lui rivuole fare il Partito della Nazione"




Un abbraccio mortale. È questo il piano di Silvio Berlusconi, che sul taglio delle tasse ha intenzione di appoggiare (di nuovo) Matteo Renzi. Un nuovo Patto del Nazareno? No, semmai la volontà di impedire al premier di fare il pieno di consensi e riavvicinarsi a quel "Partito della Nazione" di cui si sono intuiti i confini dopo gli 80 euro in busta paga e le Europee del 2014.

"Occhio, perché Renzi..." - "Le tasse sono un segnale forte - è il ragionamento del leader di Forza Italia, secondo quanto riporta Repubblica -, fonti del Pd mi dicono che Renzi è tornato al suo progetto di partito della Nazione, staccandosi dalla sinistra. Se è vero, non possiamo restare indifferenti, dobbiamo seguire questa cosa da vicino". 

Tre vantaggi e uno svantaggio - I vantaggi sarebbero tre: far rientrare, di fatto, la scissione di Denis Verdini, cui Berlusconi continua a guardare con sprezzo ("Se Renzi ha problemi di tenuta non è certo Denis coi suoi quattro gatti a poterlo salvare"), diminuire il peso (anche elettorale) di Angelino Alfano e tornare a pesare, magari anche sulla riforma istituzionale. Lo svantaggio, grande, è già noto: quello di salire sul carro di Renzi e rimanere nascosti, in seconda fila, con tutto quello che ne conseguirebbe nelle urne.