Campania, il flop di Forza Italia a Salerno: i numeri che fanno piangere Mara Carfagna
I dolori di Mara Carfagna: lanciatissima a livello nazionale, deve incassare una battuta d'arresto nella "sua" Campania. A una settimana abbondante dalle elezioni regionali, dentro Forza Italia si continua a fare i conti sui voti persi, tanti. Il campanello d'allarme arriva soprattutto da Salerno, dove però il ko era da mettere in preventivo: come sottolinea anche Italia Oggi, nel feudo del sindaco Vincenzo De Luca, candidato Pd ineleggibile ma diventato governatore battendo Caldoro, il partito di Silvio Berlusconi si è fermato all'11,41%, ben al di sotto della media regionale del 17,81 per cento, risultato peggiore fra tutti i capoluoghi. A Salerno città, poi, si è toccato il minimo: 7,76 per cento (De Luca ha incassato il 69%, sceso al 53% nella provincia). Sul banco degli imputati è finito il coordinatore provinciale Enzo Fasano, certo, ma anche il suo precedessore: la Carfagna, appunto, che era in carica quando alle europee 2014 Forza Italia subì un'altra sconfitta bruciante. Alle politiche 2013 il Pdl unito incassò nella provincia il 28,18%, alle Europee 2009 addirittura il 43,22% (ma era un'altra era geologica per la politica e per il centrodestra). Per risollevare le sorti mai così nere dal 2005 (11,41% alle regionali), il coordinatore regionale Domenico De Siano starebbe pensando di inviare a Salerno un commissario (Italia Oggi fa il nome di Antonio Fasolino) per sostituire Fasano. Un colpo duro per la Carfagna, che ha imposto Fasano come coordinatore. Ma lei tira dritto, forte di un appeal mediatico e politico che dentro Forza Italia (e il futuro Partito repubblicano) pare al momento avere pochi rivali.