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lunedì 8 giugno 2015

Il 30 giugno un minuto da 61 secondi Ecco cosa rischiano cellulari e server

Il 30 giugno avremo un minuto da 61 secondi




Il 2015 durerà più di altri anni. Quanto? Un secondo. Il prossimo 30 giugno, infatti, avremo un minuto più lungo, da 61 secondi. Scientificamente, si chiama "secondo intercalare" ed è un adattamento del tempo coordinato universale all'ora naturale. Quest'ultima, infatti, è regolata dalla rotazione terrestre, che però ogni giorno subisce un rallentamento di circa due millesimi di secondo. Per questa ragione, come riporta il ssito leggo.it, gli esperti dell'Internation Earth Rotation and Reference System effettuano periodicamente un aggiornamento degli orari prolungando il tempo di un secondo. Dal 1975 a oggi, quest'adattamento è avvenuto 25 volte. L'ultima volta questa operazione è avvenuta il 30 giugno del 2012 e allora si verificarono diversi problemi a sistemi operativi, compresi quelli mobili e i server.

Mancano dieci giorni e poi... tra leghisti e rom finirà a pedate

La nazionale padana incontrerà i rom nei campionati europei dei popoli




La nazionale di calcio della Padania prenderà parte ai primi Europei di calcio ConIfa, in programma in Ungheria, a Debrecen, dal 17 al 21 giugno. La rassegna è riservata a stati, minoranze linguistiche e popolazioni che ambiscono a un riconoscimento di stato, che non sono affiliate alla Fifa. La Padania si trova nello stesso girone di Abkhazia, Isola di Mann Ellan Manni e Rom (cioè la nazionale di calcio del popolo Rom). La nazionale sostenuta dalla Lega Nord incontrerà il 17 giugno proprio i Rom, il 18 l'Abkhazia e il 19 l'Isola di Mann, prima di approdare alla fase finale. Nell'altro girone si trovano la Contea di Nizza, Cipro Nord, l'Ossezia del Sud e la Székely Land.

domenica 7 giugno 2015

Quanti soldi hai sul conto in banca Ecco come farà il fisco a saperlo

Il fisco saprà ogni giorno quanti soldi hai in banca




Dal 30 giugno il Fisco potrà controllare quotidianamente i conti correnti dei contribuenti. La novità è stata inserita nella legge di Stabilità appena varata ed è diventata operativa con un provvedimento dell' Agenzia delle Entrate. La giacenza media dei nostri depositi confluirà nella Superanagrafe dei conti correnti: i primi dati che arriveranno sono quelli relativi al 2014. Il provvedimento prevede che dovranno essere direttamente le banche e i vari uffici postali a trasmettere al Fisco il valore della giacenza media annua dei correntisti. In pratica per ottenere il valore, bisogna dividere la somma dei saldi giornalieri per 365.

Quest' ultimo è un passaggio chiave del meccanismo: già adesso infatti sono obbligatori una serie di adempimenti con cui il correntista comunica il saldo contabile a inizio e fine anno, l' importo totale degli accrediti effettuati e quello degli addebiti dell' intero anno. Senza dimenticare che attualmente, se si apre un conto durante l' anno, andrà comunicato il saldo iniziale all' apertura mentre se il conto è stato chiuso andrà comunicato il saldo finale. Con la giacenza dei conti correnti però il Fisco effettua un salto di qualità: l' analisi costante del conto e il valore medio del deposito eviteranno possibili giochi di riempi-e -svuota che avrebbero potuto eludere una marcatura più stretta da parte dell' Agenzia.

Caivano (Na): Il Movimento 5 Stelle pulisce il Paese dai Manifesti elettorali per rilanciare il decoro urbano

Caivano (Na): Il Movimento 5 Stelle pulisce il Paese dai Manifesti elettorali per rilanciare il decoro urbano 




Invece di spendere migliaia di euro in manifesti come ha fatto qualche candidato Sindaco ricco, il Movimento 5 Stelle, dopo aver ottenuto un ottimo risultato alle scorse amministrative del 31 maggio 2015, hanno deciso (come promesso) di munirsi di guanti e buste, e ripulire il Paese dall'imbrattamento selvaggio, per ridare il giusto decoro al Paese, Caivano. Si ringraziano comunque i politicanti di altre correnti che comunque avevano promesso di esserci. Evidentemente sono troppo abituati a venir meno alle promesse che ormai è diventato consuetudine !!! Così il commento del Movimento 5 Stelle, sulla loro pagina Facebook, dopo le promesse non mantenute da parte di altri schieramenti partitici. 

I vigili e lo scandalo del mocassino: le cifre che fanno infuriare l'Italia

Foggia, i mocassini dei vigili costano il triplo rispetto a Siena


di Salvatore Dama 



Fuggi da Foggia. Ma con la calzatura giusta. Il comune non bada a spese per rinnovare la dotazione di scarpe della Municipale. Per 188 paia di mocassini si spenderanno 24mila euro, cioè 127 euro l’uno, più spiccioli.

La notizia? È che, per vestire le estremità dei vigili di Siena nei mesi estivi, il comune toscano spende un quinto. Cioè 5.035, con un costo di 39 euro a paio. Lo riferisce il Corriere del Mezzogiorno, aggiungendo le motivazioni del comandante dei vigili del capoluogo pugliese: l’uniforme è il primo riferimento della legalità. Come possono i tutori della legge fare il proprio dovere con la scarpa della collezione 2014?

Che poi c’è anche la giustificazione ambientale. A quelle latitudini d’estate l’asfalto fuma. Foggia è uno dei comuni più caldi d’Europa. Insieme a Siviglia, riferisce sempre il Corriere. In Spagna magari i vigili girano con le espadrillas, ma l’Italia è la patria di Ferragamo e Tod’s. E a Foggia, in agosto, ci vuole la scarpa che respira. 
Giraci tu, per il Tavoliere, con la calzatura da due soldi. E poi sai che bolle. Per cui dalla Puglia respingono i paragoni con l’efficienza del Nord. Insegui pure i costi standard e poi ai piedi ti trovi la mocassa di cartone.

Semmai il problema è la procedura con cui sono state acquistate le scarpe. Non c’è stata una gara ma, a quanto pare, si è proceduto con una nota diretta del comandante dei Vigili che ha autorizzato il pagamento. A Foggia dicono che la decisione è stata preceduta da una ricerca di mercato. In via della Spiga, forse. A Siena invece hanno utilizzato la centrale unica d’acquisto della Pubblica Amministrazione. Così come avevano fatto per le calzature invernali, spendendo 52 euro a paio.

Sì, ma a Foggia è lotta dura a calli, vesciche e duroni. E poi, o mamma, gli odori. Facciamo un raffronto e vediamo quali effluvi producono, a fine servizio, i mocassini senesi da 39 euro. E sentiamo invece che profumo di cuoio libererà a sera la calzatura foggiana. Poi ne riparliamo.

Missili sul continente, terrore in Europa Guerra, è tutto pronto: l'ultima mossa

Guerra fredda Usa-Russia, l'idea di Washington: missili in Europa per proteggersi dalla minaccia del Cremlino




Venti di guerra, sempre più alti, di giorno in giorno. Nel giorno in cui Vladimir Putin lancia la sua sfida agli Usa e alla Nato dalle colonne del Corriere della Sera, sul Vecchio Continente si allunga un'altra ombra: quella dei missili. Un'ipotesi, calteggiata da Washington, ossia portare testate missilistiche in Europa per contrastare la minaccia russa. Si tratta della risposta ai test militari del Cremlino con vettori a medio raggio, esercitazioni che secondo gli Usa avrebbero determinato una violazione degli accordi. Dunque l'amministrazione Obama starebbe pensando a nuove strategie per contenere la minaccia russa sull'Europa, e tra queste strategie, appunto, c'è il potenziamento delle forze militari dei Paesi alleati e dei futuri partner. Le ultime indiscrezioni vengono rilanciate dal Wall Street Journal, secondo il quale siamo di fronte a una sostanziale riedizione della Guerra Fredda. Sempre il Wsj spiega che alcuni funzionari Usa vorrebbero far aderire il Montenegro alla Nato, sempre per circoscrivere l'orbita d'influenza di Mosca.

Juve, dopo la finale un altro incubo La squadra si scioglie: che succede

Juventus, dopo la sconfitta in finale di Champions League la pioggia di addii: una squadra (già) da ricostruire




La finale di Champions è già acqua passata, la sconfitta contro il Barcellona è amara. Ma, come detto, è già il passato. E la Juve guarda al futuro. Anzi, è costretta a guardare al futuro, perché la squadra verrà rivoluzionata e deve essere sostanzialmente ricostruita. Si parte da due nomi "da novanta", quelli di Andrea Pirlo e Tevez. Resteranno? Difficile. Le lacrime del primo al termine del match di Berlino "puzzavano" di addio: le sirene a stelle e strisce, è arcinoto, suonano da tempo. Il secondo, Carlitos, dovrebbe parimenti andarsene, o per tornare al suo Boca Juniors, oppure per andare al Psg, pronto a ricoprirlo d'oro. E non è finita: in partenza ci sarebbero anche Pogba e Vidal. Niente di sicuro, ma è possibile (anzi, probabile) che se ne vadano (e perdere Pogba sarebbe un "affare" davvero complesso, ma sulle sue tracce ci sono tutti i top-club del mondo). Da par suo, Allegri non vorrebbe perdere nessuno dei due, ma in caso di offerte (pesanti) la società scavalcherebbe il mister nelle decisioni. Infine Llorente: molto probabile che lasci Torino. Squdra, dunque, da ricostruire. Marotta è già al lavoro: per Dybala e Khedira gli affari sono già stati chiusi. Ora gli obiettivi sono Witsel, Nainggolan e Allan. Quindi rientreranno dai prestiti Rugani e Berardi. Infine, sullo sfondo, restano Cavani e Benatia. Certo, il mercato è ancora tutto da fare, ma per la Juve, dopo la finale di Champions, il futuro sembra un po' meno roseo.