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martedì 10 marzo 2015

La Santanchè travolta dall'uragano (nel vero senso della parola...)

Daniela Santanché, il grecale distrugge la sua casa a Forte dei Marmi





La casa delle vacanze di Daniela Santanché a Forte dei Marmi non è stata risparmiata dalla furia del grecale che ha spazzato via mezza Toscana. Alberi abbattuti, tetti danneggiati, strutture buttate giù: molte sono state le ville dei vip a riportare danni, anche se sembra che quella della deputata azzurra abbia subito i colpi più forti. Si è salvata invece la casa del compagno di partito Maurizio Bianconi che ha spiegato al Corsera il perché. "I pini intorno alla mia casa li avevo fatti tagliare. Nell'area della casa della Santanché ne sono caduti 73. Sono stato molto fortunato perché il mio giardino è finito in un 'cono d'ombra' del vento. Ci ho rimesso solo la parabola".

Tutti contro tutti, Minzo contro Verdini: "Denis, se oggi fuggi da Forza Italia..."

Augusto Minzolini a Denis Verdini: "Se fuggi fai un errore"





Sempre più lontano da Forza Italia, e dopo aver annunciato la sua volontà di lasciare la politica, Augusto Minzolini continua a menar fendenti contro gli azzurri. "Dirigenti vecchi per una politica nuova? No, non ci siamo", spiega in un'intervista a Il Giorno. Ma l'ex direttorissimo spiega di non stare con Raffaele Fitto, che però "ha ragione" sulla volontà di cambiare gruppo dirigente. "Ma sbaglia - avverte - a non mettere i piedi nel piatto". Nel colloquio spiega: "Dobbiamo ritrovare la nostra ragione sociale. Se Salvini grida, noi siamo afoni. Invece Fi ritorni a dar voce agli interessi di quelle persone che ha sempre rappresentato". Minzolini, poi, ne ha anche per Denis Verdini, che stando ai retroscena di stampa potrebbe, già oggi, strappare e votare a favore delle riforme di Matteo Renzi: "Verdini fugge? Non so. Ma farebbe un errore. Perché riforme e Italicum sono contro Forza Italia".

Forza Italia, la lettera dei 18 deputati contro Berlusconi: "E' l'ultima volta...ecco perché stiamo per mollarti..."

Forza Italia, la lettera dei 18 deputati a Berlusconi: votiamo la tua linea solo per affetto





"Caro presidente, desideriamo rappresentarti il nostro profondo disagio e dissenso rispetto alla decisione di votare contro le riforme istituzionali all'esame della Camera». E' questo il testo della lettera inviata da 18 parlamentari di Forza Italia a Silvio Berlusconi in cui si difende il patto del Nazareno ma si critica fortemente la gestione sia del gruppo della Camera che dell’intero partito. I deputati, in larga parte vicini a Denis Verdini, rivendicano il lavoro sulle riforme e annunciano il loro no solo per "affetto" verso il Cavaliere. "Siamo infatti convinti della bontà del percorso che era stato avviato con il cosiddetto patto del Nazareno, un percorso che ci aveva rimesso al centro della vita politica del Paese e che ci aveva consentito di partecipare a un processo di riscrittura della Costituzione che per la logica fisiologia della politica non poteva che avere natura compromissoria. Siamo quindi convinti della bontà del lavoro fatto prima di noi dai colleghi del gruppo parlamentare del Senato, cui va la nostra solidarietà nel momento in cui ne viene messo così pesantemente in discussione l’operato, così come dal lavoro che è stato fatto in Commissione Affari Costituzionali Camera e - prima della rottura con il Partito Democratico - in Aula alla Camera. Non abbiamo votato norme mostruose né partecipato a una svolta autoritaria del Paese, ma semmai abbiamo contributo a migliorare norme che nell'altro ramo del Parlamento il nostro gruppo aveva già approvato anche su tua indicazione".

Deficit di democrazia - E proseguono: "Siamo persuasi che la conduzione del nostro gruppo parlamentare mostri quotidianamente un deficit di democrazia, partecipazione e organizzazione: non è pensabile, per rispetto dell’intelligenza di tutti, che si continui a riunirsi per ratificare decisioni già prese altrove e che magari ti vengono rappresentate come decisioni unitarie del gruppo". Conclusione: "Non ci iscriveremo al Comitato per il No contro queste riforme, andando a sostenere le stesse tesi del Movimento 5 Stelle o di Sel, né riteniamo che un partito come il nostro possa subire i diktat di chi si propone - prima di eventuali alleanze in vista delle elezioni regionali - di verificare il nostro comportamento in Parlamento. Lo troviamo offensivo per la nostra dignità di partito e di parlamentari".

Solo per amore - All'interno del Partito, deve ora essere "recuperata una piena democrazia degli organismi, partendo dalla centralità dei gruppi parlamentari e dal loro diritto di autodeterminare i propri organismi". I diciotto però, dopo l'appello di Silvio all'unità, votano "come da te indicato non per disciplina di gruppo, ma per affetto e lealtà nei tuoi confronti. Lo facciamo contraddicendo le nostre convinzioni, e dicendoti con franchezza, che situazioni simili in futuro non potranno vederci silenti. Con immutato affetto".

Lavoro, le aziende del nord cercano professionisti specializzati (e soprattutto seri)

Lavoro, le aziende del nord cercano professionisti specializzati (e soprattutto seri)





La vera classifica della vergogna per l'Italia è quella europea sull'occupazione. Solo la Grecia è messa peggio di noi con il 28,9% di disoccupati,a ruota c'è l'Italia con il 26%, terzi gli spagnoli con il 22,5% e poi il confronto diventa impietoso con il Regno Unito al 14,7%, la Francia al 13,8% e la Germania con l'8,7%. In una situazione tragica c'è da attendere gli eventuali effetti della riforma del lavoro renziana, anche se - scrive il Giornale - ci sarebbero 1,5 miliardi di euro dell'Ue che rischiano di rimanere inutilizzati. Ma oltre alle rivoluzionarie riforme, rimane sempre in piedi il vecchio matching, l'incontro tra domanda e offerta che continua a essere la vera piaga mai guarita del mercato del lavoro italiano.

Il lavoro che c'è - Esiste un esercito di aziende italiane che nonostante la crisi investono in ricerca ed eccellenza, hanno bisogno di personale ultrapreparato e fatalmente non riescono a trovarlo. Tra i ruoli ricercati ci sono tecnici della vendita e della distribuzione, disegnatori tecnici, conduttori di macchine utensili automatiche e semiautomatiche. Non solo impieghi per laurati, quindi, ma anche per diplomati ben formati.

Dove cercare - La concentrazione maggiore di aziende in cerca di lavoratori sono inevitabilmente dall'Emilia-Romagna in su. L'analisi della geografia di un mercato del lavoro di varie nicchie e vivacissimo trova un'analisi dettagliata sul portale Wollybi, sviluppato dall'Università Milano-Bicocca di Milano. La ricerca sugli annunci di lavoro pubblicati su siti e quotidiani tra il 2013 e il 2014 ha fatto emergere come un terzo arrivi dall'industria.

Cosa cercano - Nei candidati le aziende cercano per la maggior parte dei casi un'esperienza specifica nel settore e la conoscenza di software informatici e linguaggi di programmazione. Non devono mancare le doti di comunicazione e una disponibilità dichiarata ad essere flessibili con gli orari di lavoro. Passa in secondo piano il titolo di studi, richiesto nel 57% dei casi, è un dato quasi scontato così come la conoscenza di almeno una lingua straniera, l'inglese su tutte. Tra i settori, quello più affamato di lavoratori è il campo tecnico per il 28% dei casi, solo il 16% delle aziende cerca professionalità culturali e il 12% quelle impiegatizie.

La mappa IT - Sono i progettisti di software ad andare a ruba tra le aziende, soprattutto in Lombardia, poi nel Lazio, Emilia-Romagna e Piemonte. I contratti offerti sono a tempo determinato. Per gli amministrativi, i ruoli più richiesti sono gli addetti all'accoglienza, alla gestione dei magazzini e della segreteria. Per loro ci sono praterie in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte. L'elemento in comune richiesto in tutte le inserzioni è la precisione, un'aspetto caratteriale preferito dai datori di lavoro molto più della serietà e della dinamicità.

La lettera: rendiamo libere le canne Lo chiede un pezzo di governo Renzi

Droghe leggere, il radicale Benedetto della Vedova scrive a tutto il Parlamento: "Legalizziamo la cannabis"





Il senatore radicale oggi in Scelta Civica Benedetto della Vedova ha lanciato la campagna in Parlamento per dare seguito all'invito del procuratore capo dell'Antimafia: liberalizzare le droghe leggere. L'ex Pdl ed ed Fli dice di promuovere una battaglia a titolo personale: "Non come membro del governo". Difficile però mettere da parte il dettaglio che Della Vedova è anche sottosegretario del governo di Matteo Renzi con delega agli Esteri. All'Huffingtonpost ha detto: "Ho scritto a tutti i parlamentari, li invito ad aderire all'intergruppo per la legalizzazione della cannabis". La replica è già arrivata da Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi di Forza Italia: "Rilanceremo l'intergruppo contro le droghe".

Assicurazione gratis un anno con l'auto nuova? Occhio alla fregatura

Assicurazioni auto, le fregature dietro le offerte di polizze gratuite con l'acquisto di automobile nuova





Sono sempre più frequenti le offerte di polizze Rc auto gratuite quando si acquista una nuova automobile. Da uno a tre anni, gli omaggi si sprecano, ma i regali non li fa neanche Babbo Natale. L'Ivass, l'autorità che vigila sulle assicurazioni, ha messo in guardia i clienti delle concessionarie visto che spesso al termine del periodo promozionale, a causa delle modalità con cui le polizze vengono offerte (contratto a 'libro matricola' non intestato al singolo assicurato) e delle loro caratteristiche (formula con franchigia, anziché con la tradizionale formula Bonus-Malus), gli assicurati possono perdere i benefici della classe di merito acquisita prima dell'offerta. Il discorso si applica anche con il famoso "Decreto Bersani" che permette di ereditare la classe di merito in famiglia. Il rischio concreto è di perdere tutto.

Come evitare - L'Ivass consiglia quindi di raccogliere informazioni dettagliate sulla conclusione del periodo di offerta. Ci deve sempre essere un attestato di rischio. Può essere utile consultare un assicuratore di fiducia che ci aiuterà a capire anche se la polizza offerta "gratuitamente" è con formula bonus-malus o "a franchigia".

Arrivano le nuove bollette per luce e gas: occhio agli aumenti

Nuove bollette gas e luce, dal 1 settembre via al mercato libero e bollette più chiare e semplici





Dal prossimo 1 settembre le bollette per case e aziende cambieranno e punteranno ad essere più comprensibili. Ci sono però 16 associazioni di consumatori che temono un aumento dei costi, soprattutto sulle utenze domeniste, pari al 20%. Colpa dell'abolizione del mercato tutelato, dicono, alla quale non ha fatto seguito la decisione di regole e informazioni.

La nuova bolletta - Sarà più semplice il confronto tra le offerte dei venditori, perché dovranno rispettare in un anno le stesse regole per la compilazione delle bollette. Ci sarà un unico foglio, corredato di grafici a colori e termini di facile comprensione. L'elenco prevede le informazioni di base della fornitura energetica: la situazione dei pagamenti, i consumi, i dati anagrafici del cliente e la spesa da pagare. Per quanto riguarda la bolletta elettrica a spesa per l’energia (l’attuale «Servizi di vendita»), l’Iva, le imposte, la spesa per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore (l’attuale «Servizi di rete»), gli oneri di sistema (indicati in modo esplicito, mentre oggi sono inclusi nei «Servizi di rete»). Negli oneri di sistema ricadono tra l’altro le sovvenzioni per le fonti rinnovabili e la dismissione delle vecchie centrali nucleari.

Costo - Nella bolletta 2.0 sarà mostrato il costo medio unitario in euro/Kwh ed euro/metro cubo per quanto riguarda il gas. Le tabelle dovranno mostrare il totale dei consumi, come indicato dal contatore, e il consumo tra la l'ultima lettura e la precedente. Manca ancora un intervento chiaro dell'autority dell'energia per chiarire i termini con cui i venditori stimeranno i consumi.