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venerdì 23 gennaio 2015

Angela Merkel sbarca a Firenze Renzi la "invita" a cena e c'è un regalo...

Firenze, vertice bilaterale Renzi-Merkel





Angela Merkel sbarca a Firenze per un incontro diplomatico bilaterale con Matteo Renzi. La Cancelliera alle 19,50, così come previsto dal rigido cerimoniale, Merkel sarà prima accolta dalle bandiere tedesche di via Calzaiuoli e poi sull’arengario di Palazzo Vecchio, dove allo squillo delle chiarine ci saranno l’ex sindaco Renzi, il suo successore Dario Nardella e, forse, il governatore Enrico Rossi. Sarà proprio Palazzo Vecchio ad offrire alla Merkel il primo dono della sua 24 ore fiorentina: si tratta di un prezioso vaso in vetro, molato dalle mani esperte degli artigiani della Locchi, storica bottega radicata in Oltrarno da sempre. 

La cena - La delegazione poi salirà nella Sala dei Gigli per la cena ufficiale: oltre a Renzi e Merkel ci saranno infatti solo altre 12 persone, tra tecnici e diplomatici. I vini saranno toscani, scelti però da Palazzo Chigi. Due ore di cena, per poi tuffarsi agli Uffizi per una visita notturna, passando direttamente dal cavalcavia della Ninna, che unisce Palazzo Vecchio alla Galleria, per uscire in piazza Pitti dopo aver visitato il Corridoio Vasariano, accompagnati dal direttore Antonio Natali.

Il vertice - Il vertice diplomatico si terrà venerdì mattina nell’Accademia di Belle Arti, dopo una visita al David. Ingenti le misure di sicurezza, decise dal questore Raffaele Micillo: saranno decine e decine i poliziotti e i carabinieri impegnati, comprese 4 squadre di tiratori scelti appostate sui tetti (più una a completa disposizione della Digos, a cui è affidato ogni aspetto dell’evento). Un dispositivo ritenuto sufficiente a sorvegliare la passeggiata a piedi che Renzi, passando dalla "sua" piazza Duomo pedonalizzata, spera di fare al fianco di Merkel per raggiungere la Galleria dell’Accademia. 

Un finto Papa telefona al prete pedofilo: "Ai bambini cosa hai fatto?". E lui: "Santità, io...".

Un finto Papa telefona al prete pedofilo: "Santità, sono umiliatissimo"





“Al convegno di Milano sono stato invitato da una famiglia, amici di Costanza Miriano”. Così don Mauro Inzoli, l’ex parroco di Crema condannato dal Vaticano per abusi sessuali, durante uno scherzo telefonico realizzato da La Zanzara su Radio 24. Un finto Papa Francesco chiama a casa don Mauro Inzoli e gli chiede conto della sua partecipazione al convegno di Milano sulla famiglia tradizionale. “Ho letto quello che è successo al convegno. Questo mette a repentaglio la Chiesa, ma voglio sentire la tua versione”, dice il finto Bergoglio. “Santità - risponde emozionato don Inzoli - la mia versione è semplicissima. Sono stato invitato da una famiglia ad andare a questo incontro. Sono andato ed è stato tutto molto semplice e sereno, sono tornato a casa, ero anche contento. Poi due giorni dopo è successo questo, diciamo, problema di comunicazione. Un onorevole di Sel ha visto la mia fotografia e ha detto quello che ha detto. Sono umiliatissimo”. Hai parlato di una famiglia, quale famiglia, chiede il ‘Pontefice’: “Erano amici della Costanza Miriano (giornalista di Rai3, autrice di un libro ‘Sposati e sii sottomessa’ e una delle organizzatrici del convegno, ndr)”. “La Chiesa ha deciso - chiede il finto Papa - ma io voglio sapere: hai fatto qualcosa ai bambini?”. Don Inzoli risponde: “Ma…Santità… lei ha visto e lei lo sa”. A questo punto il Bergoglio della Zanzara insiste: “Voglio sapere la verità, dalla tua voce”. E il parroco: “Santità, Lei ha conosciuto perché ha visto la documentazione e lei lo sa per cui è lei che mi ha…”. Poi la comunicazione si interrompe.

giovedì 22 gennaio 2015

EXPO, GELMINI (FI): Su 1° Maggio CGIL contro Milano

EXPO, GELMINI (FI): Su 1° Maggio Cgil contro Milano 

di Gaetano Daniele 


Maria Stella Gelmini
Coordinatrice Forza Italia (Lombardia)

"L'indicazione arrivata ai lavoratori del Teatro alla Scala di astenersi dal lavoro il 1° maggio, giorno dell'apertura di Expo, è qualcosa di più di un atto sindacale: è un manifesto di arretratezza culturale, storica, sociale. Qualcosa che misura la distanza tra la sinistra riformista e quella ottocentesca. Così la Coordinatrice di Forza Italia, Lombardia, Maria Stella Gelmini al nostro blog, il Notiziario. 

E nota: L'invito a disertare lo spettacolo scaligero di inaugurazione dell'Expo denuncia l'incapacità completa di leggere il presente, e l'assenza di una gerarchia di priorità per il Paese. Si difende il rito del 1° maggio, e il proprio interesse di rappresentanza, contro un evento straordinario di cultura e contro l'interesse di tutti: di Milano, del Paese, degli stessi lavoratori scaligeri. 

Cgil Lombardia - Persino la segreteria regionale CGIL Lombardia, - conclude Gelmini - di fronte a tanta miopia, auspica un ripensamento. Dal Sindaco di Milano, che presiede il CDA della Scala, avremmo voluto sentire subito una parola chiara contro questa indicazione. Ci auguriamo che questa parola arrivi, sia pure in ritardo, e malgrado le recenti svolte radicali a sinistra del primo cittadino".

Il clamoroso retroscena su Prodi: "Ecco chi era il capo dei 101 traditori"

Quirinale, Stefano Fassina: "Renzi era il capo dei 101 traditori di Romano Prodi"





"Renzi ha capeggiato i 101 traditori di Romano Prodi nella corsa al Colle". A svelare il retroscena sulla mancata elezione di Mortadella nel 2013 sulla poltrona del Quirinale è Stefano Fassina. A meno di dieci giorni dall'elezione del nuovo capo dello Stato uno dei leader della minoranza dem "regola i conti" col premier. "A differenza di quelli che oggi chiedono disciplina e due anni fa hanno capeggiato i 101, noi siamo persone serie. Nessuno deve temere da noi i franchi tiratori", risponde Stefano Fassina a Montecitorio. E a chi gli chiede se Matteo Renzi ha capeggiato i 101, Fassina risponde: "Non è un segreto". A Fassina risponde Guerini: "Quelle che ha detto sono solo sciocchezze". Poi l'ex viceministro parla anche dell'alleanza tra Berlusconi e Renzi sull'Italicum e sul patto del Nazareno: "Il patto stretto che Renzi ha fatto da tempo con Berlusconi - continua Fassina ai microfoni di Radio Città Futura -, ignorando i contributi che arrivano dalla minoranza del Pd, si è trasformato nel partito unico del Nazareno, Renzi ha scambiato con Berlusconi la possibilità di avere i nominati, con il premio alla lista".

L'alleanza col Cav - Purtroppo, aggiunge il deputato del Pd, "Berlusconi agisce come imprenditore e non come leader politico, altrimenti non avrebbe accettato il premio alla lista che penalizza il centrodestra che così non vincerà più, dovendosi dividere tra Lega e Forza Italia. Gli unici che pagano questo patto sono i cittadini, che si vedono ancora una volta sottratta la possibilità di scegliere chi li rappresenta e lo paga la nostra Costituzione, con un Parlamento molto meno autonomo".

La mossa - Fassina poi annuncia che non tutti nel Pd voteranno la riforma della legge elettorale: "Credo che ci saranno dei comportamenti differenti sull'Italicum al Senato: una parte del Pd non voterà la legge elettorale". "Sono consapevole - spiega - della gravità politica dello scenario, ma temo che sbaglieremmo a non prendere atto della realtà dei fatti, ovvero del partito del nazareno. Comunque rimaniamo impegnati a condividere con tutto il pd il criterio fondamentale per l'elezione del nuovo presidente della repubblica, cioè l'autonomia dall'esecutivo e la capacità di garantire l'autonomia del parlamento".

Si alza ancora l'allarme terrorismo arrestato un albanese, atroce sospetto

Terrorismo, fermato un albanese: nel pc le foto col kalashnikov





Un albanese di 30 anni è stato bloccato e fermato dalla polizia all'aeroporto di Catania: era in possesso di documenti falsi. Dai controlli antiterrorismo è emerso che era già stato denunciato il 13 gennaio a Malpensa perché trovato anche in quell'occasione in possesso di documenti falsi con i quali voleva salire a bordo di un aereo per Londra.

Non solo. L'albanese aveva una pen drive in cui erano salvate alcune foto di lui con un'altra persona mentre tenevano dei kalashnikov. La pen drive è stata trovata dagli uomini della polizia di frontiera dell'aeroporto durante la perquisizione. Trovati anche altri file con documenti di varie nazionalità.

Salerno, De Luca (area Pd) condannato ad un anno per abuso d'ufficio

Salerno, De Luca condannato ad un anno per abuso d'ufficio





Ieri, 21 gennaio, Vincenzo De Luca sindaco della città di Salerno, è stato condannato ad un anno di reclusione per abuso d'ufficio nella realizzazione del termovalorizzatore della sua città. La sentenza di primo grado inoltre, lo ha interdetto per un anno dai pubblici uffici, anche se i giudici hanno concesso la sospensione della pena. La decisione del Tribunale di Salerno, nonostante lo sconto di pena a fronte dei tre anni richiesti dai pm, rischia di far saltare i progetti futuri del sindaco che è il candidato alle primarie Pd per la Regione Campania. 

Sondaggio pazzesco: Salvini doppia FI, Renzi nel mirino

Il sondaggio Coesis Research: la Lega Nord al 25%





Una Lega Nord al 25%, cioè secondo partito del Paese. Potrebbe essere questa la pazzesca conseguenza del rinnovato patto del Nazareno, quello da cui usciranno la nuova legge elettorale e la scelta del prossimo capo dello Stato. A dirlo il sondaggista Alessandro Amadori, numero uno di Coesis Research, intervistato dal sito affaritaliani.it. A pagare, in termini di consenso, sarebbero proprio i due partiti protagonisti del Nazareno: Forza Italia e Partito democratico: "Forza Italia ha già perso moltissimi voti ed è attualmente al 12,5%. Con questa mossa dell'ex Cavaliere potrebbe perdere altri 200mila voti e scendere al 12%. Quello è lo zoccolo dura che seguirebbe Berlusconi ovunque e comunque. Qualunque cosa faccia" spiega Amadori ad affaritaliani.it. Ma le cose andrebbero ancora peggio a Matteo Renzi e soci, già ben lontani da quel trionfale 41% ottenuto nel maggio 2014 alle elezioni europee. Attualmente, secondo le rilevazioni di Coesis, se si votasse oggi il Pd  si attesterebbe intorno al 36% delle preferenze. "Ma nei prossimi mesi - dice Amadori - è probabile un'ulteriore discesa fino al 33%".

Chi festeggia, e ormai sta diventando un'abitudine, è la Lega di Matteo Salvini che già oggi viaggia sul 15%, sempre secondo Coesis. "Nei prossimi mesi, a medio termine, la somma del Carroccio e del nuovo movimento per il Centro-Sud arriverà a toccare facilmente il 20%. E in prospettiva, anche se non è facile, Salvini può raggiungere il 25%" spara Amadori. Voti che il partito padano strapperebbe in parte ai concorrenti di centrodestra, ma anche al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che il numero uno di Coesis descrive ad affaritaliani.it come "una ghiacciaia", perché da tempo ormai il suo consenso appare congelato tra il 15 e il 20%. Amadori ritiene "improbabile un incremento. Anzi, nel medio termine è facile una discesa fino al 15% per poi col tempo tornare al valore 'normale' del 10%".