Italicum, Vincenzo D'Anna (Gal) alla maggioranza: "Vi siete piegati così tanto che vi si vede il c...".
Dopo una feroce battaglia, dopo gli strappi che si sono consumati tanto nel Pd quanto in Forza Italia, l'aula del Senato ha dato il via libera all'emendamento Esposito, il cosiddetto "super-canguro" che di fatto taglia tutte le altre proposte di modifica all'Italicum. Il via libera è arrivato con 175 sì, 110 no e due astenuti. I senatori azzurri hanno votato sì, e senza il loro ok il governo di Matteo Renzi sarebbe andato sotto. Renzi salvato dal Cav, dunque. E che sarebbe andata a finire così lo si era capito già dopo l'incontro tra i due leader, durante il quale avrebbero sottoscritto un nuovo patto di governo.
Frase incriminata - Ma più che del voto, al Senato, ora si discute dell'intervento di Vincenzo D'Anna di Grandi Autonomie e Libertà (Gal). D'Anna è indicato da molti come il punto di riferimento di Raffaele Fitto in Campania, lo stesso Fitto che è a capo dei frondisti di Forza Italia che si oppongono all'accordo con Renzi e si opponevano al "sì" al maxi-emendamento (soltanto ieri, Fitto ha affermato che Berlusconi sta "suicidando Forza Italia"). Non è un caso, dunque, che D'Anna in aula si sia prodotto in una frase ai limiti dell'irriferibile. Si rivolge alla maggioranza, il senatore. Punta il dito e accusa: "Vi siete tanto inchinati che vi si vede il c...".
Le spiegazioni - Dopo la sparata, la vice-presidente del Senato Linda Lanzillotta lo prega di "usare un linguaggio più consono". Ma D'Anna non demorde, e ricorda che il "c..." è un termine anatomico. E la Lanzillotta: "Ci sono vari modi per indicare la stessa parte del corpo". Ma D'Anna non demorde: "L'ha usato il Papa, credo sia consono". Il senatore si riferisce alla frase del Papa, che disse - di fronte a un tentativo di corruzione - di dare un calcio "dove non batte il sole". Altre parole, insomma, ma D'Anna non demorde, e poi ricorda che in fin dei conti esiste anche la "forma idiomatica faccia da culo".
Le reazioni - Una frase - volgare - in cui si condensa tutta la contrarietà del senatore - e di ampie fette di Forza Italia e Pd - all'Italicum delineato dall'emendamento Esposito. Da par suo, Renzi risponde dal Forum di Davos, in Svizzera, dal quale manifesta la propria soddisfazione per la riforma elettorale in dirittura d'arrivo: "Con l'Italicum anche in Italia abbiamo la possibilità di scegliere un leader per cinque anni. Il mio governo ha di fronte tre anni. Penso ce dobbiamo creare le condizioni per guidare il Paese per il tempo previsto e che non ci siano continui cambiamenti di governo". Per Forza Italia ha parlato il capogruppo Paolo Romani, che si è detto soddisfatto per la (presunta) ritrovata unità del centrodestra.