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martedì 18 novembre 2014

Nuovo riccometro, chi paga di più: "punito" chi ha una casa di proprietà

Isee, scatta il nuovo "riccometro": penalizza chi ha la casa di proprietà




Avere una casa di proprietà per lo Stato è un lusso. Da oggi il nuovo Isee sbarca in Gazzetta Ufficiale e nascerà grazie al controllo incrociato con le banche dati dell’amministrazione fiscale, in parte perfezionato nel calcolo dell’effettiva ricchezza. Rispetto al passato saranno penalizzati soprattutto i proprietari degli immobili. Il tutto per via dell’effetto collaterale del passaggio dall’Ici all’Imu: con l’aumento delle basi imponibili, che ha fatto impennare del 60% il valore degli immobili, ci sarà una ricaduta negativa sul conteggio finale per chi ha un appartamento di proprietà. Dall’anno prossimo, infatti, la casa di proprietà peserà nell’Isee in base al valore ai fini Imu e non più in base a quello misurato dall’Ici. Chi però ha ancora il mutuo da estinguere, potrà ottenere un vantaggio: infatti nel nuovo Isee, il debito residuo con la banca va sottratto dai calcoli. 

Banca e gli investimenti - Ma le cattive notizie non finiscono qui. Anche gli investimenti in titoli, azioni o obbligazioni saranno penalizzati. Insieme ai risparmi sul conto corrente. Una delle novità del nuovo Isee, infatti, è la verifica del saldo presente in banca. Ma la differenza rispetto al passato è che se tali risparmi e investimenti prima non venivano considerati se inferiori a 15mila euro, oggi invece la soglia si abbassa a 6mila euro. Insomma di fatto chi ha una casa di proprietà e qualche risparmio sul conto corrente verrà considerato "ricco" e ne pagherà le conseguenze come sempre col fisco...

"Se Renzi va avanti così noi lo molliamo" Minaccia di Ncd: Matteo rischia grosso

Job Act, il governo presenterà emendamento per cambiare il testo




Alta tensione nel governo. Sul ddl lavoro e sulla revisione dell'articolo 18 l'esecutivo è pronto a presentare un proprio emendamento al testo della delega per il Jobs Act che recepirà le modifiche già presentate dopo l'accordo all'interno del Pd sul tema dei licenziamenti. Di fatto, Matteo Renzi vuole assecondare le richieste della minoranza Pd. Ma il Nuovo centrodestra torna a puntare i piedi. L'emendamento dovrebbe arrivare domani alla commissione Lavoro di Montecitorio, e la conferma arriva dal sottosegretario Teresa Bellanova. 'emendamento atteso dal governo, ha sottolineato Bellanova a margine dei lavori della commissione, "riprende tutti gli emendamenti sul tema per finalizzare il reintegro per i licenziamenti disciplinari con la definizione del perimetro delle tipologie" per le quali la reintegra nel posto di lavoro non verrà cancellata per essere sostituita da un indennizzo. Ma Ncd dichiara guerra e minaccia anche l'uscita dalla maggioranza. "L'annuncio sull'emendamento del governo non corrisponde a quanto concordato. Se vedessimo un testo diverso da quello che conosciamo ce ne andremmo dalla commissione e si aprirebbe un bel contenzioso nella maggioranza".

La mappa delle tasse: da nord a sud ecco dove si paga di più

Tasse, da gennaio 2015 sale l'aliquota delle addizionali regionali




Tasse, tasse e ancora tasse. Dietro le rassicurazioni di Matteo Renzi per il carico della pressione fiscale che, a suo dire, "non aumenterà", si nasconde una mazzata sulle tasche degli italiani. Da gennaio infatti l'addizionale Irpef regionale potrà salire fino al 3,33 nper cento. Un punto in più rispetto al 2,33 applicato già da Piemonte, Lazio, Molise e Basilicata. Gli aumenti più pesanti saranno soprattutto nelle regioni con i Piani di rientro sanitari: Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. In queste regioni le addizionali aumenteranno a causa dei tagli agli enti locali: 4 miliardi, come racconta il Corriere della Sera, con l'ultima legge di Stabilità. Il prelievo medio quest'anno è salito a 377 euro fino anche a 548 nel Lazio. In Sicilia il prelievo sarà di 371 euro, in Calabria di 405, in Basilicata di 269, in Molise 421 euro, in Puglia 320, in Campania 442, in Abruzzo 357 come in Umbria. Vanno meglio le cose a Bolzano dove il prelievo è di 181 euro mentre a Trento è di 292. In Lombardia in media si pagano 380 euro, mentre in Emilia Romagna 400. 

Scontro governo-regioni - Domani è previsto un incontro tra il governo e le Regioni per discutere i tagli: "Le proposte delle Regioni - afferma il sottosegretario - Pier Paolo Barretta - non vanno nella direzione giusta. Vorrebbero alleggerire i tagli utilizzando i fondi non spesi per il pagamento dei debiti verso le imprese. Sarebbe una soluzione finanziaria, mentre secondo noi vanno ridotti gli sprechi". Una posizione chiara quella del governo che trova l'opposizione delle regioni che ormai aspettano solo il disco verde per aumentare le imposte a spese nostre...

La Madia gela gli statali: "Scordatevi l'aumento di stipendio"

Statali, Marianna Madia: "Contratti bloccati per un anno"




Salveranno il posto ma si scorderanno l'aumento. "Nessuno perderà il posto per effetto della riorganizzazione della Pa. Nessuno andrà a casa". Così il ministro della Pa, Marianna Madia, ha assicurato nell’incontro a Palazzo Chigi tra sindacati e governo sul pubblico impiego. Ma, attenzione, avverte il ministro, anche se "la riapertura del contratto è nell’agenda del governo nel 2015 non sono previste in bilancio risorse per i rinnovi contrattuali", quindi niente aumenti in vista. "Anche noi sappiamo che è un problema il contratto bloccato da sei anni - ha aggiunto Madia -, ma abbiamo scelto di concentrare le risorse su chi stava peggio. Il bonus da 80 euro andrà a un lavoratore pubblico su quattro, circa 800mila dipendenti pubblici". Delusi i sindacati: l’incontro a Palazzo Chigi sulla Pa ha visto "qualche auspicio sul futuro, nessuna risposta", ha detto il leader Cgil, Susanna Camusso. 
L’unica vera novità, sul fronte dei dipendenti pubblici, riguarderà gli insegnanti: il governo si prende l’impegno «di assumere i vincitori per concorso e i precari nella scuola», per i quali il governo ha stanziato un milione di euro.

L'Europa vuole il prelievo forzoso: ecco le 4 mosse per difendersi

Ipotesi prelievo forzoso: ecco le 4 mosse per difendersi




Il prelievo forzoso sui nostri conti correnti presto potrebbe diventare realtà. Il documento "segreto" della Commissione europea e della Bce che prevede l'intervento diretto di azionisti, detentori di obbligazioni e correntisti in eventuali salvataggi bancari, ha in sé una minaccia per tutti i risparmiatori. Secondo le ultime indiscrezioni che arrivano da Bruxelles, il testo conterrebbe una disposizione che elimina, in questi casi gravi, il paracadute che tutela i correntisti con disponibilità inferiori a 100mila euro. La notizia di certo non ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai risparmiatori che temono un intervento nelle proprie tasche. 

Come difendersi - Ma per evitare brutte bisogna fare alcune mosse, il tutto per metter a riparo da possibili "rapine" i nostri soldi. Per quanto gli investimenti state alla larga dalle polizze vita. Quasi sempre, come ricordano gli economisti i soldi vengono depositati in una banca dell'Eurozona e dunque verrebbero esposti al rischio di prelievi. Evitate anche le obbligazioni. Come ricorda il blog Wallandstreet se comprate un titolo di Stato dell’Eurozona, è facile che in quella situazione si svaluti. Se comprate un’obbligazione societaria, sempre di Eurozona, potrebbero essere soggette alle ristrutturazioni del debito. Se invece volete investire in un fondo sceglietene uno che abbia la banca depositaria di un Paese esterno all’Unione Europea per mettere al riparo i vostri soldi. Infine non fate operazioni con gli hedge fund. Se non siete esperti e non avete un buon consulente con questi investimenti rischiate di perdere buona parte degli investimenti. 

lunedì 17 novembre 2014

Veronesi parla di cancro e fede: "Ho la prova che Dio non esiste"

Umberto Veronesi: "Il cancro dimostra che Dio non esiste"




Umberto Veronesi torna a far parlare di sé. E torna a far discutere. Il direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia, nel libro Il mestiere di uomo (Einaudi, in uscita martedì 18 novembre), spiega come nel corso della sua vita sia maturato il suo agnosticismo. Parte degli estratti del libro sono stati anticipati da Repubblica. Dopo il racconto dell'infanzia da "inappuntabile chierichetto e paggetto", dopo aver parlato del rapporto con il padre, l'oncologo spiega come è arrivato a maturare certe convinzioni. In uno degli estratti si legge: "La scelta di fare il medico è profondamente legata in me alla ricerca dell’origine di quel male che il concetto di Dio non poteva spiegare. Da principio volevo fare lo psichiatra per capire in quale punto della mente nascesse la follia gratuita che poteva causare gli orrori di cui ero stato testimone. Avvicinandomi alla medicina, però, incappai in un male ancora più inspiegabile della guerra, il cancro".

Il pensiero - Veronesi spiega che, come per tutti i medici impegnati nella lotta contro i tumori, il dolore non è più qualcosa che sfugge, qualcosa di intangibile, ma assume forme e contorni ben definiti. E, spiega, è proprio a quel punto che "diventa molto difficile identificarlo (il cancro, ndr) come una manifestazione del volere di Dio. Ho pensato spesso che il chirurgo, e soprattutto il chirurgo oncologo, abbia in effetti un rapporto speciale con il male. Il bisturi che affonda nel corpo di un uomo o di una donna lo ritiene lontano dalla metafisica del dolore. In sala operatoria, quando il paziente si addormenta, è a te che affida la sua vita. L’ultimo sguardo di paura o di fiducia è per te. E tu, chirurgo, non puoi pensare che un angelo custode guidi la tua mano quando incidi e inizi l’operazione, quando in pochi istanti devo decidere cosa fare, quando asportare, come fermare un’emorragia.”

Salvini si confessa: "Se mia figlia da grande mi porta a casa un fidanzato nero..."

Salvini: "Se mia figlia porta a casa un fidanzato nero sono felice per lei"




Cresce nei sondaggi, cresce nel gradimento. Cresce sui social e conquista i media. Per Matteo Salvini, milanese doc, nuovo leader lumbard che sta ringalluzzendo la Lega la prima vera sfida è il 23 novembre per le regionali in Emilia Romagna. "Partiamo dal 5%, conto di raddoppiare. In realtà spero di più", dice a Repubblica, "voglio dare fastidio a Renzi". Lui è "spregiudicato, cattivo", continua, "ha fatto tabula rasa di tutti quelli che c'erano prima. Io sono più comunitario". 

Più buono. Tanto che se sua figlia, da grande, gli portasse a cena un fidanzato nero, Salvini sarebbe contento: "Felice lei, felice io". E specifica: "Dire stop all'invasione mica significa essere razzisti". E poi lui si dichiara "cattolico", e pure praticante: "Se posso vado in chiesa. I miei due figli accendono le candeline".