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martedì 7 ottobre 2014

Rocchi, lo strano sms dell'arbitro a fine partita: "Grazie..."

Juventus-Roma, quello strano sms di Andrea Rocchi a fine partita: "Vedo che gli amici..."




Un uomo nella bufera. Un arbitro nel mirino. Lui è Gianluca Rocchi, suo malgrado primo protagonista (in negativo) dell'"horror show" tra Juventus e Roma, il match delle mille polemiche e delle mille accuse reciproche. Il fischietto, subito dopo il termine della partita, aveva capito che le successive ore, per lui, a causa dei suoi (molti) errori sarebbero state un tormento. E così, a caldissimo, secondo quanto riporta l'Ansa, avrebbe scritto un sms ad alcune specifiche persone. Questo il testo: "Grazie, vedo che gli amici sono i primi a sostenermi". Un messaggino enigmatico, poiché bollato come uno "sfogo", non come un reale ringraziamento: quando Rocchi parla di "amici", a chi si riferisce?

Il Pd infierisce su De Magistris: "E' pericoloso, va esiliato da Napoli"

Il Pd: divieto di dimora per De Magistris




Ha detto che lui, certo, non potrà più firmare documenti, nè partecipare alla giunta nè sedere in Consiglio comunale. Ma anche che, nonostante tutto, in attesa che la città torni a votare per (ri)darsi un sindaco, lui continuerà a fare il sindaco di Napoli. Alla faccia della condanna a un anno e tre mesi di reclusione e della sospensione inflittagli dal prefetto. "provocazioni inaccettabili" le definisce la senatrice del Pd Angelica Saggese, "che rischiano di creare una situazione incontrollabile con un danno enorme per le istituzioni". Per questo la Saggese, eletta nel febbraio 2013 a Palazzo Madama nella circoscrizione Campania, chiede con una interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Angelino Alfano che sia disposto il divieto di dimora a Napoli per Luigi De Magistris, primo cittadino sospeso dalla carica per l'applicazione della legge Severino.

“Dal momento dell’emissione della sentenza di primo grado e della conseguente sospensione dalla carica di primo cittadino, stiamo assistendo a uno spettacolo indecoroso. Dinanzi ad una sentenza che si può non condividere ma non si può non rispettare, l’ex primo cittadino ha dimostrato un assoluto disprezzo per chi lo ha condannato e sospeso annunciando con dichiarazioni ufficiali che non avrebbe, nei fatti, rispettato il provvedimento e sostenendo altresì che avrebbe continuato ad esercitare quella carica, in modi diversi, ancorché sospeso dalle sue funzioni”. Secondo Saggese, “tutto ciò non è ammissibile e per tale motivo, nel denunciare la gravità dell’accaduto” chiede “di valutare l’emissione di un provvedimento che ristabilisca di fatto le condizioni di legalità in città, anche per un rispetto dovuto al consiglio comunale pienamente legittimato a restare in carica e allo stesso vicesindaco facente funzioni affinché possa esercitare il suo ruolo in piena autonomia”.

In Italia ci sono 600mila celiaci Tennent's lancia la birra senza glutine "Buona come la nostra lager"

Tennent's lancia la birra per celiaci




Un anno fa Tennent’s aveva lanciato sul mercato europeo la “stout”, la birra scura, entrando in competizione diretta con la mitica Guinnes. Ora il birrificio di Glasgow presenta la sua lager “gluten free”, ovvero senza glutine per chi soffre di celiachia. Una sfida che guarda a un mercato in enorme crescita, coi celiaci che solo in Italia sono 600mila persone e che crescono al ritmo di un 10% in più ogni anno. Un mercato al quale il comparto alimentare sta dedicando prodotti sempre più vicini per gusto, aspetto e consistenza a quelli “normali”, cioè col glutine. Ed è in questa filosofia che va la “gluten free” di Tennent’s. "Si tratta - spiega Andrea Pozzi, general manager di C&C (il colosso irlandese della produzione di bevande alcoliche) - della prima birra senza glutine che viene preparata con gli stessi procedimenti e ingredienti della nostra lager: malto e luppoli. E dalla quale poi il glutine viene estratto grazie a un triplo processo di filtraggio che assicura l'eliminazione totale del glutine dalla bevanda. In questo modo, il gusto è identico a quello della nostra lager".

La maledizione dell'iPhone 6: "Strappa i capelli e la barba"

iPhone 6, altre polemiche: "Strappa capelli e barba"




Ancora polemiche sull'iPhone 6: dopo il "bend-gate", le accuse secondo cui lo smartphone si piegherebbe tanto da deformarsi, diversi clienti della Apple accusano: "Il nuovo iPhone strappa capelli e barba". Durante le telefonate, appoggiando l'orecchio vicino allo schermo, capelli e barba verrebbero strappati a causa di una piccola fessura tra il vetro e il resto del rivestimento. Mentre l'azienda di Cupertino non ha ancora commentato queste voci, su Twitter girano già gli hashtag #hairgate e #beardgate.

Facebook diventa una banca per scambiarsi denaro e pagare Ecco come funzionerà la piattaforma

Facebook sfida PayPal: sarà una piattaforma di pagamento




Facebook è pronto a trasformarsi in una piattaforma di pagamento. A riportarlo è il sito affariitaliani.it, secondo il quale gli utenti potranno presto scambiarsi denaro esattamente come fanno oggi con una foto. Sarebbe anche per questa ragione che nei giorni scorsi il social network ha chiesto agli iscritti di aggiornare il proprio servizio di messaggistica, installando Messenger.

A rivelare le intenzioni della compagnia di Mark Zuckerberg avrebbero contribuito il ricercatore esperto di sicurezza, Jonathan Zdziarski, che aveva scoperto un "codice di pagamento" su Facebook. Adesso uno studente di Stanford, Andrew Aude, ha fatto di più: ha hackerato uno screenshot (poi postato su Twitter) che certifica l'esistenza del codice e il funzionamento dei pagamenti via Facebook.

Il denaro potrà circolare tramite una carte di credito e carte prepagate, oppure essere custodito in una sorta di "portafoglio" Facebook, che potrebbe poi trattenere una commissione sui trasferimenti. L'obiettivo è fare concorrenza a PayPal. Non a caso, spiega sempre affariitaliani.it, Zuckerberg ha scelto David Marcus (ex presidente di PayPal) per guidare Messenger. Zuckerberg ha ammesso che "saranno possibili sovrapposizioni tra Messenger e una piattaforma di pagamento".

Renzi manda a quel paese Civati & Co Sul Jobs Act ci sarà il voto di fiducia Adesso il governo è in mano a Silvio

Il governo: sì alla fiducia sul Jobs act




L'obiettivo, non dichiarato apertamente, era arrivare al vertice europeo sul lavoro dell'8 ottobre con la legge di riforma del lavoro (il cosiddetto "Jobs act") approvato almeno una prima volta in Parlamento. Di fronte alle profonde divisioni interne al Pd e ai tanti emendamenti presentati in commissione Lavoro a Palazzo Madama, è chiaro che il risultato sarebbe stato impossibile senza ricorrere allo strumento della fiducia, rispetto al quale però le minoranze Pd si erano dette estremamente contrarie. "Il ricorso alla fiducia avrà conseguenze politiche" aveva annunciato Pippo Civati nelle scorse ore, lasciando intendere che la strada verso una scissione del Pd potrebbe partire proprio dalla fiducia sul Jobs act. Notizia di questa sera, 6 ottobre, è che il Consiglio dei ministri ha autorizzato il ricorso alla fiducia, di fatto sancendo lo strappo (che potrà essere anche "politico") con le minoranze del Partito democratico. Ora la palla passa a Civati, Fassina e compagni... L'8 ottobre Renzi si presenterà al vertice europeo "forte" del primo sì alla sua riforma del lavoro.

lunedì 6 ottobre 2014

Juve Roma finisce in Parlamento Fratelli d'Italia e Pd contro l'arbitro

Juve Roma finisce in Parlamento. FdI e Pd presentano un'interrogazione contro l'arbitro scandaloso




L'arbitraggio scandaloso di Gianluca Rocchi durante la partita Juventus Roma finita a 3 a 2 per i gobbi finisce in Parlamento. Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Fabio Rampelli ha annunciato su Fb che presenterà un'interrogazione parlamentare "su Juventus-Roma e sul comportamento dell’arbitro Rocchi che avrebbe potuto e potrebbe far scaturire incidenti dalle conseguenze incalcolabili". "A tutto c’è un limite", scrive il deputato. "Gli italiani pagano fior di quattrini per il campionato di calcio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Delrio, che detiene la delega allo sport, ha il dovere di spiegarci come intenda garantire risultati ottenuti per esclusivi meriti sportivi", prosegue Rampelli. "I commentatori delle varie trasmissioni televisive hanno gridato allo scandalo in maniera unanime dopo la visione in moviola degli episodi da cui sono nati i goal della Juventus. Migliaia di utenti di decine di emittenti in tutta Italia, appartenenti a ogni tifoseria, hanno gridato all’ennesimo scandalo calcistico", aggiunge Rampelli. "Assegnare due rigori inesistenti e un goal in fuorigioco, determinando matematicamente la vittoria della partita, può significare -sottolinea Rampelli- attribuire i punti sufficienti per l’assegnazione finale del titolo, ma anche condizionare l’andamento in borsa delle società quotate, alterare per importi milionari i premi delle scommesse regolari". Per Rampelli, "se la Figc e la Lega calcio, che non prendono iniziative per introdurre la moviola in campo e limitare il potere discrezionale dei giudici di gara, vogliono rischiare che lo scudetto sia assegnato aldilà dei valori in campo, oltre a pagare gli arbitri e paghino tutto il resto". L’esponente di Fdi conclude affermando: "È pressoché certo che non si debba far tirare fuori agli italiani un solo euro per lo svolgimento di un torneo falsato dagli errori o dai favori già accertati in passato".

La polemica sui social - Ovviamente il post di Rampelli ha scatenato la polemica di chi ritiene che il Parlamento dovrebbe occuparsi di altro. Alessandro Santucci scrive: "Ma perche non pensa ai problemi reali..... preparare un intervento per juve roma con soldi publici è vergognoso!" Sulla stessa linea Domenico Aloi: "Ma non avete niente di più importante? O forse immigrazione clandestina, mancanza di lavoro, emergenza delinquenza etc etc possono venire dopo un pallone". Gianluca Laspesa scrive: "Ma te rendi conto?!? ....stiamo con le pezze al culo e stai a pensare al rigore di Juve - Roma. Sprecare un solo minuto per questa stupidaggine è vergognoso. Devo pagare €600 di Tasi, €600 di nettezza urbana, bollette insostenibili, Irpef, Irap, Inps, l'iva al 22%, disoccupazione alle stelle... E tu fai un'interrogazione parlamentare per Juve - Roma? Vergognatevi!"

Anche il Pd interroga - Ma non è solo Fratelli d'Italia a chiamare in causa la politica per una partita di calcio. Una analoga iniziativa è stata annunciata dal parlamentare del Pd Marco Miccoli: «Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia ed un esposto alla Consob dopo i fatti che si sono registrati ieri sera durante la partita Juventus Roma», ha detto il dem spiegando che "Roma e Juventus sono società quotate in borsa, e quindi gli incredibili errori arbitrali (oltre a falsare il campionato e minare la credibilità del Paese) incidono anche sugli andamenti della quotazioni borsistiche -prosegue Miccoli- Per questo, con i miei atti parlamentari ispettivi, sollecito il ministro Padoan e la Consob a chiarire se ci possono essere stati atti che ledono le normative vigenti, svantaggiando e penalizzando gli incolpevoli azionisti". "Ritengo anche che la partita di ieri, trasmessa in tutto il mondo, abbia dato una pessima immagine del Paese. Meritocrazia e qualità vengono messi in secondo piano a favore di decisioni errate -dice  ancora l’esponente del Pd-. Più che dell’ articolo 18, sono sicuro che gli imprenditori stranieri siano messi in fuga soprattutto da questa arbitrarietà e mancanza di certezza nell’applicazione delle regole,  assolutamente impensabile in qualsiasi altra parte del mondo civilizzato. A Roma c’è l’americano Pallotta che continua ad investire in Italia. Speriamo che ieri non abbia visto la partita. O, almeno, che l’abbia dimenticata in fretta...".